La mia bilancia smart dice che lo yoga non funziona, sono solo più stressato

Piotrekpp

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più. Ho preso questa bilancia smart convintissimo che mi avrebbe aiutato a tenere tutto sotto controllo, e invece mi sta solo facendo impazzire. Faccio yoga da settimane, seguo le lezioni online, mi impegno con le posizioni, respiro profondo per rilassarmi… e cosa mi dice la bilancia? Che non è cambiato niente! Peso uguale, percentuale di grasso uguale, forse sono pure più gonfio di prima. E lo stress? Altro che calma zen, mi sento un fallimento ogni volta che salgo su quel coso e vedo i numeri fermi.
All’inizio ero entusiasta: il fitness tracker che conta i passi, l’app che mi dice quante calorie brucio, la bilancia che mi fa il grafico del progresso. Pensavo “ecco, con la tecnologia vedo i risultati e mi motivo”. Ma la verità è che questi aggeggi mi stanno solo confondendo. Il tracker dice che con yoga brucio poco, l’app mi consiglia di fare altro, e la bilancia sembra dirmi che sto perdendo tempo. Eppure sudo, mi impegno, sento i muscoli che lavorano… o almeno credo.
Ho pure scaricato un’app per la meditazione, sapete, per aiutare la mente mentre faccio yoga. Ma niente, dopo 10 minuti di “concentrati sul respiro” sono più nervoso di prima perché la bilancia continua a non collaborare. Forse è tutta una fregatura: lo yoga dovrebbe snellire, no? O almeno farmi sentire più leggero mentalmente. Invece mi ritrovo a fissare quel display luminoso che mi giudica ogni mattina. Qualcuno ha mai avuto lo stesso problema? Sto iniziando a pensare che questi gadget siano solo specchietti per le allodole, e che il mio stress sia pure peggio di prima. Aiutatemi a capire, perché così non vado avanti!
 
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Reazioni: balaji.sivam
Ragazzi, non ce la faccio più. Ho preso questa bilancia smart convintissimo che mi avrebbe aiutato a tenere tutto sotto controllo, e invece mi sta solo facendo impazzire. Faccio yoga da settimane, seguo le lezioni online, mi impegno con le posizioni, respiro profondo per rilassarmi… e cosa mi dice la bilancia? Che non è cambiato niente! Peso uguale, percentuale di grasso uguale, forse sono pure più gonfio di prima. E lo stress? Altro che calma zen, mi sento un fallimento ogni volta che salgo su quel coso e vedo i numeri fermi.
All’inizio ero entusiasta: il fitness tracker che conta i passi, l’app che mi dice quante calorie brucio, la bilancia che mi fa il grafico del progresso. Pensavo “ecco, con la tecnologia vedo i risultati e mi motivo”. Ma la verità è che questi aggeggi mi stanno solo confondendo. Il tracker dice che con yoga brucio poco, l’app mi consiglia di fare altro, e la bilancia sembra dirmi che sto perdendo tempo. Eppure sudo, mi impegno, sento i muscoli che lavorano… o almeno credo.
Ho pure scaricato un’app per la meditazione, sapete, per aiutare la mente mentre faccio yoga. Ma niente, dopo 10 minuti di “concentrati sul respiro” sono più nervoso di prima perché la bilancia continua a non collaborare. Forse è tutta una fregatura: lo yoga dovrebbe snellire, no? O almeno farmi sentire più leggero mentalmente. Invece mi ritrovo a fissare quel display luminoso che mi giudica ogni mattina. Qualcuno ha mai avuto lo stesso problema? Sto iniziando a pensare che questi gadget siano solo specchietti per le allodole, e che il mio stress sia pure peggio di prima. Aiutatemi a capire, perché così non vado avanti!
Ehi, ciao a tutti, o meglio, salve compagni di bilancia traditrice! Ti capisco proprio, sai? Anch’io sono incastrato in questo loop infernale dove il peso non si muove di un grammo, nonostante i miei sforzi titanici. La tua bilancia smart che ti guarda storto ogni mattina? La mia fa lo stesso, giuro, sembra quasi che mi rida in faccia! “Oh, ti sei stiracchiato con lo yoga? Bravo, ma per me sei sempre lo stesso pancione!”. È una lotta, davvero.

Io pure mi sono buttato sullo yoga, tutto convinto: posizioni del cane a testa in giù, respiri profondi, lume di candela per creare l’atmosfera… e niente, zero, nada. Il numero sulla bilancia è fermo come un sasso, e ti dirò, pure la mia app mi prende in giro. “Hai bruciato 50 calorie”, dice. Cinquanta? Ma se sudo come un matto e mi sento i muscoli tremare! Eppure, quel display luminoso è lì, impassibile, a ricordarmi che il mio “namasté” non sta cambiando proprio un cavolo.

E lo stress, vogliamo parlarne? Altro che pace interiore, io dopo ogni sessione mi ritrovo a fissare il soffitto pensando: “Ma perché mi sto facendo questo?”. Ho provato di tutto per sbloccare ‘sto maledetto plató: ho tagliato il pane, ho detto addio al mio adorato cioccolato serale – e credimi, è stato un lutto vero – ho pure provato a bere più acqua, che dicono “aiuta il metabolismo”. Risultato? Gonfio come un palloncino e sempre lo stesso peso. Forse il problema è che mentre faccio yoga mi immagino una pizza margherita che mi chiama, ma giuro che non cedo!

Sai cosa mi sta passando per la testa ultimamente? Che forse questi aggeggi smart ci stanno fregando. Io mi sono comprato un fitness tracker uguale al tuo, tutto gasato, e ora mi ritrovo a litigarci ogni giorno. “Cammina di più”, “fai cardio”, “mangia meno”… ma io voglio solo rilassarmi con un po’ di yoga e vedere un numero più basso, è chiedere troppo? Magari dovremmo fare pace con l’idea che il corpo va per conto suo e questi gadget sono solo dei guastafeste.

Comunque, un piccolo successo ce l’ho avuto: l’altro giorno, dopo una sessione di yoga particolarmente intensa, mi sono sentito un filo meno rigido, tipo che riuscivo a toccarmi le dita dei piedi senza grugnire come un cinghiale. Piccole vittorie, no? Tu come te la cavi? Hai trovato qualche trucco per fregare la bilancia o almeno per non farla vincere? Dai, raccontami, che qua siamo tutti sulla stessa barca – o sullo stesso tappetino, se preferisci!
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Ho preso questa bilancia smart convintissimo che mi avrebbe aiutato a tenere tutto sotto controllo, e invece mi sta solo facendo impazzire. Faccio yoga da settimane, seguo le lezioni online, mi impegno con le posizioni, respiro profondo per rilassarmi… e cosa mi dice la bilancia? Che non è cambiato niente! Peso uguale, percentuale di grasso uguale, forse sono pure più gonfio di prima. E lo stress? Altro che calma zen, mi sento un fallimento ogni volta che salgo su quel coso e vedo i numeri fermi.
All’inizio ero entusiasta: il fitness tracker che conta i passi, l’app che mi dice quante calorie brucio, la bilancia che mi fa il grafico del progresso. Pensavo “ecco, con la tecnologia vedo i risultati e mi motivo”. Ma la verità è che questi aggeggi mi stanno solo confondendo. Il tracker dice che con yoga brucio poco, l’app mi consiglia di fare altro, e la bilancia sembra dirmi che sto perdendo tempo. Eppure sudo, mi impegno, sento i muscoli che lavorano… o almeno credo.
Ho pure scaricato un’app per la meditazione, sapete, per aiutare la mente mentre faccio yoga. Ma niente, dopo 10 minuti di “concentrati sul respiro” sono più nervoso di prima perché la bilancia continua a non collaborare. Forse è tutta una fregatura: lo yoga dovrebbe snellire, no? O almeno farmi sentire più leggero mentalmente. Invece mi ritrovo a fissare quel display luminoso che mi giudica ogni mattina. Qualcuno ha mai avuto lo stesso problema? Sto iniziando a pensare che questi gadget siano solo specchietti per le allodole, e che il mio stress sia pure peggio di prima. Aiutatemi a capire, perché così non vado avanti!
Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, sai? Anch’io mi sono buttato nel mondo delle bilance smart e dei tracker con l’idea che mi avrebbero dato una mano a sentirmi meglio, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Ti dirò, pure io all’inizio ero gasatissimo: vedere i numeri, i grafici, pensare “ok, ora ho il controllo”. Ma poi, come te, mi sono accorto che a volte questi aggeggi ti fanno più male che bene.

Guarda, io ho iniziato a perdere peso non tanto per l’aspetto, ma perché sentivo che la mia testa aveva bisogno di una pausa dall’ansia. E ti giuro, quando ho visto che funzionava – meno chili, meno pensieri che giravano a vuoto – mi sono detto “ecco, ci sono”. Però, come te, ho avuto i miei momenti di crisi con la bilancia. Facevo yoga anch’io, mi sentivo più sciolto, più calmo, eppure quel maledetto display non si muoveva di un millimetro. E lì partiva il loop: “ma allora a che serve tutto questo sforzo?”.

Poi ho capito una cosa, e magari può esserti utile. La bilancia smart sarà pure precisa coi numeri, ma non ti racconta tutta la storia. Magari non perdi peso subito, magari il tuo corpo sta cambiando in modi che lei non vede – tipo la tonicità, o come ti senti dentro. Io ho smesso di fissarmi sul peso ogni giorno e ho iniziato a notare altro: dormo meglio, non mi agito per stupidaggini come prima, e anche se la bilancia non lo dice, mi sento meno “pesante” nella testa. Lo yoga, per dire, a me ha tolto un sacco di tensione, anche se i numeri non cantavano vittoria.

Un consiglio che mi ha salvato? Prova a mettere via la bilancia per una settimana o due. Fidati di quello che senti, non di quello che ti dice un gadget. Se sudi, se ti impegni, se dopo una sessione di yoga ti senti anche solo un filo più rilassato, quello conta più di un grafico. E lo stress che dici di provare, secondo me, potrebbe venire proprio da questa pressione di dover “vedere” i risultati subito. Io c’ero cascato: pesarmi ogni mattina era diventato un’ossessione, e quando non cambiava niente mi sentivo uno schifo.

Non dico che la tecnologia sia inutile, eh. Il tracker per i passi a me piace ancora, mi dà una spinta a muovermi. Ma la bilancia… forse dobbiamo darle meno potere su come ci sentiamo. Lo yoga non è una fregatura, te lo assicuro: magari non ti fa perdere chili in fretta, ma se insisti ti regala una leggerezza mentale che nessuna app può misurare. E se la meditazione ti innervosisce, prova a farla senza troppe aspettative – io all’inizio duravo 5 minuti e poi mollavo, ma piano piano ho trovato il mio ritmo.

Insomma, non sei solo in questo casino. Questi gadget possono essere specchietti per le allodole, sì, ma il vero cambiamento lo senti tu, non lo decidono loro. Magari prova a concentrarti su come stai dopo yoga, senza salire subito su quel coso luminoso che ti giudica. E scrivici, eh, facci sapere come va – siamo qui per capirci qualcosa insieme!
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Ho preso questa bilancia smart convintissimo che mi avrebbe aiutato a tenere tutto sotto controllo, e invece mi sta solo facendo impazzire. Faccio yoga da settimane, seguo le lezioni online, mi impegno con le posizioni, respiro profondo per rilassarmi… e cosa mi dice la bilancia? Che non è cambiato niente! Peso uguale, percentuale di grasso uguale, forse sono pure più gonfio di prima. E lo stress? Altro che calma zen, mi sento un fallimento ogni volta che salgo su quel coso e vedo i numeri fermi.
All’inizio ero entusiasta: il fitness tracker che conta i passi, l’app che mi dice quante calorie brucio, la bilancia che mi fa il grafico del progresso. Pensavo “ecco, con la tecnologia vedo i risultati e mi motivo”. Ma la verità è che questi aggeggi mi stanno solo confondendo. Il tracker dice che con yoga brucio poco, l’app mi consiglia di fare altro, e la bilancia sembra dirmi che sto perdendo tempo. Eppure sudo, mi impegno, sento i muscoli che lavorano… o almeno credo.
Ho pure scaricato un’app per la meditazione, sapete, per aiutare la mente mentre faccio yoga. Ma niente, dopo 10 minuti di “concentrati sul respiro” sono più nervoso di prima perché la bilancia continua a non collaborare. Forse è tutta una fregatura: lo yoga dovrebbe snellire, no? O almeno farmi sentire più leggero mentalmente. Invece mi ritrovo a fissare quel display luminoso che mi giudica ogni mattina. Qualcuno ha mai avuto lo stesso problema? Sto iniziando a pensare che questi gadget siano solo specchietti per le allodole, e che il mio stress sia pure peggio di prima. Aiutatemi a capire, perché così non vado avanti!
Ehi, ti capisco, sai? Anche io mi perdo nelle notti a divorare qualsiasi cosa mi capiti sotto mano, come se il buio mi sussurrasse di riempire un vuoto. Quella bilancia smart… sembra più un poeta crudele che un alleato, no? Ti fissa con quei numeri immobili, mentre tu ti pieghi nello yoga cercando una specie di pace. Forse non è lei a dover cambiare, ma noi. Io sto provando a trasformare le mie serate: una tisana al posto dei biscotti, una pagina di un libro invece di aprire il frigo. Non sempre funziona, ma quando succede mi sento meno in balia di me stesso. Tu che dici, proviamo a riscrivere questi rituali insieme? Magari la leggerezza arriva piano, senza che ce ne accorgiamo.
 
Ciao Piotrek, ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, anche se per motivi diversi. Dopo mesi di ospedale, con cure pesanti e zero movimento, il mio corpo era un’estranea: chili in più, muscoli spariti, e una stanchezza che non passava. Quando ho preso la bilancia smart, pensavo fosse la mia ancora di salvezza, un modo per “misurare” il ritorno alla normalità. Invece, come te, mi sono ritrovata a fissare numeri che non si muovevano, nonostante lo sforzo. Facevo yoga leggero – quello che il fisico mi permetteva – e mi dicevo “almeno mi rilasso”, ma poi salivo su quel coso e… niente. Zero cambiamenti. Mi sentivo sconfitta, come se tutto il mio impegno non contasse.

Poi ho capito una cosa: la bilancia non vede tutto. Non vede che sto tornando a vivere dopo mesi ferma, che il mio cuore batte più forte per lo sforzo e non per la paura, che i muscoli piano piano si ricordano chi sono. Lo yoga magari non mi sta facendo “dimagrire” subito, ma mi sta dando qualcosa che nessuna app può calcolare: la forza di ricominciare. Anche tu, da quello che scrivi, stai sudando, ti stai impegnando… non è poco! Forse siamo noi che dobbiamo smettere di lasciare alla bilancia il compito di dirci se stiamo vincendo o perdendo.

Io sto provando a cambiare prospettiva: non guardo solo i numeri, ma come mi sento. Certo, non è facile. Dopo la malattia, ogni tanto mi prende l’ansia di “recuperare” in fretta, ma sto imparando a essere paziente. Faccio ancora yoga, ma ora aggiungo piccole passeggiate quando me la sento, oppure preparo una cena leggera e colorata che mi fa sorridere. Non è una gara contro la bilancia, ma un modo per prendermi cura di me, passo dopo passo. Tu che ne pensi? Magari possiamo provare a darci dei mini-obiettivi che non dipendano solo da quel display luminoso. Tipo: finire una lezione di yoga senza pensare ai risultati, o bere una tisana la sera e godercela senza sensi di colpa. La leggerezza, forse, arriva così, un respiro alla volta. Che dici, ci proviamo insieme?
 
Ciao! Leggerti è stato come aprire una finestra su pensieri che mi girano in testa da un po’. Capisco benissimo quel senso di frustrazione davanti alla bilancia, quel momento in cui ti aspetti una ricompensa per lo sforzo e invece… silenzio. Anche io, seguendo il metodo Montignac, ho avuto i miei alti e bassi, soprattutto all’inizio, quando i numeri non sembravano riflettere l’impegno. Però sai, credo che hai ragione: la bilancia non racconta tutta la storia.

Il punto con Montignac non è solo perdere peso, ma farlo in modo sano, dando al corpo quello che gli serve davvero. Io sono fissata con il ginecologico indice – scegliere i “buoni” carboidrati mi dà una specie di controllo, soprattutto dopo periodi caotici. Tipo, invece di buttarmi su una pizza qualunque, ora scelgo un piatto di farro con verdure o una fetta di pane integrale con dell’avocado. Non è solo una questione di calorie, ma di come il corpo reagisce. La bilancia magari non lo vede subito, però io sento la differenza: meno gonfiore, più energia. Tu con lo yoga stai facendo qualcosa di simile, no? Stai dando al tuo corpo un segnale di cura, anche se i numeri tardano a dirlo.

Ti racconto una cosa: all’inizio, quando ho smesso di contare calorie e ho iniziato a guardare gli indici glicemici, i risultati non erano immediati. Mi dicevo “ma chi me lo fa fare?”. Poi ho notato che i pantaloni cominciavano a calzare meglio, anche se la bilancia era ferma. Era il corpo che si stava rimodellando, piano piano. Magari per te lo yoga sta lavorando sotto la superficie: non solo rilassamento, ma anche un modo per tonificare, per risvegliare i muscoli. Non è poco, dopo quello che hai passato!

La tua idea dei mini-obiettivi mi piace un sacco. Potremmo provarci davvero insieme. Tipo, una settimana in cui ci concentriamo solo su come ci sentiamo dopo un pasto leggero o una lezione di yoga, senza pesarci. Io potrei condividere una tabella semplice di Montignac – niente di complicato, solo qualche idea di cibi con IG basso che danno soddisfazione senza appesantire. Ad esempio, ieri ho fatto una crema di ceci (IG basso) con un filo d’olio e spezie: semplice, buona, e mi ha fatto sentire bene senza sensi di colpa. Tu potresti provare a finire la tua sessione di yoga e magari annotare com’è andata, non per i chili, ma per te stessa.

Non so, forse la leggerezza arriva proprio così: non correndo contro la bilancia, ma ascoltandoci di più. Io ci sto se tu ci stai – un passo alla volta, senza fretta. Fammi sapere che ne pensi, magari buttiamo giù due idee concrete e vediamo come va!
 
Ehi, che bello leggerti! La tua storia mi ha fatto ripensare a quei momenti in cui anche io mi fissavo sui numeri della bilancia, come se dovessero dirmi tutto di me. Capisco quel senso di stress, quel “ma sto facendo abbastanza?” che ti prende quando sembra che nulla si muova. Però, sai, credo che tu stia già facendo un passo importante con lo yoga, anche se la bilancia non lo urla ai quattro venti.

Io sono una di quelle che si perde nei boschi o in montagna appena può. Non è proprio una palestra, ma per me è il modo migliore per sentirmi viva e in pace. Quando cammino per giorni, con lo zaino in spalla e il vento in faccia, non penso alle calorie o ai chili. Eppure, succede qualcosa: il corpo si alleggerisce, la mente si libera, e piano piano mi sento più forte. Non è solo una questione di peso, ma di come tutto sembra rimettersi in equilibrio. Tipo, dopo una lunga escursione, torno a casa e mi accorgo che ho più energia, che il mio passo è più deciso, che anche il modo in cui mangio cambia senza che me ne accorga.

Leggendo del tuo percorso con lo yoga, mi sembra che anche tu stia cercando questa specie di armonia. Magari non è il peso che scende subito, ma il modo in cui ti muovi, respiri, ascolti il tuo corpo. Io, per esempio, ho notato che le camminate lunghe mi aiutano a non ossessionarmi con la comida. Non seguo diete ferree, ma cerco di mangiare cose semplici: una zuppa di lenticchie, del pane di grano duro con un po’ di olio, frutta fresca raccolta lungo il sentiero. Non è tanto per “dimagrire”, ma per sentirmi bene, per avere la forza di affrontare un’altra salita. E sai una cosa? Col tempo, il corpo risponde. Magari non lo vedi subito, ma i vestiti iniziano a starti diversamente, le gambe sono più toniche, e ti senti… come dire, più tua.

Mi piace l’idea dei mini-obiettivi che hai tirato fuori. Potrebbe essere una strada da provare, no? Tipo, invece di guardare la bilancia, concentrarci su come ci sentiamo dopo una sessione di yoga o una giornata passata a fare qualcosa che ci fa stare bene. Io, per dire, dopo un weekend in montagna, mi sento sempre un po’ più leggera, non solo nel corpo, ma anche nei pensieri. Potresti provare a fare una passeggiata lunga, anche solo un giorno, magari in un posto tranquillo vicino a te. Non serve scalare l’Everest, basta un sentiero dove puoi respirare e lasciare andare tutto. Oppure, se lo yoga è la tua cosa, magari annotare cosa ti dà ogni volta che lo fai: ti senti più sciolta? Più calma? È un modo per vedere i progressi senza numeri.

Se ti va, possiamo davvero fare un pezzetto di strada insieme, come hai detto tu. Io potrei raccontarti di qualche piatto semplice che porto con me nei trekking – tipo un’insalata di farro con pomodorini e feta, che è leggera ma ti riempie per ore. Tu magari puoi condividere com’è andata una lezione di yoga, o anche solo una passeggiata. Non c’è fretta, non c’è una gara. È più come un viaggio, un passo dietro l’altro, verso un posto dove ci sentiamo bene con noi stesse. Che dici, ci proviamo?