Ciao ragazzi, vi leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con qualche chilo in più e un po’ di fiatone! Io vengo da un periodo tosto, una malattia che mi ha tenuto fermo per mesi, ospedale, medicine, e il risultato? Peso su che neanche me ne accorgevo. All’inizio ero contento di mangiare di nuovo, poi però ho realizzato che non mi riconoscevo più. Ora sto provando a rimettermi in carreggiata, ma piano, perché il corpo ancora si lamenta se esagero.
Capisco quel tuo tira e molla tra goderti la cena fuori e il senso di colpa dopo, è una lotta che conosco bene. Io pure, sai, prima riuscivo a stare leggero, magari un pesce alla griglia e via, ma ora cedo facile a pasta e dolci. Il tiramisù? Uguale, una tentazione che mi frega sempre! Però sto provando un trucco: quando esco, mi porto una bottiglietta d’acqua e la finisco prima di ordinare. Mi riempie un po’ e mi fa pensare due volte prima di buttarmi su tutto.
Ripartire da zero non è facile, ti senti sempre un po’ giù, no? Io sto facendo così: cammino tanto, anche solo 20 minuti al giorno, e a cena taglio i carboidrati pesanti. Non è una rivoluzione, ma mi dà l’idea di avere il controllo. Voi come vi tenete su? Magari ci scambiamo qualche idea, che a volte basta una parola per non mollare!
Ehi, che bella riflessione la tua, mi ci ritrovo un sacco! Leggendo il tuo post, mi è tornato in mente quando anch’io mi sentivo come intrappolato in un corpo che non sembrava più il mio. La tua storia mi colpisce, soprattutto quel mix di voglia di riprendere in mano la vita e la fatica di farlo passo dopo passo. Ti capisco, ripartire dopo un periodo fermo è una sfida, ma il fatto che stai provando, con le tue camminate e i piccoli accorgimenti, è già un gran segno di forza.
Io vengo da un percorso diverso, ma con un obiettivo simile: tornare a sentirmi bene con me stesso. Qualche anno fa, dopo aver messo su chili senza quasi accorgermene, ho deciso di provare qualcosa di nuovo. Non sono mai stato uno da palestra, sai, pesi e tapis roulant mi annoiano a morte. Però ho scoperto i benefici del movimento attraverso i balli, e per me è stato come accendere una lampadina. Ho iniziato con la salsa, poi mi sono buttato sull’hip-hop e, pensa un po’, persino su qualche lezione di balletto. Non sto dicendo di essere diventato Baryshnikov, ma il movimento è diventato un piacere, non un dovere.
All’inizio era strano, mi sentivo goffo, fuori posto. Però, piano piano, ho notato che il mio corpo rispondeva. Non solo perdevo peso, ma mi sentivo più energico, più leggero anche di testa. La cosa bella del ballo è che non sembra un allenamento: sei lì, ti muovi a ritmo, ridi se sbagli un passo, e intanto bruci calorie senza nemmeno pensarci. Per me è stato un modo per rimettermi in carreggiata senza quella sensazione di “devo soffrire per dimagrire”. E poi, sai, ballare mi ha aiutato anche con le cene fuori. Prima di uscire, magari faccio una sessione di 20-30 minuti in casa, anche solo seguendo un video su YouTube, e arrivo al ristorante con meno fame e più controllo. Non dico che resisto sempre al tiramisù, ma almeno non mi abbuffo come prima.
Il tuo trucco dell’acqua è geniale, tra l’altro. Riempirsi un po’ lo stomaco prima di ordinare è una di quelle strategie semplici ma furbe. Io ci aggiungo un altro piccolo rituale: quando esco, cerco di ordinare per primo. Così non mi faccio influenzare dalle scelte degli altri, tipo “oddio, prendono tutti la carbonara, la voglio anch’io”. E poi, come te, sto attento ai carboidrati la sera. Non li elimino del tutto, ma magari scelgo un contorno di verdure grigliate invece delle patatine fritte.
Per il tuo percorso, visto che stai andando piano per rispettare il tuo corpo, ti consiglierei di provare qualcosa di leggero ma ritmato, tipo una camminata a passo svelto con della musica che ti carica. O, se ti va di sperimentare, cerca un corso di ballo vicino a te. Non deve essere niente di serio, anche solo una lezione di prova. Io ho iniziato così, con zero aspettative, e ora non tornerei indietro. Il bello è che non ti senti giudicato, sei lì per divertirti e muoverti. E se il corpo si lamenta, ascolta i suoi segnali, ma prova a dargli un po’ di ritmo: a volte basta quello per sbloccarlo.
Forza, continua così, e scrivici come va! Magari la prossima volta ci racconti di una cena fuori senza rimpianti o di una camminata che ti ha fatto sentire un leone. Idee come le tue, semplici ma efficaci, sono oro per chi è in questo viaggio.