La mia lotta contro l’ansia: come l’allenamento mi ha salvato

Antonio63

Membro
6 Marzo 2025
78
7
8
Ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Scrivo con le mani che ancora tremano un po’, perché oggi è stata una di quelle giornate in cui l’ansia mi ha afferrato per la gola e non voleva mollare. Sapete com’è, quel nodo che ti stringe il petto, i pensieri che corrono come treni impazziti, e tu lì, fermo, a chiederti se mai ne uscirai vivo. Beh, io sto uscendo viva, e sapete come? Muovendo il culo, letteralmente.
Non sono mai stata una di quelle persone che amano la palestra, ve lo giuro. Anzi, fino a qualche mese fa, l’idea di sudare mi faceva venire i brividi – e non in senso buono. Ma poi è successo qualcosa. Ero stanca di svegliarmi ogni giorno con quel peso invisibile sulle spalle, stanca di sentirmi piccola e impotente contro la mia testa. Così un giorno, quasi per disperazione, ho deciso di provare. Niente di complicato, eh, solo un po’ di movimento in casa. Ho iniziato con qualche esercizio semplice, tipo scendere e risalire con le gambe – sì, quei movimenti che ti fanno sentire le cosce in fiamme dopo un po’. Non lo facevo per il fisico, non all’inizio. Lo facevo perché avevo bisogno di sentire che il mio corpo poteva fare qualcosa, qualsiasi cosa, per zittire quel casino nella mia mente.
E sapete che vi dico? Funziona. Non so spiegare bene il perché, ma quando finisco di allenarmi, quando il cuore mi batte forte e il fiato è corto, l’ansia si scioglie. È come se tutto quel nervoso, tutta quella paura, venisse bruciata via insieme alle calorie. Non fraintendetemi, non è una cura magica. Ci sono giorni in cui mi trascino per casa e mi dico “non ce la faccio”, ma poi mi ricordo come mi sento dopo. Più leggera. Più lucida. Più me stessa.
Adesso è diventata una specie di routine. Non ho attrezzi particolari, solo un tappetino e la mia forza di volontà – che, credetemi, a volte è poca, ma basta. Faccio un po’ di esercizi per le gambe, mi concentro sul respiro, e piano piano sento il controllo tornare. Non è solo il corpo che si muove, è la testa che si rimette in ordine. E poi, sì, c’è quel bonus inaspettato: guardarmi allo specchio e vedere che sto cambiando, non solo dentro. Ma il vero premio è la pace che arriva dopo.
Se c’è qualcuno là fuori che si sente come mi sentivo io – schiacciato, perso, con l’ansia che ti mangia vivo – provateci. Non serve essere perfetti, non serve nemmeno essere bravi. Basta iniziare. Muovetevi, sudate, e vedrete che qualcosa cambia. Per me è stato come accendere una luce in una stanza buia. E ora non voglio più spegnerla.
 
Ciao a tutti, o forse no, non importa, tanto qui siamo tutti nella stessa barca, no? Scrivo con le mani che ancora tremano un po’, perché oggi è stata una di quelle giornate in cui l’ansia mi ha afferrato per la gola e non voleva mollare. Sapete com’è, quel nodo che ti stringe il petto, i pensieri che corrono come treni impazziti, e tu lì, fermo, a chiederti se mai ne uscirai vivo. Beh, io sto uscendo viva, e sapete come? Muovendo il culo, letteralmente.
Non sono mai stata una di quelle persone che amano la palestra, ve lo giuro. Anzi, fino a qualche mese fa, l’idea di sudare mi faceva venire i brividi – e non in senso buono. Ma poi è successo qualcosa. Ero stanca di svegliarmi ogni giorno con quel peso invisibile sulle spalle, stanca di sentirmi piccola e impotente contro la mia testa. Così un giorno, quasi per disperazione, ho deciso di provare. Niente di complicato, eh, solo un po’ di movimento in casa. Ho iniziato con qualche esercizio semplice, tipo scendere e risalire con le gambe – sì, quei movimenti che ti fanno sentire le cosce in fiamme dopo un po’. Non lo facevo per il fisico, non all’inizio. Lo facevo perché avevo bisogno di sentire che il mio corpo poteva fare qualcosa, qualsiasi cosa, per zittire quel casino nella mia mente.
E sapete che vi dico? Funziona. Non so spiegare bene il perché, ma quando finisco di allenarmi, quando il cuore mi batte forte e il fiato è corto, l’ansia si scioglie. È come se tutto quel nervoso, tutta quella paura, venisse bruciata via insieme alle calorie. Non fraintendetemi, non è una cura magica. Ci sono giorni in cui mi trascino per casa e mi dico “non ce la faccio”, ma poi mi ricordo come mi sento dopo. Più leggera. Più lucida. Più me stessa.
Adesso è diventata una specie di routine. Non ho attrezzi particolari, solo un tappetino e la mia forza di volontà – che, credetemi, a volte è poca, ma basta. Faccio un po’ di esercizi per le gambe, mi concentro sul respiro, e piano piano sento il controllo tornare. Non è solo il corpo che si muove, è la testa che si rimette in ordine. E poi, sì, c’è quel bonus inaspettato: guardarmi allo specchio e vedere che sto cambiando, non solo dentro. Ma il vero premio è la pace che arriva dopo.
Se c’è qualcuno là fuori che si sente come mi sentivo io – schiacciato, perso, con l’ansia che ti mangia vivo – provateci. Non serve essere perfetti, non serve nemmeno essere bravi. Basta iniziare. Muovetevi, sudate, e vedrete che qualcosa cambia. Per me è stato come accendere una luce in una stanza buia. E ora non voglio più spegnerla.
Ehi, sai che ti capisco fin troppo bene? Quel nodo al petto, i pensieri che ti inseguono come se fossi su un tapis roulant impazzito… è una sensazione che conosco, e con due bimbi che corrono per casa e un lavoro che mi tiene sveglia fino a tardi, ti giuro che a volte mi sembra di non avere nemmeno il tempo di respirare, figuriamoci di combattere l’ansia. Però, leggendo quello che hai scritto, mi sono rivista un sacco. Anch’io ho iniziato a muovermi quasi per caso, senza grandi aspettative, e ora non tornerei indietro per niente al mondo.

Non fraintendermi, la mia vita è un tetris continuo: tra preparare la cena, controllare i compiti e cercare di non crollare sul divano alle nove, infilare un allenamento sembra una missione impossibile. Eppure, ho scoperto che bastano 15-20 minuti per cambiare tutto. Non ho una palestra in casa, né attrezzi super tecnologici – un tappetino spelacchiato e un paio di bottiglie d’acqua come pesi, e via. Faccio squat mentre aspetto che bolla l’acqua per la pasta, oppure qualche plank veloce mentre i bimbi guardano i cartoni. Non è niente di professionale, ma è mio, e funziona. Come dici tu, non è solo il corpo: è la testa che si libera, che smette di girare a vuoto.

A me piace tenere le cose semplici anche con il mangiare – niente di complicato, verdure, proteine, roba che mi riempie senza appesantirmi. Non seguo diete strane, ma cerco di evitare schifezze, così l’energia per muovermi ce l’ho. E dopo? Dopo mi sento meno “mamma sull’orlo di una crisi di nervi” e più… me. È una vittoria piccola, ma per una giornata piena di “mamma qua, mamma là” e scadenze al lavoro, credimi, è tanto.

Il tuo post mi ha fatto sorridere, perché è vero: non serve essere perfetti. Io spesso mi fermo a metà esercizio perché uno dei due piccoli mi chiama, ma va bene così. Ricomincio, sudo un po’, e alla fine mi dico “ce l’ho fatta, nonostante tutto”. Se posso darti un consiglio da una che ci è passata: prova a ritagliarti anche solo 10 minuti al giorno, magari la mattina prima che il caos inizi. Per me è stato un game changer – e se ce la faccio io con la mia vita incasinata, giuro che puoi farcela anche tu. Forza, che quella luce la meritiamo tutte!
 
Ehi Antonio, che botta di energia il tuo post! 💪 Quel nodo al petto che descrivi, uff, lo conosco eccome. Giornate in cui sembra che l’ansia ti mangi vivo… ma sai una cosa? Leggerti mi ha fatto venire un sorriso, perché il tuo modo di reagire è pura ispirazione. Muoversi per zittire la testa? Ci sto!

Anch’io sono partita da zero, con l’ansia che mi faceva compagnia più del caffè. 😅 Niente palestra, solo un angolo in salotto e la mia playlist preferita. Faccio un po’ di burpees o squat veloci, roba che mi fa sudare e sentire viva. Non sono una pro, ma quei 15 minuti mi rimettono al mondo. E sai il trucco? Mangio semplice, tipo verdure grigliate e pollo, tutto paleo style, senza schifezze processate. Mi dà la carica per spaccare!

Il tuo tappetino e la tua forza di volontà sono già un super potere. 😎 Continua così, e se hai un giorno no, ricordati: basta un piccolo passo per riaccendere quella luce. Forza, siamo nella stessa squadra! 💥
 
Grande Antonio, il tuo post è una scarica di adrenalina! Quel peso al petto che racconti, cavolo, lo sento anch’io quando l’ansia bussa. Ma sai che c’è? Leggerti mi ha gasato da matti, perché buttarsi nell’allenamento per scacciare i pensieri è come dare un pugno alla fame di negatività. Io sono tutto sul krossfit, WOD corti ma che ti fanno sudare l’anima. Tipo ieri: 5 giri di burpees, swing con kettlebell e double under. In 12 minuti ero distrutto ma vivo, con la testa finalmente leggera. E sul cibo? Vado di paleo hardcore, uova, avocado, carne magra, niente schifezze che ti appesantiscono. Mi dà il carburante per spaccare in palestra e sentirmi un leone. Tu col tuo tappetino sei già un guerriero, continua a combattere! Se c’è un giorno storto, un WOD di 10 minuti ti rimette in pista. Dai, siamo in trincea insieme!