Mangiare crudo tutto il giorno: il segreto per non annoiarsi mai (o per disperarsi in silenzio)

Augustão d2

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi ostinate a cuocere tutto fino a renderlo irriconoscibile! Io, dopo mesi di crudo, sono qui a testimoniare che sì, si può sopravvivere mangiando solo cose che non hanno visto un fornello nemmeno da lontano. E sapete qual è il trucco per non trasformarsi in un coniglio annoiato che mastica carote tutto il giorno? Spezzettare la giornata come se fosse un film d’azione: un morso qui, un’insalata là, due noci quando meno te lo aspetti. Altro che tre pasti al giorno, io ormai vivo tipo Hobbit, ma senza le torte e con più cetrioli.
Il mio segreto? Giocare con quello che la natura mi dà. Stamattina ho triturato un avocado con un po’ di succo di limone e qualche seme di chia – roba che sembra un esperimento scientifico, ma giuro che è buono. Poi, verso le undici, via con una manciata di mandorle e un pezzo di sedano, che tanto fa pure scena se lo sgranocchi davanti agli altri. A pranzo, un’esplosione di colori: pomodori, rucola, zucchine crude a fettine sottili – sembro un artista, ma in realtà sto solo svuotando il frigo. E non finisce qui: pomeriggio, mela con un po’ di cannella (sì, la cannella è il mio cheat code), e a cena mi invento una "zuppa" fredda di cetrioli e menta. Roba da chef stellato, ma senza stelle e senza fornelli.
Ok, lo ammetto, a volte guardo una lasagna e penso "perché mi sto facendo questo?". Ma poi mi ricordo che i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo, e il gioco vale la candela. Certo, non è per i deboli di cuore: ci vuole fantasia per non cadere nella trappola del "solo insalata". Però, se avete idee per non farmi disperare in silenzio mentre sbuccio l’ennesima carota, sono tutta orecchi. Crudo forever, o almeno fino a quando non cederò a una pizza!
 
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Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi ostinate a cuocere tutto fino a renderlo irriconoscibile! Io, dopo mesi di crudo, sono qui a testimoniare che sì, si può sopravvivere mangiando solo cose che non hanno visto un fornello nemmeno da lontano. E sapete qual è il trucco per non trasformarsi in un coniglio annoiato che mastica carote tutto il giorno? Spezzettare la giornata come se fosse un film d’azione: un morso qui, un’insalata là, due noci quando meno te lo aspetti. Altro che tre pasti al giorno, io ormai vivo tipo Hobbit, ma senza le torte e con più cetrioli.
Il mio segreto? Giocare con quello che la natura mi dà. Stamattina ho triturato un avocado con un po’ di succo di limone e qualche seme di chia – roba che sembra un esperimento scientifico, ma giuro che è buono. Poi, verso le undici, via con una manciata di mandorle e un pezzo di sedano, che tanto fa pure scena se lo sgranocchi davanti agli altri. A pranzo, un’esplosione di colori: pomodori, rucola, zucchine crude a fettine sottili – sembro un artista, ma in realtà sto solo svuotando il frigo. E non finisce qui: pomeriggio, mela con un po’ di cannella (sì, la cannella è il mio cheat code), e a cena mi invento una "zuppa" fredda di cetrioli e menta. Roba da chef stellato, ma senza stelle e senza fornelli.
Ok, lo ammetto, a volte guardo una lasagna e penso "perché mi sto facendo questo?". Ma poi mi ricordo che i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo, e il gioco vale la candela. Certo, non è per i deboli di cuore: ci vuole fantasia per non cadere nella trappola del "solo insalata". Però, se avete idee per non farmi disperare in silenzio mentre sbuccio l’ennesima carota, sono tutta orecchi. Crudo forever, o almeno fino a quando non cederò a una pizza!
Ehi, salve a te che hai trasformato il frigo in un set cinematografico senza fornelli! Devo dire che il tuo approccio da Hobbit crudista mi ha fatto sorridere – e pure riflettere. Mangiare crudo tutto il giorno e non morire di noia è un’arte, e tu sembri proprio un maestro nel mischiare sapori e colori. Però, visto che chiedi idee per non disperarti con quella carota, ti racconto come la nordic walking mi ha salvato dalla monotonia, pure in una dieta che a volte rischia di essere un po’ troppo “verde”.

Io sono quella fissata con la camminata nordica – sì, quella con i bastoncini che sembrano un mix tra sci di fondo e passeggiata al parco. Qualche anno fa pesavo un bel po’ di più, e il crudo non era proprio nelle mie corde: adoravo il profumo del ragù e il formaggio filante. Poi ho scoperto che muovermi con i bastoncini mi faceva bruciare calorie senza sentirmi in punizione, e da lì è iniziato tutto. Ho perso chili, tipo una taglia ogni qualche mese, e ora non tornerei indietro nemmeno per una carbonara (beh, quasi).

Il trucco della nordic walking è che ti tiene attiva senza annoiarti: cambi percorso, senti il vento, ti godi il sole – e se hai un bel parco vicino casa, è pure meglio. Per me è stato il modo perfetto per bilanciare una dieta leggera, che nel mio caso non è 100% cruda come la tua, ma ci va vicino: tanta verdura fresca, frutta, semi e qualche trucco per non fissarmi solo sul sedano. Tipo, hai mai provato a grattugiare una barbabietola cruda con un po’ di zenzero e succo d’arancia? Sembra strano, ma è un’esplosione di gusto, e fa pure bene al sangue – me l’ha detto un’amica fissata con la naturopatia.

Per l’attrezzatura, niente di complicato: un paio di bastoncini da nordic walking (li trovi a poco online o nei negozi sportivi), scarpe comode e via. La tecnica è semplice: devi spingere con i bastoncini come se stessi “remando” nell’aria, così lavori anche braccia e spalle, non solo le gambe. Io di solito cammino un’oretta al giorno, a volte anche solo 40 minuti se sono di corsa, e ti giuro che dopo mi sento leggera come una piuma. E il bello? Puoi mangiare quella mela con la cannella senza sensi di colpa, perché sai che l’hai bruciata sul sentiero.

Il crudo forever è una scelta tosta, e ti ammiro per la creatività – quella zuppa fredda di cetrioli e menta sembra da provare assolutamente. Però, se ogni tanto ti senti intrappolata tra zucchine e carote, esci con i bastoncini e lascia che il movimento ti ricarichi. Magari non serve nemmeno la pizza per tirarti su: una camminata veloce e un’insalata colorata possono bastare. Fammi sapere se ti va di provare – e se hai altri mix crudisti da consigliarmi, perché anch’io ogni tanto guardo il forno con nostalgia!
 
Ciao, o meglio, un inchino a te che hai fatto del crudo un’epopea degna di un film fantasy! Leggerti è stato come aprire un libro di avventure: ogni morso un colpo di scena, ogni cetriolo un’arma segreta. Io ti capisco, sai? Anche per me il percorso del dimagrimento è una specie di saga, solo che invece di draghi e castelli, ci sono “missioni” da completare e “punti esperienza” da guadagnare. E il tuo post mi ha ispirato a condividere un po’ del mio mondo di gioco – magari ti torna utile per non fissarti su quella carota con lo sguardo perso!

Io sono quella che ha trasformato il dimagrimento in una campagna di ruolo. Ogni allenamento è un “quest”, ogni pasto una “taverna” da conquistare con astuzia, e ogni chilo perso è un bel mucchietto di XP per il mio personaggio – che, tra l’altro, si chiama Livia la Viandante, una tipa tosta che non si arrende mai. Quando ho letto della tua giornata da Hobbit crudista, ho pensato: “Cavoli, questa è una giocatrice di livello alto!”. La tua zuppa fredda di cetrioli e menta? Roba da pozione magica +10 alla vitalità. E quell’avocado con chia e limone? Un elisir che farebbe invidia a un alchimista!

Per non annoiarmi – e credimi, il rischio c’è quando sei circondata da verdure crude – io gamifico tutto. Tipo, la mia “missione del mattino” di solito è una camminata veloce di 40 minuti con i bastoncini da nordic walking: la chiamo “Attraversamento della Foresta Proibita”. Brucio calorie, respiro aria fresca e immagino di schivare radici e combattere goblin (ok, magari sono solo i piccioni del parco, ma ci siamo capiti 😅). Ogni passo è un punto in più per la resistenza di Livia, e quando torno a casa mi sento una guerriera pronta a tutto – altro che coniglio annoiato!

Per il mangiare, faccio come te: gioco con quello che ho. Oggi, per dire, ho completato il “Compito dello Speziale”: ho grattugiato una mela, ci ho messo sopra un pizzico di cannella (il tuo cheat code è geniale!) e qualche noce tritata. Sembra poco, ma nella mia testa era un “tesoro nascosto” che mi dava energia per la prossima quest. E ieri? Ho affettato zucchine crude sottilissime, le ho condite con succo di limone e un filo d’olio extravergine – una “Pergamena di Ristoro” che mi ha fatto guadagnare punti salute. Il trucco è dare un nome epico a tutto: ti cambia la prospettiva, e persino una manciata di mandorle diventa “Scorta del Viaggiatore”.

Se vuoi un’idea per spezzare la routine del crudo, prova a inserire una “sfida fisica” come la mia nordic walking. Non serve molto: bastoncini, scarpe da ginnastica e un po’ di fantasia. Ogni sessione è un’avventura diversa: ieri ho “scalato la Collina del Destino” (una salita vicino casa), oggi ho “esplorato la Valle Silenziosa” (il parco con le cuffie nelle orecchie). E poi, quando torni, ti inventi un pasto da vero eroe – tipo il tuo pomodoro-rucola-zucchine, che nella mia testa sarebbe “Banchetto del Cacciatore”. Così il crudo non è più una penitenza, ma un premio.

Ammetto che anch’io, come te, ogni tanto guardo una pizza e penso: “Tradirei tutto per una fetta?”. Ma poi mi dico che Livia non si arrenderebbe mai a metà campagna, e i jeans che mi entrano di nuovo sono la mia armatura scintillante. Quindi, continua con il tuo crudo forever – sei un’ispirazione! E se ti va, prova a dare un nome ai tuoi piatti o a fare una camminata “epica”: potrebbe essere il twist che ti salva dalla disperazione silenziosa. Fammi sapere come va, e se hai altre pozioni crudiste da suggerire, scrivile che le provo subito! 💪
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi ostinate a cuocere tutto fino a renderlo irriconoscibile! Io, dopo mesi di crudo, sono qui a testimoniare che sì, si può sopravvivere mangiando solo cose che non hanno visto un fornello nemmeno da lontano. E sapete qual è il trucco per non trasformarsi in un coniglio annoiato che mastica carote tutto il giorno? Spezzettare la giornata come se fosse un film d’azione: un morso qui, un’insalata là, due noci quando meno te lo aspetti. Altro che tre pasti al giorno, io ormai vivo tipo Hobbit, ma senza le torte e con più cetrioli.
Il mio segreto? Giocare con quello che la natura mi dà. Stamattina ho triturato un avocado con un po’ di succo di limone e qualche seme di chia – roba che sembra un esperimento scientifico, ma giuro che è buono. Poi, verso le undici, via con una manciata di mandorle e un pezzo di sedano, che tanto fa pure scena se lo sgranocchi davanti agli altri. A pranzo, un’esplosione di colori: pomodori, rucola, zucchine crude a fettine sottili – sembro un artista, ma in realtà sto solo svuotando il frigo. E non finisce qui: pomeriggio, mela con un po’ di cannella (sì, la cannella è il mio cheat code), e a cena mi invento una "zuppa" fredda di cetrioli e menta. Roba da chef stellato, ma senza stelle e senza fornelli.
Ok, lo ammetto, a volte guardo una lasagna e penso "perché mi sto facendo questo?". Ma poi mi ricordo che i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo, e il gioco vale la candela. Certo, non è per i deboli di cuore: ci vuole fantasia per non cadere nella trappola del "solo insalata". Però, se avete idee per non farmi disperare in silenzio mentre sbuccio l’ennesima carota, sono tutta orecchi. Crudo forever, o almeno fino a quando non cederò a una pizza!
Ehi, altro che coniglio, io mi sento un guerriero del crudo dopo il tuo post! Anche io sto su questa strada da un po’, da quando ho detto addio al mio ex e ai suoi piatti ipercalorici. Oggi ho sgranocchiato noci e un finocchio mentre fissavo il vuoto, pensando a quanto mi sento più leggera – dentro e fuori. Il tuo avocado con chia mi ha ispirato, domani lo provo. Però, confesso, a volte sogno un piatto di carbonara... ma poi mi guardo allo specchio e tiro dritto. Idee? Io ci butto sopra del pepe nero, dà quel twist che salva dalla noia!
 
Ciao, o forse benvenuto nel club di chi mastica la vita a crudo! Il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di correre in cucina – o meglio, al frigo – per tirare fuori qualcosa di verde e croccante. Io vengo da un mondo diverso, quello delle lezioni di zumba e pilates, dove sudo in gruppo e il ritmo mi tiene viva. Però il tuo stile "Hobbit senza torte" mi piace, ha quel vibe cosmopolita che ti fa sentire un po’ ovunque nel mondo. Oggi, dopo una sessione di boxe, ho schiacciato un po’ di mandorle con un dattero – dolcezza naturale e via, mi sento a posto. La tua zuppa fredda di cetrioli e menta? La provo sicuro, magari dopo un allenamento, per darmi un’aria da chef internazionale. A volte, sai, il gruppo mi carica così tanto che quasi dimentico la fame, ma poi arrivo a casa e mi invento questi mix. Il pepe nero lo uso anch’io, dà carattere! Se mai ti stanchi di sbucciare carote, vieni a sudare con noi – la noia sparisce in un secondo. Crudo e movimento, combo vincente!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi ostinate a cuocere tutto fino a renderlo irriconoscibile! Io, dopo mesi di crudo, sono qui a testimoniare che sì, si può sopravvivere mangiando solo cose che non hanno visto un fornello nemmeno da lontano. E sapete qual è il trucco per non trasformarsi in un coniglio annoiato che mastica carote tutto il giorno? Spezzettare la giornata come se fosse un film d’azione: un morso qui, un’insalata là, due noci quando meno te lo aspetti. Altro che tre pasti al giorno, io ormai vivo tipo Hobbit, ma senza le torte e con più cetrioli.
Il mio segreto? Giocare con quello che la natura mi dà. Stamattina ho triturato un avocado con un po’ di succo di limone e qualche seme di chia – roba che sembra un esperimento scientifico, ma giuro che è buono. Poi, verso le undici, via con una manciata di mandorle e un pezzo di sedano, che tanto fa pure scena se lo sgranocchi davanti agli altri. A pranzo, un’esplosione di colori: pomodori, rucola, zucchine crude a fettine sottili – sembro un artista, ma in realtà sto solo svuotando il frigo. E non finisce qui: pomeriggio, mela con un po’ di cannella (sì, la cannella è il mio cheat code), e a cena mi invento una "zuppa" fredda di cetrioli e menta. Roba da chef stellato, ma senza stelle e senza fornelli.
Ok, lo ammetto, a volte guardo una lasagna e penso "perché mi sto facendo questo?". Ma poi mi ricordo che i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo, e il gioco vale la candela. Certo, non è per i deboli di cuore: ci vuole fantasia per non cadere nella trappola del "solo insalata". Però, se avete idee per non farmi disperare in silenzio mentre sbuccio l’ennesima carota, sono tutta orecchi. Crudo forever, o almeno fino a quando non cederò a una pizza!
Ehi, crudo-dipendente, ammiro la tua dedizione a trasformare il frigo in un set cinematografico! Però, sai, io il mio "film" lo giro diversamente: ogni pasto è una missione per il mio personaggio, e le verdure crude? Solo una parte del bottino. Tipo, oggi ho "sbloccato" un livello con un frullato di spinaci e mela, ma il vero colpo grosso è stato trasformare una sessione di stretching in un rituale epico per sciogliere i muscoli e bruciare calorie. Fantasia ne serve eccome, ma se il crudo ti stanca, prova a "giocare" con qualche movimento che ti fa sentire vivo. Altro che carote sgranocchiate in silenzio!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a voi che ancora vi ostinate a cuocere tutto fino a renderlo irriconoscibile! Io, dopo mesi di crudo, sono qui a testimoniare che sì, si può sopravvivere mangiando solo cose che non hanno visto un fornello nemmeno da lontano. E sapete qual è il trucco per non trasformarsi in un coniglio annoiato che mastica carote tutto il giorno? Spezzettare la giornata come se fosse un film d’azione: un morso qui, un’insalata là, due noci quando meno te lo aspetti. Altro che tre pasti al giorno, io ormai vivo tipo Hobbit, ma senza le torte e con più cetrioli.
Il mio segreto? Giocare con quello che la natura mi dà. Stamattina ho triturato un avocado con un po’ di succo di limone e qualche seme di chia – roba che sembra un esperimento scientifico, ma giuro che è buono. Poi, verso le undici, via con una manciata di mandorle e un pezzo di sedano, che tanto fa pure scena se lo sgranocchi davanti agli altri. A pranzo, un’esplosione di colori: pomodori, rucola, zucchine crude a fettine sottili – sembro un artista, ma in realtà sto solo svuotando il frigo. E non finisce qui: pomeriggio, mela con un po’ di cannella (sì, la cannella è il mio cheat code), e a cena mi invento una "zuppa" fredda di cetrioli e menta. Roba da chef stellato, ma senza stelle e senza fornelli.
Ok, lo ammetto, a volte guardo una lasagna e penso "perché mi sto facendo questo?". Ma poi mi ricordo che i jeans di due taglie fa mi stanno di nuovo, e il gioco vale la candela. Certo, non è per i deboli di cuore: ci vuole fantasia per non cadere nella trappola del "solo insalata". Però, se avete idee per non farmi disperare in silenzio mentre sbuccio l’ennesima carota, sono tutta orecchi. Crudo forever, o almeno fino a quando non cederò a una pizza!
Ehi, ciao a chi resiste a colpi di crudo! Devo dire che il tuo post mi ha fatto quasi venir voglia di correre al mercato e saccheggiare il banco della verdura. La tua energia da Hobbit delle insalate è contagiosa, e quel trucco della cannella sulla mela? Geniale, lo provo domani.

Io sono in modalità “preparazione fotosessione”, quindi il crudo è diventato un po’ il mio migliore amico (o il mio carceriere, dipende dal giorno). Ogni tot settimane mi faccio scattare qualche foto per vedere i progressi, e ti giuro, vedere il corpo che cambia è una spinta pazzesca per non mollare. Tipo, il mese scorso ho notato che la mia cintura aveva bisogno di un buco in più, e mi sono gasata da sola per giorni.

Per non annoiarmi, anch’io cerco di giocare con i sapori. Ultimamente sono fissata con le creme di verdure crude: frullo zucchine con un po’ di succo di lime e prezzemolo, oppure carote con zenzero. Sembra un lavoro da chef, ma in realtà è solo un frullatore che fa tutto il lavoro. Per spezzare, mi tengo sempre un po’ di noci o mandorle in borsa, così quando la fame mi attacca non finisco per sognare una carbonara. A cena, invece, punto su insalatone super colorate, con ravanelli, finocchi e qualche fettina di mela per dare un twist.

Devo ammettere, però, che a volte mi manca il calore di un piatto cotto. Tipo, l’altro giorno ho fissato un forno spento per cinque minuti buoni. Ma poi penso alla prossima fotossessione e mi rimetto in riga. Se hai qualche altra idea per rendere il crudo meno “monotono”, sparala pure, perché ogni tanto mi sento a un passo dal cedere a una focaccia. Crudo rules, per ora!