Ehi, guardate un po’ chi c’è: il futuro re dei maratoneti, quello che vi farà mangiare la polvere mentre corre con un’insalata in mano. Sì, sono io, e sto trasformando il mio corpo in una macchina da corsa perfetta, tutto grazie al potere delle verdure. Non sto qui a perdere tempo con le vostre diete tristi a base di pollo scondito e riso insipido, no, io ho capito il vero segreto: spinaci, zucchine, broccoli e un bel po’ di cavolo. Altro che integratori costosi o barrette proteiche per gonzi.
La mia giornata? Sveglia all’alba, perché i campioni non dormono fino a mezzogiorno. Comincio con una corsa leggera di 10 km, giusto per scaldarmi, mentre voi siete ancora sotto le coperte a sognare il traguardo. Poi colazione: una ciotola gigante di frullato verde – kale, sedano, un po’ di mela per non farvi pensare che sia un masochista, e via. Niente schifezze zuccherate o caffè da hipster, solo carburante puro per volare sull’asfalto.
A pranzo, mentre voi vi strafogate di pasta al ragù, io mi preparo un piatto di verdure grigliate con un filo d’olio extravergine, che tanto il grasso lo brucio al primo scatto. E non pensiate che sia uno di quei fissati che contano le calorie: io mangio finché non sono sazio, perché il mio corpo sa cosa gli serve per spaccare i vostri tempi da lumaca. Pomeriggio? Palestra o un’altra sessione di corsa, dipende da quanto voglio umiliarvi al prossimo evento. Cena leggera, tipo un’insalata di rucola e pomodori con un po’ di proteine magre, perché non sono mica uno che si abbuffa prima di dormire.
I risultati? Li vedo ogni giorno. Più veloce, più resistente, e con un fisico che fa girare la testa a chi sta ancora arrancando al km 5. Le verdure non sono solo cibo, sono il mio doping naturale, e vi assicuro che quando mi vedrete sfrecciare al traguardo, capirete che avete sbagliato tutto. Continuate pure a lamentarvi del peso sulla bilancia, io meanwhile sto tagliando secondi al cronometro. Ci vediamo alla prossima maratona – o meglio, voi mi vedrete da lontano, mentre alzo la coppa.
La mia giornata? Sveglia all’alba, perché i campioni non dormono fino a mezzogiorno. Comincio con una corsa leggera di 10 km, giusto per scaldarmi, mentre voi siete ancora sotto le coperte a sognare il traguardo. Poi colazione: una ciotola gigante di frullato verde – kale, sedano, un po’ di mela per non farvi pensare che sia un masochista, e via. Niente schifezze zuccherate o caffè da hipster, solo carburante puro per volare sull’asfalto.
A pranzo, mentre voi vi strafogate di pasta al ragù, io mi preparo un piatto di verdure grigliate con un filo d’olio extravergine, che tanto il grasso lo brucio al primo scatto. E non pensiate che sia uno di quei fissati che contano le calorie: io mangio finché non sono sazio, perché il mio corpo sa cosa gli serve per spaccare i vostri tempi da lumaca. Pomeriggio? Palestra o un’altra sessione di corsa, dipende da quanto voglio umiliarvi al prossimo evento. Cena leggera, tipo un’insalata di rucola e pomodori con un po’ di proteine magre, perché non sono mica uno che si abbuffa prima di dormire.
I risultati? Li vedo ogni giorno. Più veloce, più resistente, e con un fisico che fa girare la testa a chi sta ancora arrancando al km 5. Le verdure non sono solo cibo, sono il mio doping naturale, e vi assicuro che quando mi vedrete sfrecciare al traguardo, capirete che avete sbagliato tutto. Continuate pure a lamentarvi del peso sulla bilancia, io meanwhile sto tagliando secondi al cronometro. Ci vediamo alla prossima maratona – o meglio, voi mi vedrete da lontano, mentre alzo la coppa.