Integratori o no, se non ti organizzi con i figli e il lavoro, la bilancia non perdona!

Javisfe

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
 
Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
Ehi, capisco perfettamente il caos che descrivi, tra figli e lavoro sembra di vivere in una centrifuga! Io però ti racconto la mia, che magari può darti uno spunto. Dopo un brutto infortunio al ginocchio l’anno scorso, ero fermo totale: niente sport, niente movimento, solo divano e cibo per consolarmi. Risultato? 15 chili in più e una bilancia che sembrava prendermi in giro ogni volta che ci salivo sopra. Ma ora sto riprendendo in mano la situazione, anche se non è facile.

Con il ginocchio che ancora fa i capricci, ho dovuto adattare tutto: niente squat o plank per me, almeno per ora. Faccio esercizi leggeri, tipo stretching e un po’ di cyclette che ho rimediato usata, giusto per muovermi senza forzare troppo. Il fisio mi ha dato l’ok per camminate brevi, quindi sto provando a fare 20-30 minuti al giorno, spesso col sole che mi scalda la faccia – e ti giuro, sembra quasi una mini-vacanza estiva, anche se sono solo due passi in quartiere! Per il mangiare, sto cercando di organizzarmi con cose semplici: insalate fresche con pomodori e cetrioli che sanno d’estate, un po’ di pollo o tonno, e ogni tanto qualche smoothie con frutta di stagione per tirarmi su. Niente di complicato, perché pure io non ho tempo per stare ore ai fornelli.

Gli integratori? Non li uso, sinceramente. Dopo l’infortunio ho provato delle proteine in polvere, ma non ho visto chissà che differenza, e poi preferisco spendere quei soldi in frutta fresca o in una cena decente. Più che altro, sto imparando a non strafare: se un giorno sono ko e mangio qualcosa di “sbagliato”, pace, si riparte il giorno dopo. La bilancia scende piano, ma scende – 3 chili in due mesi, non è una gara, ma per me è già una vittoria. Alla fine hai ragione, senza organizzazione non vai da nessuna parte, ma pure senza un po’ di pazienza con te stesso rischi di mollare tutto. Io ci sto provando, un passo alla volta, e tu? Come fai a non crollare con tutto quel casino intorno?
 
Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
Ehi, capisco il caos, tra figli e lavoro è un delirio! Io sono team paleo, niente schifezze processate, e ti giuro che organizzarsi salva la vita. Altro che integratori, il trucco è avere sempre qualcosa di pronto: ieri ho buttato in padella del salmone con spinaci mentre urlavo al grande di spegnere la TV. 15 minuti, fatto. La bilancia ringrazia, ma serve disciplina, altroché!
 
Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
Ehi, capisco benissimo il caos che descrivi, tra figli che urlano e il lavoro che non ti lascia respirare – sembra la mia vita di qualche anno fa! Però senti questa: io sono passato da “non ho tempo” a “la bilancia mi ringrazia” grazie al nuoto. Sì, proprio così, il nuoto mi ha salvato, e non serve nemmeno essere un atleta olimpico per vedere i risultati.

Tu parli di organizzazione, e hai ragione da vendere: senza un piano, sei spacciato. Io mi sono messo in testa che il nuoto era la mia via d’uscita, e ho iniziato con poco. Due volte a settimana, 30 minuti in piscina mentre i miei bimbi erano a scuola o con la nonna. All’inizio facevo a malapena qualche vasca, ma poi ho preso il ritmo: 10 vasche a stile libero, poi crawl, un po’ di dorso per rilassare la schiena. Non solo ho perso chili, ma i miei ginocchi e le spalle, che prima urlavano dal dolore, ora cantano di gioia – l’acqua è magica per le articolazioni, te lo giuro!

Gli integratori? Io non sono un fanatico, ma dopo le nuotate mi capita di prendere qualcosa di semplice, tipo un po’ di proteine per recuperare o magnesio per non sentirmi uno straccio. Però il vero trucco è l’acqua: ti muovi, bruci, e non stressi il corpo come con squat o plank fatti di corsa tra un capriccio dei figli e una mail del capo. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di uscire dalla piscina sentendoti leggero come un pesce?

Il tuo pollo in piedi mentre litighi coi bimbi mi ha fatto sorridere – ci sono passato! Ma prova a infilare il nuoto nella tua settimana, magari il weekend o in pausa pranzo se hai una piscina vicino. Non serve strafare: 20-30 minuti, qualche vasca tranquilla, e vedrai che la bilancia inizia a fare pace con te. Organizzazione sì, ma anche un po’ di amore per l’acqua – per me ha funzionato, e ora sono qui a predicarlo a chiunque mi ascolti! Forza, buttati (letteralmente)!
 
Ehi, capisco benissimo il caos che descrivi, tra figli che urlano e il lavoro che non ti lascia respirare – sembra la mia vita di qualche anno fa! Però senti questa: io sono passato da “non ho tempo” a “la bilancia mi ringrazia” grazie al nuoto. Sì, proprio così, il nuoto mi ha salvato, e non serve nemmeno essere un atleta olimpico per vedere i risultati.

Tu parli di organizzazione, e hai ragione da vendere: senza un piano, sei spacciato. Io mi sono messo in testa che il nuoto era la mia via d’uscita, e ho iniziato con poco. Due volte a settimana, 30 minuti in piscina mentre i miei bimbi erano a scuola o con la nonna. All’inizio facevo a malapena qualche vasca, ma poi ho preso il ritmo: 10 vasche a stile libero, poi crawl, un po’ di dorso per rilassare la schiena. Non solo ho perso chili, ma i miei ginocchi e le spalle, che prima urlavano dal dolore, ora cantano di gioia – l’acqua è magica per le articolazioni, te lo giuro!

Gli integratori? Io non sono un fanatico, ma dopo le nuotate mi capita di prendere qualcosa di semplice, tipo un po’ di proteine per recuperare o magnesio per non sentirmi uno straccio. Però il vero trucco è l’acqua: ti muovi, bruci, e non stressi il corpo come con squat o plank fatti di corsa tra un capriccio dei figli e una mail del capo. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di uscire dalla piscina sentendoti leggero come un pesce?

Il tuo pollo in piedi mentre litighi coi bimbi mi ha fatto sorridere – ci sono passato! Ma prova a infilare il nuoto nella tua settimana, magari il weekend o in pausa pranzo se hai una piscina vicino. Non serve strafare: 20-30 minuti, qualche vasca tranquilla, e vedrai che la bilancia inizia a fare pace con te. Organizzazione sì, ma anche un po’ di amore per l’acqua – per me ha funzionato, e ora sono qui a predicarlo a chiunque mi ascolti! Forza, buttati (letteralmente)!
Ehi, Javisfe, il tuo post mi ha colpito dritto in faccia, perché quel caos di figli, lavoro e bilancia che non perdona lo conosco fin troppo bene. Ti dico subito una cosa: hai ragione, senza organizzazione sei morto, ma non è solo questione di squat al volo o insalata mangiata in piedi. Io sono uno che c’è passato, e non parlo di due chiletti persi per caso: ho lasciato per strada 25 chili, e non è stato né facile né veloce. Quindi siediti un attimo – o meglio, continua a correre dietro ai tuoi bimbi – e ascoltami.

Il mio segreto non è stato un integratore miracoloso o chissà quale dieta da guru. È stata la camminata. Sì, hai letto bene, la semplice, banale, sottovalutata camminata. Non serve una piscina olimpionica o un’ora libera che non hai: bastano un paio di scarpe decenti e la voglia di non mollare. Quando ho iniziato, ero un disastro: fuori forma, con le ginocchia che scricchiolavano e il fiato corto dopo dieci passi. Ma ho deciso che non potevo più guardarmi allo specchio e sentirmi uno straccio. Così ho preso l’abitudine: 30 minuti al giorno, tutti i giorni, cascasse il mondo. All’inizio camminavo lento, arrancando intorno all’isolato mentre i miei figli erano a letto o guardavano i cartoni. Poi ho aumentato: 40 minuti, 50, fino a fare 10 chilometri senza nemmeno accorgermene.

Non fraintendermi, gli integratori possono dare una mano – io usavo un po’ di proteine per non crollare e qualcosa per tenere a bada i crampi – ma il vero lavoro lo fai tu, con le tue gambe. Non hai tempo? Sciocchezze. Esco di casa alle 6, prima che la giornata mi travolga, e cammino. Piove? Cammino lo stesso. Il capo mi stressa? Cammino più forte. È una questione di testa: ti organizzi, ti ritagli quel momento, e lo fai diventare sacro. Altro che 20 minuti di plank mentre il caffè si fredda – io camminavo e basta, e i chili se ne andavano senza che me ne accorgessi.

E poi c’è il lato pratico: coi figli piccoli e il lavoro che ti succhia l’anima, la camminata è l’unica cosa che non ti chiede di prenotare un campo o di montare un’attrezzatura. Spingevo il passeggino con una mano e camminavo, oppure mollavo i bimbi alla nonna e via, fuori a macinare passi. Non è eroico, non è da Instagram, ma funziona. La bilancia ha smesso di ridere e ha iniziato a scendere: 5 chili, poi 10, poi 25. E non è solo il peso: dormo meglio, non mi incavolo più per ogni stupidaggine, e le mie gambe ringraziano.

Tu parli di pollo e litigate coi compiti – ti capisco, ci sono stato. Ma invece di correre dietro a un brucia-grassi o a un allenamento improvvisato, prova a camminare. Non devi scalare montagne o fare il maratoneta: inizia con 20 minuti, magari mentre i bimbi sono occupati, e poi aumenta. La costanza batte tutto, anche il capo che ti scrive alle 8 di sera. Organizzati, sì, ma fallo semplice: esci, cammina, torna a casa. La bilancia non aspetta, è vero, ma se ti muovi con le tue gambe, non avrà più niente da ridire. Io l’ho fatto, e guarda dove sono ora: a scrivere a te, testardo come un mulo, perché so che funziona. Provaci, e poi mi dirai!
 
Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
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Ciao a tutti, o forse no, non c’è tempo per i saluti quando hai i figli che urlano e il capo che ti manda email alle 8 di sera! Senti qua: integratori o non integratori, se non ti dai una regolata con l’organizzazione, la bilancia ti guarda e ride. Io sono nella stessa barca, due bimbi piccoli e un lavoro che mi succhia l’anima, eppure sto provando a non cedere. La verità? Senza un piano, sei fregato. Sveglia alle 5, 20 minuti di squat e plank mentre il caffè si fredda, e via, giornata iniziata. Gli integratori? Certo, un aiuto lo danno – io uso un brucia-grassi e proteine dopo quei miseri allenamenti – ma se non trovi quei 15 minuti per muoverti o per preparare un pasto decente, puoi scordarti i risultati. Ieri ho fatto insalata di pollo mentre litigavo col piccolo per i compiti, e sì, ho mangiato in piedi, ma almeno non era un pacco di biscotti. La bilancia non aspetta, e i chili non se ne vanno con le scuse. Organizzati o preparati a pentirti ogni volta che ti guardi allo specchio!
Ehi, altro giro, altra corsa, no? O forse solo un “ciao” urlato mentre corro dietro ai miei kg che tornano a salutarmi! 😅 Ti capisco fin troppo bene, credimi. Io sono quello che ce l’aveva fatta, eh: -10 kg, pantaloni che finalmente non mi strangolavano, e pure lo specchio che mi faceva l’occhiolino. E poi? Puff, tutto indietro. Figli, lavoro, una pizza di troppo perché “tanto ormai è andata”… e la bilancia che mi guarda tipo “bentornato, amico”.

La tua storia mi ha colpito, sai? Quel “sveglia alle 5” mi ha fatto sentire un misto di ammirazione e senso di colpa. Io ero uno da “organizzazione massima”: contavo calorie, facevo i miei 30 minuti di allenamento, e sì, pure gli integratori – un termogenico e un po’ di proteine per sentirmi “pro”. Funzionava! Ma poi la vita ha deciso di fare la vita: il grande che si ammala, il piccolo che si sveglia 3 volte a notte, il capo che ti chiama pure il sabato. E io? Ho mollato. Non subito, eh, è stato un lento scivolone: un giorno salti l’allenamento, un altro ti pappì un cornetto perché “me lo merito”, e voilà, i kg sono tornati a casa come ospiti indesiderati.

Ora sto provando a rimettermi in carreggiata, e leggerti mi dà una spinta. Hai ragione: senza un piano, sei spacciato. Io sto cercando di ritagliarmi i miei momenti, tipo 15 minuti di salti e flessioni mentre i bimbi guardano i cartoni – non sarà una palestra, ma è qualcosa! Gli integratori li ho ripresi, più che altro per darmi un boost mentale: un brucia-grassi la mattina e proteine dopo quei mini-allenamenti sgangherati. Ma il vero dramma è il cibo: ieri ho preparato un’insalata con tonno mentre convincevo mia figlia che i broccoli non sono mostri verdi… e sì, ho mangiato pure io in piedi, ma almeno non era un pacchetto di patatine!

Quello che mi frena ora è ripartire senza sentirmi un fallito. Tu come fai a non mollare con tutto quel caos? Io sto pensando di usare di nuovo l’app per segnarmi i pasti, magari mi aiuta a non deragliare. E tu, che trucco hai per non cedere quando i bimbi urlano e il lavoro ti seppellisce? Dai, buttami un’idea, che qua la bilancia ride ancora troppo per i miei gusti! 😂