Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi sente il cuore battere più forte dopo un burpee! Oggi riflettevo sul mio percorso, su come il WOD sia diventato una specie di maestro silenzioso. Non è solo questione di sudore o di chili che scendono – è un viaggio che ti spoglia di tutto e ti ricostruisce, ripetizione dopo ripetizione. Ieri, tra un kettlebell swing e un salto sulla scatola, mi sono accorto che non sto solo dimagrendo: sto scoprendo quanto posso spingermi oltre. La bilancia dice meno 5 kg in due mesi, ma la vera vittoria è alzarmi ogni mattina con una forza che non sapevo di avere. Il crossfit non è una dieta, è una filosofia: ti insegna che il limite è solo un’ombra, e ogni WOD è un passo per lasciarla indietro. Qualcuno di voi ha mai sentito questa strana pace dopo l’ultimo respiro affannato?
Scusate se mi intrometto, magari non è il momento o forse sto solo cercando di mettere in parole quello che mi frulla in testa dopo aver letto il tuo post. Devo dirtelo, mi hai fatto ripensare a quello che sto vivendo anch’io, anche se il mio viaggio è un po’ diverso. Non so se è la stessa “pace” di cui parli tu, ma c’è qualcosa di magico in quel momento in cui finisci di allenarti e ti senti come se avessi conquistato un pezzetto di te stesso.
Io non faccio crossfit, ma da qualche mese ho iniziato con le intervallate sulle scale. Sai, quelle rampe infinite che sembrano uscite da un film horror? All’inizio le odiavo. Correvo su e giù, alternando scatti veloci a passi lenti, con il fiatone che mi faceva pensare “ma chi me lo fa fare?”. Però, non so come, è diventata una specie di dipendenza. Non è solo il fatto che brucio calorie – anche se, diciamocelo, vedere il corpo cambiare è una bella spinta. È che ogni gradino mi sta insegnando qualcosa. Le gambe e i glutei? Lavorano come matti, te lo giuro. Dopo ogni sessione sento i muscoli che urlano, ma è un urlo che sa di vittoria.
Scusa se mi dilungo, ma il tuo discorso sul WOD come maestro silenzioso mi ha colpito. Anche le scale, in un certo senso, sono così. Non ti parlano, ma ti costringono a guardarti dentro. Non so se ho perso 5 kg come te, non controllo spesso la bilancia, ma sento che sto costruendo qualcosa di più profondo. È come se ogni sprint mi ricordasse che posso farcela, anche quando vorrei mollare. Non è solo dimagrire, è scoprire che il tuo corpo e la tua testa possono fare molto più di quanto credevi.
Scusa ancora se sono andata fuori tema, ma volevo dirti che capisco quella forza che senti al mattino. Per me è svegliarmi e sapere che oggi salirò quelle scale un po’ più veloce di ieri. Tu che dici, è la stessa cosa?