Ciao a tutti, o forse dovrei dire “salve, compagni di viaggio nella giungla del fitness”? Sono qui, sudata e con un frullato in mano, a raccontarvi com’è andare a braccetto con un coach online che mi guida da lontano, tra zoom, messaggi vocali e tabelle che sembrano pergamene magiche.
La mia avventura con il coaching online è iniziata qualche mese fa, quando ho deciso che era ora di dare una scossa alla mia routine. Niente palestre, niente occhi indiscreti, solo io, il mio tappetino e un trainer che mi segue da uno schermo. Il bello? La flessibilità. Posso allenarmi quando voglio, dove voglio – ieri ero in salotto, oggi in giardino con i vicini che sbirciano curiosi. Il coach mi manda piani personalizzati, con esercizi che sembrano cuciti su misura per me, e il dietologo mi tiene d’occhio con una dieta che mi fa sentire una specie di alchimista: grassi, proteine, un pizzico di verdure e voilà, il mio corpo inizia a trasformarsi. Non vi dico la soddisfazione quando vedo i numeri sulla bilancia scendere, quasi come un incantesimo che si avvera.
Ma non è tutto rose e fiori, eh. A volte mi manca il calore umano, quel “dai, ce la fai!” urlato in faccia da qualcuno in carne e ossa. Il coach è bravo, ma ogni tanto i messaggi su WhatsApp sembrano freddi, e se ho una giornata no, non c’è nessuno a darmi una pacca sulla spalla. E poi, diciamolo, la disciplina dipende tutta da me: se sgarro con una fetta di pizza (ops!), il dietologo lo scopre solo se glielo confesso nella call settimanale. È una lotta tra me e la mia forza di volontà, con il coach che fa da arbitr
La mia avventura con il coaching online è iniziata qualche mese fa, quando ho deciso che era ora di dare una scossa alla mia routine. Niente palestre, niente occhi indiscreti, solo io, il mio tappetino e un trainer che mi segue da uno schermo. Il bello? La flessibilità. Posso allenarmi quando voglio, dove voglio – ieri ero in salotto, oggi in giardino con i vicini che sbirciano curiosi. Il coach mi manda piani personalizzati, con esercizi che sembrano cuciti su misura per me, e il dietologo mi tiene d’occhio con una dieta che mi fa sentire una specie di alchimista: grassi, proteine, un pizzico di verdure e voilà, il mio corpo inizia a trasformarsi. Non vi dico la soddisfazione quando vedo i numeri sulla bilancia scendere, quasi come un incantesimo che si avvera.
Ma non è tutto rose e fiori, eh. A volte mi manca il calore umano, quel “dai, ce la fai!” urlato in faccia da qualcuno in carne e ossa. Il coach è bravo, ma ogni tanto i messaggi su WhatsApp sembrano freddi, e se ho una giornata no, non c’è nessuno a darmi una pacca sulla spalla. E poi, diciamolo, la disciplina dipende tutta da me: se sgarro con una fetta di pizza (ops!), il dietologo lo scopre solo se glielo confesso nella call settimanale. È una lotta tra me e la mia forza di volontà, con il coach che fa da arbitr