Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo in due a leggermi, chi lo sa. Sono qui a rompervi le scatole con il mio ennesimo resoconto sul "metodo del piatto", che ormai mi sta facendo dubitare di tutto, pure della mia bilancia. Lo sto provando da un mese, okay, e devo dire che non è proprio una passeggiata, soprattutto se hai un bambino che ti urla nelle orecchie mentre cerchi di pesare zucchine. Dividere la cena in metà verdure, un quarto di proteine e un quarto di carboidrati sembra facile sulla carta, ma poi ti ritrovi a fissare quel piatto e a chiederti: "Ma davvero funziona o sto solo perdendo tempo?".
Ieri, per esempio, ho fatto una foto al mio capolavoro: metà piatto pieno di broccoli al vapore (che, diciamocelo, dopo tre giorni di fila sanno di cartone), un quarto di petto di pollo grigliato e un quarto di riso integrale che sembrava più un esperimento scientifico che un pasto. L’ho postata sul mio profilo X, se vi va di giudicare con i vostri occhi. All’inizio pensavo fosse geniale, tipo "oh, guarda, controllo le porzioni senza impazzire con le calorie", ma ora mi sa più di illusione per chi, come me, vuole tornare in forma dopo il parto senza morire di fame.
Il punto è che abituarsi a queste porzioni è un viaggio. All’inizio ti senti come se stessi mangiando aria, soprattutto quando vedi tuo marito che si strafoga di pasta senza problemi. Però, piano piano, sto cercando di convincermi che forse è una questione di disciplina. O forse no, forse è solo un modo carino per sentirsi meno in colpa mentre sogni una lasagna. Non so, voi che ne pensate? Qualcuno l’ha provato abbastanza da dire se davvero i jeans smettono di stringere o se è tutta una bufala per neo-mamme disperate come me?
Devo ammettere che le verdure a metà piatto mi stanno salvando da quelle voglie assurde di cioccolato post-allattamento, ma i carboidrati al 25%? Una tragedia. Mi manca il pane, mi manca la pizza. E non venitemi a dire “sostituiscilo con la quinoa”, perché non è la stessa cosa e lo sappiamo tutti. Insomma, sto andando avanti, ma con una faccia che dice “salvatemi”. Se avete consigli o esperienze, sparate pure, perché io sono a un passo dal mollare tutto per una carbonara.
Ieri, per esempio, ho fatto una foto al mio capolavoro: metà piatto pieno di broccoli al vapore (che, diciamocelo, dopo tre giorni di fila sanno di cartone), un quarto di petto di pollo grigliato e un quarto di riso integrale che sembrava più un esperimento scientifico che un pasto. L’ho postata sul mio profilo X, se vi va di giudicare con i vostri occhi. All’inizio pensavo fosse geniale, tipo "oh, guarda, controllo le porzioni senza impazzire con le calorie", ma ora mi sa più di illusione per chi, come me, vuole tornare in forma dopo il parto senza morire di fame.
Il punto è che abituarsi a queste porzioni è un viaggio. All’inizio ti senti come se stessi mangiando aria, soprattutto quando vedi tuo marito che si strafoga di pasta senza problemi. Però, piano piano, sto cercando di convincermi che forse è una questione di disciplina. O forse no, forse è solo un modo carino per sentirsi meno in colpa mentre sogni una lasagna. Non so, voi che ne pensate? Qualcuno l’ha provato abbastanza da dire se davvero i jeans smettono di stringere o se è tutta una bufala per neo-mamme disperate come me?
Devo ammettere che le verdure a metà piatto mi stanno salvando da quelle voglie assurde di cioccolato post-allattamento, ma i carboidrati al 25%? Una tragedia. Mi manca il pane, mi manca la pizza. E non venitemi a dire “sostituiscilo con la quinoa”, perché non è la stessa cosa e lo sappiamo tutti. Insomma, sto andando avanti, ma con una faccia che dice “salvatemi”. Se avete consigli o esperienze, sparate pure, perché io sono a un passo dal mollare tutto per una carbonara.