Ciao a tutti, o forse meglio un "salve" cosmopolita per chi passa di qui! Sono nel pieno della mia preparazione per una maratona e, come tanti, mi ritrovo a pesare i pro e i contro tra casa e palestra. Non è solo una questione di attrezzi o spazi, ma anche di vibe, di energia sociale che ti spinge a dare il massimo.
A casa ho il controllo totale: playlist personalizzata, niente code per il tapis roulant, e posso correre sul posto o fare ripetute sul mio mini-circuito in cortile. Il mio piano è semplice ma efficace: 4 giorni di corsa (tra i 10 e i 20 km, dipende dalla settimana), 2 di forza con pesi leggeri e corpo libero, e uno di stretching o yoga per sciogliere i muscoli. Mangio pulito – riso integrale, pollo, tonnellate di verdure, e qualche avocado per i grassi buoni. Però, ammetto, a volte mi manca quel "ehi, ci vediamo domani" che nasce spontaneo in palestra. La solitudine può pesare, soprattutto nei giorni no.
In palestra, invece, c’è tutto un altro mondo. Corro sul tapis roulant con accanto qualcuno che magari sta preparando la stessa gara, e tra una chiacchiera e un consiglio sul ritmo, scatta quella connessione che ti motiva. Ho conosciuto un ragazzo di Lisbona l’ultima volta – stesso obiettivo, maratona a primavera – e ora ci scambiamo aggiornamenti su Strava. L’energia del gruppo è un booster pazzesco, e poi c’è il trainer che ti corregge la postura o ti spinge a fare quell’extra km. Certo, il downside è il tempo: tra spostamenti e attese, perdo quasi un’ora che a casa avrei sfruttato meglio.
Sul piano nutrizionale non cambia molto, ma in palestra vedo più “tentazioni” – tipo il bar con quegli smoothie proteici che sembrano dessert! A casa mi gestisco meglio, peso tutto, zero distrazioni. Però, ripeto, il lato sociale della palestra è un fattore che sto rivalutando. La maratona non è solo fiato e gambe, è anche testa, e avere qualcuno con cui condividere il percorso fa la differenza.
Voi che ne pensate? Casa per la disciplina o palestra per la compagnia? E come vi organizzate con gli altri per restare motivati?
A casa ho il controllo totale: playlist personalizzata, niente code per il tapis roulant, e posso correre sul posto o fare ripetute sul mio mini-circuito in cortile. Il mio piano è semplice ma efficace: 4 giorni di corsa (tra i 10 e i 20 km, dipende dalla settimana), 2 di forza con pesi leggeri e corpo libero, e uno di stretching o yoga per sciogliere i muscoli. Mangio pulito – riso integrale, pollo, tonnellate di verdure, e qualche avocado per i grassi buoni. Però, ammetto, a volte mi manca quel "ehi, ci vediamo domani" che nasce spontaneo in palestra. La solitudine può pesare, soprattutto nei giorni no.
In palestra, invece, c’è tutto un altro mondo. Corro sul tapis roulant con accanto qualcuno che magari sta preparando la stessa gara, e tra una chiacchiera e un consiglio sul ritmo, scatta quella connessione che ti motiva. Ho conosciuto un ragazzo di Lisbona l’ultima volta – stesso obiettivo, maratona a primavera – e ora ci scambiamo aggiornamenti su Strava. L’energia del gruppo è un booster pazzesco, e poi c’è il trainer che ti corregge la postura o ti spinge a fare quell’extra km. Certo, il downside è il tempo: tra spostamenti e attese, perdo quasi un’ora che a casa avrei sfruttato meglio.
Sul piano nutrizionale non cambia molto, ma in palestra vedo più “tentazioni” – tipo il bar con quegli smoothie proteici che sembrano dessert! A casa mi gestisco meglio, peso tutto, zero distrazioni. Però, ripeto, il lato sociale della palestra è un fattore che sto rivalutando. La maratona non è solo fiato e gambe, è anche testa, e avere qualcuno con cui condividere il percorso fa la differenza.
Voi che ne pensate? Casa per la disciplina o palestra per la compagnia? E come vi organizzate con gli altri per restare motivati?