Ciao a tutti,
tra lavoro, figli e mille impegni, mangiare fuori casa senza sgarrare sembra una missione impossibile, ma con un po’ di organizzazione si può fare. Io sono sempre di corsa: ufficio fino al pomeriggio, poi corro a prendere i bimbi a scuola e incastro le faccende. Eppure, sto riuscendo a tenere i miei pasti sotto controllo, anche quando non cucino io. Vi racconto come faccio, magari può essere utile a qualcuno!
Prima cosa: pianifico. Non proprio un menu dettagliato, perché con i bambini è utopia, ma decido almeno un paio di opzioni sane per la settimana. Quando so che mangerò fuori, scelgo posti dove posso controllare gli ingredienti. Ad esempio, vicino al mio ufficio c’è una rosticceria che fa pollo alla griglia e verdure al vapore: prendo quello, evito salse strane e sono a posto. Se devo fermarmi in un bar, punto su un’insalata con proteine, tipo tonno o uova sode, e chiedo il condimento a parte per non esagerare con l’olio.
Per risparmiare tempo, porto spesso dietro qualcosa di pronto da casa. Non parlo di piatti elaborati: una manciata di mandorle, uno yogurt greco o una fettina di pane integrale con un po’ di tacchino. Li preparo la sera, mentre i bimbi fanno i compiti, e li infilo in borsa. Così, se ho solo 10 minuti per mangiare, non finisco a prendere patatine o un cornetto al volo.
Le pause pranzo sono il mio momento chiave. Anche se ho poco tempo, cerco di muovermi: una camminata veloce di 15 minuti mentre aspetto che il cibo sia pronto, o qualche squat vicino alla scrivania prima di tornare al lavoro. Non è una palestra, ma con i figli che mi tengono sveglia la notte, ogni movimento conta! Poi, confesso, quando riesco a ritagliarmi 20 minuti a casa, faccio esercizi semplici: plank, affondi, cose che non richiedono attrezzi e posso fare mentre controllo che i bimbi non si ammazzino tra loro.
Un trucco che mi salva? L’acqua. Bevo tanto, sempre con me una bottiglia. Riempie lo stomaco e mi evita di confondere la sete con la fame, soprattutto quando sono stressata e vorrei buttarmi su un dolce. Mangiare fuori non è più un dramma, basta avere un piano e non lasciarsi prendere dal panico. Voi come fate a incastrare tutto? Idee da condividere?
tra lavoro, figli e mille impegni, mangiare fuori casa senza sgarrare sembra una missione impossibile, ma con un po’ di organizzazione si può fare. Io sono sempre di corsa: ufficio fino al pomeriggio, poi corro a prendere i bimbi a scuola e incastro le faccende. Eppure, sto riuscendo a tenere i miei pasti sotto controllo, anche quando non cucino io. Vi racconto come faccio, magari può essere utile a qualcuno!
Prima cosa: pianifico. Non proprio un menu dettagliato, perché con i bambini è utopia, ma decido almeno un paio di opzioni sane per la settimana. Quando so che mangerò fuori, scelgo posti dove posso controllare gli ingredienti. Ad esempio, vicino al mio ufficio c’è una rosticceria che fa pollo alla griglia e verdure al vapore: prendo quello, evito salse strane e sono a posto. Se devo fermarmi in un bar, punto su un’insalata con proteine, tipo tonno o uova sode, e chiedo il condimento a parte per non esagerare con l’olio.
Per risparmiare tempo, porto spesso dietro qualcosa di pronto da casa. Non parlo di piatti elaborati: una manciata di mandorle, uno yogurt greco o una fettina di pane integrale con un po’ di tacchino. Li preparo la sera, mentre i bimbi fanno i compiti, e li infilo in borsa. Così, se ho solo 10 minuti per mangiare, non finisco a prendere patatine o un cornetto al volo.
Le pause pranzo sono il mio momento chiave. Anche se ho poco tempo, cerco di muovermi: una camminata veloce di 15 minuti mentre aspetto che il cibo sia pronto, o qualche squat vicino alla scrivania prima di tornare al lavoro. Non è una palestra, ma con i figli che mi tengono sveglia la notte, ogni movimento conta! Poi, confesso, quando riesco a ritagliarmi 20 minuti a casa, faccio esercizi semplici: plank, affondi, cose che non richiedono attrezzi e posso fare mentre controllo che i bimbi non si ammazzino tra loro.
Un trucco che mi salva? L’acqua. Bevo tanto, sempre con me una bottiglia. Riempie lo stomaco e mi evita di confondere la sete con la fame, soprattutto quando sono stressata e vorrei buttarmi su un dolce. Mangiare fuori non è più un dramma, basta avere un piano e non lasciarsi prendere dal panico. Voi come fate a incastrare tutto? Idee da condividere?