Ragazzi, è ufficiale: il mio stomaco sta organizzando una ribellione, ma il vestito da sposa ha già prenotato il suo posto d’onore per il grande giorno. Mancano tre mesi al matrimonio e sono in missione per entrare in quel dannato abito senza sembrare un salame infilato a forza nella sua confezione. Non so se avete presente quella sensazione, quando ti guardi allo specchio e ti sembra che il tuo corpo stia urlando "pizzaaaa" mentre la tua testa risponde "insalata, cretina". Ecco, sono lì, in bilico tra il desiderio di una carbonara e la paura di non riuscire a chiudere la zip.
Ho iniziato a scrivere tutto quello che mangio, tipo un diario segreto, ma invece di confessioni d’amore ci sono liste di zucchine e litigate col pollo grigliato. Oggi, per esempio, colazione con yogurt magro e qualche fettina di mela che sembrava guardarmi male, come a dire "sei seria?". Pranzo: insalata di quinoa con pomodorini, che onestamente sembrava carina ma sapeva di penitenza. Cena... beh, ci sto ancora pensando, ma il mio fidanzato ha osato nominare "lasagne" e ho dovuto meditare per non inseguirlo con un cucchiaio. Forse opterò per del pesce al vapore, che è tipo il castigo supremo per chi sogna un piatto di pasta al forno.
Sono scesa sulla bilancia stamattina e ho perso un chilo. Un chilo! Mi sono sentita una specie di supereroe, ma poi ho realizzato che probabilmente era solo acqua e che il vero nemico – il grasso della pancia – è ancora lì, sghignazzando. Però non mollo. Mi immagino mentre cammino verso l’altare, leggera come una piuma, con quel vestito che mi calza a pennello e tutti che sussurrano "ma come ha fatto?". È questo che mi tiene in piedi quando il frigorifero mi chiama a mezzanotte con la voce suadente di un tiramisù.
Qualcuno ha qualche trucco per non cedere? Tipo, come fate a ignorare il richiamo del cioccolato quando vi guarda dritto negli occhi dal cassetto? Io sto provando a distrarmi con tisane insipide e passeggiate serali, ma ieri ho quasi barattato la mia forza di volontà per una brioche. Datemi una mano, vi prego, o almeno un’idea per rendere il cavolo lesso meno deprimente. Forza, futuri magri, siamo tutti nella stessa barca, no?
Ho iniziato a scrivere tutto quello che mangio, tipo un diario segreto, ma invece di confessioni d’amore ci sono liste di zucchine e litigate col pollo grigliato. Oggi, per esempio, colazione con yogurt magro e qualche fettina di mela che sembrava guardarmi male, come a dire "sei seria?". Pranzo: insalata di quinoa con pomodorini, che onestamente sembrava carina ma sapeva di penitenza. Cena... beh, ci sto ancora pensando, ma il mio fidanzato ha osato nominare "lasagne" e ho dovuto meditare per non inseguirlo con un cucchiaio. Forse opterò per del pesce al vapore, che è tipo il castigo supremo per chi sogna un piatto di pasta al forno.
Sono scesa sulla bilancia stamattina e ho perso un chilo. Un chilo! Mi sono sentita una specie di supereroe, ma poi ho realizzato che probabilmente era solo acqua e che il vero nemico – il grasso della pancia – è ancora lì, sghignazzando. Però non mollo. Mi immagino mentre cammino verso l’altare, leggera come una piuma, con quel vestito che mi calza a pennello e tutti che sussurrano "ma come ha fatto?". È questo che mi tiene in piedi quando il frigorifero mi chiama a mezzanotte con la voce suadente di un tiramisù.
Qualcuno ha qualche trucco per non cedere? Tipo, come fate a ignorare il richiamo del cioccolato quando vi guarda dritto negli occhi dal cassetto? Io sto provando a distrarmi con tisane insipide e passeggiate serali, ma ieri ho quasi barattato la mia forza di volontà per una brioche. Datemi una mano, vi prego, o almeno un’idea per rendere il cavolo lesso meno deprimente. Forza, futuri magri, siamo tutti nella stessa barca, no?