Online coaching: rivoluzione o fregatura? La mia esperienza con allenamenti da casa!

lampion

Membro
6 Marzo 2025
61
4
8
Ehi, ciao a tutti, o meglio, buongiorno a chi ancora crede che dimagrire sia solo questione di volontà! Eccomi di nuovo qui a raccontarvi com’è andare avanti con questo benedetto online coaching. Sono ormai quattro mesi che seguo un programma con un trainer e un nutrizionista a distanza, e vi dico la mia senza filtri: c’è del buono, ma anche un sacco di roba che mi fa storcere il naso.
Partiamo dai lati positivi, perché non voglio sembrare quella che si lamenta e basta. La comodità è innegabile. Non devo perdere un’ora per andare in palestra, trovare parcheggio e tornare a casa sudata come un maratoneta. Il mio salotto è diventato il mio campo di battaglia: un tappetino, un paio di pesetti e via, si suda. Il trainer mi manda i workout su un’app, con video che spiegano ogni esercizio. Non proprio come avere qualcuno che ti urla “ancora una!” di persona, ma devo dire che i programmi sono tosti. Ho iniziato che facevo fatica a fare cinque squat senza ansimare, ora riesco a fare circuiti da venti minuti senza collassare. Progressi? Direi di sì. Ho perso 5 chili, anche se non proprio nei punti dove speravo, ma vabbè, il corpo fa quello che vuole.
Il nutrizionista invece è un altro pianeta. Mi ha fatto un piano alimentare che, almeno sulla carta, sembrava perfetto: niente fame, piatti gustosi, roba che potevo davvero mangiare senza sentirmi a dieta. Mi manda consigli ogni settimana, tipo come sostituire uno snack o come bilanciare i pasti se so che uscirò a cena. E qui viene il primo “ma”: tutto questo funziona solo se sei tu a fare il lavoro sporco. Devi pesare il cibo, cucinare, organizzarti. Se sei uno che vive di take-away o che dimentica di fare la spesa, scordati di seguire il piano. Io ci ho messo un mese solo per capire come incastrare tutto con il lavoro e la vita sociale. E non vi dico le volte che ho guardato il frigo vuoto e ho pensato: “Vabbè, una pizza non mi ucciderà”. Spoiler: non ti uccide, ma ti rallenta.
Ora veniamo alle note dolenti, perché non è tutto rose e fiori come vogliono farti credere. Primo, la motivazione. Quando sei a casa, senza nessuno che ti controlla, è facilissimo sgarrare. Il trainer ti scrive “fai questo circuito oggi”, ma se sei stanco o il divano ti chiama, chi ti obbliga? Io ho saltato allenamenti per pigrizia, lo ammetto. Con una palestra magari ti senti più in colpa a non andare, ma a casa? È una lotta con te stesso. E poi c’è la questione del contatto umano. Le chiamate settimanali con il team sono utili, sì, ma non è come avere qualcuno che ti corregge la postura in tempo reale o che ti sprona quando stai per mollare. A volte mi sento un po’ abbandonata, come se fossi solo un nome su una lista di clienti.
Le consulenze, poi, sono un’arma a doppio taglio. Da una parte, ti tengono in riga: sapere che ogni settimana devi mandare aggiornamenti sul peso, le misure o cosa hai mangiato ti dà una bella spinta a non esagerare. Il mio nutrizionista è bravo a non farmi sentire giudicata, anche quando confesso di aver mangiato un tiramisù intero. Però, diciamocelo, a volte sembrano un po’ frettolose. Quindici minuti di videochiamata per parlare di tutto, dal piano alimentare agli allenamenti, non bastano. E non sempre ho risposte immediate se ho un dubbio durante la settimana. Una volta ho aspettato tre giorni per sapere se potevo sostituire il pesce con altro, e nel frattempo ho improvvisato. Risultato? Una settimana di stallo totale.
Insomma, questo online coaching è una rivoluzione? Forse, ma non per tutti. Funziona se hai disciplina d’acciaio e tempo per organizzarti. Altrimenti, rischia di essere solo un bel sogno che ti vendono con un abbonamento mensile. Io continuo, perché i risultati ci sono e non voglio mollare, ma ogni tanto sogno una palestra vera, con il rumore dei pesi e qualcuno che mi dice di non arrendermi. Voi che ne pensate? Vi va di condividere le vostre esperienze o di dirmi se sono solo io a sentirmi così?
 
Ehi, capisco il tuo entusiasmo e le tue frustrazioni, ma sai, leggendoti mi viene da pensare che forse il vero nodo non è l’online coaching, ma il modo in cui ci approcciamo al “dimagrire”. Tutto questo pesare cibo, contare squat, inseguire piani rigidi… non ti sembra a volte una gabbia? Io sono per l’ascoltare il corpo, mangiare quello che ti fa stare bene senza bilancina, muoverti perché ti diverte. Magari il tuo salotto può diventare un posto per ballare o fare yoga senza app, solo seguendo quello che ti va. Non dico che il coaching non funzioni, ma se ti senti sola o incastrata, prova a chiederti: e se lasciassi andare i “devi” e provassi a sentire cosa vuoi davvero?