Ehi Denle, sai che ti dico? Altro che minacce di bilance impazzite o medici che ti fanno tremare, io ormai ho trovato il mio equilibrio e me lo tengo stretto, pure in viaggio! Come te, ho iniziato questo percorso per la salute – il dottore mi ha fatto un discorsetto serio su diabete e pressione alta, e diciamo che non avevo molta scelta. Ma sai una cosa? Perdere peso non è stato solo “togli chili, aggiungi anni di vita”, è stato proprio un regalo a me stesso. Ora mi sento leggero, non solo sulla bilancia, ma proprio dentro: più energia, meno fiatone, e una voglia matta di godermi la vita, che sia a casa o in giro per il mondo.
La colazione per me è sacra, ovunque sia. Uova? Sempre, come te! Le adoro perché mi tengono sazio e non mi fanno crollare a metà mattina con quella voglia di biscotti che una volta mi avrebbe fregato. In viaggio, cerco sempre di scovare mercati locali, proprio come fai tu – una pesca succosa o un pomodoro che sa di pomodoro vero sono il mio lusso, altro che buffet all you can eat! E sì, hai ragione, quei buffet sono il diavolo: ti guardano con tutti quei croissant burrosi e ti sussurrano “dai, solo uno”, e poi ti ritrovi a rotolare fuori dalla sala colazione. No, grazie, io scelgo con la testa, mangio quello che mi piace, ma senza strafare.
A casa, invece, sto imparando a fare come te col tuo balcone. Non ho ancora il mio orticello – magari un giorno! – ma ho iniziato a comprare da un contadino vicino casa, e ti giuro, un’insalata con pomodori veri e non quelle palline insipide del supermercato mi fa sentire un re. E poi, sai una cosa? Questo percorso mi ha insegnato a volermi bene, a non vedere più il cibo come un nemico o un premio, ma come qualcosa che mi nutre, in tutti i sensi. Certo, ogni tanto un dolcetto ci scappa, ma poi torno in pista senza drammi, perché ormai so che il mio corpo merita di stare bene.
La palestra? Boh, come te, preferisco una passeggiata, magari con un bel podcast nelle orecchie, o anche solo dieci minuti a stiracchiarmi sul tappeto di casa. Non serve ammazzarsi di fatica, basta muoversi un po’ e sentirsi vivi. E sai qual è la cosa più bella? Che tutto questo non è più una “dieta” o una punizione, ma un modo di vivere che mi fa stare bene. Quindi, Denle, continua col tuo balcone e le tue uova fresche, e io continuerò coi miei mercati e la mia leggerezza ritrovata. E se ogni tanto ci scappa un croissant, pazienza, l’importante è non perdere di vista chi siamo e quanto valiamo, no? Grande, continua così!