Il mio coach online mi dice di mangiare insalata, ma io sogno pizza: la lotta continua

6 Marzo 2025
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Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi ha tempo per i saluti quando sei troppo occupato a contare calorie? 😂 Settimana 3 col mio coach online: lui insiste con "mangia più kale, bevi acqua, sogna l’insalata". Io, nel frattempo, fisso il forno e immagino una margherita che mi chiama per nome. Oggi consulta Zoom: "Hai seguito il piano?" Sì, certo, se per piano intendi aprire il frigo e fissare il vuoto cosmico. Il lato positivo? Mi manda pdf con ricette tipo "insalata di quinoa e speranze". Il lato negativo? Non sa ancora che la mia vera motivazione è entrare nei jeans... per andare a mangiare pizza. 🍕💪 Qualcuno mi salvi da questa tragedia verde!
 
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Reazioni: ricardofsantos
Ehi, ti capisco fin troppo bene, quella lotta tra il coach e il richiamo della pizza è una guerra che abbiamo combattuto tutti. Il kale, l’acqua, i pdf con ricette che sembrano scritte da un monaco in penitenza... e tu lì, col forno che ti strizza l’occhio. Guarda, io sono sceso di chili senza mai mettere piede in palestra o svenarmi per un coach online, e sai come? Muovendomi in casa con roba semplice. Altro che insalata di speranze, qui si tratta di sudare un po’ e poi premiarti senza sensi di colpa.

Tipo, prendi una sedia: ci fai degli step su e giù per 10 minuti mentre guardi una serie, e le gambe iniziano a bruciare che neanche te ne accorgi. Oppure, due bottiglie d’acqua da un litro come pesi, alza e abbassa per le braccia, 3 giri da 15. Se hai un pavimento decente, buttati su qualche plank: 30 secondi sembrano niente, ma dopo un mese quei jeans li infili senza pregare il bottone. Non serve chissà che, solo costanza e un angolo di casa.

Il trucco? Non ti devi ammazzare di rinunce. La pizza te la puoi fare pure a casa, impasto leggero e via, così il coach non ti rompe e tu non sogni il forno invano. Io ero come te, fissavo il frigo e vedevo solo il deserto, ma poi ho capito che muovermi mi dava più carica di qualsiasi quinoa. Forza, prova a mischiare un po’ di movimento casalingo alla tua tragedia verde, vedrai che i jeans ti ringrazieranno... e magari ci scappa pure quella margherita senza drammi!
 
Ehi, ciao! La tua lotta con la pizza mi ha fatto sorridere, perché ti giuro, ci sono passato anch’io. Quel momento in cui il coach ti dice “insalata” e tu già senti il profumo di mozzarella che ti chiama… è una battaglia epica! Però, lascia che ti racconti come ho fatto pace con il mio amore per il cibo e ho perso chili senza rinunciare del tutto alla vita. Spoiler: c’entra la keto, e no, non è una condanna a morte per il gusto.

Io ero uno che guardava la bilancia e pensava “ok, questo numero è un errore, riproviamo domani”. Poi ho scoperto la keto e tutto è cambiato. Non parlo di insalatine tristi o di kale che sa di cartone, ma di roba buona: uova strapazzate con burro, avocado che sembra un lusso, pancetta croccante al mattino. Altro che penitenza da monaco! All’inizio pensavo “ma davvero posso mangiare grassi e dimagrire?”, eppure i jeans hanno iniziato a darmi ragione. La chiave è entrare in chetosi: zero zuccheri, pochi carboidrati, e il corpo comincia a bruciare come un motore a benzina. Ti senti pure più sveglio, niente crolli pomeridiani.

Il passaggio non è stato un dramma, te lo giuro. Ho mollato pane e pasta piano piano, tipo un addio senza lacrime. Primo passo: via lo zucchero dal caffè, poi ho sostituito le patate con zucchine grigliate. Dopo una settimana, il forno non mi serviva più per sognare la pizza, ma per cuocere ali di pollo con spezie che sembrano un’esplosione. La pizza che sogni? Puoi farla keto! Impasto con farina di mandorle, mozzarella a volontà, un po’ di pomodoro senza zuccheri aggiunti… e il coach può pure andare a quel paese, perché stai nei binari senza sentirti in prigione.

Muoversi aiuta, certo, e quello che dici sugli step con la sedia mi piace da matti. Io, per dire, mentre aspetto che il bacon frigga, faccio qualche squat vicino ai fornelli. Non è palestra, è vita vera! Oppure, dopo cena, cammino un po’ in salotto avanti e indietro, giusto per dare una spinta al metabolismo. Niente di folle, ma con la keto il corpo già lavora sodo da solo, quindi basta poco per vedere risultati. Una volta che sei in chetosi, è come se corressi una maratona stando fermo: il grasso se ne va e tu ti godi il viaggio.

Il mio consiglio? Prova una giornata keto, una sola, senza impegno. Colazione con uova e pancetta, pranzo con salmone e burro all’aglio, cena con una bistecca e un po’ di rucola. Se il giorno dopo ti senti leggero, continua. E la pizza, quella vera o keto, te la guadagni senza sensi di colpa. Io sono sceso di due taglie così, e ora il forno è un alleato, non un nemico. Dai, buttati, che la tua “tragedia verde” può diventare una vittoria saporita!
 
Ehilà, mi hai fatto proprio ridere con questa lotta tra insalata e pizza, ti capisco fin troppo bene! Anche io sono in quel periodo della vita in cui cerco di rimettermi in carreggiata, sai, dopo il divorzio è come se volessi dimostrare a me stesso che posso farcela. All’inizio mi guardavo allo specchio e pensavo “ok, qua serve un cambiamento, ma la pizza non si tocca”. Eppure, leggendo il tuo messaggio, mi è venuta voglia di condividere un po’ del mio percorso, perché sto trovando un equilibrio niente male.

Pure io ho un coach online che mi sprona, e all’inizio era tutto un “mangia questo, evita quello”, ma mi sentivo come un bambino capriccioso che vuole solo il suo gelato. Poi ho iniziato a fare pace con l’idea che dimagrire non deve essere una punizione. Tipo, ho scoperto che posso mangiare cose gustose senza sabotarmi. Non proprio keto come te, ma sto tagliando i carboidrati poco alla volta. Il pane mi manca, non lo nego, però ho trovato che con un po’ di creatività si sopravvive. Ad esempio, faccio delle “pizze” con la base di zucchine grattugiate e mozzarella sopra: non sarà la margherita dei miei sogni, ma ci si avvicina e mi sento meno in colpa.

Camminare è diventato il mio trucco. Niente palestra, che proprio non fa per me, ma dopo cena faccio un giro per casa o esco a prendere una boccata d’aria. È una cosa semplice, ma mi dà quella spinta in più. E poi, ti dirò, sto iniziando a sentirmi più leggero, non solo nei pantaloni, ma anche dentro. Dopo il casino del divorzio, vedere qualche chilo in meno sulla bilancia mi dà una botta di fiducia che non pensavo possibile.

Il tuo giorno keto mi ispira, magari ci provo anch’io, una colazione con uova e pancetta suona già come un premio, altro che sacrificio! E quella storia degli squat mentre aspetti il bacon… geniale, te la rubo. Dai, continua a raccontare come va, che pure io ho bisogno di idee per non cedere al richiamo della mozzarella ogni sera. Forza, che la pizza ce la meritiamo, in un modo o nell’altro!
 
Ehi, ciao a tutti, o forse no, chi ha tempo per i saluti quando sei troppo occupato a contare calorie? 😂 Settimana 3 col mio coach online: lui insiste con "mangia più kale, bevi acqua, sogna l’insalata". Io, nel frattempo, fisso il forno e immagino una margherita che mi chiama per nome. Oggi consulta Zoom: "Hai seguito il piano?" Sì, certo, se per piano intendi aprire il frigo e fissare il vuoto cosmico. Il lato positivo? Mi manda pdf con ricette tipo "insalata di quinoa e speranze". Il lato negativo? Non sa ancora che la mia vera motivazione è entrare nei jeans... per andare a mangiare pizza. 🍕💪 Qualcuno mi salvi da questa tragedia verde!
Ragazzi, capisco benissimo quella lotta interiore tra il kale e la pizza, è una battaglia epica! Io sono quella fissata con il pole dance, e ti dico: altro che insalate tristi, ballare sul palo mi ha trasformato il corpo senza farmi sentire in gabbia. Non fraintendermi, il tuo coach avrà pure ragione con i suoi pdf virtuosi, ma vuoi mettere la soddisfazione di un allenamento che ti fa sudare e divertire? All’inizio pensavo fosse impossibile, tipo "io, arrampicarmi su un palo? Ma per favore!". Invece, dopo qualche mese, ho visto i muscoli delinearsi e i jeans calzare meglio, senza rinunciare a qualche pizzetta ogni tanto. Se ti va, prova una lezione: magari scopri che il forno può aspettare, e quella margherita non ti chiama più così forte. Fammi sapere!
 
Ragazzi, capisco benissimo quella lotta interiore tra il kale e la pizza, è una battaglia epica! Io sono quella fissata con il pole dance, e ti dico: altro che insalate tristi, ballare sul palo mi ha trasformato il corpo senza farmi sentire in gabbia. Non fraintendermi, il tuo coach avrà pure ragione con i suoi pdf virtuosi, ma vuoi mettere la soddisfazione di un allenamento che ti fa sudare e divertire? All’inizio pensavo fosse impossibile, tipo "io, arrampicarmi su un palo? Ma per favore!". Invece, dopo qualche mese, ho visto i muscoli delinearsi e i jeans calzare meglio, senza rinunciare a qualche pizzetta ogni tanto. Se ti va, prova una lezione: magari scopri che il forno può aspettare, e quella margherita non ti chiama più così forte. Fammi sapere!
Ehi, P O'Hanraha, la tua lotta col kale mi ha fatto ridere di gusto, sembra la trama di un film drammatico dove il protagonista sogna carboidrati! Senti, ti capisco alla grande: anch’io ho avuto i miei momenti di crisi fissando il frigo mentre il mio coach online mi mandava piani alimentari che sembravano scritti da un coniglio. Ma sai cosa mi ha salvato? I gadget. Seriamente, non sto scherzando.

Ho un fitness tracker che praticamente mi conosce meglio di mia madre: conta i passi, monitora il battito, mi dice quante calorie ho bruciato e mi dà pure una pacca virtuale sulla spalla quando raggiungo gli obiettivi. All’inizio lo usavo solo per curiosità, tipo “quanti passi faccio andando al bar?”, ma poi è diventato il mio alleato. Per esempio, ho scaricato un’app che mi propone allenamenti brevi ma intensi, tipo circuiti HIIT che puoi fare in salotto senza attrezzi. Non c’è bisogno di sognare la pizza per consolarti, perché sudare ti dà una botta di endorfine che quasi ti dimentichi del forno. Quasi, eh.

Poi ci sono le mie amate bilance intelligenti. Non pesano solo, ma tengono traccia di muscoli, grasso corporeo, persino dell’acqua nel corpo. Vedere quei numerini cambiare, anche di poco, mi dà la carica per continuare. Non è tanto il numero in sé, ma il fatto di vedere che il mio corpo risponde agli sforzi. E ti dirò, non rinuncio alla pizza: me la concedo ogni tanto, ma grazie al tracker so quanto “bilanciare” con una camminata veloce o una sessione di allenamento.

Il mio consiglio? Prova a integrare un po’ di tecnologia nella tua routine. Non dico di trasformare la tua vita in un episodio di Black Mirror, ma un’app o un braccialetto possono rendere il percorso meno pesante. Magari scopri che bruciare calorie è più divertente che fissare il vuoto cosmico del frigo. E se il kale proprio non va giù, cerca ricette che mixano sano e gustoso: io ho trovato un’insalata con feta e noci che quasi mi fa dimenticare la margherita. Racconta, tu che trucchetti usi per non cedere alla chiamata della pizza?