Mangio le emozioni: come trasformarle in energia senza proteine in polvere?

balex1

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6 Marzo 2025
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Ehi, anime affamate di cambiamento, eccomi qui, ancora in bilico tra un cucchiaio di gelato e un sogno di leggerezza. La verità è che il mio stress ha sempre un sapore: cioccolato fondente alle 2 di notte o un piatto di pasta che mi guarda con occhi da "non puoi resistermi". Mangio le emozioni, lo ammetto, e non è un segreto che vorrei trasformarle in qualcosa che non pesi sulla bilancia.
Questa settimana ho provato a fare pace con me stessa. Lunedì, invece di aprire il frigo dopo una giornata storta, ho preso un pennarello e ho scarabocchiato tutto quello che mi passava per la testa su un foglio. Rabbia, frustrazione, quella telefonata che mi ha fatto venire i nervi: tutto lì, in nero su bianco. Non vi dico che capolavoro, ma almeno non ho finito una confezione di biscotti. Progresso, no?
Poi c’è stato il momento clou: mercoledì, il capo mi ha fatto una critica davanti a tutti. La vecchia me sarebbe corsa a cercare conforto in una fetta di torta. Invece ho respirato profondo, ho contato fino a dieci e ho immaginato di trasformare quel nodo allo stomaco in un’energia tipo "posso farcela". Non è stato facile, e sì, dopo ho comunque mangiato una mela con un po’ di burro d’arachidi – ma non è una vittoria lo stesso?
Vorrei sentire voi, maghi della forza interiore. Come fate a non cedere quando il mondo sembra un buffet di problemi? Io ci sto provando, a volte inciampo, ma ogni passo mi sembra un po’ meno pesante. Non voglio polverine magiche, solo modi veri per prendere queste emozioni e farne carburante. Raccontatemi i vostri trucchi, vi leggo con il cuore in mano e la dispensa chiusa a chiave!
 
Ehi, anime affamate di cambiamento, eccomi qui, ancora in bilico tra un cucchiaio di gelato e un sogno di leggerezza. La verità è che il mio stress ha sempre un sapore: cioccolato fondente alle 2 di notte o un piatto di pasta che mi guarda con occhi da "non puoi resistermi". Mangio le emozioni, lo ammetto, e non è un segreto che vorrei trasformarle in qualcosa che non pesi sulla bilancia.
Questa settimana ho provato a fare pace con me stessa. Lunedì, invece di aprire il frigo dopo una giornata storta, ho preso un pennarello e ho scarabocchiato tutto quello che mi passava per la testa su un foglio. Rabbia, frustrazione, quella telefonata che mi ha fatto venire i nervi: tutto lì, in nero su bianco. Non vi dico che capolavoro, ma almeno non ho finito una confezione di biscotti. Progresso, no?
Poi c’è stato il momento clou: mercoledì, il capo mi ha fatto una critica davanti a tutti. La vecchia me sarebbe corsa a cercare conforto in una fetta di torta. Invece ho respirato profondo, ho contato fino a dieci e ho immaginato di trasformare quel nodo allo stomaco in un’energia tipo "posso farcela". Non è stato facile, e sì, dopo ho comunque mangiato una mela con un po’ di burro d’arachidi – ma non è una vittoria lo stesso?
Vorrei sentire voi, maghi della forza interiore. Come fate a non cedere quando il mondo sembra un buffet di problemi? Io ci sto provando, a volte inciampo, ma ogni passo mi sembra un po’ meno pesante. Non voglio polverine magiche, solo modi veri per prendere queste emozioni e farne carburante. Raccontatemi i vostri trucchi, vi leggo con il cuore in mano e la dispensa chiusa a chiave!
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