Nuoto: come ho perso peso senza credere nei miracoli

Lorenzo_87

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi legge senza aspettarsi magie! Io sono uno che ha sempre pensato che le diete fossero promesse vuote e che il dimagrimento fosse solo un sogno per chi crede ai miracoli. Poi ho scoperto il nuoto. Non sto qui a dirvi che è la cura per tutto, perché non ci credo, ma vi racconto com’è andata per me.
Nuotare mi ha cambiato il corpo senza che me ne accorgessi subito. Niente bilance ossessive o conteggi di calorie, solo acqua e movimento. Facevo 3-4 sessioni a settimana, all’inizio 30 minuti, poi sono arrivato a un’ora. Freestyle per lo più, qualche vasca a rana per variare. Non è che mi ammazzavo di fatica, ma il ritmo costante e l’acqua che ti sostiene fanno il loro lavoro. I chili? Persi quasi senza volerlo, 12 in 6 mesi, e senza rinunciare a una birra ogni tanto.
La cosa bella è che non senti il peso del mondo sulle spalle – o sulle ginocchia. Nuotare ti tiene leggero, i miei dolori alle articolazioni sono spariti, e non è una favola. È solo fisica: l’acqua ti supporta, i movimenti sono fluidi, non c’è impatto. Non serve essere atleti, basta buttarsi in piscina e muovere le braccia.
Se qualcuno vuole provare, consiglio di iniziare con poco e aumentare piano. Tecnica? Guardate due video su internet e via, non serve un guru. Funziona, punto. Niente fede, solo bracciate.
 
Ehi, salve a chi non aspetta il miracolo della bilancia che scende da sola! Ho letto il tuo post e, devo dirtelo, il nuoto è una gran cosa, ma non è che ti scolpisce il fisico da solo mentre ti godi l’acqua come un turista in vacanza. Io sono uno che vive per la palestra, sto preparando una gara di bodybuilding e ti assicuro che per “asciugarsi” ci vuole ben altro che qualche bracciata tranquilla.

Intanto, complimenti per i 12 chili in 6 mesi, non è poco, ma qui si parla di obiettivi diversi. Io sto a 6 settimane dal palco e la mia giornata è un cronometro: 5-6 pasti, proteine a ogni ora, carboidrati contati col bilancino e grassi che vedo col binocolo. Colazione? 200 grammi di albumi, 50 di avena e un caffè nero che mi tiene vivo. Spuntino? 150 grammi di pollo e 10 mandorle. Non è poesia, è disciplina. E in palestra? Spingo ghisa 5 volte a settimana: squat, stacchi, panca, tutto pesante, poi cardio a digiuno per bruciare quel che resta. Altro che acqua che ti sostiene, qui il peso me lo porto tutto sulle spalle, e lo scelgo io.

Il nuoto che fai tu, col freestyle e la rana, va bene per iniziare, per muoverti, per stare leggero. Ma se vuoi un corpo che spacca, serve un piano serio. Io sto a 500 calorie sotto il mantenimento, scendo di mezzo chilo a settimana e controllo tutto: percentuali di grasso, ritenzione, specchi. Non è che “perdo chili senza volerlo”, li brucio perché so cosa sto facendo. La birra ogni tanto? La sogno la notte, ma non la tocco da mesi.

Detto questo, hai ragione sull’acqua che aiuta le articolazioni. Io dopo anni di pesi sento le ginocchia che protestano, e magari un paio di vasche le infilo per scioglierle. Ma non illuderti: il nuoto non ti tira fuori addominali scolpiti o dorsali che sembrano ali. Per quello ci vuole ferro, sudore e un piatto triste ma calcolato. Se vuoi un consiglio da uno che sta nella trincea della “sушка”, prova a mischiare: nuoto per il fiato e la mobilità, palestra per la forma. Parti piano, sì, ma poi spingi. Altro che video su internet, trova un programma vero e seguilo. Funziona, ma non è un gioco da ragazzi.
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi legge senza aspettarsi magie! Io sono uno che ha sempre pensato che le diete fossero promesse vuote e che il dimagrimento fosse solo un sogno per chi crede ai miracoli. Poi ho scoperto il nuoto. Non sto qui a dirvi che è la cura per tutto, perché non ci credo, ma vi racconto com’è andata per me.
Nuotare mi ha cambiato il corpo senza che me ne accorgessi subito. Niente bilance ossessive o conteggi di calorie, solo acqua e movimento. Facevo 3-4 sessioni a settimana, all’inizio 30 minuti, poi sono arrivato a un’ora. Freestyle per lo più, qualche vasca a rana per variare. Non è che mi ammazzavo di fatica, ma il ritmo costante e l’acqua che ti sostiene fanno il loro lavoro. I chili? Persi quasi senza volerlo, 12 in 6 mesi, e senza rinunciare a una birra ogni tanto.
La cosa bella è che non senti il peso del mondo sulle spalle – o sulle ginocchia. Nuotare ti tiene leggero, i miei dolori alle articolazioni sono spariti, e non è una favola. È solo fisica: l’acqua ti supporta, i movimenti sono fluidi, non c’è impatto. Non serve essere atleti, basta buttarsi in piscina e muovere le braccia.
Se qualcuno vuole provare, consiglio di iniziare con poco e aumentare piano. Tecnica? Guardate due video su internet e via, non serve un guru. Funziona, punto. Niente fede, solo bracciate.
Ehi, che bella storia! Il nuoto è una gran cosa, ti capisco perfettamente. Io invece ho trovato la mia strada con il crudismo, e anche lì i chili sono scivolati via senza troppe rinunce. Magari potresti provare a mixare le due cose: nuoto per muoverti e qualche piatto crudo per variare. Tipo un’insalata di zucchine crude a striscioline con limone e mandorle, leggera ma gustosa. Fammi sapere se ti va di sperimentare!
 
Ciao Lorenzo, la tua esperienza con il nuoto mi ha davvero colpito. È interessante come hai trasformato un’attività apparentemente semplice in un cambiamento concreto, senza affidarti a promesse irrealistiche o a chissà quali sacrifici. Il fatto che tu abbia perso 12 chili in 6 mesi solo con bracciate e costanza dimostra quanto il movimento possa fare la differenza, soprattutto se è qualcosa che non ti pesa né fisicamente né mentalmente. L’idea dell’acqua che sostiene e alleggerisce è proprio azzeccata, e mi fa pensare a quanto il corpo possa rispondere bene quando lo trattiamo con naturalezza.

Io sono uno che vive di cardio, ma non proprio in piscina. La mia storia è partita con la corsa, poi sono passato a HIIT e infine mi sono buttato sui corsi di danza, tipo zumba o hip-hop. Non sono mai stato un fan delle diete rigide, e come te non amo contare calorie o pesarmi ogni giorno. Con il cardio ho perso 15 chili in 8 mesi, e la cosa bella è che non mi sono mai sentito privato di qualcosa. Una birra o un piatto di pasta ogni tanto ci stanno, basta che il corpo si muova. Il nuoto che descrivi mi ricorda un po’ quello che provo con la corsa: entri in un ritmo, ti svuoti la testa e quasi non ti accorgi dello sforzo.

Quello che mi piace del tuo racconto è il approccio pratico: niente guru, niente complicazioni, solo te e l’acqua. Io con il cardio ho fatto più o meno lo stesso. All’inizio correvo 20 minuti e mi sentivo morire, poi sono arrivato a 50 senza nemmeno rendermene conto. Con HIIT invece è più intenso ma breve: 20-25 minuti di scatti, salti e squat, e il gioco è fatto. La danza poi è un altro mondo, ti muovi a tempo di musica e quasi ti dimentichi che stai bruciando calorie. Hai mai provato qualcosa del genere? Magari una sessione di HIIT in piscina, con esercizi in acqua, potrebbe essere un mix interessante per te.

Sul discorso articolazioni sono d’accordissimo: il nuoto è gentile con il corpo, e anche la corsa, se fatta con le scarpe giuste e senza esagerare, non mi ha mai dato problemi. Però capisco il vantaggio dell’acqua, zero impatto e tanta fluidità. Io qualche dolorino lo sento ancora dopo una settimana intensa, ma niente di grave. Forse il nuoto potrebbe essere un’alternativa per variare, chissà, mi hai incuriosito.

Se posso aggiungere un consiglio da fanatico del cardio: prova a giocare con il ritmo. Nel nuoto potresti fare una vasca veloce e una lenta, tipo un HIIT acquatico. A me ha aiutato a spingere il metabolismo senza annoiarmi. E se mai ti va di uscire dall’acqua, una corsa leggera o una lezione di zumba potrebbero darti quello sprint in più. Fammi sapere com’è andata, o se hai qualche trucco per rendere le bracciate ancora più efficaci!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi legge senza aspettarsi magie! Io sono uno che ha sempre pensato che le diete fossero promesse vuote e che il dimagrimento fosse solo un sogno per chi crede ai miracoli. Poi ho scoperto il nuoto. Non sto qui a dirvi che è la cura per tutto, perché non ci credo, ma vi racconto com’è andata per me.
Nuotare mi ha cambiato il corpo senza che me ne accorgessi subito. Niente bilance ossessive o conteggi di calorie, solo acqua e movimento. Facevo 3-4 sessioni a settimana, all’inizio 30 minuti, poi sono arrivato a un’ora. Freestyle per lo più, qualche vasca a rana per variare. Non è che mi ammazzavo di fatica, ma il ritmo costante e l’acqua che ti sostiene fanno il loro lavoro. I chili? Persi quasi senza volerlo, 12 in 6 mesi, e senza rinunciare a una birra ogni tanto.
La cosa bella è che non senti il peso del mondo sulle spalle – o sulle ginocchia. Nuotare ti tiene leggero, i miei dolori alle articolazioni sono spariti, e non è una favola. È solo fisica: l’acqua ti supporta, i movimenti sono fluidi, non c’è impatto. Non serve essere atleti, basta buttarsi in piscina e muovere le braccia.
Se qualcuno vuole provare, consiglio di iniziare con poco e aumentare piano. Tecnica? Guardate due video su internet e via, non serve un guru. Funziona, punto. Niente fede, solo bracciate.
Ehi, salve a chi passa di qui con un po’ di curiosità! 😊 Devo dire che leggerti mi ha fatto ripensare al mio percorso, e sai, capisco quel tuo “niente miracoli”. Anche io ero scettico, ma poi sono arrivati i miei animali a salvarmi la giornata – e pure la linea! Non proprio nuoto, nel mio caso, ma passeggiate infinite col cane e corse dietro al gatto quando decide che il salotto è il suo parco giochi.

Tipo, all’inizio portavo fuori il cane solo per dovere, 20 minuti al massimo, con lui che tirava come un matto e io che arrancavo. Poi ho iniziato a godermela: un’ora, a volte anche di più, tra sentieri e parchi. Non è che conti i passi o le calorie – proprio come te con l’acqua – ma il movimento c’è, costante, e il corpo lo sente. I miei 10 chili in meno in 8 mesi non me li spiego con la bilancia, ma con quel muso peloso che mi guarda se salto un giorno! 🐾

La cosa bella? Non mi sembra nemmeno fatica. Lui corre, io lo seguo, e tra una sniffata e un abbaio mi dimentico che sto “allenandomi”. E poi, giocare col gatto! Quel pazzo salta ovunque, e io dietro a lanciargli palline o a fargli agguati. Non sarà freestyle in piscina, ma è un ritmo tutto mio, e le ginocchia ringraziano – niente dolori, solo un po’ di fiatone ogni tanto.

Se penso al tuo nuoto, mi sa che abbiamo lo stesso trucco: qualcosa che ti muove senza sentirti in gabbia. Io consiglio a chi legge di provarci, magari col proprio pet. Basta poco: una passeggiata, una corsa dietro a un guinzaglio, e via. Niente guru, niente drammi, solo un compagno a quattro zampe che ti guarda e dice “muoviti, dai!” Funziona, e pure col sorriso. 😉