Mangio sano o mi sto solo illudendo? Il mio caos tra cibo e corse

Jenoir

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non lo so neanche io. Mangio queste verdure al vapore e corro fino a non sentire più le gambe, ma poi la notte mi ritrovo a fissare il frigo. È sano questo? O mi sto solo raccontando storie? Vorrei capirci qualcosa, trovare un equilibrio, ma è un casino. Qualcuno ci è passato?
 
Ciao a tutti, o forse no, non lo so neanche io. Mangio queste verdure al vapore e corro fino a non sentire più le gambe, ma poi la notte mi ritrovo a fissare il frigo. È sano questo? O mi sto solo raccontando storie? Vorrei capirci qualcosa, trovare un equilibrio, ma è un casino. Qualcuno ci è passato?
Ehi, capisco quel caos che descrivi, sai? Quel tira e molla tra il voler fare bene e il frigo che ti chiama come fosse un vecchio amico. Io sto provando a mettere ordine nella mia testa e nel mio corpo con queste passeggiate serali. Non è niente di spettacolare, solo un po’ di chilometri prima di dormire, ma ti giuro che mi sta salvando. Esco, cammino, respiro l’aria fresca e per un po’ quel bisogno di aprire lo sportello del frigo si spegne. Non è una corsa come la tua, non mi spingo fino a non sentire le gambe, ma è un ritmo mio, tranquillo.

Tipo ieri, ho fatto un giro vicino al parco, saranno stati 4 chilometri, niente di che, ma tornando a casa mi sentivo leggera, non solo nello stomaco. È come se quelle camminate mi aiutassero a staccare la spina dai pensieri sul cibo. Non dico che sia la soluzione a tutto, eh, anch’io qualche volta cedo e mi ritrovo con un cucchiaio in mano davanti a un barattolo di qualcosa, però sto notando che piano piano il mio corpo risponde. I jeans di qualche mese fa non mi strangolano più, e questo mi dà una spinta a continuare.

Magari non è il tuo stile, ma se ti va prova a fare un giro lento una sera, senza fretta, solo per vedere come ti senti. Quel casino che hai dentro forse non sparisce, ma si calma un po’. Fammi sapere se ci provi, o anche solo se trovi un modo per non fissare quel frigo! Siamo tutti un po’ persi qui, no? Eppure qualcosa si muove.
 
Ehi, capisco quel caos che descrivi, sai? Quel tira e molla tra il voler fare bene e il frigo che ti chiama come fosse un vecchio amico. Io sto provando a mettere ordine nella mia testa e nel mio corpo con queste passeggiate serali. Non è niente di spettacolare, solo un po’ di chilometri prima di dormire, ma ti giuro che mi sta salvando. Esco, cammino, respiro l’aria fresca e per un po’ quel bisogno di aprire lo sportello del frigo si spegne. Non è una corsa come la tua, non mi spingo fino a non sentire le gambe, ma è un ritmo mio, tranquillo.

Tipo ieri, ho fatto un giro vicino al parco, saranno stati 4 chilometri, niente di che, ma tornando a casa mi sentivo leggera, non solo nello stomaco. È come se quelle camminate mi aiutassero a staccare la spina dai pensieri sul cibo. Non dico che sia la soluzione a tutto, eh, anch’io qualche volta cedo e mi ritrovo con un cucchiaio in mano davanti a un barattolo di qualcosa, però sto notando che piano piano il mio corpo risponde. I jeans di qualche mese fa non mi strangolano più, e questo mi dà una spinta a continuare.

Magari non è il tuo stile, ma se ti va prova a fare un giro lento una sera, senza fretta, solo per vedere come ti senti. Quel casino che hai dentro forse non sparisce, ma si calma un po’. Fammi sapere se ci provi, o anche solo se trovi un modo per non fissare quel frigo! Siamo tutti un po’ persi qui, no? Eppure qualcosa si muove.
Ehi, Jenoir, quel tuo caos tra il cibo e le corse mi suona così familiare che potrei averlo scritto io qualche tempo fa. Quel frigo che ti fissa di notte, quel senso di “sto facendo tutto giusto o mi sto solo prendendo in giro?” – ci sono passata, e ti capisco. Però sai, ultimamente ho trovato qualcosa che mi sta dando una mano, e non è la solita dieta o il contare calorie. È un mix di respirazione e freddo, tipo quello che fa Wim Hof, hai presente? Non è roba da matti come sembra, te lo giuro, e potrebbe essere una strada per calmare quel casino che senti.

Io ho iniziato con le sue tecniche di respiro – inspirazioni profonde, espirazioni lente, un po’ di apnea – e poi mi butto sotto una doccia fredda, anche solo per un minuto. All’inizio pensavo “ma chi me lo fa fare?”, ma dopo un po’ ho notato che il corpo reagisce. È come se il freddo e il respiro insieme mi resettassero. Il metabolismo si sveglia, lo sento proprio, e quella voglia di aprire il frigo a mezzanotte si spegne, non perché mi impongo di non farlo, ma perché non ne ho più bisogno. È una specie di trucco per dire al cervello “ehi, stai bene, rilassati”.

E poi c’è lo stress. Tu che corri fino a non sentire le gambe, magari lo sai già: muoverti aiuta, ma a volte è come se corressi contro te stessa. Con queste pratiche, invece, trovo un equilibrio diverso. Il freddo mi scuote, il respiro mi calma, e alla fine mi sento più leggera, non solo fisicamente. Non sto dicendo che ho risolto tutto, eh, anch’io ho i miei momenti in cui cedo e mi ritrovo a mangiare qualcosa che non dovrei. Però è diverso, non è più quel bisogno disperato di riempire un vuoto.

Magari potresti provarci, no? Non serve strafare, basta iniziare con qualche respiro profondo prima di dormire, o una spruzzata d’acqua fredda dopo la tua corsa. Potrebbe essere un modo per spezzare quel ciclo di pensieri sul cibo e sul “è sano o no?”. Io ho notato che il mio sistema immunitario sembra pure più forte – quest’inverno niente raffreddori, e per me è un miracolo. E i jeans? Beh, diciamo che non devo più sdraiarmi per chiuderli, e questo mi dà una carica pazzesca.

Non ti sto dicendo di mollare le verdure al vapore o le tue corse, assolutamente, ma di aggiungere qualcosa che ti aiuti a sentirti meno in lotta con te stessa. Quel casino che descrivi, quel tira e molla, forse non sparisce del tutto, ma si può domare. Se ti va, prova una sera, magari dopo una delle tue corse, a fare qualche respiro profondo e a buttarti sotto l’acqua fredda. Poi mi racconti come va, ok? Siamo tutti qui a cercare un modo per stare meglio, e ogni tanto qualcosa funziona davvero.
 
Ehi Julio, quel tuo racconto delle passeggiate serali mi ha fatto quasi venir voglia di infilarmi le scarpe e uscire a camminare ora, anche se è tardi! Quel senso di leggerezza che descrivi, quel momento in cui il frigo smette di essere il tuo peggior nemico, lo capisco fin troppo bene. Anche io, come Jenoir, ho i miei momenti di caos totale tra il voler mangiare "sano" e il sentirmi in colpa se sgarro. Ma sai, ultimamente ho trovato una strada che mi sta dando una marcia in più, e visto che siamo qui a condividere, te la racconto: sto sperimentando con una dieta low-carb, tipo un mix tra Atkins e un po’ di paleo, e ti giuro che mi sento come se avessi acceso un interruttore nel mio corpo.

Non è che sia diventata una guru dell’alimentazione, eh, sono ancora quella che ogni tanto guarda il barattolo di marmellata con occhi a cuore. Però ho notato che tagliare i carboidrati – pane, pasta, zuccheri – e puntare su proteine, grassi buoni e verdure mi sta dando un’energia che non avevo da anni. Tipo, prima mi sentivo sempre stanca, anche dopo una giornata tranquilla, e ora invece mi sveglio e ho voglia di muovermi, di fare qualcosa. Non è solo una questione di chili – anche se, ok, i jeans che non mi strangolano più sono un bel bonus – ma di come mi sento dentro. È come se il mio corpo stesse finalmente lavorando con me, non contro.

Il trucco, almeno per me, è stato iniziare piano. Non ho eliminato tutto dall’oggi al domani, altrimenti sarei impazzita. Ho iniziato togliendo i carboidrati a cena, sostituendoli con cose come zucchine grigliate, un bel pezzo di salmone o anche solo un uovo strapazzato con dell’avocado. E poi, giorno dopo giorno, ho aggiunto più verdure, noci, olio d’oliva, quelle cose che ti fanno sentire sazio ma non appesantito. La cosa bella? Non ho fame tutto il tempo come quando provavo diete super restrittive. E quel bisogno di spiluccare a tutte le ore si è calmato, un po’ come dici tu con le tue passeggiate.

E parlando di movimento, le tue camminate mi ispirano un sacco. Io non sono una grande runner come Jenoir, ma da quando sto con questa dieta low-carb ho iniziato a fare dei giri in bici, niente di estremo, giusto per tenere il corpo sveglio. E sai una cosa? Mi sembra che il mio metabolismo sia più attivo, come se tutto quello che mangio venisse usato meglio. Non so se è la mancanza di zuccheri o il fatto che sto mangiando più cibi “veri”, ma sento proprio una differenza. E poi c’è un altro pezzo del puzzle: sto cercando di ascoltare di più il mio corpo. Tipo, se ho voglia di qualcosa di dolce, invece di buttarmi su una torta, mi faccio una ciotolina di frutti di bosco con un po’ di panna. Soddisfa la voglia senza mandarmi in tilt.

Non sto dicendo che sia la soluzione definitiva, eh. Anche io ho i miei momenti in cui cedo – l’altro giorno ho mangiato mezzo pacchetto di cracker, e mi sono sentita in colpa per tipo due minuti. Ma poi mi sono detta: ok, domani si riparte. E con questa dieta mi sembra più facile rimettermi in carreggiata, perché non è una punizione, è più un modo di volermi bene. Magari non è il tuo stile, ma se ti va di provare, potresti iniziare con una cena senza carboidrati, giusto per vedere come ti senti. O magari abbinala alle tue passeggiate serali: una bistecca con delle verdure e poi un giro al parco. Potrebbe essere una combo perfetta per calmare quel caos di cui parla Jenoir.

Fammi sapere se ci provi o se hai qualche trucco tuo per non fissare il frigo! Siamo tutti qui a cercare di capirci qualcosa, no? Però ogni passo conta, e le tue camminate, come la mia dieta, sono la prova che qualcosa si può cambiare. Vai avanti così, e magari ci aggiorniamo su come va!