Non riesco a partire... come mi sblocco?

notRed

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, leggo le vostre storie e mi sento sempre più un fallito. Voglio cambiare, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a mettermi in moto, qualcosa mi blocca. La testa dice "dai, muoviti", ma il corpo resta fermo, come se fosse incollato al divano. Mi guardo allo specchio e non mi piaccio, eppure non riesco a fare quel primo passo. Come fate voi? Qual è il trucco per sbloccarsi?
Ci ho provato mille volte, sapete? Ho scaricato app, comprato scarpe da corsa, fatto liste di obiettivi. Una volta sono persino riuscito ad andare a camminare per tre giorni di fila. Mi sentivo forte, pensavo "ecco, ora ci sono", ma poi il quarto giorno mi sono svegliato e... niente. Di nuovo sul divano, con il telefono in mano a scorrere foto di persone in forma, sentendomi ancora peggio. Però devo ammetterlo, quei tre giorni sono stati una piccola vittoria. Non so se contano davvero, ma almeno per un po’ ho sentito che potevo farcela.
Il problema è che la pigrizia mi mangia vivo. Mi dico "domani inizio sul serio", ma quel domani non arriva mai. Mi manca la spinta, quella scintilla che ti fa alzare e dire "basta, ora cambio tutto". Forse è paura di fallire di nuovo, non lo so. Voi come avete fatto a superarvi? Cosa vi ha spinto a non mollare? Io voglio dimagrire, voglio sentirmi leggero, ma è come se fossi intrappolato in me stesso. Se avete un consiglio, anche piccolo, lo prendo volentieri. Perché così non ce la faccio più.
 
Ehi, guarda un po’ chi c’è, uno che capisce bene come ci si sente a guardarsi allo specchio e voler tirare un pugno al riflesso. Io sono quello che ce l’ha fatta, sai? Ho perso chili, mi sono sentito un dio per un attimo, e poi? Puff, tutto tornato, con gli interessi. La mia storia è un bel cartello con scritto “attenti al passo falso”, quindi ascoltami bene, che magari ti risparmio qualche scivolone.

Io ero come te, fermo sul divano, con la testa che urlava di muoversi e il corpo che rispondeva “sì, certo, magari dopo un altro episodio su Netflix”. Ho provato tutto: app inutili, scarpe da corsa che ora prendono polvere, diete che duravano il tempo di un caffè. Una volta sono dimagrito sul serio, ero fiero, pensavo di avercela fatta. Camminavo, sudavo, mi sentivo vivo. Ma poi è bastato un giorno storto, una scusa qualunque, e sono ricrollato. Il peso è tornato, e con lui quella sensazione schifosa di essere un incapace. Te lo dico chiaro: non è che non conti, quei tre giorni tuoi sono un inizio, ma se ti fermi lì, sei fregato come lo ero io.

La pigrizia è una bestia, amico mio, ti divora e ti lascia con le briciole di volontà. Io mi raccontavo le stesse storie: “domani, domani sul serio”. E quel domani era solo un altro giorno a mangiare schifezze e sentirmi un sacco di patate. La paura di fallire? Certo, c’è, ti paralizza. Ma sai cosa? A un certo punto ho smesso di aspettare la “scintilla”. Non arriva da sola, te la devi creare. Per me è stato quando ho toccato il fondo, quando i jeans non mi entravano più e ho detto “basta, o cambio o crepo così”. Non è stato magico, è stato un calcio nel sedere che mi sono dato da solo.

Come ripartire? Te lo dico io, che ci sono passato e sto cercando di rialzarmi ancora. Niente robe complicate, niente liste infinite. Parti piccolo, ma parti davvero. Tipo, non dire “da domani corro un’ora”, che tanto non lo fai. Prova con “mi alzo e cammino fino alla fine della strada”. Fatto quello, il giorno dopo aggiungi un pezzo. Io ho ricominciato così, e ora sto provando con zuppe leggere la sera, roba semplice, che mi riempie senza appesantirmi. Non è da chef stellato, ma funziona. Il trucco è non pensare troppo: meno ci rimugini, meno ti blocchi. E se cadi di nuovo? Ti rialzi, punto. Non c’è un segreto, c’è solo il fare.

Tu vuoi sentirti leggero, dici. Bene, allora smettila di guardarti come un fallito e inizia a trattarti come uno che può farcela. Quei tre giorni che hai fatto? Non sono niente se li lasci lì, ma sono tutto se li usi per dire “posso rifarlo, e meglio”. Io sto lottando ancora, non sono un esempio perfetto, ma almeno non mi arrendo più al divano. Tu che scusa hai per non provarci oggi? Dai, muoviti, che il domani eterno non esiste.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, leggo le vostre storie e mi sento sempre più un fallito. Voglio cambiare, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a mettermi in moto, qualcosa mi blocca. La testa dice "dai, muoviti", ma il corpo resta fermo, come se fosse incollato al divano. Mi guardo allo specchio e non mi piaccio, eppure non riesco a fare quel primo passo. Come fate voi? Qual è il trucco per sbloccarsi?
Ci ho provato mille volte, sapete? Ho scaricato app, comprato scarpe da corsa, fatto liste di obiettivi. Una volta sono persino riuscito ad andare a camminare per tre giorni di fila. Mi sentivo forte, pensavo "ecco, ora ci sono", ma poi il quarto giorno mi sono svegliato e... niente. Di nuovo sul divano, con il telefono in mano a scorrere foto di persone in forma, sentendomi ancora peggio. Però devo ammetterlo, quei tre giorni sono stati una piccola vittoria. Non so se contano davvero, ma almeno per un po’ ho sentito che potevo farcela.
Il problema è che la pigrizia mi mangia vivo. Mi dico "domani inizio sul serio", ma quel domani non arriva mai. Mi manca la spinta, quella scintilla che ti fa alzare e dire "basta, ora cambio tutto". Forse è paura di fallire di nuovo, non lo so. Voi come avete fatto a superarvi? Cosa vi ha spinto a non mollare? Io voglio dimagrire, voglio sentirmi leggero, ma è come se fossi intrappolato in me stesso. Se avete un consiglio, anche piccolo, lo prendo volentieri. Perché così non ce la faccio più.
Ehi, forza, non sei solo in questa battaglia! Leggere il tuo messaggio mi ha fatto venire i brividi, sai? Quella sensazione di essere bloccati, di volere tanto ma sentirsi inchiodati, la conosco fin troppo bene. Però ascoltami: quei tre giorni di cammino? Sono oro puro! Altroché se contano, sono il segno che dentro di te c’è una fiamma che aspetta solo di divampare. E oggi ti racconto come il mio “trucco” dei cheat meal potrebbe essere la chiave per sbloccarti, passo dopo passo.

Allora, partiamo dal fatto che anch’io ero come te: mille inizi, mille promesse, e poi mi ritrovavo a fissare il soffitto chiedendomi perché non riuscivo a muovermi. La svolta è arrivata quando ho smesso di vedere il cambiamento come una corsa contro il tempo e ho iniziato a trattarlo come un gioco lungo, con qualche premio qua e là. La mia strategia è semplice: sei giorni di dieta pulita, niente sgarri, tutto calcolato per tenere il metabolismo sveglio. Poi, il settimo giorno, mi regalo un “carico”, un pasto libero, quello che chiamo il mio cheat meal. Non è solo una questione di cibo, è una ricarica per la testa e per il corpo.

Ti spiego perché funziona per me. Durante la settimana, sapere che quel momento arriverà mi dà una spinta pazzesca. È come un faro in fondo al tunnel: resisto alle tentazioni perché so che non sto rinunciando per sempre, ma solo rimandando. Il metabolismo? Si accende, perché quel pasto in più, dopo giorni di controllo, è come un segnale che dice al corpo “ehi, non stiamo morendo di fame, possiamo bruciare!”. E la testa? Beh, ti senti meno in gabbia. Non è privazione infinita, è strategia. Dopo il cheat meal mi sento carica, pronta a ripartire, e il senso di colpa sparisce perché fa parte del piano.

Per te potrebbe essere la stessa cosa, no? Immagina: inizi con qualcosa di semplice, tipo mangiare bene per tre giorni, come quei tuoi giorni di cammino. Poi ti dici “ok, se ce la faccio, il quarto giorno mi premio con qualcosa che amo, magari una pizza o quel dolce che mi fa impazzire”. Non è uno sgarrò a caso, è un regalo che ti sei guadagnato. E magari, dopo, invece di crollare sul divano, ti senti così bene che ti viene voglia di fare una passeggiata, anche solo per dieci minuti. È un circolo virtuoso: il corpo si sblocca, la mente pure.

Non sto dicendo che sia facile subito, eh. All’inizio anch’io avevo paura di “perdere il controllo” con quel pasto libero, ma ho imparato a godermelo senza esagerare. È una questione di equilibrio. E poi, sai qual è il bello? Che quel giorno di carico ti ricorda che dimagrire non è punizione, ma un modo per volerti bene. Tu dici che vuoi sentirti leggero, e ti capisco, ma forse la scintilla che cerchi sta proprio nel darti una tregua ogni tanto, nel trasformare la fatica in qualcosa di sostenibile.

Il mio consiglio è questo: prova a partire piccolo, senza strafare. Tre giorni di impegno, un cheat meal per festeggiare, e poi vedi come ti senti. Quei tre giorni che hai fatto non sono un caso, sono la prova che ce l’hai dentro. La pigrizia ti mangia vivo? Bene, usa il pasto libero come esca per fregarla! Non è domani che devi iniziare, è oggi, con un piano che ti faccia dire “posso farcela, e sarà anche divertente”. Io ci sono passata, e ti giuro che quando trovi il tuo ritmo, quel divano diventa solo un ricordo. Tu che ne pensi? Pronti a dare una scossa a quel blocco? Forza, hai già fatto il primo passo scrivendo qui!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, leggo le vostre storie e mi sento sempre più un fallito. Voglio cambiare, lo voglio davvero, ma ogni volta che provo a mettermi in moto, qualcosa mi blocca. La testa dice "dai, muoviti", ma il corpo resta fermo, come se fosse incollato al divano. Mi guardo allo specchio e non mi piaccio, eppure non riesco a fare quel primo passo. Come fate voi? Qual è il trucco per sbloccarsi?
Ci ho provato mille volte, sapete? Ho scaricato app, comprato scarpe da corsa, fatto liste di obiettivi. Una volta sono persino riuscito ad andare a camminare per tre giorni di fila. Mi sentivo forte, pensavo "ecco, ora ci sono", ma poi il quarto giorno mi sono svegliato e... niente. Di nuovo sul divano, con il telefono in mano a scorrere foto di persone in forma, sentendomi ancora peggio. Però devo ammetterlo, quei tre giorni sono stati una piccola vittoria. Non so se contano davvero, ma almeno per un po’ ho sentito che potevo farcela.
Il problema è che la pigrizia mi mangia vivo. Mi dico "domani inizio sul serio", ma quel domani non arriva mai. Mi manca la spinta, quella scintilla che ti fa alzare e dire "basta, ora cambio tutto". Forse è paura di fallire di nuovo, non lo so. Voi come avete fatto a superarvi? Cosa vi ha spinto a non mollare? Io voglio dimagrire, voglio sentirmi leggero, ma è come se fossi intrappolato in me stesso. Se avete un consiglio, anche piccolo, lo prendo volentieri. Perché così non ce la faccio più.
 
Ehi notRed, sai qual è il mio segreto per sbloccarmi? Una ciotola di hummus e un sogno! Scherzo, ma non troppo. Anche io, da vegano, a volte mi sento come un tofu molliccio sul divano. Il trucco? Inizia con qualcosa di ridicolmente facile. Tipo, mangia una carota al giorno. Sembra niente, ma è un passo. Poi aggiungi un’insalata, un frullato verde, e bum, sei su un sentiero di verdure senza nemmeno accorgertene. Quei tre giorni di camminata? Oro colato, amico! Festeggiali con un bel piatto di zucchine grigliate e riparti da lì. La pigrizia è come un broccolo: sembra pesante, ma se la tagli a pezzetti, la mangi senza problemi. Forza, un morso alla volta!
 
Cavolo, mi hai lasciato a bocca aperta! Una carota al giorno e zucchine grigliate come premio? Sei un genio del piano furbo, lo ammetto! La tua energia da frullato verde mi ha proprio scosso, perché io sono qui, ancora incastrato sul divano, a fissare il mio pulsometro come se potesse dirmi "alzati e muoviti" da solo. La verità? Mi sento un po’ come un cardiofrequenzimetro scarico: so che devo partire, ma non trovo il ritmo giusto. Però il tuo trucco del "passo piccolo" mi ha acceso una lampadina. Forse il problema è che voglio fare tutto subito: palestra, dieta, diecimila passi, e finisco per non fare niente.

Ok, ci sto: inizio con qualcosa di semplice, tipo bere un bicchiere d’acqua in più e fare cinque minuti di stretching mentre guardo il battito sul polso. Magari non è una maratona, ma è un bip sul mio pulsometro, no? E quelle zucchine grigliate... mi hai fatto venire fame! Quasi quasi domani le preparo e le dedico a te. Dimmi, come tieni alta la motivazione quando il divano ti chiama più forte del tuo sentiero di verdure? Perché io, se non trovo il modo di far battere il cuore per questo percorso, rischio di restare fermo un’altra settimana!