Io e il pole dance: addio ai chili di troppo, guardate che risultati!

MichalN

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui parlo io e basta. Da quando ho iniziato con il pole dance, vi giuro, la mia vita è cambiata e non sto esagerando. Altro che diete noiose o tapis roulant che ti fanno sentire un criceto depresso! Qui si lavora davvero, e il corpo ringrazia. Io, che non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio senza storcere il naso, ora ho delle linee che nemmeno pensavo possibili. Braccia toniche, addominali che iniziano a spuntare, gambe che sembrano scolpite – e tutto questo solo girando intorno a un palo, che poi diventa quasi un amico.
Non è solo questione di sudare, eh. Il pole dance ti tira fuori una forza che manco sapevi di avere. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei lividi assurdi sulle cosce e le braccia che tremavano dopo due minuti. Però poi, quando inizi a fare le prime figure decenti – tipo un semplice spin o un invertito – ti senti tipo una diva. E i risultati? Beh, guardate le foto che ho caricato: tre mesi fa ero un disastro, ora sto diventando una che potrebbe tranquillamente salire su un palco. E non ho nemmeno dovuto rinunciare alla pizza del sabato, perché con il pole bruci tutto, ma proprio tutto.
Un consiglio da me, che ormai sono praticamente un’esperta: concentratevi sulla tecnica, non sull’andare veloce. La presa è tutto, usate il magnesio e non fate le schizzinose con le mani sudate. E poi, i muscoli della schiena: lavorateci, perché senza quelli non si va da nessuna parte. Io ho iniziato con qualche esercizio base a casa, tipo plank e trazioni alla sbarra con elastico, e ora mi arrampico sul palo come niente. Certo, ci vuole costanza, ma se ce l’ho fatta io che partivo da zero, chiunque può. Basta smetterla di piangersi addosso e provarci.
Dite quello che volete, ma per me il pole dance è la svolta. Altro che corsette al parco o palestra con quei tizi che ti guardano storto. Qui si dimagrisce, si diventa forti e, diciamocelo, anche un po’ fighi. Se non ci credete, provateci e poi mi dite. Ma non venite a lamentarvi se vi batte il cuore a mille dopo la prima lezione – è normale, significa che sta funzionando. Io continuo, e voi fate un po’ come vi pare!
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui parlo io e basta. Da quando ho iniziato con il pole dance, vi giuro, la mia vita è cambiata e non sto esagerando. Altro che diete noiose o tapis roulant che ti fanno sentire un criceto depresso! Qui si lavora davvero, e il corpo ringrazia. Io, che non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio senza storcere il naso, ora ho delle linee che nemmeno pensavo possibili. Braccia toniche, addominali che iniziano a spuntare, gambe che sembrano scolpite – e tutto questo solo girando intorno a un palo, che poi diventa quasi un amico.
Non è solo questione di sudare, eh. Il pole dance ti tira fuori una forza che manco sapevi di avere. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei lividi assurdi sulle cosce e le braccia che tremavano dopo due minuti. Però poi, quando inizi a fare le prime figure decenti – tipo un semplice spin o un invertito – ti senti tipo una diva. E i risultati? Beh, guardate le foto che ho caricato: tre mesi fa ero un disastro, ora sto diventando una che potrebbe tranquillamente salire su un palco. E non ho nemmeno dovuto rinunciare alla pizza del sabato, perché con il pole bruci tutto, ma proprio tutto.
Un consiglio da me, che ormai sono praticamente un’esperta: concentratevi sulla tecnica, non sull’andare veloce. La presa è tutto, usate il magnesio e non fate le schizzinose con le mani sudate. E poi, i muscoli della schiena: lavorateci, perché senza quelli non si va da nessuna parte. Io ho iniziato con qualche esercizio base a casa, tipo plank e trazioni alla sbarra con elastico, e ora mi arrampico sul palo come niente. Certo, ci vuole costanza, ma se ce l’ho fatta io che partivo da zero, chiunque può. Basta smetterla di piangersi addosso e provarci.
Dite quello che volete, ma per me il pole dance è la svolta. Altro che corsette al parco o palestra con quei tizi che ti guardano storto. Qui si dimagrisce, si diventa forti e, diciamocelo, anche un po’ fighi. Se non ci credete, provateci e poi mi dite. Ma non venite a lamentarvi se vi batte il cuore a mille dopo la prima lezione – è normale, significa che sta funzionando. Io continuo, e voi fate un po’ come vi pare!
Ehi, ciao! O magari no, chi se ne frega dei saluti, tanto qui si parla di cose serie. Il pole dance è una bomba, ti capisco alla grande! Io invece sto dando tutto sulle scale: sprint veloci e poi passo lento, una roba che ti spacca le gambe e ti tira su i glutei come niente. Intensità pazzesca, sudo come una pazza e sento i muscoli che lavorano sul serio. Altro che corsette noiose, qui si brucia e si scolpisce! Grande coi risultati, continua così – e sì, la pizza del sabato ce la meritiamo eccome!
 
Ehi, Michal, altro che ciao, qui ci vuole un applauso! Mi hai fatto venire i brividi a leggere la tua storia col pole dance, davvero pazzesco quello che hai tirato fuori! Io sono uno di quelli che ha mollato le diete tristi e si è buttato sul vivere sano, e ti giuro, capisco quel “click” che scatta quando trovi la tua strada. Non proprio pole per me, ma sto dando l’anima con camminate toste in salita e un po’ di pesi a casa – roba semplice, ma che ti cambia il corpo e la testa.

I tuoi risultati sono uno spettacolo, si vede che ti stai spaccando e il palo ti sta ripagando alla grande. Quel mix di forza e “sentirsi fighi” che dici è oro puro, altro che tapis roulant! E hai ragione sulla costanza: all’inizio è un casino, ma poi diventa quasi una droga, no? Io ho iniziato a mangiare meglio – tipo verdure grigliate con un filo d’olio e proteine magre – e non mi sento nemmeno a dieta, perché con il movimento bruci tutto e ti godi pure la pizza senza sensi di colpa.

Grande il consiglio sulla tecnica, lo terrò a mente se mai mi butterò sul palo (chissà, mi hai quasi convinto!). Per ora continuo a pompare sulle mie salite e a dormire come un sasso dopo, che per me è la chiave per stare in forma. Complimenti ancora, continua a spaccare – e grazie, perché leggere ste cose dà una carica assurda!
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui parlo io e basta. Da quando ho iniziato con il pole dance, vi giuro, la mia vita è cambiata e non sto esagerando. Altro che diete noiose o tapis roulant che ti fanno sentire un criceto depresso! Qui si lavora davvero, e il corpo ringrazia. Io, che non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio senza storcere il naso, ora ho delle linee che nemmeno pensavo possibili. Braccia toniche, addominali che iniziano a spuntare, gambe che sembrano scolpite – e tutto questo solo girando intorno a un palo, che poi diventa quasi un amico.
Non è solo questione di sudare, eh. Il pole dance ti tira fuori una forza che manco sapevi di avere. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei lividi assurdi sulle cosce e le braccia che tremavano dopo due minuti. Però poi, quando inizi a fare le prime figure decenti – tipo un semplice spin o un invertito – ti senti tipo una diva. E i risultati? Beh, guardate le foto che ho caricato: tre mesi fa ero un disastro, ora sto diventando una che potrebbe tranquillamente salire su un palco. E non ho nemmeno dovuto rinunciare alla pizza del sabato, perché con il pole bruci tutto, ma proprio tutto.
Un consiglio da me, che ormai sono praticamente un’esperta: concentratevi sulla tecnica, non sull’andare veloce. La presa è tutto, usate il magnesio e non fate le schizzinose con le mani sudate. E poi, i muscoli della schiena: lavorateci, perché senza quelli non si va da nessuna parte. Io ho iniziato con qualche esercizio base a casa, tipo plank e trazioni alla sbarra con elastico, e ora mi arrampico sul palo come niente. Certo, ci vuole costanza, ma se ce l’ho fatta io che partivo da zero, chiunque può. Basta smetterla di piangersi addosso e provarci.
Dite quello che volete, ma per me il pole dance è la svolta. Altro che corsette al parco o palestra con quei tizi che ti guardano storto. Qui si dimagrisce, si diventa forti e, diciamocelo, anche un po’ fighi. Se non ci credete, provateci e poi mi dite. Ma non venite a lamentarvi se vi batte il cuore a mille dopo la prima lezione – è normale, significa che sta funzionando. Io continuo, e voi fate un po’ come vi pare!
Ehi, sorella del palo, che testimonianza potente ci hai regalato! Il tuo viaggio con il pole dance è come un miracolo che si svela davanti agli occhi: non solo hai trasformato il corpo, ma hai trovato una fede nuova in te stessa, e questo è benedetto. Mi hai fatto venire in mente una cosa che dico sempre: visualizzare è credere. Tipo, immagina te stessa lassù, forte e leggera, che danzi intorno al palo come se fosse un dono divino – una "dosca dei desideri" vivente! Io lo faccio spesso: prendo un momento, chiudo gli occhi e vedo la versione di me che voglio essere, con muscoli che cantano lodi e una schiena che sostiene ogni salita.

Il tuo consiglio sulla tecnica è puro vangelo: andare piano, costruire la base, come si fa con la preghiera, un passo alla volta. E quei lividi? Segni di grazia, prove che stai combattendo la buona battaglia! Ti suggerisco un trucco che uso: quando la stanchezza arriva, respiro profondo e mi dico “questa forza viene da qualcosa di più grande”. Funziona, sai? È come un piccolo rito per tenere il diavolo della pigrizia lontano.

Le foto che hai messo sono un inno alla perseveranza – si vede la luce che emani ora, e non parlo solo di addominali! Continua così, e magari prova a immaginarti su quel palo mentre canti al tuo corpo “ce la puoi fare”. È una tecnica che aiuta a non mollare: visualizzi il traguardo, lo senti nelle ossa, e il cuore batte forte ma non si arrende. Sei un’ispirazione, davvero. Che il pole dance sia la tua preghiera in movimento, e che ci porti tutte un po’ più vicine al paradiso della forza!
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui parlo io e basta. Da quando ho iniziato con il pole dance, vi giuro, la mia vita è cambiata e non sto esagerando. Altro che diete noiose o tapis roulant che ti fanno sentire un criceto depresso! Qui si lavora davvero, e il corpo ringrazia. Io, che non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio senza storcere il naso, ora ho delle linee che nemmeno pensavo possibili. Braccia toniche, addominali che iniziano a spuntare, gambe che sembrano scolpite – e tutto questo solo girando intorno a un palo, che poi diventa quasi un amico.
Non è solo questione di sudare, eh. Il pole dance ti tira fuori una forza che manco sapevi di avere. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei lividi assurdi sulle cosce e le braccia che tremavano dopo due minuti. Però poi, quando inizi a fare le prime figure decenti – tipo un semplice spin o un invertito – ti senti tipo una diva. E i risultati? Beh, guardate le foto che ho caricato: tre mesi fa ero un disastro, ora sto diventando una che potrebbe tranquillamente salire su un palco. E non ho nemmeno dovuto rinunciare alla pizza del sabato, perché con il pole bruci tutto, ma proprio tutto.
Un consiglio da me, che ormai sono praticamente un’esperta: concentratevi sulla tecnica, non sull’andare veloce. La presa è tutto, usate il magnesio e non fate le schizzinose con le mani sudate. E poi, i muscoli della schiena: lavorateci, perché senza quelli non si va da nessuna parte. Io ho iniziato con qualche esercizio base a casa, tipo plank e trazioni alla sbarra con elastico, e ora mi arrampico sul palo come niente. Certo, ci vuole costanza, ma se ce l’ho fatta io che partivo da zero, chiunque può. Basta smetterla di piangersi addosso e provarci.
Dite quello che volete, ma per me il pole dance è la svolta. Altro che corsette al parco o palestra con quei tizi che ti guardano storto. Qui si dimagrisce, si diventa forti e, diciamocelo, anche un po’ fighi. Se non ci credete, provateci e poi mi dite. Ma non venite a lamentarvi se vi batte il cuore a mille dopo la prima lezione – è normale, significa che sta funzionando. Io continuo, e voi fate un po’ come vi pare!
Ehi, altro che ciao standard, qui ci vuole un saluto con i fiocchi per una che gira intorno al palo come te! Devo dirtelo, il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di mollare il bilanciere e provare quel palo di cui parli con tanto entusiasmo. Ma sai, io sono uno di quelli che vive per i WOD, quei dieci-quindici minuti in cui dai tutto e poi ti ritrovi a terra a chiederti chi sei e dove sei finito. Però ti capisco benissimo quando parli di forza che non sapevi di avere e di un corpo che cambia sotto i tuoi occhi – è una sensazione che ti ribalta.

Io con il crossfit ho iniziato tipo te, guardandomi allo specchio e pensando “ma davvero?”. Poi sono entrati in scena i burpees, i kettlebell e i maledettissimi double under con la corda che all’inizio mi frustavano le gambe come niente. Ora, dopo mesi di sudore in un box che puzza di gomma e magnesio, ti giuro che le mie spalle sono più larghe, le gambe reggono squat che prima sognavo e basta, e la pancetta da birra sta sparendo. Non è solo dimagrire, è proprio sentirsi una macchina. Tipo ieri: WOD da 5 round con thruster e pull-up, 12 minuti di fuoco, e alla fine ero distrutto ma felice come un bambino. La bilancia dice meno 8 chili, ma la vera vittoria è che ora porto i sacchi della spesa senza fiatone.

Il tuo discorso sulla tecnica lo condivido in pieno. Anche nel crossfit, se non curi il movimento, ti fai male e basta. Io all’inizio ero tutto un “vai forte e spacca”, poi un coach mi ha preso da parte e mi ha detto: “Rallenta, impara a spingere con i talloni e non con la schiena”. Da lì è cambiato tutto. E la presa? Fondamentale pure per me, che sia per un deadlift o per non volare via durante un muscle-up. Il magnesio è il mio migliore amico, mani sudate o no.

Sul mangiare, ti invidio quel tuo “pizza del sabato” senza sensi di colpa. Io cerco di stare attento, ma non rinuncio a un bel piatto di carbonara ogni tanto – tanto con un AMRAP di 20 minuti bruci anche i peccati di gola. E comunque, hai ragione: muoversi bene ti dà una marcia in più, pure a livello di energia. Io integro con qualcosa per recuperare, tipo magnesio e roba per le articolazioni, perché dopo certi WOD le ginocchia urlano vendetta.

Il pole dance sembra una figata, e tu sei la prova che funziona. Io resto fedele al mio box, ma ammetto che mi hai incuriosito con quel mix di forza e grazia. Magari un giorno passo a guardarti mentre fai l’invertito, giusto per capire se posso rubarti qualche trucco per i miei workout. Intanto continuo a sudare tra snatch e box jump, e se mai mi stufo, so dove trovarti: appesa a quel palo, più forte di prima. Grande, continua così!
 
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Reazioni: Holenderski Polak
Ehm, ciao, o forse no, non so bene come iniziare dopo aver letto il tuo post, MichalN. Mi hai lasciato un po’ così, con la testa che gira quasi quanto te intorno a quel palo! Io sono uno che sta ancora cercando di rimettersi in piedi, letteralmente, dopo un periodo in ospedale che mi ha fatto accumulare chili come se fossi un magazzino. Non è stato facile, sai? Trattamenti, medicine, giornate intere a letto – e alla fine mi sono ritrovato con un corpo che non riconoscevo più. Pesante, molle, e con una stanchezza che non se ne andava nemmeno dopo un caffè doppio.

Il pole dance di cui parli mi sembra un universo lontano anni luce da me. Eppure, leggendoti, mi sono fermato a pensare: forse quel tuo entusiasmo potrebbe essere un pizzico di luce anche per uno come me, che al momento si accontenta di camminare un po’ più a lungo senza sentirsi un rottame. Ho ripreso a muovermi da poco, con cautela, perché dopo quello che ho passato il mio corpo è un po’ come un vaso di ceramica rotto: lo stai rincollando, ma guai a forzarlo troppo. Faccio cose semplici, tipo stretching leggero o qualche passo in più ogni giorno. La bilancia non si è ancora mossa tanto, ma almeno non mi manca il fiato dopo due rampe di scale, e per me è già un traguardo.

Quella forza che dici di aver trovato nel pole dance mi colpisce. Io sto cercando la mia, ma a un ritmo diverso. Il mio “palo” per ora è un bastone da passeggio che uso quando le gambe tremano troppo, però capisco cosa intendi quando parli di riscoprire te stesso. Ieri ho provato a fare qualche esercizio con una bottiglia d’acqua come peso – niente di che, solo per muovere le braccia – e alla fine mi sono sentito un po’ meno inutile. Non sono ancora a livello di invertiti o spin, ma mi piace l’idea che ognuno possa trovare il suo modo di tornare in forma, no? Tu hai il tuo palo, io ho le mie bottiglie e le passeggiate al parco.

Sul discorso tecnica, ti do ragione. Io devo stare attento a ogni movimento, perché se esagero mi blocco per giorni. Il fisioterapista mi ha detto di ascoltare il corpo, di non strafare, e forse è un po’ lo stesso che dici tu con la presa e i muscoli della schiena. Io sto lavorando su quelli piccoli, tipo tenere la postura dritta o sollevare le spalle senza crollare. È lento, ma sento che qualcosa si muove. E i lividi di cui parli? Li ho anch’io, ma non per il palo – me li faccio urtando gli spigoli perché sono ancora un po’ scoordinato!

La tua storia mi fa pensare che magari, più avanti, potrei provare qualcosa di più “strong” come il tuo pole dance. Per ora mi limito a guardarti da lontano – le foto che hai messo sono impressionanti, davvero – e a prendere appunti. Non so se arriverò mai a sentirmi una diva come te, ma mi basta tornare a sentirmi me stesso, un passo alla volta. La pizza del sabato, comunque, me la concedo anch’io: dopo mesi di ospedale, è una specie di premio per essere ancora qui. Magari non brucio tutto come te, ma sto imparando a non sentirmi in colpa.

Insomma, non so se il pole dance sarà mai la mia strada, ma il tuo racconto mi ha dato una spinta a non mollare. Ognuno ha il suo ritmo, no? Tu voli sul palo, io cammino piano, ma l’importante è andare avanti. Grazie per aver condiviso, mi hai fatto sorridere e riflettere. Chissà, magari un giorno ti scriverò che ho provato a girare intorno a qualcosa che non sia il tavolo della cucina!
 
Ciao a tutti, o forse no, non proprio, perché tanto qui parlo io e basta. Da quando ho iniziato con il pole dance, vi giuro, la mia vita è cambiata e non sto esagerando. Altro che diete noiose o tapis roulant che ti fanno sentire un criceto depresso! Qui si lavora davvero, e il corpo ringrazia. Io, che non riuscivo nemmeno a guardarmi allo specchio senza storcere il naso, ora ho delle linee che nemmeno pensavo possibili. Braccia toniche, addominali che iniziano a spuntare, gambe che sembrano scolpite – e tutto questo solo girando intorno a un palo, che poi diventa quasi un amico.
Non è solo questione di sudare, eh. Il pole dance ti tira fuori una forza che manco sapevi di avere. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, con quei lividi assurdi sulle cosce e le braccia che tremavano dopo due minuti. Però poi, quando inizi a fare le prime figure decenti – tipo un semplice spin o un invertito – ti senti tipo una diva. E i risultati? Beh, guardate le foto che ho caricato: tre mesi fa ero un disastro, ora sto diventando una che potrebbe tranquillamente salire su un palco. E non ho nemmeno dovuto rinunciare alla pizza del sabato, perché con il pole bruci tutto, ma proprio tutto.
Un consiglio da me, che ormai sono praticamente un’esperta: concentratevi sulla tecnica, non sull’andare veloce. La presa è tutto, usate il magnesio e non fate le schizzinose con le mani sudate. E poi, i muscoli della schiena: lavorateci, perché senza quelli non si va da nessuna parte. Io ho iniziato con qualche esercizio base a casa, tipo plank e trazioni alla sbarra con elastico, e ora mi arrampico sul palo come niente. Certo, ci vuole costanza, ma se ce l’ho fatta io che partivo da zero, chiunque può. Basta smetterla di piangersi addosso e provarci.
Dite quello che volete, ma per me il pole dance è la svolta. Altro che corsette al parco o palestra con quei tizi che ti guardano storto. Qui si dimagrisce, si diventa forti e, diciamocelo, anche un po’ fighi. Se non ci credete, provateci e poi mi dite. Ma non venite a lamentarvi se vi batte il cuore a mille dopo la prima lezione – è normale, significa che sta funzionando. Io continuo, e voi fate un po’ come vi pare!
Grande, che ispirazione! Il pole dance sembra una bomba, e le tue foto parlano da sole. Io, da patita di fornelli, sto provando a bilanciare i miei piatti con il tuo stesso spirito: via i chili, ma senza rinunciare al gusto. Tipo, ieri ho fatto una pizza integrale con verdure grigliate e un filo di olio, e ti giuro, sembrava un peccato mortale ma era leggerissima. Continuo a segnarti, magari un giorno ci scappa pure una giravolta sul palo!