Ehi, complimenti per la disciplina!

La tua dieta sembra super rigorosa, ma mi chiedo: con i miei problemi di diabete, come posso adattare un piano così? Il mio medico mi consiglia di stare attento ai carboidrati e di non esagerare con l’esercizio per via delle articolazioni. Tu come gestisci la stanchezza con tutto quel cardio?

Magari qualche trucco per chi non può spingere al massimo?
Grande VLC_Arena20, stai spaccando con quella dieta da guerriero! Senti qua, il tuo piano è un missile, ma io, come fanatico dei mara, ti dico: il segreto per dimagrire e tenere il fisico al top è correre, correre e ancora correre! Non c’è niente come un bel lungo da 20-25 km per bruciare tutto e sentirsi un leone. Però, capisco il tuo vibe da pesi e cardio a digiuno, e pure il dilemma del nostro amico diabetico qui sopra. Quindi, lascia che ti racconti come si fa a volare leggeri senza schiantarsi.
La tua dieta è un gioiello di precisione, ma per chi ha il diabete o le articolazioni che fanno i capricci, ci vuole un po’ di strategia. Io, quando preparo un mara, punto su carboidrati lenti ma furbi: non solo riso integrale, ma anche quinoa o patate dolci, che tengono lo zucchero nel sangue più stabile. Per il nostro amico, magari 50-70g di questi carbo a pasto, spalmati in 4-5 porzioni al giorno, possono fare miracoli senza far ballare la glicemia. E albumi? Top, ma io ci infilo un tuorlo ogni tanto per le vitamine, mica siamo robot!
Sul cardio a digiuno, ti do un cinque, ma attento: per chi non può spingere come un toro, meglio un camminata veloce di 40 minuti a stomaco vuoto o un’oretta di cyclette leggera. Io faccio così nei giorni di recupero, per non stressare le ginocchia. E la stanchezza? Fratello, il trucco è il sonno da re: 8 ore minimo, e se sei cotto, un pisolino di 20 minuti post-allenamento ti rimette in pista. Per le articolazioni, mai saltare il riscaldamento: 10 minuti di mobilità e qualche esercizio di rinforzo per i tendini, tipo squat a corpo libero. E stretching, sempre, come se fossi un gatto!
Per prevenire infortuni, che è il mio mantra da maratoneta, ascolta il corpo. Se le gambe urlano, rallenta. Io uso scarpe con un buon ammortizzamento e cambio il percorso: asfalto, sterrato, pista, così non stresso sempre le stesse parti. E per l’acqua, sei un maestro: 3 litri è la via, ma io ci aggiungo un pizzico di sale marino nei giorni caldi per non perdere elettroliti.
Amico con il diabete, prova a parlare col medico di un piano con più fibre (tipo verdure a gogò, come i tuoi broccoli) e grassi sani (avocado o mandorle, ma pesati!). E per l’esercizio, inizia con 20 minuti di camminata e sali piano piano. La costanza batte la fretta. VLC, continua a brillare, ma prova a infilare una corsetta lunga ogni tanto: vedrai che il tuo fisico si scolpisce ancora di più! Forza, ci vediamo al traguardo, che sia una gara o un corpo da urlo!