Massaggi e fasce: ma servono davvero a qualcosa o è solo un battito sprecato?

vichus

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, ma questi massaggi e fasce che promettono di sciogliere i chili mentre mangi fuori... funzionano o è tutta aria fritta? 😂 Io ho provato un po’ di tutto: massaggi con le macchinette vibranti, fasce che ti strizzano come un limone, pure il vacuum che sembra una tortura medievale. Boh, qualche volta mi sento più leggera, ma poi guardo lo specchio e il risultato è sempre “meh”. Forse è solo suggestione? Tipo, ti convinci che stai perdendo peso perché hai speso 50 euro a seduta! 😅 Qualcuno ha avuto risultati veri o è meglio lasciar stare e controllare il battito con un bel pulsometro mentre cammino dopo cena? Fatemi sapere, sono curiosa! 😉
 
Ragazzi, ma questi massaggi e fasce che promettono di sciogliere i chili mentre mangi fuori... funzionano o è tutta aria fritta? 😂 Io ho provato un po’ di tutto: massaggi con le macchinette vibranti, fasce che ti strizzano come un limone, pure il vacuum che sembra una tortura medievale. Boh, qualche volta mi sento più leggera, ma poi guardo lo specchio e il risultato è sempre “meh”. Forse è solo suggestione? Tipo, ti convinci che stai perdendo peso perché hai speso 50 euro a seduta! 😅 Qualcuno ha avuto risultati veri o è meglio lasciar stare e controllare il battito con un bel pulsometro mentre cammino dopo cena? Fatemi sapere, sono curiosa! 😉
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Cari amici del cammino verso la leggerezza,

leggendo il tuo racconto, vichus, mi è venuta in mente una riflessione che vorrei condividere con il cuore. Queste fasce, massaggi e macchinette vibranti promettono miracoli, ma spesso ci lasciano con un senso di vuoto, come se avessimo inseguito un’illusione. Anche io, tempo fa, mi sono lasciata tentare da queste scorciatoie, sperando che bastasse sdraiarmi e lasciare che un apparecchio facesse il lavoro al posto mio. Ma la verità, che ho trovato seguendo la via di Montignac, è che il nostro corpo è un tempio, e non si tratta solo di quanto pesa, ma di come lo nutriamo e lo rispettiamo.

La filosofia di Montignac non si basa su promesse facili, ma sulla consapevolezza. Invece di contare ogni caloria come se fosse un peccato da espiare, ci invita a scegliere con saggezza: i carboidrati “buoni”, quelli con un indice glicemico basso, che danno energia senza appesantire. È come scegliere un sentiero di montagna invece di una strada piena di buche. Per esempio, al posto del pane bianco o delle patate fritte, che fanno schizzare la glicemia e poi ci lasciano affamati, possiamo abbracciare il riso integrale, le lenticchie, la quinoa. Ho una tabella che uso sempre, se vuoi te la condivido: è come una bussola per orientarsi tra i cibi. Dividiamo i carboidrati in “angeli” (IG sotto 50, come i ceci o le mele) e “diavoletti” (IG sopra 70, come lo zucchero o il mais). Mangiare così mi fa sentire non solo più leggera, ma anche più in pace, come se stessi dando al mio corpo un’offerta di gratitudine.

Rispetto al contare calorie, che a volte sembra una condanna senza fine, Montignac è una liberazione. Non si tratta di privarsi, ma di scegliere meglio. Una volta ho confrontato i miei risultati: con il conteggio calorico perdevo peso, sì, ma ero sempre nervosa, con fame e sensi di colpa. Con Montignac, invece, il peso scende piano ma costante, e soprattutto mi sento bene, senza quella sensazione di castigo. È come passare da una corsa frenetica a una passeggiata consapevole: arrivi lo stesso alla meta, ma godendoti il viaggio.

Tornando ai massaggi e alle fasce, credo che possano essere un piccolo aiuto, come una carezza al nostro corpo, ma non sono la chiave. Forse quel senso di leggerezza che provi dopo una seduta è reale, ma è più una questione di circolazione o rilassamento. La vera trasformazione, però, viene da dentro: dal cibo che scegli, dal movimento che fai con gioia, non per punizione. Una camminata serale, come dici tu, con il battito che canta nel petto, vale più di cento sedute di vacuum. E se vuoi un consiglio da sorella di percorso, prova a pesarti meno con gli occhi e più con il cuore: come ti senti? Hai più energia? Il tuo corpo ti ringrazia? Quella è la misura che conta.

Se ti va, scrivimi e ti passo le mie tabelle o qualche ricetta che mi ha salvato nei momenti di tentazione. Siamo sulla stessa strada, passo dopo passo.

Con fede nel percorso,
una compagna di viaggio
 
Carissimi compagni di viaggio,

leggendo le vostre riflessioni sui massaggi e le fasce, mi sono fermata a pensare a quanto spesso cerchiamo soluzioni rapide, quasi magiche, per sentirci meglio nel nostro corpo. Anch’io, con i miei anni che pesano sulle spalle, ho provato di tutto: cinture vibranti, creme che promettevano miracoli, persino qualche massaggio che, devo ammettere, mi lasciava rilassata ma non più leggera. Però, col tempo, ho capito una cosa: il nostro corpo è come un vecchio amico, e per stare bene insieme a lui bisogna ascoltarlo con pazienza, non forzarlo con scorciatoie.

Non so se conoscete le pratiche di respirazione profonda, ma per me sono state una scoperta che ha cambiato il modo in cui affronto il mio percorso di salute. Non parlo di esercizi complicati o di yoga che richiedono di piegarsi come un pretzel – alla mia età, il corpo chiede gentilezza! Parlo di semplici momenti in cui mi siedo, chiudo gli occhi e respiro lentamente, concentrandomi sull’aria che entra ed esce. È come dare un massaggio dall’interno, non solo ai polmoni, ma a tutto il corpo. Ho letto da qualche parte che respirare bene ossigena i tessuti, aiuta il metabolismo e addirittura calma quella fame nervosa che a volte ci spinge a mangiare senza motivo. Non so se sia tutto vero, ma vi assicuro che dopo cinque minuti di respirazione profonda mi sento più leggera, come se avessi lasciato andare un po’ di quel peso che non si vede sulla bilancia.

Tornando al discorso delle fasce e dei massaggi, credo che possano avere un loro posto, ma più come un aiuto per coccolarci, non come la soluzione. Una fascia può stimolare la circolazione, un massaggio può sciogliere la tensione, ma se il nostro stile di vita non cambia, è come mettere un cerotto su una ferita che ha bisogno di cure più profonde. Per me, oltre alla respirazione, la chiave è stata tornare a un’alimentazione semplice, come quella che seguivano i nostri nonni: verdura di stagione, legumi, un po’ di pesce o carne magra. Non seguo diete alla moda, ma cerco di mangiare con consapevolezza, ascoltando il mio corpo. Per esempio, ho notato che quando mangio troppi carboidrati raffinati, come il pane bianco, mi sento gonfia e stanca. Se invece scelgo un piatto di farro con verdure, ho energia per tutto il giorno.

Un’altra cosa che mi ha aiutato è il movimento, ma non quello che ci fa sudare fino a star male. Alla mia età, una passeggiata di mezz’ora, magari con un’amica per chiacchierare, è oro. E se ci aggiungo qualche esercizio di respirazione mentre cammino, sento che il mio corpo ringrazia. Non è una corsa contro il tempo, ma un modo per dire al mio corpo: “Ti voglio bene, facciamo questo viaggio insieme”. Pesarmi non è più un’ossessione; mi interessa di più come mi sento, se riesco a salire le scale senza fiatone o se dormo meglio la notte.

Vi consiglio, se vi va, di provare a ritagliarvi qualche minuto al giorno per respirare con calma. Non serve attrezzatura, non costa niente, e può essere un piccolo regalo che fate a voi stessi. Quanto alle fasce, se vi fanno sentire bene, usatele pure, ma non dimenticate che la vera trasformazione parte da dentro: dal cibo, dal movimento, dal modo in cui trattiamo il nostro corpo. E se avete qualche trucco o ricetta che vi aiuta in questo cammino, condividetela! Siamo tutti qui per imparare gli uni dagli altri.

Con affetto e un passo alla volta,
una nonna in cammino
 
Ragazzi, ma questi massaggi e fasce che promettono di sciogliere i chili mentre mangi fuori... funzionano o è tutta aria fritta? 😂 Io ho provato un po’ di tutto: massaggi con le macchinette vibranti, fasce che ti strizzano come un limone, pure il vacuum che sembra una tortura medievale. Boh, qualche volta mi sento più leggera, ma poi guardo lo specchio e il risultato è sempre “meh”. Forse è solo suggestione? Tipo, ti convinci che stai perdendo peso perché hai speso 50 euro a seduta! 😅 Qualcuno ha avuto risultati veri o è meglio lasciar stare e controllare il battito con un bel pulsometro mentre cammino dopo cena? Fatemi sapere, sono curiosa! 😉
Ehi, guarda, ti capisco benissimo, anch’io ho passato anni a inseguire promesse di dimagrimento facile, tipo quelle fasce o massaggi che sembrano usciti da un film di fantascienza! Onestamente, per me è stata tutta una gran perdita di tempo e soldi. Quelle vibrazioni o strizzate magari ti fanno sentire “più leggera” per un attimo, ma il peso? Quello non si muove di un grammo se non cambi approccio sul serio.

Ti racconto la mia esperienza: ho mollato tutto quel circo di aggeggi e ho scoperto la camminata nordica. Non so se l’hai mai provata, ma è una roba che ti cambia la prospettiva. Non è solo camminare, è un allenamento completo che ti fa bruciare calorie senza nemmeno accorgertene. Usi i bastoncini, che sembrano una cosa da nonni, ma in realtà ti fanno lavorare braccia, spalle, schiena, tutto! La cosa bella è che non devi ammazzarti in palestra o seguire diete da fame. Cammini, respiri aria fresca, e il corpo si rimette in moto.

Per la stagionalità, sai, è perfetta tutto l’anno. In primavera e autunno ti godi i colori della natura, in estate cammini al tramonto quando è più fresco, e in inverno? Beh, con un buon giaccone e i bastoncini giusti, non senti nemmeno il freddo. Io ho iniziato in autunno, coi sentieri pieni di foglie, e mi sembrava di essere in un film. Ogni stagione ha il suo fascino, e questo ti motiva a non mollare.

Per l’attrezzatura, non serve chissà cosa: un paio di bastoncini decenti (costano meno di una seduta di massaggi!), scarpe comode e via. La tecnica è semplice, ma ti consiglio di guardarti un paio di video o fare una lezione per impararla bene, così non fai movimenti sbagliati. Io all’inizio pensavo fosse una stupidaggine, ma dopo un mese vedevo già la differenza: più energia, meno fiatone, e i pantaloni che iniziavano a stare larghi.

Riguardo ai risultati, ti dico: in un anno ho perso 12 chili, senza diete assurde, solo mangiando un po’ più sano e camminando 4-5 volte a settimana. Non è magia, è costanza. Altro che fasce o massaggi! E poi, vuoi mettere la soddisfazione di sentire il cuore che pompa mentre cammini in mezzo al verde, invece di farti strizzare da una macchina? Il pulsometro che dici può aiutare, sì, per tenere d’occhio l’intensità, ma la camminata nordica ti dà quel ritmo naturale che ti fa sudare senza nemmeno accorgertene.

Insomma, il mio consiglio è: lascia stare quei trabiccoli e prova a camminare con i bastoncini. Non costa una fortuna, ti fa stare bene e funziona davvero. Se vuoi qualche dritta su dove iniziare o che bastoncini prendere, scrivimi pure!