Ragazzi, vi racconto com’è andata ieri sera, perché sto ancora cercando di capire se ho fatto un passo avanti o se sono inciampata di nuovo. Mangiare fuori per me è sempre una specie di battaglia: da una parte voglio godermi la serata, dall’altra c’è quella voce nella testa che conta calorie, carboidrati, e mi fa sentire in colpa per ogni boccone. Ieri però ho deciso di provare a fare le cose diversamente.
Sono andata in questo ristorantino carino con degli amici, e già mentre guardavo il menù mi sentivo il cuore in gola. Pizza? Pasta? No, troppo pesante, troppo “sbagliato”. Ma poi mi sono fermata un attimo e ho cercato di ricordarmi quello che sto imparando: il cibo non è il nemico, e una cena fuori non deve essere una punizione. Così ho scelto una bella insalata con del pollo grigliato e un po’ di avocado, qualcosa di leggero ma che mi facesse sentire soddisfatta. Ho anche preso un bicchiere di vino, e sì, l’ho bevuto senza sentirmi una fallita dopo.
La cosa più difficile è stata gestire quella voglia di “pulirmi” dopo, o di saltare i pasti oggi per “compensare”. Ma sto cercando di cambiare, un passo alla volta. Oggi mi sono svegliata e ho fatto colazione, niente di esagerato, solo uno yogurt con della frutta e un po’ di mandorle. Non è perfetto, lo so, ma per me è un piccolo vittoria. Mangiare fuori senza crollare nel vortice del controllo ossessivo è una cosa che sto imparando, e anche se a volte mi sembra di combattere contro me stessa, ogni tanto vedo un po’ di luce.
Voi come fate quando uscite? Avete dei trucchetti per non lasciarvi travolgere dai pensieri negativi? Io sto cercando di trovare un equilibrio, ma non è facile. Però ci provo, e spero che condividere questo vi dia un po’ di forza se anche voi state lottando. Forza, ce la possiamo fare, un piatto alla volta.