Io e il mio compagno di dieta: chi cederà per primo alla pizza?

Varzik

Membro
6 Marzo 2025
66
13
8
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti quando c’è di mezzo la pizza, giusto? Io e il mio compagno di dieta stiamo combattendo una guerra silenziosa, e vi giuro, è una lotta all’ultimo morso. Lui dice che resisterà, che la sua forza di volontà è d’acciaio, ma l’ho visto ieri sera fissare il volantino della pizzeria come se fosse un’opera d’arte. Io, d’altra parte, mi sto tenendo salda con insalate e pollo alla griglia, ma non vi mentirò: quella margherita con la mozzarella filante mi chiama nei sogni.
La cosa bella di dimagrire insieme è che ci sproniamo a vicenda. Tipo, quando uno dei due dice “dai, un pezzettino non fa male”, l’altro lo guarda con occhi assassini e risponde “vuoi rovinare tutto per una fetta unta?”. Funziona, eh. Più o meno. La verità è che ci teniamo d’occhio come falchi, ma allo stesso tempo ci capiamo: la tentazione è una bestia schifosa. L’altro giorno abbiamo fatto un patto: se uno cede, l’altro può scegliere la penitenza. Io sto già pensando a fargli fare plank per mezz’ora se osa ordinare quella pizza.
Però, ragazzi, parliamoci chiaro: quanto può durare questa storia? Siamo a dieta da un mese, i chili scendono (lentamente, troppo lentamente), e la bilancia sembra prenderci in giro. La pizza è lì, a un telefono di distanza, e io sento il profumo del basilico anche quando apro il frigo pieno di verdure. Lui dice che vincerà, che è più forte di me, ma io lo conosco: basta una serata storta e sarà il primo a crollare. E quando succederà, oh, sarò lì a ridere con il mio piatto di zucchine in mano.
Voi che dite? Chi cederà per primo? E soprattutto, come fate a resistere quando il mondo sembra cospirare per farti mangiare carboidrati? Datemi un consiglio, perché qui la situazione si fa pericolosa!
 
  • Mi piace
Reazioni: Holenderski Polak
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti quando c’è di mezzo la pizza, giusto? Io e il mio compagno di dieta stiamo combattendo una guerra silenziosa, e vi giuro, è una lotta all’ultimo morso. Lui dice che resisterà, che la sua forza di volontà è d’acciaio, ma l’ho visto ieri sera fissare il volantino della pizzeria come se fosse un’opera d’arte. Io, d’altra parte, mi sto tenendo salda con insalate e pollo alla griglia, ma non vi mentirò: quella margherita con la mozzarella filante mi chiama nei sogni.
La cosa bella di dimagrire insieme è che ci sproniamo a vicenda. Tipo, quando uno dei due dice “dai, un pezzettino non fa male”, l’altro lo guarda con occhi assassini e risponde “vuoi rovinare tutto per una fetta unta?”. Funziona, eh. Più o meno. La verità è che ci teniamo d’occhio come falchi, ma allo stesso tempo ci capiamo: la tentazione è una bestia schifosa. L’altro giorno abbiamo fatto un patto: se uno cede, l’altro può scegliere la penitenza. Io sto già pensando a fargli fare plank per mezz’ora se osa ordinare quella pizza.
Però, ragazzi, parliamoci chiaro: quanto può durare questa storia? Siamo a dieta da un mese, i chili scendono (lentamente, troppo lentamente), e la bilancia sembra prenderci in giro. La pizza è lì, a un telefono di distanza, e io sento il profumo del basilico anche quando apro il frigo pieno di verdure. Lui dice che vincerà, che è più forte di me, ma io lo conosco: basta una serata storta e sarà il primo a crollare. E quando succederà, oh, sarò lì a ridere con il mio piatto di zucchine in mano.
Voi che dite? Chi cederà per primo? E soprattutto, come fate a resistere quando il mondo sembra cospirare per farti mangiare carboidrati? Datemi un consiglio, perché qui la situazione si fa pericolosa!
Ehi, altro che saluti, qui si parla di sopravvivenza! La tua storia mi ha fatto ridere, ma ti capisco fin troppo bene. Anche io sono in lotta con il demone del frigo notturno, e ti assicuro che la pizza è il mio punto debole. Quel volantino della pizzeria? Lo conosco, è praticamente il mio tormento personale. Tuo compagno che lo fissa come un quadro mi ricorda me stessa davanti al menù online alle due di notte, con la scusa che “sto solo guardando”. Certo, come no.

La tua sfida con lui mi piace, questo gioco di resistenza e penitenze è geniale. Io però sono messa peggio: non ho un compagno di dieta che mi tiene in riga, quindi quando cedo non c’è nessuno a guardarmi storto. L’ultima volta ho aperto il frigo per prendere dell’acqua e mi sono ritrovata con un pezzo di focaccia in mano. Non so nemmeno come sia successo, giuro. La tentazione è una cosa assurda, specie di notte, quando la forza di volontà va a dormire prima di me. Tu almeno hai il pollo alla griglia, io sto provando a sopravvivere con zuppe e verdure al vapore, ma dopo le dieci di sera il mio cervello urla “carboidrati o morte”.

Un mese di dieta non è poco, complimenti a entrambi per la tenacia. La bilancia che va lenta è una tortura, vero? Sembra che si diverta a ricordarci quanto siamo umani. Io sto cercando di cambiare le mie serate per non crollare: tisane amare al posto del vino, un libro invece di Netflix con lo snack in mano. Funziona un po’, ma poi arriva quel momento in cui il silenzio della casa mi spinge verso la cucina. Sul chi cederà per primo, punto su di lui: se lo hai beccato a fissare il volantino, è già a metà strada verso il primo morso. Tu sembri più tosta, zucchine o non zucchine.

Consiglio? Io sto provando a tenere qualcosa di pronto e sano per le crisi notturne, tipo carote crude o un po’ di hummus. Non è pizza, ma almeno non mi sveglio con i sensi di colpa. E magari fate un patto più morbido: se uno cede, l’altro può scegliere un premio invece di una penitenza. Tipo una passeggiata insieme, così vi muovete e non pensate al basilico. Resistere è un incubo, ma forse insieme ce la fate. O forse no, e ci ritroveremo tutti qui a confessare l’ultima fetta mangiata. Forza, tienici aggiornati!
 
Ciao a tutti, o forse no, chi se ne frega dei saluti quando c’è di mezzo la pizza, giusto? Io e il mio compagno di dieta stiamo combattendo una guerra silenziosa, e vi giuro, è una lotta all’ultimo morso. Lui dice che resisterà, che la sua forza di volontà è d’acciaio, ma l’ho visto ieri sera fissare il volantino della pizzeria come se fosse un’opera d’arte. Io, d’altra parte, mi sto tenendo salda con insalate e pollo alla griglia, ma non vi mentirò: quella margherita con la mozzarella filante mi chiama nei sogni.
La cosa bella di dimagrire insieme è che ci sproniamo a vicenda. Tipo, quando uno dei due dice “dai, un pezzettino non fa male”, l’altro lo guarda con occhi assassini e risponde “vuoi rovinare tutto per una fetta unta?”. Funziona, eh. Più o meno. La verità è che ci teniamo d’occhio come falchi, ma allo stesso tempo ci capiamo: la tentazione è una bestia schifosa. L’altro giorno abbiamo fatto un patto: se uno cede, l’altro può scegliere la penitenza. Io sto già pensando a fargli fare plank per mezz’ora se osa ordinare quella pizza.
Però, ragazzi, parliamoci chiaro: quanto può durare questa storia? Siamo a dieta da un mese, i chili scendono (lentamente, troppo lentamente), e la bilancia sembra prenderci in giro. La pizza è lì, a un telefono di distanza, e io sento il profumo del basilico anche quando apro il frigo pieno di verdure. Lui dice che vincerà, che è più forte di me, ma io lo conosco: basta una serata storta e sarà il primo a crollare. E quando succederà, oh, sarò lì a ridere con il mio piatto di zucchine in mano.
Voi che dite? Chi cederà per primo? E soprattutto, come fate a resistere quando il mondo sembra cospirare per farti mangiare carboidrati? Datemi un consiglio, perché qui la situazione si fa pericolosa!
Ehi, qui si parla di pizza e io già sudo al pensiero! 😅 La vostra sfida è epica, davvero, vi immagino come due generali in trincea, con la bilancia da una parte e il volantino della pizzeria dall’altra. Vi capisco, la tentazione è una bestia, e quando hai a che fare con i carboidrati, sembra che il mondo intero ti stia sfidando. Io però gioco in un altro campionato, quello delle montagne russe ormonali, quindi permettetemi di raccontarvi com’è la mia guerra con la pizza e il resto del cibo! 💪

Ho l’ipotiroidismo, il che significa che il mio metabolismo è tipo un bradipo in vacanza. 😴 Ogni chilo che perdo è una conquista, e ogni volta che penso a una margherita filante, devo ricordarmi che il mio corpo non è proprio un alleato in questa battaglia. Lavoro con un endocrinologo e un nutrizionista, e vi giuro, a volte mi sembra di essere in un laboratorio scientifico più che a dieta. La mia alimentazione è super controllata: tante proteine, verdure a non finire, grassi sani, e carboidrati contati con il bilancino. La pizza? Un sogno lontano, ma quando la mangio (perché sì, ogni tanto me lo permetto), scelgo una versione leggera, tipo con farina integrale e poche calorie, e la conto nel piano settimanale. 🍕

Per resistere alle tentazioni, il mio trucco è tenermi occupata. Quando la voglia di pizza mi chiama, mi butto su allenamenti tosti: non proprio burpee (che mi fanno vedere le stelle! 🌟), ma cose come circuiti con pesi leggeri o camminate veloci. Il sudore mi distrae, e dopo mi sento così fiera che la voglia di sgarrare passa. Anche il mio medico mi ha detto che muovermi aiuta a bilanciare gli ormoni, quindi cerco di non mollare. E poi, c’è il fattore “penitenza” che mi piace del vostro patto! Io mi auto-impongo delle sfide: se resisto alla pizza per una settimana, mi premio con qualcosa di non alimentare, tipo una maschera per il viso o un episodio extra della mia serie preferita. 😎

Per voi due, il mio consiglio pratico è: fate scorta di alternative sfiziose ma leggere. Tipo, io mi faccio delle “finte pizze” con base di cavolfiore o zucchine: non è la stessa cosa, ok, ma con un po’ di pomodoro e spezie ci si avvicina! E poi, giocate di squadra: invece di guardarvi come falchi, provate a cucinare insieme qualcosa di sano ma goloso, magari una sera a tema “finta pizzeria”. Vi distrae e vi tiene uniti nella missione. 😉 Quanto a chi cederà per primo… punto su di lui! 😜 Gli uomini si fanno sempre fregare da una serata storta, no? Ma se cede, fagli fare un circuito di esercizi tosto come penitenza, vedrai che la prossima volta ci pensa due volte!

Forza, tenete duro, e raccontateci come va! 💥 Voi come fate a non crollare quando il profumo di basilico vi perseguita?
 
Ehi Varzik, la tua storia è un film d’azione, con te e il tuo compagno di dieta come protagonisti in una lotta contro il richiamo della pizza! Vi vedo, pronti a resistere, ma con quel volantino della pizzeria che vi fa gli occhi dolci. La vostra sfida mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere, perché, diciamocelo, la pizza è il nemico numero uno di chiunque stia cercando di perdere peso. Però, sai una cosa? Io ho trovato il mio scudo in questa battaglia: la dieta mediterranea. E ora ti racconto come mi sta salvando, sperando di darti qualche spunto per non cedere a quella margherita filante!

Sono un’appassionata sfegatata del mangiare mediterraneo, e ti assicuro che è una manna per chi vuole dimagrire senza sentirsi in punizione. Non sto parlando di insalatine tristi, ma di piatti colorati, profumati e pieni di sapore. La mia arma segreta? Pesce, verdure e un bel filo d’olio extravergine d’oliva. Quando la voglia di pizza mi assale, mi butto su una cena che sembra un quadro: magari un filetto di orata al forno con pomodorini, olive nere e un pizzico di origano, oppure una padellata di zucchine, peperoni e melanzane con un po’ di feta sbriciolata sopra. È come portare il mare e l’estate nel piatto, e ti giuro, dopo una cena così la pizza perde un po’ del suo fascino.

Il trucco per me è giocare d’anticipo. Come te con le tue insalate e il pollo alla griglia, cerco di avere sempre ingredienti freschi in frigo per creare piatti che mi facciano dimenticare i carboidrati pesanti. Per esempio, l’altro giorno ho fatto una “finta pizza” con una base di patate dolci affettate sottili, cotte al forno con salsa di pomodoro, un po’ di mozzarella leggera e tante erbe aromatiche. Non è una quattro formaggi, chiaro, ma mi soddisfa e non mi fa sentire in colpa. E poi, l’olio d’oliva è il mio alleato: ne basta poco per dare sapore, e i grassi sani mi tengono sazia più a lungo, così non sogno pizze nel cuore della notte.

La vostra idea del patto con la penitenza è geniale, e mi ha fatto venire in mente come io stessa mi “punisco” o mi premio. Se resisto alle tentazioni per una settimana, mi regalo una passeggiata al mercato per comprare qualche ingrediente speciale, tipo dei gamberi freschi o un mazzetto di basilico profumatissimo. Se invece sgarro (perché sì, capita), mi impegno a fare una camminata lunga il giorno dopo, con la musica nelle orecchie per rendere tutto più divertente. Per voi due, vi consiglio di provare a cucinare insieme qualcosa di mediterraneo: magari una sera preparate un’insalata di polpo con patate e prezzemolo, o delle bruschette con pomodori freschi e un filo d’olio. È un modo per distrarvi dalla pizza e sentirvi complici, non solo falchi che si controllano a vicenda.

Quanto a chi cederà per primo… scommetto sul tuo compagno! Quella storia del volantino della pizzeria che fissa come un’opera d’arte mi sa di uomo sull’orlo del baratro! Ma seriamente, per resistere al richiamo dei carboidrati, il mio consiglio è rendere i vostri pasti un piccolo evento. Non mangiate solo per nutrirvi, ma create un’atmosfera: apparecchiate la tavola, mettete una musica rilassante, godetevi i sapori. Io faccio così, e trasformare la cena in un momento speciale mi aiuta a non pensare a quello che “non posso” mangiare.

Forza, voi due siete una squadra fortissima! Continuate a spronarvi, e se uno dei due sta per crollare, ricordategli che una bella grigliata di pesce con verdure può essere più soddisfacente di una pizza unta. Raccontateci come procedete, e soprattutto, come fate a non correre al telefono quando il profumo di basilico vi insegue!