Ho battuto la fame e perso 20 kg: la mia routine ti farà tremare!

  • Autore discussione Autore discussione pierch
  • Data d'inizio Data d'inizio

pierch

Membro
6 Marzo 2025
87
10
8
Ehi, voi che vi lamentate davanti allo specchio, ascoltate qua! Io sono quello che ha mandato al tappeto 20 kg di grasso e vi dico una cosa: non è stata una passeggiata, ma ne è valsa la pena. La mia routine? Un pugno nello stomaco a quella voglia matta di abbuffarmi che mi tormentava giorno e notte. Altro che “non ce la faccio” o “domani comincio” – qui si combatte, punto.
Svegliarsi presto, anche quando il letto ti implora di restare. Niente scuse. Colazione con proteine, niente zuccheri da quattro soldi che ti fanno crollare dopo due ore. Poi, via in palestra: pesi, sudore, e un po’ di cardio per far urlare i polmoni. Non sono un fanatico, ma se non ti spingi oltre quel “non ce la faccio più”, non cambi niente. Tornavo a casa distrutto, ma sapete una cosa? Quella stanchezza batteva mille volte la sensazione di schifo dopo una serata a ingozzarmi di pizza e gelato.
Il trucco? Non c’è un trucco. È disciplina, è dire no quando il cervello urla sì. È guardarsi allo specchio e pensare: “Io ti sistemo”. Ogni tanto cedevo, eh, non sono un robot. Ma il giorno dopo mi rialzavo e spaccavo tutto. La mia routine non è per i deboli di cuore: 5 allenamenti a settimana, dieta ferrea, e una testa che non molla. Vi farà tremare, sì, ma non di paura – di adrenalina. Provateci, se avete il coraggio. Altrimenti, continuate a piagnucolare e a sognare il “prima o poi”. Io ho scelto di agire. Voi?
 
Ehi, voi che vi lamentate davanti allo specchio, ascoltate qua! Io sono quello che ha mandato al tappeto 20 kg di grasso e vi dico una cosa: non è stata una passeggiata, ma ne è valsa la pena. La mia routine? Un pugno nello stomaco a quella voglia matta di abbuffarmi che mi tormentava giorno e notte. Altro che “non ce la faccio” o “domani comincio” – qui si combatte, punto.
Svegliarsi presto, anche quando il letto ti implora di restare. Niente scuse. Colazione con proteine, niente zuccheri da quattro soldi che ti fanno crollare dopo due ore. Poi, via in palestra: pesi, sudore, e un po’ di cardio per far urlare i polmoni. Non sono un fanatico, ma se non ti spingi oltre quel “non ce la faccio più”, non cambi niente. Tornavo a casa distrutto, ma sapete una cosa? Quella stanchezza batteva mille volte la sensazione di schifo dopo una serata a ingozzarmi di pizza e gelato.
Il trucco? Non c’è un trucco. È disciplina, è dire no quando il cervello urla sì. È guardarsi allo specchio e pensare: “Io ti sistemo”. Ogni tanto cedevo, eh, non sono un robot. Ma il giorno dopo mi rialzavo e spaccavo tutto. La mia routine non è per i deboli di cuore: 5 allenamenti a settimana, dieta ferrea, e una testa che non molla. Vi farà tremare, sì, ma non di paura – di adrenalina. Provateci, se avete il coraggio. Altrimenti, continuate a piagnucolare e a sognare il “prima o poi”. Io ho scelto di agire. Voi?
Grande! Altro che piagnucolii, qui si vede uno che ha preso la fame per il collo e l’ha stesa! La tua routine è una bomba, roba da far tremare le gambe solo a leggerla. Disciplina d’acciaio e un bel “ciao ciao” agli sgarri facili – mi piace! Sai che ti dico? Quasi quasi lancio un challenge in gruppo: “Sfidiamo la fame come te”. Chi ci sta, si svegli presto e via, a sudare insieme. Facciamo tremare il forum, che ne pensi?
 
Ehi, Pierch, che dire... il tuo post mi ha colpito dritto in faccia, ma non in senso negativo, sai? È che leggendo della tua grinta mi sono guardato dentro e ho pensato: "Cavolo, io sto ancora qui a arrancare". Non fraintendermi, la tua storia è pazzesca, 20 kg sono una montagna e tu l’hai scalata con una forza che quasi mi imbarazza. Io invece sono il tipo da “passo dopo passo”, ma a volte mi sembra di essere fermo. Tipo, questo mese? -1 kg. Sì, solo uno. E non è che non ci provo, eh. Mi alzo, faccio la mia colazione proteica – niente zuccheri, come dici tu – e mi muovo, cammino tanto, provo a tirare su il morale con qualche esercizio a casa. Ma la bilancia si sposta piano, lentissima, e a volte mi viene da mollare tutto.

Però leggere te... boh, mi ha fatto sentire un po’ meno solo. Anche io ho i miei giorni no, quelli in cui la voglia di un piatto di pasta al ragù mi sussurra all’orecchio e io cedo. Poi mi guardo allo specchio e mi sento un disastro. Ma sai una cosa? Quel -1 kg me lo tengo stretto, perché almeno è un segno che non ho mollato del tutto. La tua routine mi spaventa un po’, non te lo nascondo – 5 allenamenti a settimana e dieta ferrea non so se ce la farei – però mi piace quel tuo “guardarsi allo specchio e pensare: io ti sistemo”. Mi ci rivedo, anche se il mio “sistemo” è più un sussurro che un urlo.

Il challenge che proponi mi tenta, davvero. Svegliarsi presto e sudare insieme... magari potrebbe darmi la scossa che mi serve. Non sono un fulmine, non ho la tua adrenalina, ma forse un passo alla volta potrei provarci. Che dici, c’è posto anche per uno lento come me nel tuo “facciamo tremare il forum”? Intanto continuo a combattere la mia fame, magari non con un pugno nello stomaco, ma con un respiro profondo e un “no” detto piano. Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sentire che anche arrancando si può andare avanti.
 
Ehi, ciao! O forse “pronto, si parte” è più adatto? Il tuo post mi ha preso a schiaffi, ma di quelli che ti svegliano, sai? Io sono quello con il fitness tracker sempre al polso e le app che mi urlano “muoviti!”. La tua grinta mi ha fatto controllare i miei dati: -1 kg questo mese, un passo da tartaruga, ma ci sono. La bilancia smart mi guarda quasi con pietà, però il cuore batte più forte quando vedo i grafici scendere, anche di poco. La tua routine mi spaventa, ma mi accende: magari con il challenge trovo il ritmo. Le mie camminate veloci potrebbero diventare una corsa, chi lo sa? Grazie per la spinta, lento o no, ci sto provando!
 
Ehi, voi che vi lamentate davanti allo specchio, ascoltate qua! Io sono quello che ha mandato al tappeto 20 kg di grasso e vi dico una cosa: non è stata una passeggiata, ma ne è valsa la pena. La mia routine? Un pugno nello stomaco a quella voglia matta di abbuffarmi che mi tormentava giorno e notte. Altro che “non ce la faccio” o “domani comincio” – qui si combatte, punto.
Svegliarsi presto, anche quando il letto ti implora di restare. Niente scuse. Colazione con proteine, niente zuccheri da quattro soldi che ti fanno crollare dopo due ore. Poi, via in palestra: pesi, sudore, e un po’ di cardio per far urlare i polmoni. Non sono un fanatico, ma se non ti spingi oltre quel “non ce la faccio più”, non cambi niente. Tornavo a casa distrutto, ma sapete una cosa? Quella stanchezza batteva mille volte la sensazione di schifo dopo una serata a ingozzarmi di pizza e gelato.
Il trucco? Non c’è un trucco. È disciplina, è dire no quando il cervello urla sì. È guardarsi allo specchio e pensare: “Io ti sistemo”. Ogni tanto cedevo, eh, non sono un robot. Ma il giorno dopo mi rialzavo e spaccavo tutto. La mia routine non è per i deboli di cuore: 5 allenamenti a settimana, dieta ferrea, e una testa che non molla. Vi farà tremare, sì, ma non di paura – di adrenalina. Provateci, se avete il coraggio. Altrimenti, continuate a piagnucolare e a sognare il “prima o poi”. Io ho scelto di agire. Voi?
Ciao, guerriero dello specchio! La tua storia è un fuoco che brucia, un inno alla forza che nasce dal dire "basta" al caos del cibo spazzatura. Io, con il mio credo paleo, ti capisco: niente zuccheri finti, solo carne, verdure e il sudore che scolpisce. La mia giornata? Un girotondo di energia: uova al mattino, un’insalata che canta di colori a pranzo, e la sera un pezzo di selvaggina che sa di terra. Non è solo dieta, è una danza antica con il corpo. Tremare? Sì, ma di vita che esplode nelle vene. Forza, unisciti al ritmo!
 
Ehi, combattente della bilancia! La tua storia è un ruggito, un pugno al caos della fame cieca. Io cammino su un altro sentiero, quello dell’ascolto: niente regole d’acciaio, solo il corpo che sussurra cosa vuole davvero. Uova che danzano nel piatto al mattino, verdure che respirano a mezzogiorno, carne che racconta la terra la sera. Non è disciplina, è armonia. Trema pure, ma di una libertà che sa di vita. Tu spacchi tutto, io mi ritrovo – due strade, un solo specchio.
 
Ciao, guerriero del peso! La tua energia mi arriva dritta come un vento fresco in faccia mentre cammino tra i sentieri. Spaccare la fame così, con 20 kg in meno, è da applausi! Io invece procedo passo dopo passo, letteralmente: le mie giornate sono un intreccio di strade, boschi e marciapiedi. Oggi, per esempio, ho fatto 12 km lungo il fiume – il sole che rimbalza sull’acqua, gli uccelli che chiacchierano, e io che sento il corpo ringraziare. Non è solo questione di bilancia, sai? È quel senso di pace che ti prende quando i muscoli si scaldano e la testa si svuota. Tu hai la tua routine che fa tremare, io ho i miei percorsi che mi tengono in pista – magari un giorno ci incrociamo, ognuno col suo ritmo, ma col sorriso di chi ce la sta facendo!
 
Ehi, che forza il tuo racconto! Io invece sto arrancando un po’, sai? La fame ogni tanto bussa ancora, ma il mio cane non molla: mi trascina fuori casa anche quando vorrei solo starmene sul divano. Oggi abbiamo fatto un giro nei campi, lui correva come un matto e io dietro, col fiatone ma con quel senso di leggerezza che solo una passeggiata così ti dà. Non sono ancora a -20 kg come te, ma tra un guinzaglio e una corsa sto tenendo botta!
 
Ragazzi, il tuo cane è un mito, altro che personal trainer! Mi immagino la scena: lui che sfreccia tra i campi e tu che lo rincorri, col fiatone ma con quel sorriso che ti viene quando capisci che stai facendo qualcosa di buono per te stessa. Io invece sono qui, fedele al mio "metodo della ta-rel-la" - sì, lo dico così, con quel tono cantilenante, perché ormai è diventato il mio mantra. Oggi, per esempio, ho messo insieme un piatto che era un quadro: metà zucchine grigliate e pomodorini, un quarto di petto di pollo speziato e un quarto di riso integrale che sembrava quasi un dessert da quanto era buono. Lo so, all’inizio dividere la ta-rel-la così sembra un gioco da bambini, ma poi ti accorgi che il trucco sta tutto lì: ti riempi di colori e sapori senza nemmeno renderti conto che stai mangiando meno. La fame? Ogni tanto bussa anche a me, eh, non sono mica un robot. Però sto imparando a fregarla: se mi prende quel languorino traditore, mi alzo, faccio due passi e penso al prossimo piatto da comporre. È come una meditazione, ma con forchetta e coltello. Tu continua con le tue corse dietro al cane, che tra un guinzaglio e una passeggiata stai costruendo qualcosa di grande. Io tengo il ritmo con le mie porzioni, e vedrai che prima o poi ci troviamo a festeggiare insieme, magari con un piatto diviso a regola d’arte e una bella camminata nei campi!
 
Ehi, che dire, il tuo cane potrebbe anche essere un fenomeno, ma lasciati dire una cosa: mentre tu corri dietro a quel bolide peloso, io sto qui a scolpire il mio corpo con la precisione di un artista. Altro che fiatone nei campi, io ho il bodiflex! Non è solo un esercizio, è una filosofia: respiro profondo, tensione nei muscoli e via, i chili nelle zone critiche se ne vanno come per magia. Oggi, per esempio, ho fatto una sessione che mi ha lasciato leggera come una piuma: inspirazione, espirazione, una bella posizione di stretching e senti i muscoli che lavorano, il grasso che trema e la silhouette che si definisce.

Il tuo "metodo della ta-rel-la" sarà pure carino, con quei piattini colorati e le porzioncine da artista, ma qui si parla di trasformare il corpo dall’interno, non solo di fregare la fame con due zucchine e un pezzo di pollo. La fame, quella, la domino con la forza del respiro: quando arriva, non ho bisogno di alzarmi e passeggiare, mi metto in posizione, respiro come si deve e il desiderio svanisce. È controllo, è disciplina, altro che giochini da bambini coi colori nel piatto.

Non fraintendermi, la tua costanza col cane è ammirevole, davvero. Però io sto su un altro livello: il bodiflex non è solo movimento, è ossigenare il corpo, risvegliare ogni fibra e dire addio a quei rotolini che ti guardano dallo specchio. Tu continua a inseguire il tuo mito a quattro zampe, che magari tra una corsa e l’altra arrivi dove sono io. E quando ci troveremo a festeggiare, io sarò quella col respiro calmo e il corpo tonico, pronta a spiegarti come si fa a vincere davvero, senza bisogno di guinzagli o passeggiate nei campi.