La mia battaglia con l'ipotiroidismo: bilanciare dieta, allenamenti e terapie

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti,
sono qui per condividere il mio percorso, che non è stato per niente semplice, ma che mi sta portando pian piano verso un equilibrio che non pensavo fosse possibile. Vivo con l’ipotiroidismo da diversi anni e, come molti di voi probabilmente sanno, questa condizione può rendere il dimagrimento una vera sfida. Non si tratta solo di “mangiare meno e muoversi di più”, perché il corpo sembra avere una mente tutta sua!
All’inizio ero frustrata. Salivo sulla bilancia e, nonostante i miei sforzi, i numeri non si muovevano. O peggio, aumentavano. Mi sentivo come se stessi combattendo contro un muro invisibile. Poi ho deciso di affrontare la cosa in modo più strutturato e ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e un nutrizionista specializzato in disturbi tiroidei. È stato un punto di svolta.
Per quanto riguarda la terapia, sto assumendo levotiroxina e, dopo un po’ di tentativi per trovare il dosaggio giusto, finalmente i miei valori ematici sono stabili. Ma non è stato solo questione di medicine: ho dovuto imparare a “leggere” il mio corpo e adattare ogni aspetto della mia vita.
Sul fronte della dieta, ho dovuto fare cambiamenti importanti. Ho scoperto che per me funzionano meglio pasti bilanciati con un buon apporto di proteine, fibre e grassi sani, mentre cerco di limitare i carboidrati raffinati, che mi fanno sentire gonfia e stanca. Non seguo una dieta rigida, perché ho notato che lo stress di contare ogni caloria peggiorava la situazione. Piuttosto, cerco di ascoltare i segnali del mio corpo e di mangiare in modo consapevole. Un trucco che mi ha aiutato è stato iniziare a pianificare i pasti settimanali, così evito di cedere a scelte impulsive quando sono stanca o di fretta.
Per quanto riguarda l’attività fisica, questa è stata un’altra sfida. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è sempre dietro l’angolo, quindi ho dovuto trovare un equilibrio tra muovermi abbastanza e non strafare. All’inizio facevo solo camminate leggere, poi ho introdotto esercizi di forza due volte a settimana, che mi hanno aiutato non solo a migliorare il tono muscolare, ma anche a sentirmi più energica. Ho imparato che il recupero è fondamentale: se mi alleno troppo senza riposare, il mio corpo “si ribella” e mi sento esausta per giorni.
Un altro aspetto importante è stato monitorare i progressi in modo diverso. La bilancia non è più il mio unico metro di giudizio, perché il peso può variare per mille motivi (ritenzione idrica, ciclo, stress). Ora mi concentro di più su come mi sento, su come mi stanno i vestiti e su piccole vittorie, come riuscire a fare un allenamento in più o sentirmi meno affaticata. Ho anche iniziato a tenere un diario dove segno non solo i numeri, ma anche il mio umore, i livelli di energia e i sintomi, così da avere un quadro più completo.
Non voglio dire che sia tutto perfetto. Ci sono giorni in cui mi sento scoraggiata, soprattutto quando vedo altre persone ottenere risultati più velocemente. Ma poi mi ricordo che ognuno ha il suo percorso e che il mio corpo sta facendo del suo meglio, nonostante gli ostacoli.
Spero che la mia storia possa essere utile a qualcuno di voi, soprattutto a chi si sente bloccato da problemi ormonali. Se avete consigli o esperienze da condividere, mi piacerebbe leggerle!
 
Ciao a tutti,
sono qui per condividere il mio percorso, che non è stato per niente semplice, ma che mi sta portando pian piano verso un equilibrio che non pensavo fosse possibile. Vivo con l’ipotiroidismo da diversi anni e, come molti di voi probabilmente sanno, questa condizione può rendere il dimagrimento una vera sfida. Non si tratta solo di “mangiare meno e muoversi di più”, perché il corpo sembra avere una mente tutta sua!
All’inizio ero frustrata. Salivo sulla bilancia e, nonostante i miei sforzi, i numeri non si muovevano. O peggio, aumentavano. Mi sentivo come se stessi combattendo contro un muro invisibile. Poi ho deciso di affrontare la cosa in modo più strutturato e ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e un nutrizionista specializzato in disturbi tiroidei. È stato un punto di svolta.
Per quanto riguarda la terapia, sto assumendo levotiroxina e, dopo un po’ di tentativi per trovare il dosaggio giusto, finalmente i miei valori ematici sono stabili. Ma non è stato solo questione di medicine: ho dovuto imparare a “leggere” il mio corpo e adattare ogni aspetto della mia vita.
Sul fronte della dieta, ho dovuto fare cambiamenti importanti. Ho scoperto che per me funzionano meglio pasti bilanciati con un buon apporto di proteine, fibre e grassi sani, mentre cerco di limitare i carboidrati raffinati, che mi fanno sentire gonfia e stanca. Non seguo una dieta rigida, perché ho notato che lo stress di contare ogni caloria peggiorava la situazione. Piuttosto, cerco di ascoltare i segnali del mio corpo e di mangiare in modo consapevole. Un trucco che mi ha aiutato è stato iniziare a pianificare i pasti settimanali, così evito di cedere a scelte impulsive quando sono stanca o di fretta.
Per quanto riguarda l’attività fisica, questa è stata un’altra sfida. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è sempre dietro l’angolo, quindi ho dovuto trovare un equilibrio tra muovermi abbastanza e non strafare. All’inizio facevo solo camminate leggere, poi ho introdotto esercizi di forza due volte a settimana, che mi hanno aiutato non solo a migliorare il tono muscolare, ma anche a sentirmi più energica. Ho imparato che il recupero è fondamentale: se mi alleno troppo senza riposare, il mio corpo “si ribella” e mi sento esausta per giorni.
Un altro aspetto importante è stato monitorare i progressi in modo diverso. La bilancia non è più il mio unico metro di giudizio, perché il peso può variare per mille motivi (ritenzione idrica, ciclo, stress). Ora mi concentro di più su come mi sento, su come mi stanno i vestiti e su piccole vittorie, come riuscire a fare un allenamento in più o sentirmi meno affaticata. Ho anche iniziato a tenere un diario dove segno non solo i numeri, ma anche il mio umore, i livelli di energia e i sintomi, così da avere un quadro più completo.
Non voglio dire che sia tutto perfetto. Ci sono giorni in cui mi sento scoraggiata, soprattutto quando vedo altre persone ottenere risultati più velocemente. Ma poi mi ricordo che ognuno ha il suo percorso e che il mio corpo sta facendo del suo meglio, nonostante gli ostacoli.
Spero che la mia storia possa essere utile a qualcuno di voi, soprattutto a chi si sente bloccato da problemi ormonali. Se avete consigli o esperienze da condividere, mi piacerebbe leggerle!
Ciao! La tua storia mi ha davvero colpita, sai? È incredibile quanto impegno e pazienza ci voglia per trovare un equilibrio con l’ipotiroidismo, e credo che il tuo percorso sia una bella fonte di ispirazione per chi si sente un po’ perso in questa battaglia. Mi ritrovo tantissimo in quello che dici sul “leggere” il corpo: anche io ho imparato che non è solo una questione di numeri, ma di come ci si sente giorno dopo giorno.

Io sono una grande fan del mangiare consapevolmente, e mi piace condividere quello che ho scoperto con questa approccio, soprattutto perché penso possa essere utile anche a chi, come te, deve fare i conti con una condizione che rende tutto più complicato. Una cosa che mi ha cambiato la vita è rallentare a tavola. Non so se ci hai mai provato, ma mangiare piano, masticando bene e prestando attenzione a ogni boccone, mi ha aiutato a capire meglio quando sono davvero sazia e quando invece sto solo mangiando per abitudine o stress. Con l’ipotiroidismo, che può incasinare i segnali di fame e stanchezza, potrebbe essere un trucco da provare, no? Magari ti aiuta a sentirti meno gonfia dopo i pasti, come capita a me quando esagero con i carboidrati raffinati.

A proposito di dieta, anche io punto su pasti bilanciati, e ho notato che includere proteine e grassi sani mi dà una marcia in più. Ultimamente sto sperimentando con pesce e cose di mare – tipo sgombro o sardine – perché sono leggeri, nutrienti e mi fanno sentire bene senza appesantirmi. Li preparo semplicemente, magari con un filo d’olio e limone, e li abbino a verdure croccanti. Non è niente di complicato, ma mi piace quel momento di calma in cui mi siedo e gusto tutto senza fretta. Tu hai qualche piatto che ti fa stare bene e che magari rispetta le tue esigenze?

Sul discorso attività fisica, ti capisco proprio. La stanchezza è una bestia nera, e trovare il ritmo giusto non è facile. Anche io ho iniziato con le camminate, e poi ho aggiunto un po’ di pesi leggeri a casa. Però, come dici tu, il riposo è sacro! Mi sono accorta che se mi ascolto e mi fermo quando serve, il giorno dopo sto molto meglio. Hai mai provato a fare qualche esercizio di stretching o yoga leggero nei giorni in cui sei ko? A me aiuta a muovermi senza sentirmi uno straccio dopo.

E sul monitorare i progressi… wow, il tuo diario è un’idea geniale! Anche io tengo un quadernino dove segno come sto, non solo i chili. A volte mi sorprendo a rileggere e notare che, anche se la bilancia non si muove, l’energia è più alta o il gonfiore è sparito. È un modo per ricordarmi che il corpo fa un sacco di lavoro dietro le quinte, soprattutto con una tiroide che non collabora sempre.

Insomma, il tuo approccio mi sembra super sensato, e sono felice che tu stia trovando la tua strada. Non mollare, anche nei giorni no – e se ti va, scrivici come procedi! Io nel frattempo continuo con il mio “mangiare lento” e ti mando un abbraccio virtuale. Hai qualche tecnica che usi per rilassarti o ascoltarti meglio? Sono curiosa!
 
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Ciao a tutti,
sono qui per condividere il mio percorso, che non è stato per niente semplice, ma che mi sta portando pian piano verso un equilibrio che non pensavo fosse possibile. Vivo con l’ipotiroidismo da diversi anni e, come molti di voi probabilmente sanno, questa condizione può rendere il dimagrimento una vera sfida. Non si tratta solo di “mangiare meno e muoversi di più”, perché il corpo sembra avere una mente tutta sua!
All’inizio ero frustrata. Salivo sulla bilancia e, nonostante i miei sforzi, i numeri non si muovevano. O peggio, aumentavano. Mi sentivo come se stessi combattendo contro un muro invisibile. Poi ho deciso di affrontare la cosa in modo più strutturato e ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e un nutrizionista specializzato in disturbi tiroidei. È stato un punto di svolta.
Per quanto riguarda la terapia, sto assumendo levotiroxina e, dopo un po’ di tentativi per trovare il dosaggio giusto, finalmente i miei valori ematici sono stabili. Ma non è stato solo questione di medicine: ho dovuto imparare a “leggere” il mio corpo e adattare ogni aspetto della mia vita.
Sul fronte della dieta, ho dovuto fare cambiamenti importanti. Ho scoperto che per me funzionano meglio pasti bilanciati con un buon apporto di proteine, fibre e grassi sani, mentre cerco di limitare i carboidrati raffinati, che mi fanno sentire gonfia e stanca. Non seguo una dieta rigida, perché ho notato che lo stress di contare ogni caloria peggiorava la situazione. Piuttosto, cerco di ascoltare i segnali del mio corpo e di mangiare in modo consapevole. Un trucco che mi ha aiutato è stato iniziare a pianificare i pasti settimanali, così evito di cedere a scelte impulsive quando sono stanca o di fretta.
Per quanto riguarda l’attività fisica, questa è stata un’altra sfida. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è sempre dietro l’angolo, quindi ho dovuto trovare un equilibrio tra muovermi abbastanza e non strafare. All’inizio facevo solo camminate leggere, poi ho introdotto esercizi di forza due volte a settimana, che mi hanno aiutato non solo a migliorare il tono muscolare, ma anche a sentirmi più energica. Ho imparato che il recupero è fondamentale: se mi alleno troppo senza riposare, il mio corpo “si ribella” e mi sento esausta per giorni.
Un altro aspetto importante è stato monitorare i progressi in modo diverso. La bilancia non è più il mio unico metro di giudizio, perché il peso può variare per mille motivi (ritenzione idrica, ciclo, stress). Ora mi concentro di più su come mi sento, su come mi stanno i vestiti e su piccole vittorie, come riuscire a fare un allenamento in più o sentirmi meno affaticata. Ho anche iniziato a tenere un diario dove segno non solo i numeri, ma anche il mio umore, i livelli di energia e i sintomi, così da avere un quadro più completo.
Non voglio dire che sia tutto perfetto. Ci sono giorni in cui mi sento scoraggiata, soprattutto quando vedo altre persone ottenere risultati più velocemente. Ma poi mi ricordo che ognuno ha il suo percorso e che il mio corpo sta facendo del suo meglio, nonostante gli ostacoli.
Spero che la mia storia possa essere utile a qualcuno di voi, soprattutto a chi si sente bloccato da problemi ormonali. Se avete consigli o esperienze da condividere, mi piacerebbe leggerle!
Ehi, che bella condivisione! Mi ritrovo un sacco in quello che dici, soprattutto sul fatto che con l’ipotiroidismo sembra sempre di lottare contro qualcosa di più grande di noi. Sai, leggendoti mi è venuta in mente una cosa: forse ci stiamo tutte un po’ incastrando in questa idea che dobbiamo per forza “controllare” tutto, no? Tipo, il tuo percorso con endocrinologo e nutrizionista è stato un gran passo, e si vede che stai trovando una strada che funziona per te. Ma non credi che a volte ci mettiamo troppa pressione con queste regole su cosa mangiare o quanto muoverci?

Io sono una che ha mollato del tutto le diete rigide. Non fraintendermi, capisco che per te bilanciare proteine, fibre e grassi sani sia utile, e lo rispetto. Però mi chiedo: e se invece di pianificare ogni pasto provassi a fidarti di più di quello che il tuo corpo ti chiede? Tipo, mangiare quando hai fame, smettere quando sei sazia, senza stare a pensare troppo a cosa “dovresti” fare. L’intuito può essere un alleato pazzesco, soprattutto con una condizione come la nostra che già ci scombussola abbastanza.

Sul movimento, ti capisco alla grande. La stanchezza è una bestia, vero? Però mi piace come hai trovato un ritmo che non ti distrugge. Forse potresti anche provare a lasciarti andare un po’ di più, senza sentirti in colpa se salti un giorno o due. Il corpo sa sempre come dirti “ehi, rallenta”. E poi, sono d’accordissimo sul lasciare perdere la bilancia come unico giudice! Come ti senti nei vestiti o quanta energia hai sono segnali molto più veri.

Non sto dicendo che il tuo approccio sia sbagliato, sia chiaro. È solo che a volte mi sembra che ci accusiamo troppo da sole, come se dovessimo “vincere” contro l’ipotiroidismo con la forza di volontà. Io invece penso che possiamo farci amiche queste nostre stranezze ormonali, capirle e assecondarle un po’. Che ne pensi? Hai mai provato a lasciar perdere i piani per un po’ e vedere cosa succede? Magari potrebbe essere liberatorio!
 
Ciao a tutti,
sono qui per condividere il mio percorso, che non è stato per niente semplice, ma che mi sta portando pian piano verso un equilibrio che non pensavo fosse possibile. Vivo con l’ipotiroidismo da diversi anni e, come molti di voi probabilmente sanno, questa condizione può rendere il dimagrimento una vera sfida. Non si tratta solo di “mangiare meno e muoversi di più”, perché il corpo sembra avere una mente tutta sua!
All’inizio ero frustrata. Salivo sulla bilancia e, nonostante i miei sforzi, i numeri non si muovevano. O peggio, aumentavano. Mi sentivo come se stessi combattendo contro un muro invisibile. Poi ho deciso di affrontare la cosa in modo più strutturato e ho iniziato a lavorare con un endocrinologo e un nutrizionista specializzato in disturbi tiroidei. È stato un punto di svolta.
Per quanto riguarda la terapia, sto assumendo levotiroxina e, dopo un po’ di tentativi per trovare il dosaggio giusto, finalmente i miei valori ematici sono stabili. Ma non è stato solo questione di medicine: ho dovuto imparare a “leggere” il mio corpo e adattare ogni aspetto della mia vita.
Sul fronte della dieta, ho dovuto fare cambiamenti importanti. Ho scoperto che per me funzionano meglio pasti bilanciati con un buon apporto di proteine, fibre e grassi sani, mentre cerco di limitare i carboidrati raffinati, che mi fanno sentire gonfia e stanca. Non seguo una dieta rigida, perché ho notato che lo stress di contare ogni caloria peggiorava la situazione. Piuttosto, cerco di ascoltare i segnali del mio corpo e di mangiare in modo consapevole. Un trucco che mi ha aiutato è stato iniziare a pianificare i pasti settimanali, così evito di cedere a scelte impulsive quando sono stanca o di fretta.
Per quanto riguarda l’attività fisica, questa è stata un’altra sfida. Con l’ipotiroidismo, la stanchezza è sempre dietro l’angolo, quindi ho dovuto trovare un equilibrio tra muovermi abbastanza e non strafare. All’inizio facevo solo camminate leggere, poi ho introdotto esercizi di forza due volte a settimana, che mi hanno aiutato non solo a migliorare il tono muscolare, ma anche a sentirmi più energica. Ho imparato che il recupero è fondamentale: se mi alleno troppo senza riposare, il mio corpo “si ribella” e mi sento esausta per giorni.
Un altro aspetto importante è stato monitorare i progressi in modo diverso. La bilancia non è più il mio unico metro di giudizio, perché il peso può variare per mille motivi (ritenzione idrica, ciclo, stress). Ora mi concentro di più su come mi sento, su come mi stanno i vestiti e su piccole vittorie, come riuscire a fare un allenamento in più o sentirmi meno affaticata. Ho anche iniziato a tenere un diario dove segno non solo i numeri, ma anche il mio umore, i livelli di energia e i sintomi, così da avere un quadro più completo.
Non voglio dire che sia tutto perfetto. Ci sono giorni in cui mi sento scoraggiata, soprattutto quando vedo altre persone ottenere risultati più velocemente. Ma poi mi ricordo che ognuno ha il suo percorso e che il mio corpo sta facendo del suo meglio, nonostante gli ostacoli.
Spero che la mia storia possa essere utile a qualcuno di voi, soprattutto a chi si sente bloccato da problemi ormonali. Se avete consigli o esperienze da condividere, mi piacerebbe leggerle!
Ehi, capisco benissimo la lotta con quel muro invisibile di cui parli! Io sono in pista da un po’ e ho perso 5 kg in un mese, un traguardo che mi ha sorpreso. Ho tagliato i carboidrati pesanti e puntato su proteine e verdure, tenendo d’occhio la stanchezza che con l’ipotiroidismo non perdona. Camminate e un po’ di pesi leggeri mi stanno aiutando a sentirmi meno uno straccio. Ora sto cercando idee per non stagnare, tu come gestisci i plateau?
 
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Ehi, la tua storia mi ha proprio colpito, sembra di guardarmi allo specchio in certi punti! Anche io combatto con l’ipotiroidismo e ti capisco quando dici che il corpo sembra avere una mente tutta sua. Quel muro invisibile di cui parli lo conosco fin troppo bene, soprattutto di notte, quando la fame mi assale e finisco per mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto mano. È una lotta continua, ma leggere del tuo percorso mi dà una bella spinta.

Io sono quel tipo di persona che cede al richiamo del frigo dopo cena, e spesso mi ritrovo a fare spuntini che mandano all’aria tutto il lavoro della giornata. Però ultimamente sto provando a cambiare le cose, un passo alla volta. Ho perso 5 kg in un mese, e per me è stato un risultato pazzesco, quasi non ci credevo! Ho tagliato i carboidrati pesanti la sera, tipo pasta o pane, e mi sono buttata su proteine magre e verdure. Non è sempre facile, perché la stanchezza dell’ipotiroidismo mi fa venir voglia di cibi veloci e zuccherati, ma sto tenendo duro. Per muovermi, faccio camminate lunghe quando riesco, e ho aggiunto un po’ di pesi leggeri a casa un paio di volte a settimana. Niente di troppo intenso, perché se esagero poi passo giorni a sentirmi uno zombie.

Il tuo trucco di pianificare i pasti mi piace un sacco, lo sto provando anch’io. Preparo qualcosa di semplice la sera, tipo del pollo con verdure al forno, così quando arriva il momento critico ho già tutto pronto e non cedo alle schifezze. Un’altra cosa che mi sta aiutando è tenere le mani occupate dopo cena: invece di fissare il frigo, mi metto a leggere o a sistemare qualcosa in casa. Non sempre funziona, ma è già un progresso rispetto a prima, quando mi abbuffavo senza nemmeno rendermene conto.

Però ora mi sa che sto arrivando a un punto fermo. I primi chili sono scesi abbastanza in fretta, ma adesso la bilancia non si muove più da una settimana. Non voglio mollare, quindi mi chiedevo come affronti tu i plateau. Hai qualche strategia per non lasciarti scoraggiare? Io sto pensando di variare un po’ di più quello che mangio, magari aggiungendo qualcosa di nuovo per “svegliare” il metabolismo, ma non so bene da dove partire. Tipo, tu come gestisci la dieta quando senti che le cose rallentano? E sull’attività fisica, hai mai provato a cambiare ritmo o tipo di movimento per sbloccarti?

La tua idea di non fissarsi solo sulla bilancia mi ha fatto riflettere. Io tendo a pesarmi troppo spesso e poi ci resto male se non vedo cambiamenti, ma hai ragione: ci sono altri modi per misurare i progressi. Magari inizierò anch’io a guardare di più come mi sento o come mi stanno i jeans, invece di lasciarmi ossessionare dai numeri. Grazie per aver condiviso il tuo percorso, mi ha dato un sacco di spunti! Se hai qualche consiglio per una come me che lotta con le abbuffate notturne e i momenti di stallo, lo prendo al volo!
 
Ehi, che bello leggerti! 😊 Mi fa un sacco piacere sapere che ti sei rivista nella mia storia, e complimenti per quei 5 kg: è un super traguardo, soprattutto con l’ipotiroidismo che ci mette i bastoni tra le ruote! Hai proprio ragione, quel “muro invisibile” a volte sembra insormontabile, ma vedo che stai trovando il tuo ritmo, e questo è già un victory lap!

Sai, anch’io ho avuto a che fare con i plateau, e ti capisco quando dici che la bilancia che non si muove ti fa venire voglia di mollare. È frustrante, no? Però ultimamente ho scoperto un approccio che mi sta dando una bella spinta: le pratiche di Wim Hof. Non so se ne hai mai sentito parlare, ma è un mix di respirazione profonda e esposizione al freddo (tipo docce gelate o bagni in acqua fredda). All’inizio pensavo fosse una cosa da matti, ma ti giuro che mi ha aiutato a sbloccare il metabolismo e a sentirmi meno uno straccio. La respirazione, in particolare, è fantastica per tenere a bada lo stress – e sappiamo bene quanto lo stress ci faccia correre verso il frigo di notte, vero? 😉

Per i momenti di stallo, secondo me stai già sulla strada giusta con l’idea di variare la dieta. Il corpo si abitua in fretta, e dargli una svegliata può fare la differenza. Io, per esempio, quando sento che le cose rallentano, provo a inserire qualcosa di inaspettato: magari un giorno aumento un po’ i grassi sani (tipo avocado o noci) e tengo le proteine alte, oppure sperimento con spezie che scaldano, come il peperoncino o la curcuma. Dicono che aiutino a riaccendere il motore metabolico, e a me sembra funzionare! Tu potresti provare a mixare un po’ i macronutrienti o magari inserire un giorno “leggero” con più verdure crude e meno carboidrati, giusto per confondere il corpo e farlo ripartire.

Sull’attività fisica, le tue camminate e i pesi leggeri sono perfetti, soprattutto se l’ipotiroidismo ti lascia senza energie. Hai mai pensato di provare qualcosa di ritmico, tipo alternare momenti intensi e pause? Non dico di correre come pazzi, ma magari durante la camminata fai 30 secondi veloci e poi torni al passo normale. È un trucco che uso anch’io, ispirandomi un po’ al concetto di Wim Hof: alternare stimoli per tenere il corpo sveglio. Oppure, se ti va di osare, una doccia fredda dopo l’allenamento – sembra strano, ma dà una botta di energia e ti fa sentire invincibile! 😄

Per le abbuffate notturne, ti capisco al 100%. Quel richiamo del frigo è una tortura! Il tuo trucco di tenere le mani occupate è geniale, e ti consiglio di provarci anche con la respirazione di Wim Hof prima di andare a letto. Sono tipo 5-10 minuti di inspirazioni profonde e lente, trattenendo il fiato per qualche secondo: ti rilassa un sacco e spegne quella fame nervosa. Io lo faccio quando sento che sto per cedere, e spesso mi salva da un raid al cioccolato! Altro consiglio: tieni vicino qualcosa di sano ma sfizioso, tipo una manciata di mandorle o una tisana saporita. Non sarà come una fetta di torta, ma inganna la testa quel tanto che basta.

E sì, smettila di fissarti sulla bilancia! 😂 I jeans che tornano a starti comodi o il fatto che ti senti meno gonfia sono segnali molto più veri. L’ipotiroidismo ci rallenta, ma non ci ferma, no? Tu continua così, un passo alla volta, e magari prova a buttarti su qualcosa di nuovo come il freddo o la respirazione – potrebbe essere il tuo asso nella manica per superare questo stallo. Fammi sapere come va, sono curiosissima! 💪 Forza, ce la facciamo!