Mamme in forma: routine veloci per tornare in linea tra pappe e pannolini!

chippendale

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6 Marzo 2025
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Ciao ragazze, sono qui con il caffè in una mano e un pannolino nell’altra, e vi giuro che a volte mi sembra di correre una maratona senza nemmeno accorgermene! Dopo il parto ho preso un bel po’ di chili, e ora che il mio piccolo ha quasi un anno, sto cercando di rimettermi in forma, ma il tempo… dove lo trovo? Tra pappe, ninne nanne e lavatrici infinite, mi resta giusto qualche minuto per me.
Voi come fate? Io ho iniziato a fare dei mini-allenamenti a casa, tipo 15 minuti di squat e addominali mentre lui dorme (quando decide di collaborare!). Ho scaricato un’app con esercizi veloci, niente di complicato, perché se no mollo subito. Mi sto anche aiutando con un po’ di sane abitudini: bevo tanta acqua, cerco di mangiare più frutta e verdura (anche se la tentazione di una lasagna è sempre dietro l’angolo!). Mi hanno detto che pure le vitamine possono dare una mano a sentirsi meno stanche e a tenere il ritmo, ma non so bene da dove iniziare.
L’altro giorno ho provato a fare una passeggiata veloce col passeggino, spingendo come una forsennata per fare un po’ di cardio… il piccolo rideva e io sudavo, un successone! Però ammetto che a volte mi sento in colpa: vorrei dedicarmi di più a me stessa, ma poi penso che sto già facendo tanto per lui. Qualcuna di voi ha qualche trucco per incastrare tutto? Magari una routine che si può fare con il bimbo in braccio o mentre gioca?
Dai, condividete le vostre idee, che qui serve ispirazione! Io vi leggo appena riesco a mettere giù il terremoto… cioè, il mio amore!
 
Ehi, capisco perfettamente la tua situazione, sembra di guardarmi allo specchio, ma senza caffè perché finisce sempre che me lo dimentico freddo sul tavolo! Sono uno studente, quindi tra lezioni, libri e un budget che definire ristretto è un eufemismo, il tempo per rimettermi in forma è un lusso che mi devo ritagliare con le unghie e con i denti. Ti racconto un po’ come sto provando a fare, magari qualcosa ti torna utile.

Anch’io punto su allenamenti veloci, tipo i tuoi 15 minuti. In dormitorio non ho spazio per grandi cose, ma squat, plank e qualche saltello li faccio vicino al letto mentre il mio coinquilino è a lezione. Non serve chissà che, basta essere costanti. La passeggiata col passeggino che dici tu mi ha fatto pensare: io a volte corro dietro al bus quando lo perdo, e ti giuro che è un cardio niente male! Potresti provare a trasformare quei momenti col piccolo in qualcosa di attivo, tipo ballare mentre lo tieni in braccio o fare affondi spingendo il passeggino avanti e indietro nel soggiorno. È un modo per stare insieme e muoverti senza sentirti troppo in colpa.

Sul cibo, ti capisco con la lasagna, pure io cedo spesso alla pasta al forno della mensa. Però ho trovato qualche trucco cheap che funziona. Per esempio, compro verdure surgelate, costano poco e non devo preoccuparmi di pulirle o tagliarle, le butto in padella con un po’ di spezie e via. La frutta la prendo al mercato verso sera, quando scontano quella matura, e me la porto dietro per gli spuntini. Acqua tanta, come dici tu, e se avanza qualcosa dal budget provo a prendere un multivitaminico base, niente di caro, giusto per non crollare a metà giornata. Non so se sia scientifico, ma mi sento meno uno straccio.

Il tuo senso di colpa lo capisco, ma guarda, già correre dietro al piccolo è un lavoro a tempo pieno, sei una mamma e una guerriera insieme. Io non ho figli, ma il caos della vita da studente è simile: mille cose da fare e zero tempo per me. Il trucco, almeno per me, è non pensare a una routine perfetta, ma a incastrare qualcosa di fattibile. Tipo, mentre lui gioca sul tappeto, potresti provare a fare qualche esercizio lì vicino, magari coinvolgendolo con una canzoncina. Oppure, se prepari le pappe, usa quel momento per fare qualche passo sul posto o stretching.

Leggerti mi ha dato un po’ di carica, sai? Siamo in tanti a combattere con il tempo e le tentazioni, ma condividere queste idee aiuta. Fammi sapere se provi qualcosa di quello che ho scritto, o se hai altri consigli da sparare. Io nel frattempo cerco di non cedere al richiamo della pizza scontata di stasera… resistenza!
 
Ehi, leggerti è stato come prendere una boccata d’aria fresca mentre nuoto a rana! Tra pappe, pannolini e corse dietro al bus, mi sa che abbiamo in comune quella voglia di ritagliarci un angolino per noi, no? La tua energia mi ha fatto venir voglia di raccontarti come il nuoto mi sta aiutando a rimettermi in linea, e magari qualche idea può ispirarti per incastrare movimento e vita da mamma.

Io sono un fan sfegatato della piscina, ci vado da un paio d’anni e ti giuro, è stata la svolta. Non solo perché brucio calorie senza nemmeno accorgermene, ma perché l’acqua mi fa sentire leggera, come se il caos della giornata restasse fuori dalla vasca. All’inizio facevo solo qualche bracciata scoordinata, ora invece ho un piano che mi tiene in riga. Tipo, alterno stili diversi: un po’ di crawl per scaldarmi, poi dorso per rilassarmi e rana per lavorare su gambe e fiato. Non serve essere una sirenetta, basta muoversi con costanza. Di solito sto in acqua 40 minuti, tre volte a settimana, ma anche 20 minuti fanno la differenza. La cosa bella? I muscoli lavorano senza stressare le articolazioni, che per me era un problema dopo qualche chilo di troppo.

Capisco che con un bimbo piccolo la piscina può sembrare un miraggio, ma ascoltami: magari potresti provare qualcosa di simile senza uscire di casa. Hai mai pensato a esercizi che “imitano” il nuoto? Tipo, sdraiata sul tappeto, fai movimenti con le braccia come se stessi nuotando a crawl o dorso. È un modo per attivare il corpo mentre il piccolo gioca lì vicino. Oppure, se riesci a portarlo al parco, spingere il passeggino su e giù per una salita è un po’ come fare resistenza in acqua, allena senza distruggerti. E se il bimbo è in vena di risate, prova a “nuotare” con lui in braccio, facendo movimenti lenti come se foste in una piscina immaginaria. È un gioco per lui e un workout per te!

Sul cibo, mi ritrovo tanto nei tuoi trucchetti. Le verdure surgelate sono una manna, io ci aggiungo un filo d’olio e del curry per dargli sapore senza spendere una fortuna. La frutta al mercato è un’ottima idea, anch’io punto su quella matura per risparmiare. In piscina ho imparato a portarmi sempre una bottiglietta d’acqua, sembra banale ma mi salva dagli attacchi di fame nervosa. E quando proprio cedo alla tentazione – tipo un pezzo di focaccia che mi chiama dal banco – cerco di non sentirmi in colpa. L’importante è tornare in vasca il giorno dopo, no?

Quello che mi piace del tuo post è che trasmetti grinta, anche se corri come una pazza tra mille impegni. Secondo me, il segreto è fare le cose in due, non nel senso romantico, ma proprio pratico. Tipo, io in piscina ho fatto amicizia con una ragazza che ha il mio stesso ritmo, e ci sproniamo a vicenda. Magari tu potresti coinvolgere un’amica o anche il tuo bimbo in piccoli momenti attivi. Pensa a una passeggiata veloce col passeggino insieme a un’altra mamma, o a fare squat mentre canti una filastrocca per farlo ridere. È come allenarsi senza sentirti sola nella fatica.

Sai, leggerti mi ha fatto pensare che siamo un po’ tutti nella stessa barca – o nella stessa piscina, nel mio caso! Non serve strafare, basta trovare quel qualcosa che ti fa stare bene e ti tiene in movimento. Se mai ti capita di provare un corso di acquagym o anche solo di camminare immaginando di nuotare, fammi sapere come va. Io nel frattempo resisto alla pizza come te… o almeno ci provo! Forza, continua così, sei una mamma che spacca.
 
Ciao, il tuo entusiasmo per la piscina è contagioso, sembra quasi di sentire il profumo del cloro e la leggerezza dell’acqua leggendoti! La tua routine mi ha colpita, e visto che siamo in un angolo di mamme che cercano di ritagliarsi un po’ di benessere tra pappe e pannolini, vorrei condividere come sto provando a rimettermi in forma con un approccio low-carb, ispirato a diete come Atkins e paleo, che per me è stato una scoperta scientifica applicata alla vita reale.

Da quando sono diventata mamma, il tempo è un lusso, e il mio corpo sembrava ricordarmi ogni giorno i chili presi in gravidanza. Ho iniziato a studiare un po’ di nutrizione, e le diete a basso contenuto di carboidrati mi hanno convinta per il loro razionale scientifico: riducendo zuccheri e amidi, il corpo usa i grassi come fonte di energia, il che aiuta a perdere peso senza sentire quella fame che ti fa aprire il frigo ogni ora. Non è solo una questione di bilancia, ma di salute: stabilizzare la glicemia mi ha dato più energia per star dietro al mio bimbo, e questo per me è oro.

La mia routine si basa su proteine magre, verdure a foglia verde e grassi sani. Per esempio, al mattino mangio uova strapazzate con spinaci e un po’ di avocado, che mi tengono sazia fino a pranzo. A cena, spesso preparo del pollo al forno con broccoli e un filo d’olio extravergine. Le verdure surgelate, come dicevi tu, sono una salvezza: le cuocio al vapore e aggiungo spezie per variare. Evito pasta, pane e dolci, ma non mi sento privata perché ho riscoperto alimenti come le mandorle o il cioccolato fondente al 90%. La chiave è pianificare: la domenica preparo una lista di pasti semplici, così anche nelle giornate caotiche non deraglio. Scientificamente, questo approccio riduce i picchi insulinici, che per una mamma sempre di corsa è un aiuto per non crollare a metà pomeriggio.

Sul movimento, ammiro la tua costanza in piscina, ma per me la sfida è incastrare l’attività fisica senza spostarmi troppo. Ho trovato ispirazione nei tuoi esercizi “a secco” e sto provando qualcosa di simile: mentre il bimbo gioca, faccio circuiti di 10 minuti con squat, plank e movimenti che mimano il nuoto, come suggerivi. Non è la palestra, ma la scienza dice che anche brevi sessioni ad alta intensità stimolano il metabolismo e migliorano la sensibilità insulinica, perfetta per chi segue una low-carb. Quando riesco, porto il piccolo al parco e cammino a passo veloce col passeggino: è un allenamento cardiovascolare che non stressa le articolazioni, un po’ come il tuo nuoto.

Per la sicurezza, sto attenta a non esagerare: le diete low-carb possono essere intense all’inizio, quindi ho iniziato gradualmente, tenendo d’occhio l’idratazione e assumendo abbastanza elettroliti, come potassio e magnesio, per evitare stanchezza. Anche con l’attività fisica, ascolto il corpo per non strafare, soprattutto perché con un bimbo piccolo non posso permettermi di essere ko. Ho letto studi che sottolineano l’importanza di bilanciare dieta e movimento per mantenere la massa muscolare, e questo mi guida.

Il tuo spirito di squadra in piscina mi ha fatto riflettere: sto cercando di coinvolgere un’amica per condividere idee di pasti low-carb o fare passeggiate insieme. Come dici tu, fare le cose in due dà una spinta in più. E quando cedo a una fetta di pizza – sì, capita anche a me! – cerco di non colpevolizzarmi: la costanza, non la perfezione, è ciò che funziona, come confermano anche le ricerche sul comportamento alimentare.

Leggerti mi ha ricordato che, nonostante il caos da mamme, possiamo trovare strategie che ci fanno stare bene e ci tengono in salute. Se mai proverai a ridurre i carboidrati o a sperimentare un circuito veloce in casa, fammi sapere com’è andata. Intanto, continuo a prendere spunto dalla tua grinta acquatica e a resistere alle tentazioni, o almeno ci provo! Forza, siamo mamme che non mollano.
 
Ciao, il tuo entusiasmo per la piscina è contagioso, sembra quasi di sentire il profumo del cloro e la leggerezza dell’acqua leggendoti! La tua routine mi ha colpita, e visto che siamo in un angolo di mamme che cercano di ritagliarsi un po’ di benessere tra pappe e pannolini, vorrei condividere come sto provando a rimettermi in forma con un approccio low-carb, ispirato a diete come Atkins e paleo, che per me è stato una scoperta scientifica applicata alla vita reale.

Da quando sono diventata mamma, il tempo è un lusso, e il mio corpo sembrava ricordarmi ogni giorno i chili presi in gravidanza. Ho iniziato a studiare un po’ di nutrizione, e le diete a basso contenuto di carboidrati mi hanno convinta per il loro razionale scientifico: riducendo zuccheri e amidi, il corpo usa i grassi come fonte di energia, il che aiuta a perdere peso senza sentire quella fame che ti fa aprire il frigo ogni ora. Non è solo una questione di bilancia, ma di salute: stabilizzare la glicemia mi ha dato più energia per star dietro al mio bimbo, e questo per me è oro.

La mia routine si basa su proteine magre, verdure a foglia verde e grassi sani. Per esempio, al mattino mangio uova strapazzate con spinaci e un po’ di avocado, che mi tengono sazia fino a pranzo. A cena, spesso preparo del pollo al forno con broccoli e un filo d’olio extravergine. Le verdure surgelate, come dicevi tu, sono una salvezza: le cuocio al vapore e aggiungo spezie per variare. Evito pasta, pane e dolci, ma non mi sento privata perché ho riscoperto alimenti come le mandorle o il cioccolato fondente al 90%. La chiave è pianificare: la domenica preparo una lista di pasti semplici, così anche nelle giornate caotiche non deraglio. Scientificamente, questo approccio riduce i picchi insulinici, che per una mamma sempre di corsa è un aiuto per non crollare a metà pomeriggio.

Sul movimento, ammiro la tua costanza in piscina, ma per me la sfida è incastrare l’attività fisica senza spostarmi troppo. Ho trovato ispirazione nei tuoi esercizi “a secco” e sto provando qualcosa di simile: mentre il bimbo gioca, faccio circuiti di 10 minuti con squat, plank e movimenti che mimano il nuoto, come suggerivi. Non è la palestra, ma la scienza dice che anche brevi sessioni ad alta intensità stimolano il metabolismo e migliorano la sensibilità insulinica, perfetta per chi segue una low-carb. Quando riesco, porto il piccolo al parco e cammino a passo veloce col passeggino: è un allenamento cardiovascolare che non stressa le articolazioni, un po’ come il tuo nuoto.

Per la sicurezza, sto attenta a non esagerare: le diete low-carb possono essere intense all’inizio, quindi ho iniziato gradualmente, tenendo d’occhio l’idratazione e assumendo abbastanza elettroliti, come potassio e magnesio, per evitare stanchezza. Anche con l’attività fisica, ascolto il corpo per non strafare, soprattutto perché con un bimbo piccolo non posso permettermi di essere ko. Ho letto studi che sottolineano l’importanza di bilanciare dieta e movimento per mantenere la massa muscolare, e questo mi guida.

Il tuo spirito di squadra in piscina mi ha fatto riflettere: sto cercando di coinvolgere un’amica per condividere idee di pasti low-carb o fare passeggiate insieme. Come dici tu, fare le cose in due dà una spinta in più. E quando cedo a una fetta di pizza – sì, capita anche a me! – cerco di non colpevolizzarmi: la costanza, non la perfezione, è ciò che funziona, come confermano anche le ricerche sul comportamento alimentare.

Leggerti mi ha ricordato che, nonostante il caos da mamme, possiamo trovare strategie che ci fanno stare bene e ci tengono in salute. Se mai proverai a ridurre i carboidrati o a sperimentare un circuito veloce in casa, fammi sapere com’è andata. Intanto, continuo a prendere spunto dalla tua grinta acquatica e a resistere alle tentazioni, o almeno ci provo! Forza, siamo mamme che non mollano.
Ciao! La tua passione per il low-carb è super ispirante, e quel mix di scienza e vita da mamma mi ha colpita. Anch’io punto su routine semplici per stare in forma, e visto che il tempo scarseggia, ho trovato nei circuiti veloci a casa un alleato perfetto. Mentre il bimbo gioca, faccio 10-15 minuti di esercizi tipo squat, affondi e plank, alternando intensità per dare una scossa al metabolismo. Non serve attrezzatura, solo costanza, e il corpo risponde: più energia e meno fiatone dietro al passeggino! La tua idea di pianificare i pasti la condivido in pieno, io preparo verdure e proteine la sera prima per non sgarrare. E sì, hai ragione: la costanza batte la perfezione. Se provi un circuito casalingo, raccontami com’è andata. Forza, teniamo il ritmo!