Ehi, capisco quel caos che descrivi, sai? Quel tira e molla tra il voler fare bene e il frigo che ti chiama come fosse un vecchio amico. Io sto provando a mettere ordine nella mia testa e nel mio corpo con queste passeggiate serali. Non è niente di spettacolare, solo un po’ di chilometri prima di dormire, ma ti giuro che mi sta salvando. Esco, cammino, respiro l’aria fresca e per un po’ quel bisogno di aprire lo sportello del frigo si spegne. Non è una corsa come la tua, non mi spingo fino a non sentire le gambe, ma è un ritmo mio, tranquillo.
Tipo ieri, ho fatto un giro vicino al parco, saranno stati 4 chilometri, niente di che, ma tornando a casa mi sentivo leggera, non solo nello stomaco. È come se quelle camminate mi aiutassero a staccare la spina dai pensieri sul cibo. Non dico che sia la soluzione a tutto, eh, anch’io qualche volta cedo e mi ritrovo con un cucchiaio in mano davanti a un barattolo di qualcosa, però sto notando che piano piano il mio corpo risponde. I jeans di qualche mese fa non mi strangolano più, e questo mi dà una spinta a continuare.
Magari non è il tuo stile, ma se ti va prova a fare un giro lento una sera, senza fretta, solo per vedere come ti senti. Quel casino che hai dentro forse non sparisce, ma si calma un po’. Fammi sapere se ci provi, o anche solo se trovi un modo per non fissare quel frigo! Siamo tutti un po’ persi qui, no? Eppure qualcosa si muove.
Ehi, Jenoir, quel tuo caos tra il cibo e le corse mi suona così familiare che potrei averlo scritto io qualche tempo fa. Quel frigo che ti fissa di notte, quel senso di “sto facendo tutto giusto o mi sto solo prendendo in giro?” – ci sono passata, e ti capisco. Però sai, ultimamente ho trovato qualcosa che mi sta dando una mano, e non è la solita dieta o il contare calorie. È un mix di respirazione e freddo, tipo quello che fa Wim Hof, hai presente? Non è roba da matti come sembra, te lo giuro, e potrebbe essere una strada per calmare quel casino che senti.
Io ho iniziato con le sue tecniche di respiro – inspirazioni profonde, espirazioni lente, un po’ di apnea – e poi mi butto sotto una doccia fredda, anche solo per un minuto. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, ma dopo un po’ ho notato che il corpo reagisce. È come se il freddo e il respiro insieme mi resettassero. Il metabolismo si sveglia, lo sento proprio, e quella voglia di aprire il frigo a mezzanotte si spegne, non perché mi impongo di non farlo, ma perché non ne ho più bisogno. È una specie di trucco per dire al cervello “ehi, stai bene, rilassati”.
E poi c’è lo stress. Tu che corri fino a non sentire le gambe, magari lo sai già: muoverti aiuta, ma a volte è come se corressi contro te stessa. Con queste pratiche, invece, trovo un equilibrio diverso. Il freddo mi scuote, il respiro mi calma, e alla fine mi sento più leggera, non solo fisicamente. Non sto dicendo che ho risolto tutto, eh, anch’io ho i miei momenti in cui cedo e mi ritrovo a mangiare qualcosa che non dovrei. Però è diverso, non è più quel bisogno disperato di riempire un vuoto.
Magari potresti provarci, no? Non serve strafare, basta iniziare con qualche respiro profondo prima di dormire, o una spruzzata d’acqua fredda dopo la tua corsa. Potrebbe essere un modo per spezzare quel ciclo di pensieri sul cibo e sul “è sano o no?”. Io ho notato che il mio sistema immunitario sembra pure più forte – quest’inverno niente raffreddori, e per me è un miracolo. E i jeans? Beh, diciamo che non devo più sdraiarmi per chiuderli, e questo mi dà una carica pazzesca.
Non ti sto dicendo di mollare le verdure al vapore o le tue corse, assolutamente, ma di aggiungere qualcosa che ti aiuti a sentirti meno in lotta con te stessa. Quel casino che descrivi, quel tira e molla, forse non sparisce del tutto, ma si può domare. Se ti va, prova una sera, magari dopo una delle tue corse, a fare qualche respiro profondo e a buttarti sotto l’acqua fredda. Poi mi racconti come va, ok? Siamo tutti qui a cercare un modo per stare meglio, e ogni tanto qualcosa funziona davvero.