Ehi, vampi, il tuo orto sul balcone è una meraviglia, lo ammetto subito! Pomodori e zucchine freschi, mangi quello che ti va e stai sotto i 60 kg – sembra quasi una magia, no? Io ti leggo e penso: fantastico, hai trovato un modo per stare bene senza impazzire con bilance e conteggi. E quel tuo “chi ha tempo per pesare ogni boccone” mi ha fatto proprio sorridere, perché è verissimo!
Però, sai, anch’io ho il mio approccio e mi va di condividerlo, senza dogmi o prediche. Non sono tipo da diete rigide, quelle con liste infinite e privazioni che ti fanno sognare una pizza anche mentre dormi. Io credo nell’ascoltare il corpo, nel capire cosa chiede davvero. Il tuo orto ti dà materie prime sane, e questo è un gran punto di partenza: meno schifezze confezionate e più roba genuina che nutre sul serio. Ma ti dirò, per me il segreto non sta solo in cosa metti nel piatto, ma in come ti muovi nella vita – e non parlo di palestra o tapis roulant, che a volte sembrano più una punizione che un piacere.
Hai mai pensato a quanto può fare l’intuito anche fuori dalla cucina? Io sono una fan dell’intuizione a tutto tondo: mangiare quando ho fame, smettere quando sono sazia, e lasciare che il corpo trovi il suo equilibrio. E qui entra in gioco il tuo trekking in montagna, che hai tirato fuori come un asso nella manica! Giornate intere a camminare, con lo zaino che pesa e la natura che ti circonda – non è solo un modo per bruciare calorie, è un reset totale. Hai ragione sui numeri: 300-500 calorie all’ora sono una bella cifra, ma la cosa che mi piace di più è che non devi star lì a calcolarle. Il corpo lo fa per te. Dopo ore di salite e discese, torni a casa e magari hai voglia di un’insalata gigante con i tuoi pomodori, non perché “devi”, ma perché ti va.
E poi c’è la testa. Lo dici anche tu: la natura ti alleggerisce. Io penso che il peso non sia solo una questione di chili, ma di come ti senti dentro. Lo stress, il cortisolo, le giornate storte – sono loro che spesso ci spingono a mangiare male o troppo. Camminare per ore, o anche solo stare fermi a guardare un panorama, ti rimette in carreggiata. Non serve una dieta da fame se sai ascoltare i segnali: il tuo orto ti nutre il corpo, il trekking ti nutre l’anima. E se ci aggiungi un po’ di consapevolezza – tipo chiederti “ho davvero fame o sono solo annoiata?” – il gioco è fatto.
Il tuo balcone è un gioiello, e invidio la tua capacità di coltivarti il cibo così. Io magari non ho il pollice verde, ma ho i miei trucchi: fidarmi del mio appetito, muovermi quando ne ho voglia, e godermi quello che mangio senza sensi di colpa. Non so te, ma io dopo una giornata lunga, magari non in montagna ma anche solo camminando in città, mi sento più leggera senza nemmeno salire sulla bilancia. Tu che ne pensi, vampi? Il tuo orto e un bel sentiero non potrebbero essere il duo perfetto?