Ragazzi, sapete qual è la vera bellezza di svegliarsi presto la mattina? Scendere in silenzio sul mio balcone, con il sole che appena spunta, e raccogliere i pomodorini maturi che ho visto crescere giorno dopo giorno. Non c’è niente di più tranquillo, niente che mi dia quella sensazione di controllo e pace. Io non sono una fanatica delle diete complicate, sapete, quelle con mille regole e conteggi. Però credo fermamente che mangiare quello che coltivi tu stesso sia un modo per stare bene, dentro e fuori.
Le zucchine che ho piantato quest’anno, per esempio, le taglio a fettine sottili e le cuocio appena, con un filo d’olio. Hanno un sapore semplice, vero, e so esattamente cosa sto mettendo nel piatto: niente pesticidi, niente schifezze. La mia bilancia non è solo quella della cucina, è anche quella del corpo che si sente più leggero. Non è tanto una questione di calorie, anche se certo, tengo d’occhio pure quelle. È più il sapere che ogni boccone viene da un posto che conosco, che ho curato io.
E poi c’è il ritmo che ti dà tutto questo. La mattina raccolgo, a mezzogiorno preparo qualcosa di fresco, la sera magari un’insalata con quello che è rimasto. Non serve correre o stressarsi, è tutto lì, a portata di mano. Ieri ho preso qualche fragolina dal vaso vicino alla ringhiera: piccole, non perfette come quelle del supermercato, ma dolcissime. Me le sono mangiate così, senza nemmeno lavarle troppo, e mi sono sentita… in armonia, ecco.
Non dico che sia la soluzione per tutti, ognuno ha il suo cammino. Ma per me, questo balcone pieno di vasi, con i suoi tempi lenti e i suoi frutti sinceri, è il mio piccolo segreto per stare bene. E magari dimagrire un po’, sì, ma quasi senza accorgermene.
Le zucchine che ho piantato quest’anno, per esempio, le taglio a fettine sottili e le cuocio appena, con un filo d’olio. Hanno un sapore semplice, vero, e so esattamente cosa sto mettendo nel piatto: niente pesticidi, niente schifezze. La mia bilancia non è solo quella della cucina, è anche quella del corpo che si sente più leggero. Non è tanto una questione di calorie, anche se certo, tengo d’occhio pure quelle. È più il sapere che ogni boccone viene da un posto che conosco, che ho curato io.
E poi c’è il ritmo che ti dà tutto questo. La mattina raccolgo, a mezzogiorno preparo qualcosa di fresco, la sera magari un’insalata con quello che è rimasto. Non serve correre o stressarsi, è tutto lì, a portata di mano. Ieri ho preso qualche fragolina dal vaso vicino alla ringhiera: piccole, non perfette come quelle del supermercato, ma dolcissime. Me le sono mangiate così, senza nemmeno lavarle troppo, e mi sono sentita… in armonia, ecco.
Non dico che sia la soluzione per tutti, ognuno ha il suo cammino. Ma per me, questo balcone pieno di vasi, con i suoi tempi lenti e i suoi frutti sinceri, è il mio piccolo segreto per stare bene. E magari dimagrire un po’, sì, ma quasi senza accorgermene.