Il Metodo Wim Hof: Freddo e Respirazione per Boostare Metabolismo e Benessere

Slovenia_

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal freddo" per chi già conosce il Metodo Wim Hof! Io sono uno di quelli che ha deciso di buttarsi – letteralmente – in questa pratica che unisce respirazione profonda e immersioni in acqua gelata. Non è solo una questione di sfidare se stessi, ma di capire quanto il nostro corpo possa adattarsi e trarre beneficio da qualcosa di così semplice eppure potente.
Partiamo dalla respirazione: è come accendere un motore interno. Ti siedi, chiudi gli occhi, inspiri forte e lasci andare, tutto con un ritmo che sembra quasi meditato ma selvaggio allo stesso tempo. Dopo qualche ciclo, senti il corpo che si risveglia, il battito che si regola, e una specie di formicolio che ti dice "ehi, ci siamo". Questo, per me, è il primo passo per dare una scossa al metabolismo. Non è un integratore da ingoiare, ma un modo per dire al corpo: "Svegliati e brucia!".
Poi c’è il freddo. All’inizio pensavo fosse una follia – chi si butterebbe in una vasca d’acqua ghiacciata di prima mattina? Ma dopo i primi tentativi, ho capito che non è solo una questione di resistenza. Il freddo ti costringe a regolare la temperatura interna, e questo processo, che si chiama termogenesi, sembra davvero spingere il metabolismo a un livello superiore. Non sono un medico, ma leggendo in giro e provandolo su di me, ho notato che dopo una sessione mi sento più leggero, come se il corpo avesse acceso un interruttore per consumare di più.
E non è solo questione di chili. Lo stress, che per tanti di noi è un blocco enorme quando si parla di dimagrire, si scioglie come neve al sole. Con il respiro e il freddo, è come se resettassi il sistema nervoso: meno cortisolo, più calma, e una lucidità che ti fa scegliere meglio cosa mangiare senza cedere alle voglie. L’immunità? Beh, da quando ho iniziato, i raffreddori sono diventati un ricordo lontano. Sarà un caso? Forse, ma io ci credo.
Non sto dicendo che sia la bacchetta magica per perdere peso – gli integratori e una dieta sana hanno il loro posto – ma combinare il Metodo Wim Hof con il resto mi ha dato una marcia in più. Qualcuno di voi l’ha provato? O magari è curioso di fare un tuffo (freddo) in questa avventura? Fatemi sapere, sono tutto orecchie!
 
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Ehi, "saluti dal freezer" a chi sta già sperimentando col freddo! Devo dire che il tuo post mi ha proprio colpito, perché anch’io sono uno di quelli che ama spingere il corpo a vedere cosa riesce a fare, soprattutto quando si parla di metabolismo e benessere. Non sono proprio un esperto del Metodo Wim Hof, ma mi sono buttato da un po’ nelle diete low-carb – tipo Atkins e qualche incursione nel paleo – e leggendo quello che scrivi mi viene proprio voglia di provare a mixare le due cose.

La respirazione che descrivi sembra pazzesca, un po’ come accendere una stufa interna, no? Io con le low-carb ho sempre cercato di dare una svegliata al metabolismo, forzando il corpo a bruciare grassi invece di zuccheri. È una transizione che all’inizio ti stende – la famosa "keto flu" – ma poi senti proprio che il motore gira diversamente. Mi immagino che aggiungere quel tipo di respiro profondo potrebbe essere come mettere il turbo: meno dipendenza dai carboidrati e più energia che viene da dentro. Hai notato qualche differenza nel modo in cui il tuo corpo gestisce la fame o le voglie da quando fai queste sessioni?

Sul freddo, ti capisco alla grande quando dici che all’inizio sembra una follia. Io sono uno che già con la doccia fredda storce il naso, però mi hai incuriosito con questa storia della termogenesi. Con le diete low-carb cerco sempre di spingere il corpo a consumare di più, e in effetti dopo un pasto senza troppi carboidrati mi sento più leggero, quasi come se il sistema fosse più efficiente. Aggiungere il freddo potrebbe essere un altro modo per tenere il fuoco acceso, soprattutto nei giorni in cui magari non mi alleno. Tu hai provato a combinare il metodo con un’alimentazione specifica o vai più a istinto?

Sullo stress hai ragione da vendere. Una delle cose che amo delle low-carb è che, una volta superata la fase iniziale, il cervello sembra più stabile – meno sbalzi, meno "voglio un dolce ORA". Se poi il freddo e il respiro aiutano a resettare il sistema nervoso, potrebbe essere una combo perfetta per chi, come me, a volte mangia più per ansia che per fame. Mi segno tutto e magari faccio un tentativo con una vasca gelata… o almeno con una doccia fredda per iniziare!

Non ho ancora provato il Metodo Wim Hof, ma mi hai messo la pulce nell’orecchio. Io con Atkins ho visto il peso scendere abbastanza in fretta all’inizio, poi si è stabilizzato, e ora sto cercando di capire come tenere il ritmo senza impazzire con le restrizioni. Tu che risultati hai visto combinandolo con la tua routine? E magari un consiglio per un principiante che vuole buttarsi nel freddo senza pentirsene dopo cinque secondi? Grazie per aver condiviso, è bello leggere di qualcuno che sperimenta e si mette in gioco!
 
Ehi, "saluti dal freezer" a chi sta già sperimentando col freddo! Devo dire che il tuo post mi ha proprio colpito, perché anch’io sono uno di quelli che ama spingere il corpo a vedere cosa riesce a fare, soprattutto quando si parla di metabolismo e benessere. Non sono proprio un esperto del Metodo Wim Hof, ma mi sono buttato da un po’ nelle diete low-carb – tipo Atkins e qualche incursione nel paleo – e leggendo quello che scrivi mi viene proprio voglia di provare a mixare le due cose.

La respirazione che descrivi sembra pazzesca, un po’ come accendere una stufa interna, no? Io con le low-carb ho sempre cercato di dare una svegliata al metabolismo, forzando il corpo a bruciare grassi invece di zuccheri. È una transizione che all’inizio ti stende – la famosa "keto flu" – ma poi senti proprio che il motore gira diversamente. Mi immagino che aggiungere quel tipo di respiro profondo potrebbe essere come mettere il turbo: meno dipendenza dai carboidrati e più energia che viene da dentro. Hai notato qualche differenza nel modo in cui il tuo corpo gestisce la fame o le voglie da quando fai queste sessioni?

Sul freddo, ti capisco alla grande quando dici che all’inizio sembra una follia. Io sono uno che già con la doccia fredda storce il naso, però mi hai incuriosito con questa storia della termogenesi. Con le diete low-carb cerco sempre di spingere il corpo a consumare di più, e in effetti dopo un pasto senza troppi carboidrati mi sento più leggero, quasi come se il sistema fosse più efficiente. Aggiungere il freddo potrebbe essere un altro modo per tenere il fuoco acceso, soprattutto nei giorni in cui magari non mi alleno. Tu hai provato a combinare il metodo con un’alimentazione specifica o vai più a istinto?

Sullo stress hai ragione da vendere. Una delle cose che amo delle low-carb è che, una volta superata la fase iniziale, il cervello sembra più stabile – meno sbalzi, meno "voglio un dolce ORA". Se poi il freddo e il respiro aiutano a resettare il sistema nervoso, potrebbe essere una combo perfetta per chi, come me, a volte mangia più per ansia che per fame. Mi segno tutto e magari faccio un tentativo con una vasca gelata… o almeno con una doccia fredda per iniziare!

Non ho ancora provato il Metodo Wim Hof, ma mi hai messo la pulce nell’orecchio. Io con Atkins ho visto il peso scendere abbastanza in fretta all’inizio, poi si è stabilizzato, e ora sto cercando di capire come tenere il ritmo senza impazzire con le restrizioni. Tu che risultati hai visto combinandolo con la tua routine? E magari un consiglio per un principiante che vuole buttarsi nel freddo senza pentirsene dopo cinque secondi? Grazie per aver condiviso, è bello leggere di qualcuno che sperimenta e si mette in gioco!
Ehi, un "brivido di saluto" a te dal mio angolo di mondo! Grazie mille per il tuo post, mi ha fatto davvero piacere leggere di qualcuno che si lancia in queste avventure per il corpo e la mente – ti capisco benissimo, anch’io sono uno che ama testare i limiti! La tua curiosità per mixare il Metodo Wim Hof con le low-carb mi ha acceso una lampadina, perché io sono un fan sfegatato della keto e credo che ci sia una sinergia pazzesca da esplorare lì.

Sai, quando parli della respirazione che “accende una stufa interna”, hai centrato il punto: per me entrare in ketosi è stato proprio così, come insegnare al corpo a usare il grasso come carburante. All’inizio è dura, la keto flu mi ha fatto sentire uno straccio per qualche giorno, ma poi… wow, energia stabile e fame sotto controllo. Mi chiedo se aggiungendo il freddo e il respiro profondo non si possa proprio spingere il metabolismo al massimo – tipo un boost naturale! Io ho notato che da quando sono in keto le voglie di schifezze sono quasi sparite, e la fame è più “onesta”, non quella nervosa che ti fa aprire il frigo ogni ora. Tu col Wim Hof hai sentito qualcosa di simile?

Sul freddo, ti giuro che capisco il tuo storcere il naso – anch’io all’inizio con le docce fredde pensavo “ma chi me lo fa fare?”. Però leggendo di termogenesi mi sono convinto a provare, e ora è un rituale che mi dà una carica assurda, soprattutto dopo un pasto keto bello ricco di grassi buoni. Non ho ancora mixato il tutto col metodo Wim Hof, ma sto pensando di provarci, magari con un’insalata di avocado e salmone e poi una bella sessione di respiro e freddo. Tu come lo combini con quello che mangi?

Grazie ancora per aver condiviso, mi hai dato un sacco di spunti! Io con la keto ho perso i primi chili abbastanza velocemente, poi ho trovato un equilibrio, ma sto sempre cercando modi per tenere il corpo sveglio e attivo. Se vuoi un consiglio da uno che è partito da zero col freddo: inizia con 30 secondi di doccia fredda alla fine di quella calda, respira profondo e vedrai che dopo un po’ ti ci abitui – e magari ti piace pure! Fammi sapere come va se ti butti, è bello sapere che c’è qualcun altro che sperimenta senza paura!
 
Ciao, un saluto “congelato” dal mio palo da pole dance! Leggere il tuo post mi ha fatto proprio sorridere, si sente che hai una voglia matta di spingere il corpo al massimo, e ti capisco alla grande! Io sono quella fissata con il pole dance, per me è il modo perfetto per allenare tutto – forza, flessibilità, resistenza – e devo dire che mixarlo con il Metodo Wim Hof potrebbe essere una bomba, soprattutto se ci aggiungi la tua passione per le low-carb.

La respirazione del Wim Hof per me è come un motore interno: ti scalda, ti dà energia e, sì, sembra proprio dare una svegliata al metabolismo. Da quando lo faccio, combinandolo con una dieta keto (tanta verdura, grassi sani, niente zuccheri), la fame è cambiata: non ho più quegli attacchi improvvisi di “devo mangiare qualcosa subito”. È più un bisogno tranquillo, gestibile. Tu con Atkins hai notato qualcosa del genere? Sul freddo, invece, ti do ragione: all’inizio è uno shock, ma dopo un po’ ti senti un guerriero! Io lo abbino spesso a una giornata di allenamento intenso sul palo: respiro profondo, doccia fredda e via, il corpo sembra ringraziare.

Non ho una dieta rigida, vado un po’ a istinto, ma con la keto sento che il pole dance rende ancora di più: meno gonfiore, più leggerezza nei movimenti. Il freddo poi mi aiuta a recuperare, soprattutto dopo una sessione lunga. Tu che fai low-carb, hai mai provato a sfruttare il freddo post-allenamento? Potrebbe essere il tuo “turbo” per la termogenesi che cerchi!

Per un principiante nel freddo, ti dico: parti soft. Io ho iniziato con 20 secondi di acqua gelata dopo la doccia calda, respirando lento per non irrigidirmi. Ora arrivo a un minuto e mi sento carica come non mai. Buttati, prova a mixarlo con la tua routine e fammi sapere! È bello sapere che c’è qualcuno là fuori che sperimenta come me. Con il pole ho visto il mio corpo trasformarsi – più tonicità, meno chili inutili – e il Wim Hof potrebbe essere il tuo prossimo passo per tenere il ritmo. Dai, raccontami come va!
 
Ehi, un saluto dalla mia finestra appannata dal freddo! Leggere il tuo entusiasmo per il pole dance e il Metodo Wim Hof mi ha fatto alzare un sopracciglio, ma non nel modo che pensi. Io sono uno che ci è passato davvero, ho perso chili con l’intervallo 16/8 e ti dico una cosa: tutto questo parlare di respirazione e docce fredde va bene, ma se non capisci come incastrarlo con il digiuno, rischi di girare a vuoto.

Partiamo dal punto: il Wim Hof ti può dare una spinta, sì, quella sensazione di energia che descrivi la conosco. La respirazione profonda mi ha aiutato a tenere a bada la fame nei primi tempi del 16/8, quando il corpo urlava per uno spuntino alle 11 di mattina. Ma il freddo? Non è una bacchetta magica. Post-allenamento può funzionare per recuperare, lo ammetto, l’ho provato dopo i miei workout a corpo libero: 30 secondi sotto l’acqua ghiacciata e i muscoli sembrano meno pesanti il giorno dopo. Però la termogenesi che cerchi non arriva solo perché ti congeli la pelle, serve un piano dietro.

Tu parli di keto e low-carb, e io con il 16/8 ho fatto qualcosa di simile: niente zuccheri, tanta verdura, proteine magre e grassi tipo avocado o olio d’oliva. La fame “tranquilla” che dici tu l’ho sentita dopo un mese, ma all’inizio è stata una guerra. Con Atkins magari hai avuto un percorso diverso, però ti chiedo: sei sicura che il freddo ti stia dando quel “turbo” o è più un effetto placebo? Io sono scettico, perché con il digiuno il metabolismo si adatta da solo, non serve per forza strafare.

Sul freddo per i principianti hai ragione, meglio andare piano. Io sono partito con 15 secondi, respirando lento come dici tu, ma non mi ha mai fatto sentire un “guerriero”. Più che altro mi ha insegnato a non mollare quando il corpo si lamenta. Ora sto a un minuto, ma lo faccio solo se ho tempo, non è la mia priorità. Il 16/8 invece è sacro: mangio dalle 12 alle 20, punto. È quello che mi ha fatto perdere 10 chili, non le docce gelate.

Mixare il Wim Hof con il pole dance o la tua routine può andare, ma attento a non esagerare. Se sei in keto e salti i pasti per troppo tempo, rischi di crollare, altro che leggerezza nei movimenti. Io ho imparato a mie spese: una volta ho allungato il digiuno a 18 ore senza calcolare bene i nutrienti, e mi sono ritrovato stanco morto per due giorni. Parti con una finestra più corta, tipo 14/10, e vedi come reagisci. Il freddo lascialo come extra, non come base.

Raccontami pure come ti va, ma non aspettarti che ti dica “wow, fantastico” a prescindere. Funziona solo se lo fai con testa, altrimenti è tutta scena. Io col 16/8 ho trovato il mio ritmo, e il Wim Hof lo uso più per svegliarmi che per dimagrire. Tu che risultati veri hai visto?
 
Ehi, dalla mia cucina silenziosa di notte ti leggo con calma. Il tuo 16/8 mi ricorda i miei inizi, quando resistere alla fame era una lotta vera. Io sono quello che cede dopo cena, il frigo mi chiama e finisco per mangiare troppo. Il Wim Hof l’ho provato, respirazione e freddo, e sì, mi dà una scossa, ma non risolve quel buco serale. Tu col digiuno hai trovato pace, io ancora no. Le docce gelate mi svegliano, vero, ma poi la sera crollo lo stesso. Sto pensando di accorciare la finestra come dici tu, magari 14/10, per non strafare. Tu come gestisci le voglie notturne? Io vorrei solo spegnere quel tasto automatico che mi fa alzare dal divano.
 
Ehi, capisco quel richiamo del frigo, è una battaglia che combatto anch’io! Col mio compagno stiamo provando il 16/8 e pure il Wim Hof, e ti dico: la chiave per le voglie notturne è tenerci occupati insieme. Dopo cena ci mettiamo a fare respirazione profonda, magari con una tisana calda, e il freddo delle docce ci dà quella spinta in più. Accorciare a 14/10 potrebbe aiutarti, ma prova a coinvolgere qualcuno: da soli è dura spegnere quel tasto!
 
Ehi, capisco quel richiamo del frigo, è una battaglia che combatto anch’io! Col mio compagno stiamo provando il 16/8 e pure il Wim Hof, e ti dico: la chiave per le voglie notturne è tenerci occupati insieme. Dopo cena ci mettiamo a fare respirazione profonda, magari con una tisana calda, e il freddo delle docce ci dà quella spinta in più. Accorciare a 14/10 potrebbe aiutarti, ma prova a coinvolgere qualcuno: da soli è dura spegnere quel tasto!
Grande! Anche io sono all’inizio e sto provando il Wim Hof con un sacco di entusiasmo 😊. La tua idea di fare respirazione dopo cena mi ispira, magari ci aggiungo una camminata veloce per distrarmi dal frigo! Il freddo delle docce è una bomba, vero? Mi dà energia e mi tiene lontano dagli spuntini. Proverò a coinvolgere un amico, hai ragione: insieme è più facile! 💪 Grazie del consiglio!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal freddo" per chi già conosce il Metodo Wim Hof! Io sono uno di quelli che ha deciso di buttarsi – letteralmente – in questa pratica che unisce respirazione profonda e immersioni in acqua gelata. Non è solo una questione di sfidare se stessi, ma di capire quanto il nostro corpo possa adattarsi e trarre beneficio da qualcosa di così semplice eppure potente.
Partiamo dalla respirazione: è come accendere un motore interno. Ti siedi, chiudi gli occhi, inspiri forte e lasci andare, tutto con un ritmo che sembra quasi meditato ma selvaggio allo stesso tempo. Dopo qualche ciclo, senti il corpo che si risveglia, il battito che si regola, e una specie di formicolio che ti dice "ehi, ci siamo". Questo, per me, è il primo passo per dare una scossa al metabolismo. Non è un integratore da ingoiare, ma un modo per dire al corpo: "Svegliati e brucia!".
Poi c’è il freddo. All’inizio pensavo fosse una follia – chi si butterebbe in una vasca d’acqua ghiacciata di prima mattina? Ma dopo i primi tentativi, ho capito che non è solo una questione di resistenza. Il freddo ti costringe a regolare la temperatura interna, e questo processo, che si chiama termogenesi, sembra davvero spingere il metabolismo a un livello superiore. Non sono un medico, ma leggendo in giro e provandolo su di me, ho notato che dopo una sessione mi sento più leggero, come se il corpo avesse acceso un interruttore per consumare di più.
E non è solo questione di chili. Lo stress, che per tanti di noi è un blocco enorme quando si parla di dimagrire, si scioglie come neve al sole. Con il respiro e il freddo, è come se resettassi il sistema nervoso: meno cortisolo, più calma, e una lucidità che ti fa scegliere meglio cosa mangiare senza cedere alle voglie. L’immunità? Beh, da quando ho iniziato, i raffreddori sono diventati un ricordo lontano. Sarà un caso? Forse, ma io ci credo.
Non sto dicendo che sia la bacchetta magica per perdere peso – gli integratori e una dieta sana hanno il loro posto – ma combinare il Metodo Wim Hof con il resto mi ha dato una marcia in più. Qualcuno di voi l’ha provato? O magari è curioso di fare un tuffo (freddo) in questa avventura? Fatemi sapere, sono tutto orecchie!
No response.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "saluti dal freddo" per chi già conosce il Metodo Wim Hof! Io sono uno di quelli che ha deciso di buttarsi – letteralmente – in questa pratica che unisce respirazione profonda e immersioni in acqua gelata. Non è solo una questione di sfidare se stessi, ma di capire quanto il nostro corpo possa adattarsi e trarre beneficio da qualcosa di così semplice eppure potente.
Partiamo dalla respirazione: è come accendere un motore interno. Ti siedi, chiudi gli occhi, inspiri forte e lasci andare, tutto con un ritmo che sembra quasi meditato ma selvaggio allo stesso tempo. Dopo qualche ciclo, senti il corpo che si risveglia, il battito che si regola, e una specie di formicolio che ti dice "ehi, ci siamo". Questo, per me, è il primo passo per dare una scossa al metabolismo. Non è un integratore da ingoiare, ma un modo per dire al corpo: "Svegliati e brucia!".
Poi c’è il freddo. All’inizio pensavo fosse una follia – chi si butterebbe in una vasca d’acqua ghiacciata di prima mattina? Ma dopo i primi tentativi, ho capito che non è solo una questione di resistenza. Il freddo ti costringe a regolare la temperatura interna, e questo processo, che si chiama termogenesi, sembra davvero spingere il metabolismo a un livello superiore. Non sono un medico, ma leggendo in giro e provandolo su di me, ho notato che dopo una sessione mi sento più leggero, come se il corpo avesse acceso un interruttore per consumare di più.
E non è solo questione di chili. Lo stress, che per tanti di noi è un blocco enorme quando si parla di dimagrire, si scioglie come neve al sole. Con il respiro e il freddo, è come se resettassi il sistema nervoso: meno cortisolo, più calma, e una lucidità che ti fa scegliere meglio cosa mangiare senza cedere alle voglie. L’immunità? Beh, da quando ho iniziato, i raffreddori sono diventati un ricordo lontano. Sarà un caso? Forse, ma io ci credo.
Non sto dicendo che sia la bacchetta magica per perdere peso – gli integratori e una dieta sana hanno il loro posto – ma combinare il Metodo Wim Hof con il resto mi ha dato una marcia in più. Qualcuno di voi l’ha provato? O magari è curioso di fare un tuffo (freddo) in questa avventura? Fatemi sapere, sono tutto orecchie!
Ehi, saluti da chi sta ancora cercando di capire come non tremare come una foglia nell’acqua ghiacciata! Leggendo il tuo post, mi sono sentita come se stessi guardando uno di quei video motivazionali che ti fanno venir voglia di alzarti e fare qualcosa di epico, tipo correre sotto la pioggia o, beh, buttarmi in una vasca gelata. Non so se sono pronta a chiamare il Metodo Wim Hof la mia salvezza, ma di sicuro mi ha dato una scossa, e non solo per il freddo!

Dopo il divorzio, il mio mondo era un po’ come un puzzle sparpagliato. Mi guardavo allo specchio e non riconoscevo più la persona che ero. Pesavo di più, sì, ma il vero peso era dentro: insicurezze, dubbi, e quella sensazione di essere bloccata. Ho iniziato a cercare qualcosa, qualsiasi cosa, per sentirmi di nuovo viva. Ed è lì che, per puro caso, sono inciampata in un video di Wim Hof. All’inizio pensavo fosse uno di quei guru un po’ matti, con tutto quel parlare di respiro e ghiaccio, ma poi ho pensato: “Perché no? Peggio di così non può andare”.

La respirazione è stata la prima cosa che mi ha colpita. Non so come spiegarlo, ma quando fai quei respiri profondi, è come se stessi parlando direttamente al tuo corpo, come se gli dicessi: “Ehi, possiamo farcela”. All’inizio mi girava la testa, ma dopo un po’ ho iniziato a sentire una specie di energia che non provavo da anni. È come se stessi riaccendendo una parte di me che si era spenta. E sai qual è la cosa bella? Non è solo una questione di metabolismo o di bruciare calorie. È che, per la prima volta dopo tanto, mi sentivo in controllo. Non di tutto, ma di qualcosa. E per me, che venivo da mesi in cui mi sembrava di non controllare nulla, era già una vittoria.

Il freddo, beh, quello è un altro discorso. La prima volta che ho provato una doccia fredda, ho urlato così tanto che i vicini probabilmente hanno pensato che stessi girando un film horror. Ma dopo qualche tentativo, ho iniziato a capire cosa intendevi con quel “risveglio” del corpo. Non è solo il brivido, è come se il freddo ti costringesse a essere presente, a smettere di rimuginare su tutto quello che è andato storto. E per me, che dopo il divorzio passavo ore a rivivere conversazioni e litigi, questo è stato un game-changer. Mi ha aiutata a smettere di guardarmi indietro e a concentrarmi sul “qui e ora”. E sì, ho notato che dopo le sessioni mi sento più leggera, non so se è il metabolismo che si accende o solo la soddisfazione di avercela fatta, ma mi piace.

Quello che mi sta sorprendendo di più, però, è l’effetto sulle persone intorno a me. All’inizio, quando raccontavo che facevo respirazione e docce fredde, i miei amici mi guardavano come se fossi impazzita. “Ma perché non vai in palestra come tutti?”, mi dicevano. Però poi, piano piano, hanno iniziato a incuriosirsi. Una mia amica ha persino provato la respirazione con me, e ora ci mandiamo messaggi per spronarci a vicenda. È strano, ma questo metodo mi sta aiutando non solo a sentirmi meglio con me stessa, ma anche a ricostruire una specie di rete, di connessione con gli altri. Dopo il divorzio mi ero isolata, ma ora, anche solo parlando di queste cose, mi sento meno sola. È come se il freddo e il respiro mi stessero aiutando a sciogliere non solo lo stress, ma anche quel muro che avevo alzato con il mondo.

Non fraintendermi, non sono diventata una supereroina. Ci sono giorni in cui l’ultima cosa che voglio è una doccia fredda, e la bilancia non sempre mi dà soddisfazioni. Ma c’è qualcosa in questo metodo che mi fa sentire più forte, come se stessi dimostrando a me stessa che posso affrontare cose che prima mi sembravano impossibili. E questo, per una che sta cercando di rimettere insieme i pezzi, è già tanto.

Tu come stai andando avanti? Hai qualche trucco per rendere le immersioni nel freddo meno… traumatiche? E magari qualcuno di voi che legge vuole unirsi a questa follia? Io sono qui, pronta a condividere tremolii e progressi!