La mia storia: dimagrire con gusto, tutto vegan e naturale!

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denle

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia, perché credo che possa ispirare qualcuno o almeno far venire fame in modo sano! Sono vegana da qualche anno, una scelta che ho fatto per tanti motivi, ma quando ho deciso di perdere qualche chilo, mi sono chiesta: "Come faccio a dimagrire senza rinunciare ai miei principi e, soprattutto, al gusto?". Beh, ce l’ho fatta, e voglio condividere con voi come.
All’inizio pensavo che bastasse mangiare insalate tutto il giorno, ma poi ho capito che la chiave è bilanciare bene i nutrienti, senza strafare con le porzioni o morire di noia a tavola. Ho perso 8 chili in sei mesi, senza fretta, ma con tanta soddisfazione. Non seguo diete drastiche, piuttosto cerco di ascoltare il mio corpo e di preparare piatti che siano leggeri ma saporiti. Ad esempio, una delle mie cene preferite è un piatto di zucchine grigliate con hummus fatto in casa e un po’ di quinoa: semplice, veloce e ti senti sazio senza appesantirti. Oppure, per pranzo, mi piace fare una crema di ceci e carote con spezie come curcuma e cumino – è cremosa, profumata e ha pochissime calorie.
Un trucco che ho trovato utile è giocare con le consistenze e i sapori: magari una zuppa la abbino a qualche fettina di pane integrale tostato, oppure spalmo un po’ di crema di avocado su una gallette di riso per uno spuntino. Non è proprio "separare" i cibi come fanno alcuni, ma mi piace l’idea di non mischiare troppo e dare a ogni ingrediente il suo momento di gloria. La frutta, invece, la tengo per la mattina o il pomeriggio: una macedonia con cannella e un cucchiaino di semi di chia è il mio modo per coccolarmi senza sensi di colpa.
Non vi nego che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci super calorici. Ma poi ho scoperto che si possono fare meraviglie anche senza zucchero raffinato o burro: provate a frullare dei datteri con cacao amaro e mandorle, e avrete una mousse che sembra un peccato di gola, ma non lo è!
Insomma, dimagrire da vegana non è stato un sacrificio, ma un viaggio per scoprire nuovi sapori e sentirmi bene con me stessa. Se avete qualche ricetta o consiglio da condividere, scrivetelo pure, sono curiosa di provare qualcosa di nuovo! Grazie per aver letto fin qui, spero di avervi dato qualche spunto… o almeno fatto venire un po’ di acquolina!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia, perché credo che possa ispirare qualcuno o almeno far venire fame in modo sano! Sono vegana da qualche anno, una scelta che ho fatto per tanti motivi, ma quando ho deciso di perdere qualche chilo, mi sono chiesta: "Come faccio a dimagrire senza rinunciare ai miei principi e, soprattutto, al gusto?". Beh, ce l’ho fatta, e voglio condividere con voi come.
All’inizio pensavo che bastasse mangiare insalate tutto il giorno, ma poi ho capito che la chiave è bilanciare bene i nutrienti, senza strafare con le porzioni o morire di noia a tavola. Ho perso 8 chili in sei mesi, senza fretta, ma con tanta soddisfazione. Non seguo diete drastiche, piuttosto cerco di ascoltare il mio corpo e di preparare piatti che siano leggeri ma saporiti. Ad esempio, una delle mie cene preferite è un piatto di zucchine grigliate con hummus fatto in casa e un po’ di quinoa: semplice, veloce e ti senti sazio senza appesantirti. Oppure, per pranzo, mi piace fare una crema di ceci e carote con spezie come curcuma e cumino – è cremosa, profumata e ha pochissime calorie.
Un trucco che ho trovato utile è giocare con le consistenze e i sapori: magari una zuppa la abbino a qualche fettina di pane integrale tostato, oppure spalmo un po’ di crema di avocado su una gallette di riso per uno spuntino. Non è proprio "separare" i cibi come fanno alcuni, ma mi piace l’idea di non mischiare troppo e dare a ogni ingrediente il suo momento di gloria. La frutta, invece, la tengo per la mattina o il pomeriggio: una macedonia con cannella e un cucchiaino di semi di chia è il mio modo per coccolarmi senza sensi di colpa.
Non vi nego che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci super calorici. Ma poi ho scoperto che si possono fare meraviglie anche senza zucchero raffinato o burro: provate a frullare dei datteri con cacao amaro e mandorle, e avrete una mousse che sembra un peccato di gola, ma non lo è!
Insomma, dimagrire da vegana non è stato un sacrificio, ma un viaggio per scoprire nuovi sapori e sentirmi bene con me stessa. Se avete qualche ricetta o consiglio da condividere, scrivetelo pure, sono curiosa di provare qualcosa di nuovo! Grazie per aver letto fin qui, spero di avervi dato qualche spunto… o almeno fatto venire un po’ di acquolina!
Ehi, un saluto a chi sta scorrendo il forum con un occhio mezzo chiuso, magari dopo una giornata pesante! La tua storia mi ha colpita, sai? Anch’io sono qui per raccontare un po’ di me, anche se il mio percorso è iniziato più per necessità che per scelta. Il medico mi ha messo davanti a una realtà che non volevo vedere: troppo peso, rischi di diabete e pressione alta che bussavano alla porta. Non è stato facile accettarlo, all’inizio mi sentivo quasi offesa, come se il mio corpo mi avesse tradito. Ma poi ho deciso di fare qualcosa, non per estetica, ma per stare bene.

Devo dire che leggere di come hai perso 8 chili senza rinunciare al gusto mi ha fatto riflettere. Io sono partita da un punto diverso: non sono vegana, ma sto provando a mangiare più sano, e il tuo approccio mi sembra qualcosa che potrei provare. All’inizio pensavo che dimagrire fosse solo questione di forza di volontà, tipo resistere alla fame o contare ogni caloria come un ossesso. Invece no, dopo qualche mese ho capito che è più un ascoltare me stessa, un po’ come dici tu. Sono scesa di 6 chili in quattro mesi, non una corsa, ma un passo alla volta. E ti giuro, mi sento un’altra: meno fiatone, meno mal di schiena, persino il sonno è migliorato.

Mi piace l’idea dei tuoi piatti semplici ma gustosi. Io, per esempio, ho scoperto che un’insalata non deve essere triste: ci metto ceci, un filo d’olio, un po’ di limone e spezie, e cambia tutto. Oppure faccio una specie di zuppa con lenticchie e zucchine, che mi riempie senza farmi sentire in colpa. Non sono ancora brava con le creme come la tua di ceci e carote, ma mi hai incuriosita, magari ci provo. Il pane tostato con l’avocado lo faccio anch’io, è una di quelle cose che mi salva quando ho voglia di qualcosa di buono ma non voglio sgarrare.

I momenti duri ci sono stati, eccome. Vedere gli altri mangiare pizzette o tiramisù mentre io sto lì con la mia mela mi fa ancora arrabbiare, a volte. Però hai ragione: si può trovare il modo di non sentirsi puniti. Io ho provato a fare dei dolcetti con banana schiacciata e cacao, niente zucchero, e non erano male. Non proprio una mousse come la tua coi datteri, ma un passo avanti rispetto al rinunciare del tutto.

Insomma, il mio viaggio è nato da un “devi farlo” detto dal medico, ma sta diventando un “voglio farlo” per me stessa. Mi sento meno appesantita, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Grazie per aver condiviso, mi hai dato qualche idea da provare. Se hai un consiglio per rendere le giornate no un po’ meno amare, lo accetto volentieri. E chiunque legga, se ha qualche trucco per non cedere alla tentazione di un cornetto, si faccia avanti!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia, perché credo che possa ispirare qualcuno o almeno far venire fame in modo sano! Sono vegana da qualche anno, una scelta che ho fatto per tanti motivi, ma quando ho deciso di perdere qualche chilo, mi sono chiesta: "Come faccio a dimagrire senza rinunciare ai miei principi e, soprattutto, al gusto?". Beh, ce l’ho fatta, e voglio condividere con voi come.
All’inizio pensavo che bastasse mangiare insalate tutto il giorno, ma poi ho capito che la chiave è bilanciare bene i nutrienti, senza strafare con le porzioni o morire di noia a tavola. Ho perso 8 chili in sei mesi, senza fretta, ma con tanta soddisfazione. Non seguo diete drastiche, piuttosto cerco di ascoltare il mio corpo e di preparare piatti che siano leggeri ma saporiti. Ad esempio, una delle mie cene preferite è un piatto di zucchine grigliate con hummus fatto in casa e un po’ di quinoa: semplice, veloce e ti senti sazio senza appesantirti. Oppure, per pranzo, mi piace fare una crema di ceci e carote con spezie come curcuma e cumino – è cremosa, profumata e ha pochissime calorie.
Un trucco che ho trovato utile è giocare con le consistenze e i sapori: magari una zuppa la abbino a qualche fettina di pane integrale tostato, oppure spalmo un po’ di crema di avocado su una gallette di riso per uno spuntino. Non è proprio "separare" i cibi come fanno alcuni, ma mi piace l’idea di non mischiare troppo e dare a ogni ingrediente il suo momento di gloria. La frutta, invece, la tengo per la mattina o il pomeriggio: una macedonia con cannella e un cucchiaino di semi di chia è il mio modo per coccolarmi senza sensi di colpa.
Non vi nego che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci super calorici. Ma poi ho scoperto che si possono fare meraviglie anche senza zucchero raffinato o burro: provate a frullare dei datteri con cacao amaro e mandorle, e avrete una mousse che sembra un peccato di gola, ma non lo è!
Insomma, dimagrire da vegana non è stato un sacrificio, ma un viaggio per scoprire nuovi sapori e sentirmi bene con me stessa. Se avete qualche ricetta o consiglio da condividere, scrivetelo pure, sono curiosa di provare qualcosa di nuovo! Grazie per aver letto fin qui, spero di avervi dato qualche spunto… o almeno fatto venire un po’ di acquolina!
Ehi, buongiorno o buon pomeriggio, dipende da quando mi leggi! La tua storia mi ha davvero colpita, soprattutto perché anch’io sto cercando di dimagrire senza perdere il gusto di mangiare, e il tuo approccio vegano mi sembra super interessante. Io sono nel bel mezzo del mio "100 giorni senza zucchero" e devo dire che capisco bene quella voglia di mollare davanti ai dolci degli altri. Le prime due settimane sono state un inferno: mal di testa, nervosismo, sognavo cioccolato tutte le notti. Ma poi, piano piano, è cambiato tutto. Ora mi sento più leggera, meno gonfia, e soprattutto ho iniziato a scoprire sapori che prima ignoravo completamente.

Tipo, hai mai notato quanto è dolce una carota cruda quando non sei più abituata allo zucchero? O come un semplice pomodoro fresco può sapere di estate? È una cosa che mi ha sorpresa tantissimo. La tua mousse di datteri, cacao e mandorle mi ha fatto venire voglia di correre in cucina a provarla, sembra perfetta per quei momenti in cui vuoi qualcosa di goloso ma sano. Io di solito per gli spuntini frullo una banana matura con un po’ di latte di mandorla e una spolverata di cannella: sa di dessert, ma non ti appesantisce.

Mi piace il tuo modo di bilanciare i nutrienti senza ossessionarti, è una cosa che sto cercando di imparare anch’io. Ultimamente sto sperimentando con le spezie, tipo il curry su una vellutata di zucca: dà quel tocco in più senza bisogno di aggiungere chissà cosa. E poi, come te, ho capito che giocare con le consistenze aiuta a non annoiarsi mai. Una volta a settimana mi concedo una ciotola di riso integrale con verdure saltate e un filo di tahina: semplice, ma mi fa sentire soddisfatta.

Grazie per aver condiviso la tua esperienza, mi ha dato un sacco di idee! Se ti va, prova a fare un hummus con barbabietola: è cremoso, colorato e ha un sapore dolce ma fresco che potrebbe piacerti. Fammi sapere cosa ne pensi, o se hai altri trucchetti per rendere i piatti vegani ancora più gustosi!
 
Ciao, o magari un "salve" a chi sta leggendo mentre pensa già al prossimo pasto! La tua storia mi ha fatto venire voglia di scriverti subito, perché anch’io ho trovato la mia strada per dimagrire, ma con un approccio diverso: il cardio. Sono una fan sfegatata di tutto quello che fa battere il cuore e sudare, e devo dire che mi ha cambiato la vita, non solo la bilancia. Ho perso 10 chili in otto mesi, correndo, ballando e buttandomi in sessioni di HIIT che all’inizio mi sembravano impossibili. Ora non potrei farne a meno.

Mi piace il tuo modo di vedere il cibo come un alleato, e anch’io cerco di non annoiarmi mai, ma per me il vero segreto è stato muovermi tanto. La mattina, per esempio, mi sveglio presto e faccio una corsa di 30-40 minuti: mi dà una carica pazzesca per iniziare la giornata e mi aiuta a bruciare calorie senza nemmeno accorgermene. Non è solo una questione di peso, però: dopo una bella sessione di cardio mi sento più leggera, più energica, e anche la fame si gestisce meglio. Tipo, torno a casa e mi preparo una ciotola di fiocchi d’avena con latte di soia, qualche fettina di mela e una spolverata di cannella. È semplice, mi riempie e mi dà l’energia per affrontare la mattinata senza crolli.

A volte, invece della corsa, scelgo una lezione di danza online: zumba o qualcosa di ritmato che mi fa divertire. Non sembra nemmeno un allenamento, ma alla fine sono fradicia di sudore e soddisfatta. Oppure, se ho poco tempo, punto su un HIIT veloce: 20 minuti di salti, squat e burpees. Fa male mentre lo fai, ma dopo ti senti invincibile. E il bello è che accelera il metabolismo per ore, quindi continuo a bruciare anche mentre sono ferma.

Non fraintendermi, adoro mangiare bene come te: le tue zucchine con hummus mi ispirano un sacco, e quella crema di ceci e carote la provo di sicuro. Io spesso abbino il cardio a piatti leggeri ma gustosi, tipo un’insalata di rucola, pomodorini e ceci con un filo d’olio e limone, oppure una bowl di quinoa con verdure grigliate. La chiave per me è non sentirmi mai privata di nulla, né di energia né di sapore. E se ho voglia di qualcosa di dolce, frullo un po’ di frutta congelata con latte vegetale: sa di gelato, ma non pesa sulla coscienza.

Mi ha colpito il tuo viaggio vegano, e mi chiedo se hai mai provato a integrarlo con del movimento regolare. Io ho notato che il cardio mi aiuta a bilanciare tutto, anche nei giorni in cui magari esagero un po’ con le porzioni. Se ti va, prova una corsa leggera o una sessione di ballo in casa, magari con una playlist che ti piace: potrebbe essere un bel modo per dare una spinta in più ai tuoi risultati. E tu, hai qualche piatto veloce da consigliarmi per recuperare dopo un allenamento? Sono sempre a caccia di idee! Grazie per il tuo racconto, mi ha fatto riflettere su quanto sia bello trovare il proprio equilibrio.
 
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Ehi, che bella energia che trasmetti! Il cardio è una bomba, ti capisco benissimo, anch’io sudo e mi diverto un sacco, ma per me il segreto sta nei gruppi. Faccio zumba e pilates con altre persone, e quel senso di squadra mi spinge a non mollare mai, anche quando vorrei starmene sul divano. La tua corsa mattutina mi ispira, magari provo a inserirla tra una lezione e l’altra. Dopo allenamento, ti consiglio un frullato veloce: banana, latte di mandorla e un cucchiaio di burro di arachidi, perfetto per ripartire. Tu hai mai provato una lezione di gruppo? Potrebbe piacerti!
 
Ciao, che entusiasmo il tuo post! La tua passione per il cardio e le lezioni di gruppo si sente tutta, e quel frullato sembra proprio una ricarica golosa. Però, devo dirtelo, sono un po’ scettico sul buttarsi solo sull’allenamento di gruppo o sul correre come matti per dimagrire. Non fraintendermi, muoversi è fantastico, ma per me il vero gioco l’ha fatto l’intervallo di digiuno, il famoso 16/8. All’inizio pensavo fosse una di quelle mode strane, tipo “non mangio e svengo”, invece mi ha cambiato il modo di vedere il cibo e il mio corpo.

Spiego come funziona per me: mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e per le altre 16 niente cibo, solo acqua, tè o caffè amaro. Non è fame, è più… dare una pausa al corpo. La cosa bella? Non devi contare calorie o pesare ogni foglia di insalata. Io sono vegano come te, quindi punto su piatti pieni di verdure, legumi, tofu strapazzato con curcuma o hummus con carote. Roba che sazia e ti fa felice.

Le prime settimane, però, ho fatto errori. Tipo mangiare troppo poco nella finestra, pensando “meno è meglio” – sbagliato, ti senti uno straccio. Oppure strafogarmi di cibo spazzatura vegan, perché “tanto sto digiunando”. La chiave è bilanciare: piatti nutrienti, non troppo pesanti, e ascoltare il corpo. Ora peso 15 chili in meno e ho un’energia che non avevo da anni.

Le lezioni di gruppo? Ci ho provato, ma non fanno per me, troppo caos. Però capisco il vibe di squadra che ti gasa. Magari tu potresti provare il digiuno, anche solo un 14/10 per iniziare, e vedere come ti senti. Non è per tutti, ma potrebbe sorprenderti. Fammi sapere se vuoi qualche dritta su come partire!
 
Ciao, che entusiasmo il tuo post! La tua passione per il cardio e le lezioni di gruppo si sente tutta, e quel frullato sembra proprio una ricarica golosa. Però, devo dirtelo, sono un po’ scettico sul buttarsi solo sull’allenamento di gruppo o sul correre come matti per dimagrire. Non fraintendermi, muoversi è fantastico, ma per me il vero gioco l’ha fatto l’intervallo di digiuno, il famoso 16/8. All’inizio pensavo fosse una di quelle mode strane, tipo “non mangio e svengo”, invece mi ha cambiato il modo di vedere il cibo e il mio corpo.

Spiego come funziona per me: mangio in una finestra di 8 ore, di solito dalle 12 alle 20, e per le altre 16 niente cibo, solo acqua, tè o caffè amaro. Non è fame, è più… dare una pausa al corpo. La cosa bella? Non devi contare calorie o pesare ogni foglia di insalata. Io sono vegano come te, quindi punto su piatti pieni di verdure, legumi, tofu strapazzato con curcuma o hummus con carote. Roba che sazia e ti fa felice.

Le prime settimane, però, ho fatto errori. Tipo mangiare troppo poco nella finestra, pensando “meno è meglio” – sbagliato, ti senti uno straccio. Oppure strafogarmi di cibo spazzatura vegan, perché “tanto sto digiunando”. La chiave è bilanciare: piatti nutrienti, non troppo pesanti, e ascoltare il corpo. Ora peso 15 chili in meno e ho un’energia che non avevo da anni.

Le lezioni di gruppo? Ci ho provato, ma non fanno per me, troppo caos. Però capisco il vibe di squadra che ti gasa. Magari tu potresti provare il digiuno, anche solo un 14/10 per iniziare, e vedere come ti senti. Non è per tutti, ma potrebbe sorprenderti. Fammi sapere se vuoi qualche dritta su come partire!
Ehi, che bello leggerti! 😊 Il tuo entusiasmo per il 16/8 è contagioso, e devo dire che il tuo approccio vegano super colorato mi fa venir voglia di sperimentare! Però, sai, io sono una di quelle che crede che il segreto per dimagrire (e stare bene) sia nel modo in cui combiniamo i cibi. 🥗 Sono una fan sfegatata del cibo separato, e ti racconto come funziona per me, magari ti ispira!

Allora, l’idea del cibo separato è che non mischi certi gruppi di alimenti nello stesso pasto, così il tuo stomaco lavora meglio e digerisci come un razzo. 🚀 Tipo, i carboidrati (pasta integrale, riso, patate) li mangio con verdure, ma non con proteine. Le proteine (tofu, tempeh, legumi) invece le abbino solo a verdure non amidacee, tipo zucchine o spinaci. I grassi? Pochi e separati, magari un filo d’olio extravergine a crudo o dell’avocado, ma senza esagerare. E la frutta? Sempre da sola, almeno 30 minuti prima o dopo i pasti. 🍎 Sembra complicato, ma una volta che ci prendi la mano è una passeggiata!

Un esempio di giornata tipo? Colazione con frutta fresca (un bel mix di kiwi e fragole), a pranzo riso basmati con verdure al curry (niente proteine qui!), e a cena un bel piatto di tofu grigliato con broccoli al vapore. Spuntini? Verdure crude con hummus (ma senza pane, per non mischiare). 🥕 All’inizio facevo casino, tipo mangiavo lenticchie con patate pensando “tanto è vegano” – errore! Mi sentivo gonfia come un palloncino. 🎈 Poi ho capito che il mio corpo ama questa chiarezza: ogni pasto ha il suo “tema” e la digestione vola.

Perdere peso? Beh, in 6 mesi ho detto ciao a 12 chili, ma la cosa più bella è l’energia. Niente più sonnolenza post-pasto o pancia che brontola. 💪 Sul movimento, ti do ragione: correre come matti non è la chiave, ma io adoro camminare veloce o fare yoga, che mi tengono attiva senza stress. Le lezioni di gruppo non sono il mio forte, troppo “tutti insieme appassionatamente” per i miei gusti, ma capisco il tuo vibe! 😄

Sul digiuno 16/8, ammetto che mi incuriosisce, ma ho paura che mischiare il mio cibo separato con le finestre orarie mi manderebbe in tilt. 😅 Però mai dire mai, magari provo un 14/10 come suggerisci! Tu hai mai pensato di separare i cibi nei tuoi pasti? Potrebbe essere un bel boost per il tuo percorso, soprattutto visto che sei vegano e hai già un sacco di opzioni gustose. Fammi sapere se vuoi una “tabellina” con le combinazioni giuste per iniziare, è più facile di quello che sembra! 🌱

Un abbraccio e continua così, stai spaccando! 💚
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" a chi sta leggendo con una tazza di caffè in mano! Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia, perché credo che possa ispirare qualcuno o almeno far venire fame in modo sano! Sono vegana da qualche anno, una scelta che ho fatto per tanti motivi, ma quando ho deciso di perdere qualche chilo, mi sono chiesta: "Come faccio a dimagrire senza rinunciare ai miei principi e, soprattutto, al gusto?". Beh, ce l’ho fatta, e voglio condividere con voi come.
All’inizio pensavo che bastasse mangiare insalate tutto il giorno, ma poi ho capito che la chiave è bilanciare bene i nutrienti, senza strafare con le porzioni o morire di noia a tavola. Ho perso 8 chili in sei mesi, senza fretta, ma con tanta soddisfazione. Non seguo diete drastiche, piuttosto cerco di ascoltare il mio corpo e di preparare piatti che siano leggeri ma saporiti. Ad esempio, una delle mie cene preferite è un piatto di zucchine grigliate con hummus fatto in casa e un po’ di quinoa: semplice, veloce e ti senti sazio senza appesantirti. Oppure, per pranzo, mi piace fare una crema di ceci e carote con spezie come curcuma e cumino – è cremosa, profumata e ha pochissime calorie.
Un trucco che ho trovato utile è giocare con le consistenze e i sapori: magari una zuppa la abbino a qualche fettina di pane integrale tostato, oppure spalmo un po’ di crema di avocado su una gallette di riso per uno spuntino. Non è proprio "separare" i cibi come fanno alcuni, ma mi piace l’idea di non mischiare troppo e dare a ogni ingrediente il suo momento di gloria. La frutta, invece, la tengo per la mattina o il pomeriggio: una macedonia con cannella e un cucchiaino di semi di chia è il mio modo per coccolarmi senza sensi di colpa.
Non vi nego che ci sono stati giorni in cui volevo mollare, soprattutto quando vedevo gli altri mangiare dolci super calorici. Ma poi ho scoperto che si possono fare meraviglie anche senza zucchero raffinato o burro: provate a frullare dei datteri con cacao amaro e mandorle, e avrete una mousse che sembra un peccato di gola, ma non lo è!
Insomma, dimagrire da vegana non è stato un sacrificio, ma un viaggio per scoprire nuovi sapori e sentirmi bene con me stessa. Se avete qualche ricetta o consiglio da condividere, scrivetelo pure, sono curiosa di provare qualcosa di nuovo! Grazie per aver letto fin qui, spero di avervi dato qualche spunto… o almeno fatto venire un po’ di acquolina!
Ehi, buongiorno a chi legge sorseggiando il caffè o magari una tisana! Ho letto il tuo post e, devo dirtelo, mi ha colpito la tua storia, ma anche un po’… come dire, fatto storcere il naso. Non fraintendermi, il tuo entusiasmo per il veganismo e per i piatti gustosi è contagioso, e sono felice che tu abbia trovato il tuo equilibrio. Però, leggendo di come mescoli quinoa, hummus e zucchine nello stesso piatto, o ceci e carote con spezie, mi sono sentita un po’ in disaccordo, e ti spiego perché.

Io sono una convinta sostenitrice del mangiare separato, e non è solo una fissazione, ma un modo per far lavorare meglio il nostro corpo. Mischiare proteine, carboidrati e grassi nello stesso pasto, come fai tu con quinoa e hummus, per esempio, può rallentare la digestione e farci sentire gonfi o appesantiti, anche se il piatto è super sano. Il mio approccio è diverso: divido i nutrienti per aiutare il corpo a processarli senza stress. Per esempio, a pranzo magari mangio solo carboidrati, come una porzione di riso integrale con verdure cotte al vapore e un filo d’olio, senza aggiungere legumi o altre proteine. A cena, invece, punto su proteine vegetali, tipo un’insalata di tofu marinato con erbe e verdure crude, senza carboidrati. La frutta? La tengo lontana dai pasti principali, come fai tu, ma la mangio da sola, almeno 30 minuti prima o dopo qualsiasi altra cosa.

Non sto dicendo che il tuo metodo non funzioni, i tuoi 8 chili persi parlano da soli. Ma mi sento un po’ frustrata quando leggo di diete vegane che sembrano ignorare il principio della separazione. Per me, è stato un game-changer: non solo ho perso peso (circa 6 chili in quattro mesi), ma ho anche detto addio a quella sensazione di pesantezza dopo i pasti. E non è che mangio triste, eh! Per esempio, uno dei miei piatti preferiti è una crema di zucca con un pizzico di noce moscata, che faccio senza aggiungere altro, così resta leggera e il corpo la digerisce in un lampo. Oppure, per uno spuntino, mi preparo delle fettine di mela con un po’ di cannella, ma senza abbinarle a nient’altro.

Capisco che ognuno ha il suo percorso, e il tuo sembra pieno di creatività e amore per la cucina. Però, mi chiedo: hai mai provato a separare i nutrienti per vedere come ti senti? Magari potresti fare un esperimento per una settimana: un pasto solo carboidrati, uno solo proteine, e vedere se cambia qualcosa nella tua energia o nella tua digestione. Non è una critica, davvero, è solo che mi dispiace pensare che qualcuno possa perdere l’occasione di sentirsi ancora meglio solo perché non conosce questo approccio.

Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto riflettere e anche venire voglia di provare quella mousse di datteri e cacao, magari come spuntino isolato. Se ti va, raccontami cosa ne pensi della separazione dei cibi, sono curiosa! E se qualcuno nel forum segue questo metodo, scrivete pure, così ci scambiamo qualche idea per piatti semplici e divisi.
 
Ehi, un saluto a chi sta leggendo, magari con un frullato verde in mano! Denle, la tua storia è super ispirante, complimenti per i tuoi 8 chili persi e per la passione che metti nei tuoi piatti vegani. Mi ritrovo nel tuo amore per i sapori e nella voglia di dimagrire senza sacrifici, ma, leggendo del tuo mix di quinoa, hummus e zucchine, devo ammettere che ho avuto un piccolo brivido. Non perché non sia sano, ma perché, da viaggiatrice sempre in movimento, ho trovato un approccio diverso che per me è stato una svolta.

Mangiare bene in viaggio non è facile: tra ristoranti, voli e hotel, mantenere il peso sotto controllo può diventare un incubo. Io punto su pasti semplici e separati, un po’ come dice l’altra utente, ma con un occhio al mio indice di massa corporea, che cerco di tenere stabile anche quando sono lontana da casa. Per esempio, a pranzo mi concentro sui carboidrati: magari un’insalata di farro con pomodorini e rucola, condita solo con limone e un filo d’olio, così è leggera e mi dà energia per esplorare una nuova città. A cena, invece, vado di proteine vegetali: un burger di lenticchie con verdure grigliate, senza aggiungere cereali o grassi pesanti. La frutta la tengo per gli spuntini, tipo una mela mangiata da sola mentre cammino verso un museo, almeno un’ora prima o dopo i pasti.

Questo modo di mangiare separato mi aiuta a non sentirmi gonfia, soprattutto quando sono in viaggio e il mio corpo è già stressato da cambi di fuso orario o giornate intense. Non dico che mischiare nutrienti sia sbagliato, ma per me dividere carboidrati e proteine è stato un game-changer: non solo ho perso 5 chili in tre mesi, ma mi sento più leggera e attiva, anche dopo una giornata di trekking o riunioni. In hotel, per esempio, mi porto sempre un piccolo frullatore da viaggio per fare un hummus veloce da abbinare a bastoncini di carote, oppure preparo una porzione di riso integrale con spezie che mangio con verdure crude. Se sono in natura, punto su snack semplici come mandorle o una banana, ma sempre da soli.

Denle, hai mai provato a organizzare i tuoi pasti in questo modo, magari durante una settimana intensa? Non sto dicendo di cambiare tutto, ma potrebbe essere un esperimento interessante, specialmente per ottimizzare come il tuo corpo usa i nutrienti. E poi, in viaggio, piatti semplici e separati sono una salvezza: meno ingredienti mescoli, meno rischi di sentirti appesantita mentre sei in giro.

Grazie per il tuo racconto, mi hai fatto venire voglia di provare quella crema di ceci e carote, magari come piatto proteico serale. Se qualcuno nel forum ha trucchi per mangiare sano in viaggio o segue la separazione dei nutrienti, scrivete, sono tutta orecchie!