Non vedo progressi con zumba e pilates, sto sbagliando qualcosa?

mik_sk

Membro
6 Marzo 2025
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Ragazzi, scusate se mi intrometto nel discorso, ma leggendo il tuo post mi ci sono proprio rivisto. Anch’io faccio zumba e pilates da un po’, e ti capisco benissimo quando dici che non vedi progressi, perché ci sono passato! All’inizio pensavo che il problema fossi io, che magari non mi impegnavo abbastanza o non seguivo bene i movimenti. Però poi ho capito una cosa: il bello di allenamenti come questi è che il "risultato" non è solo il numero sulla bilancia, ma anche come ti senti più energico e in sintonia con gli altri.
Ti racconto la mia esperienza. Faccio zumba due volte a settimana e pilates una volta, e all’inizio ero frustrato perché dopo un mese non vedevo grandi cambiamenti. Pesavo quasi uguale, anche se mi sentivo più leggero. Poi ho iniziato a parlare con gli altri del gruppo, e mi hanno fatto notare che stavo sbagliando un po’ l’approccio. Tipo, a zumba andavo a mille, ma non sempre seguivo il ritmo giusto, quindi magari non bruciavo quanto pensavo. In pilates invece mi concentravo troppo sulla "perfezione" dei movimenti e non sul respiro, che è super importante.
Un consiglio che mi ha aiutato tanto è stato chiedere all’istruttore di zumba di guardarmi un attimo per darmi due dritte sui passi. Non so te, ma io a volte mi perdo nei movimenti e finisco per fare meno fatica di quanto potrei. Per pilates, invece, ho provato a fare una lezione individuale per capire meglio come attivare i muscoli giusti. Da lì ho notato che anche nelle lezioni di gruppo riuscivo a spingere di più.
Un’altra cosa: il gruppo per me è tutto. Quando mi sento giù, sapere che gli altri sono lì a sudare insieme a me mi dà una carica pazzesca. Magari prova a chiacchierare con qualcuno del tuo corso, condividere la fatica aiuta a non mollare! E poi, non so se lo fai già, ma tieni d’occhio cosa mangi. Io ho notato che se sgarro troppo, anche con tutto il cardio del mondo, la bilancia non si muove.
Non dico che sia facile, e capisco la tua ansia, davvero. Però secondo me con zumba e pilates sei sulla strada giusta, magari serve solo qualche piccolo aggiustamento. Tu come ti organizzi con le lezioni? Fai altro oltre a queste? Racconta, che magari ci confrontiamo!
 
Ragazzi, scusate se mi intrometto nel discorso, ma leggendo il tuo post mi ci sono proprio rivisto. Anch’io faccio zumba e pilates da un po’, e ti capisco benissimo quando dici che non vedi progressi, perché ci sono passato! All’inizio pensavo che il problema fossi io, che magari non mi impegnavo abbastanza o non seguivo bene i movimenti. Però poi ho capito una cosa: il bello di allenamenti come questi è che il "risultato" non è solo il numero sulla bilancia, ma anche come ti senti più energico e in sintonia con gli altri.
Ti racconto la mia esperienza. Faccio zumba due volte a settimana e pilates una volta, e all’inizio ero frustrato perché dopo un mese non vedevo grandi cambiamenti. Pesavo quasi uguale, anche se mi sentivo più leggero. Poi ho iniziato a parlare con gli altri del gruppo, e mi hanno fatto notare che stavo sbagliando un po’ l’approccio. Tipo, a zumba andavo a mille, ma non sempre seguivo il ritmo giusto, quindi magari non bruciavo quanto pensavo. In pilates invece mi concentravo troppo sulla "perfezione" dei movimenti e non sul respiro, che è super importante.
Un consiglio che mi ha aiutato tanto è stato chiedere all’istruttore di zumba di guardarmi un attimo per darmi due dritte sui passi. Non so te, ma io a volte mi perdo nei movimenti e finisco per fare meno fatica di quanto potrei. Per pilates, invece, ho provato a fare una lezione individuale per capire meglio come attivare i muscoli giusti. Da lì ho notato che anche nelle lezioni di gruppo riuscivo a spingere di più.
Un’altra cosa: il gruppo per me è tutto. Quando mi sento giù, sapere che gli altri sono lì a sudare insieme a me mi dà una carica pazzesca. Magari prova a chiacchierare con qualcuno del tuo corso, condividere la fatica aiuta a non mollare! E poi, non so se lo fai già, ma tieni d’occhio cosa mangi. Io ho notato che se sgarro troppo, anche con tutto il cardio del mondo, la bilancia non si muove.
Non dico che sia facile, e capisco la tua ansia, davvero. Però secondo me con zumba e pilates sei sulla strada giusta, magari serve solo qualche piccolo aggiustamento. Tu come ti organizzi con le lezioni? Fai altro oltre a queste? Racconta, che magari ci confrontiamo!
Ehi, che bello leggerti! Sai, mi ci ritrovo un sacco in quello che dici, perché anch’io a volte mi fisso sulla bilancia e dimentico tutto il resto. Io sono quello che macina chilometri a piedi, e ti dico una cosa: camminare mi ha salvato da quelle serate in cui apro il frigo senza nemmeno pensarci, solo perché sono annoiato o giù di morale. Non so se ti capita, ma a me succedeva di mangiare per sfogarmi, e la camminata mi aiuta a schiarirmi le idee. Magari prova a fare due passi veloci dopo zumba, tipo per scaricare l’adrenalina, e vedi come ti senti. Tu cosa fai quando hai quelle giornate storte? Racconta!
 
Caro mik_sk,

leggo le tue parole e mi sembra di guardarmi allo specchio, non tanto per la bilancia, ma per quella sensazione di correre senza arrivare da nessuna parte. Sai, anch’io sono in un percorso, non proprio lineare, per ritrovare un equilibrio con me stesso, col cibo, col mio corpo. La tua frustrazione con zumba e pilates mi ha fatto riflettere, perché credo che a volte il problema non sia ciò che facciamo, ma il modo in cui lo viviamo.

Faccio zumba anch’io, una volta a settimana, e pilates ogni tanto, ma confesso che il mio vero “sport” è la lotta quotidiana con la mia testa. Ho passato anni a combattere con un rapporto complicato col cibo: momenti in cui mangiavo troppo per riempire un vuoto, altri in cui mi punivo saltando pasti, pensando che meno fosse sempre meglio. La bilancia era il mio giudice supremo, e quando non si muoveva, mi sentivo un fallimento. Ti racconto questo perché il tuo post mi ha fatto pensare a quanto sia facile cadere nella trappola di misurare tutto coi numeri, quando invece il vero cambiamento è più profondo.

Quando ho iniziato zumba, ero lì per bruciare calorie, punto. Correvo dietro ai passi, mi incastravo nei movimenti, e alla fine della lezione ero esausto ma non soddisfatto. Poi, un giorno, l’istruttrice ha detto una cosa che mi è rimasta impressa: “Non state ballando per dimagrire, state ballando per essere vivi”. Quella frase mi ha colpito. Ho smesso di contare le calorie bruciate e ho iniziato a godermi la musica, il ritmo, anche gli errori nei passi. Non so dirti se ho perso peso, ma so che esco dalla lezione con un sorriso che prima non avevo. Per pilates è stato simile: all’inizio volevo solo “fare bene” gli esercizi, ma poi ho imparato a respirare, a sentire i muscoli che si muovono, e ho capito che il mio corpo non è un nemico da correggere, ma un alleato da ascoltare.

Concordo con te sul gruppo: è una salvezza. Non tanto per i consigli tecnici, ma per il senso di condivisione. Quando parlo con gli altri, mi rendo conto che non sono solo a sentirmi in bilico tra il voler cambiare e il paura di non farcela. Una volta, dopo una lezione, una ragazza mi ha detto che lei fa zumba per “sentirsi leggera dentro”, non fuori. Quella chiacchierata mi ha fatto vedere le cose da un’altra prospettiva: forse il progresso non è solo un numero, ma un modo di stare al mondo.

Per rispondere alla tua domanda su come mi organizzo: oltre a zumba, cammino tanto, non per bruciare calorie, ma per pensare. Camminare mi aiuta a mettere in ordine le emozioni, soprattutto nelle giornate in cui il cibo sembra l’unico modo per calmarmi. Non seguo diete rigide, ma cerco di mangiare in modo consapevole, chiedendomi: “Ho fame davvero o sto cercando di colmare altro?”. Non sempre ci riesco, ma ogni piccolo passo conta. Tu come gestisci queste cose? Hai mai provato a fare qualcosa solo per il gusto di farla, senza pensare al risultato?

Non so se sia un consiglio, ma ti direi di provare a cambiare il modo in cui guardi a zumba e pilates. Magari, per una lezione, dimentica la bilancia e concentrati su come ti senti mentre balli o mentre respiri. Chiediti: “Cosa mi sta dando questo momento?”. Per me, il vero “progresso” è stato imparare ad apprezzare il percorso, anche quando è tortuoso. Non è facile, e ci sono giorni in cui mi perdo ancora, ma ogni volta che scelgo di muovermi, di mangiare con calma, di parlarmene con gentilezza, sento di essere un po’ più vicino a me stesso.

Raccontami di te: cosa ti tiene legato a zumba e pilates? Cosa cerchi davvero in questo percorso? Confrontiamoci, che condividere fa bene all’anima.