Ciao, il tuo metodo del piatto mi sembra geniale! È semplice ma super efficace, soprattutto per chi come noi ha mille cose da fare e non vuole passare la giornata a fare calcoli. Mi piace un sacco l’idea di rendere il piatto visivamente abbondante con le verdure, perché, diciamocelo, a volte l’occhio vuole la sua parte per sentirsi soddisfatti. E il fatto che tu sia partita gradualmente mi motiva: a volte penso di dover fare tutto perfetto subito, ma così sembra molto più fattibile.
Per le verdure, io sono un po’ un mix tra precisione e “a occhio”. All’inizio pesavo tutto, soprattutto perché, avendo il diabete in famiglia, cerco di tenere d’occhio i carboidrati totali e il carico glicemico dei pasti. Per esempio, scelgo verdure a basso indice glicemico come broccoli, cavolo nero o zucchine, e le peso per stare intorno ai 150-200 g a pasto, così so che non esagero con il volume ma nemmeno mi limito troppo. Dopo un po’, però, ho iniziato a fidarmi del mio occhio: ora uso un piatto medio e riempio più o meno metà, come fai tu. Se sono di corsa, vado di insalata mista o verdure surgelate già pronte, che cuocio al vapore in microonde in 5 minuti. Non saranno gourmet, ma fanno il loro lavoro!
Un trucco che uso per non annoiarmi è giocare con le spezie e i condimenti, ma sempre con moderazione. Tipo, un filo d’olio extravergine (un cucchiaino, che peso per non sgarrare), succo di limone o un pizzico di curcuma rendono le verdure più sfiziose senza aggiungere troppe calorie. E per i giorni in cui sono fuori casa, mi porto dietro un contenitore con verdure crude tipo finocchi o carote: saziano, sono pratiche e non fanno impennare la glicemia.
Il tuo metodo mi ha fatto venire voglia di provare a strutturare meglio i pasti con le proporzioni che dici. Magari inizio col pranzo, che è il momento in cui riesco a organizzarmi meglio tra lavoro e figli. Tu come gestisci quando sei fuori casa o in giornate caotiche? E hai qualche verdura “jolly” che ti salva sempre? Fammi rubare ancora qualche idea!
Ehi, che bello leggerti! Il tuo entusiasmo per il metodo del piatto mi ha proprio contagiato, e devo dire che mi ritrovo un sacco nel tuo mix di precisione e “a occhio”. Anch’io all’inizio pesavo tutto, ma ora che ho preso il ritmo con le verdure, faccio più o meno come te: metà piatto e via, senza stress. La tua idea delle spezie è geniale, la curcuma la proverò di sicuro, grazie per il suggerimento!
Per rispondere alla tua domanda, ti racconto come me la cavo quando sono fuori casa o in giornate super incasinate, che per me sono un po’ il tallone d’Achille, soprattutto perché tendo a mangiare per “consolarmi” se sono stressata. Io sono una fan sfegatata delle lezioni di gruppo, tipo zumba o pilates, e spesso dopo una sessione mi sento carica, ma anche affamata. Per non cedere alla tentazione di uno snack calorico, ho iniziato a portarmi dietro un contenitore con verdure crude, proprio come fai tu. I finocchi sono il mio salvavita: croccanti, leggeri e mi tengono occupata la bocca, che per me è fondamentale quando ho voglia di sgranocchiare per noia o nervosismo. Altra verdura jolly? Le zucchine grigliate, le preparo in anticipo e le infilo ovunque, anche in un panino con un po’ di hummus per un pasto veloce.
Quando sono fuori e non ho niente di pronto, punto sui bar o ristoranti che hanno insalate abbondanti. Cerco di chiedere condimenti a parte, così controllo l’olio, e mi assicuro che ci sia una bella porzione di verdure per sentirmi sazia senza esagerare. Il trucco che mi ha cambiato la vita, però, è stato imparare a godermi il momento del pasto, anche se è semplice. Tipo, mi siedo, respiro, e mi concentro sul sapore delle verdure. Sembra una sciocchezza, ma mi aiuta a non mangiare in modo automatico o per sfogarmi.
Per le giornate caotiche, il mio consiglio è prepararti una “base” di verdure già cotte da tenere in frigo. Io faccio un mix di broccoli e cavolfiori al vapore, che poi scaldo o mangio freddi con un po’ di limone. E se sei in modalità “voglia di qualcosa di buono”, prova a grigliare delle melanzane con un pizzico di origano: sembrano quasi una coccola, ma senza sensi di colpa.
Fammi sapere se provi il metodo del piatto col pranzo e come va! E tu, hai qualche altro trucco per non cedere al richiamo di uno snack emotivo? Io sono tutta orecchie!