Ma perché nessuno capisce quanto è dura la dieta per la gara? Sto sudando l’anima e niente!

Ehi, che bella la tua immagine della danza sulla corda tesa, mi ci ritrovo proprio! La tua passione e il modo in cui trasformi la fatica in un rituale quasi poetico mi danno una carica pazzesca. Quelle fasce con gli oli essenziali sembrano un momento di pace in mezzo alla tempesta, e quel quaderno delle vittorie… cavolo, è un’idea che voglio rubarti! Scrivere i giorni in cui si resiste è come costruire un ponte verso il traguardo, passo dopo passo.

Io, per la mia preparazione al prossimo trail running, sto puntando tutto su un mix di disciplina e piccoli premi. La dieta è tosta, sempre a calcolare proteine e carboidrati per avere energia senza appesantirmi. Però, sai, mi sono dato una regola: ogni settimana che rispetto il piano, mi regalo qualcosa di non commestibile. Tipo un nuovo paio di calze tecniche o una playlist nuova per gli allenamenti. Sembra sciocco, ma mi aiuta a non vedere il frigo come l’unico amico. E poi, le corse lunghe nei boschi sono la mia terapia: il vento in faccia, il ritmo dei piedi, il cuore che pompa. Lì dimentico la bilancia e sento solo il mio corpo che risponde, che diventa più forte.

Il metodo Wim Hof che ti incuriosisce lo sto ancora sperimentando. Quelle docce fredde sono una botta di adrenalina, ma mi fanno sentire vivo, come se ogni cellula urlasse “ce la fai!”. Se provi, fammi sapere com’è! E tu, dimmi, come fai a tenere alta la motivazione quando la stanchezza ti prende a schiaffi? Qui siamo tutti sulla stessa corda, e ogni tuo spunto è un appiglio per non cadere. Forza, continua a brillare!