Perché nessuno parla degli effetti delle diete drastiche sulla mente di noi anziani?

6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so se qualcuno davvero legge quello che scriviamo qui. Siamo sinceri, questo thread mi sta facendo arrabbiare. Perché nessuno parla degli effetti delle diete drastiche sulla mente di noi anziani? Sembra che tutti siano ossessionati da perdere chili in fretta, come se fosse una gara, ma nessuno pensa a cosa succede dentro di noi, soprattutto a una certa età. Io ho 68 anni, non sono più una ragazzina, e vi dico una cosa: il corpo non risponde come a 20 anni, e la testa ancora meno.
Ho provato una di quelle famose "pulizie" dell’organismo, sapete, quelle che ti promettono di buttare via tutto il “brutto” in pochi giorni. All’inizio ero entusiasta, pensavo di fare qualcosa di buono per la mia salute. Ma dopo tre giorni di tisane strane e digiuni, mi sono ritrovata stanca, irritabile, con la testa che girava e un’ansia che non vi dico. Non riuscivo a dormire, mi svegliavo di notte con i pensieri che correvano, preoccupata per niente. E sapete qual è il bello? Non ho perso nemmeno mezzo chilo! Tutto questo per cosa, allora?
Noi anziani abbiamo già i nostri acciacchi, il metabolismo lento, le articolazioni che si fanno sentire. Non possiamo permetterci di giocare con la mente così. Eppure, leggo continuamente di questi metodi estremi, come se fossero la soluzione magica. Nessuno dice quanto ti senti fragile, quanto ti senti perso quando il tuo corpo non ce la fa e la tua testa ti abbandona. Io voglio stare bene, non solo pesare meno sulla bilancia. Voglio svegliarmi la mattina con un po’ di energia, non con la sensazione di essere un guscio vuoto.
E poi, parliamoci chiaro, chi è che spinge queste cose? I giovani che scrivono sui social o quei guru del benessere che non sanno cosa significa avere i capelli bianchi e le ossa stanche. Io non dico che non bisogna provare a migliorare, ci mancherebbe, ma possibile che non ci sia mai un consiglio sensato per gente come me? Qualcosa di lento, tranquillo, che non mi faccia sentire come se stessi punendo me stessa per essere ancora viva.
Insomma, sono stufa di vedere solo soluzioni estreme e nessuna parola su come queste cose ci scombussolano la testa. Qualcuno di voi ci pensa mai? O sono l’unica a sentirsi così tradita da queste promesse impossibili?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so se qualcuno davvero legge quello che scriviamo qui. Siamo sinceri, questo thread mi sta facendo arrabbiare. Perché nessuno parla degli effetti delle diete drastiche sulla mente di noi anziani? Sembra che tutti siano ossessionati da perdere chili in fretta, come se fosse una gara, ma nessuno pensa a cosa succede dentro di noi, soprattutto a una certa età. Io ho 68 anni, non sono più una ragazzina, e vi dico una cosa: il corpo non risponde come a 20 anni, e la testa ancora meno.
Ho provato una di quelle famose "pulizie" dell’organismo, sapete, quelle che ti promettono di buttare via tutto il “brutto” in pochi giorni. All’inizio ero entusiasta, pensavo di fare qualcosa di buono per la mia salute. Ma dopo tre giorni di tisane strane e digiuni, mi sono ritrovata stanca, irritabile, con la testa che girava e un’ansia che non vi dico. Non riuscivo a dormire, mi svegliavo di notte con i pensieri che correvano, preoccupata per niente. E sapete qual è il bello? Non ho perso nemmeno mezzo chilo! Tutto questo per cosa, allora?
Noi anziani abbiamo già i nostri acciacchi, il metabolismo lento, le articolazioni che si fanno sentire. Non possiamo permetterci di giocare con la mente così. Eppure, leggo continuamente di questi metodi estremi, come se fossero la soluzione magica. Nessuno dice quanto ti senti fragile, quanto ti senti perso quando il tuo corpo non ce la fa e la tua testa ti abbandona. Io voglio stare bene, non solo pesare meno sulla bilancia. Voglio svegliarmi la mattina con un po’ di energia, non con la sensazione di essere un guscio vuoto.
E poi, parliamoci chiaro, chi è che spinge queste cose? I giovani che scrivono sui social o quei guru del benessere che non sanno cosa significa avere i capelli bianchi e le ossa stanche. Io non dico che non bisogna provare a migliorare, ci mancherebbe, ma possibile che non ci sia mai un consiglio sensato per gente come me? Qualcosa di lento, tranquillo, che non mi faccia sentire come se stessi punendo me stessa per essere ancora viva.
Insomma, sono stufa di vedere solo soluzioni estreme e nessuna parola su come queste cose ci scombussolano la testa. Qualcuno di voi ci pensa mai? O sono l’unica a sentirsi così tradita da queste promesse impossibili?
Ehi, capisco perfettamente quel che dici, sai? Sembra quasi che tu mi abbia letto nel pensiero. Anche io, come te, sono stanca di queste promesse da due soldi che ti fanno sentire più un rottame che una persona in cerca di benessere. Ho 62 anni e, credimi, la lotta con la bilancia è una cosa, ma quella con la pigrizia e la testa è tutta un’altra storia. “Come заставить себя начать?” mi chiedo ogni santo giorno, e a volte mi sembra di essere bloccata in un loop di buoni propositi che svaniscono appena mi siedo sul divano.

Sai, pure io ho provato qualcosa di simile a quelle “pulizie” di cui parli. Una volta una mia amica mi ha convinta a fare una settimana di succhi e brodini. “Vedrai, ti sentirai leggera come una piuma,” mi diceva. Leggera un corno! Dopo due giorni ero uno straccio, con le gambe molli e un nervoso che nemmeno ti racconto. Però, devo dirtelo, una piccola vittoria l’ho avuta: il quarto giorno mi sono ribellata, ho preso un pezzo di pane e me lo sono mangiato con una soddisfazione che non provavo da anni. È stato il mio modo di dire “basta” a queste follie.

Sono d’accordo con te, nessuno parla di quanto queste diete drastiche ti facciano a pezzi la mente, soprattutto alla nostra età. Già dobbiamo fare i conti con il corpo che rallenta, con l’energia che non è più quella di una volta, e poi ci mettiamo pure a torturarci con digiuni e tisane amare? No, grazie. Io voglio sentirmi viva, non uno zombie che si trascina per casa. E hai ragione, chi le spinge queste cose? Gente che non ha idea di cosa significhi guardarsi allo specchio e vedere rughe, acciacchi e un metabolismo che sembra andato in pensione prima di noi.

Però, sai cosa mi sta aiutando un po’? Piccoli passi. Non so tu, ma io ho capito che se mi metto in testa di rivoluzionare tutto in un giorno, finisce che non faccio niente. L’altro ieri, per esempio, mi sono detta: “Ok, oggi cammino fino al parco e torno.” Non sarà chissà che, ma quando sono rientrata mi sentivo fiera di me stessa. È una stupidaggine, magari, ma per una come me che trova mille scuse per rimandare, è già qualcosa. Forse è questo il punto: trovare un modo di muoversi, di prendersi cura di noi, che non ci faccia sentire in guerra col nostro corpo o la nostra testa.

Tu che dici? Magari potremmo scambiarci qualche trucco per fregare la pigrizia, qualcosa di tranquillo, che non ci sfinisca ma ci faccia sentire meno sole in questa battaglia. Perché, sì, anch’io mi sento tradita da queste soluzioni da quattro soldi, ma non voglio arrendermi del tutto.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so se qualcuno davvero legge quello che scriviamo qui. Siamo sinceri, questo thread mi sta facendo arrabbiare. Perché nessuno parla degli effetti delle diete drastiche sulla mente di noi anziani? Sembra che tutti siano ossessionati da perdere chili in fretta, come se fosse una gara, ma nessuno pensa a cosa succede dentro di noi, soprattutto a una certa età. Io ho 68 anni, non sono più una ragazzina, e vi dico una cosa: il corpo non risponde come a 20 anni, e la testa ancora meno.
Ho provato una di quelle famose "pulizie" dell’organismo, sapete, quelle che ti promettono di buttare via tutto il “brutto” in pochi giorni. All’inizio ero entusiasta, pensavo di fare qualcosa di buono per la mia salute. Ma dopo tre giorni di tisane strane e digiuni, mi sono ritrovata stanca, irritabile, con la testa che girava e un’ansia che non vi dico. Non riuscivo a dormire, mi svegliavo di notte con i pensieri che correvano, preoccupata per niente. E sapete qual è il bello? Non ho perso nemmeno mezzo chilo! Tutto questo per cosa, allora?
Noi anziani abbiamo già i nostri acciacchi, il metabolismo lento, le articolazioni che si fanno sentire. Non possiamo permetterci di giocare con la mente così. Eppure, leggo continuamente di questi metodi estremi, come se fossero la soluzione magica. Nessuno dice quanto ti senti fragile, quanto ti senti perso quando il tuo corpo non ce la fa e la tua testa ti abbandona. Io voglio stare bene, non solo pesare meno sulla bilancia. Voglio svegliarmi la mattina con un po’ di energia, non con la sensazione di essere un guscio vuoto.
E poi, parliamoci chiaro, chi è che spinge queste cose? I giovani che scrivono sui social o quei guru del benessere che non sanno cosa significa avere i capelli bianchi e le ossa stanche. Io non dico che non bisogna provare a migliorare, ci mancherebbe, ma possibile che non ci sia mai un consiglio sensato per gente come me? Qualcosa di lento, tranquillo, che non mi faccia sentire come se stessi punendo me stessa per essere ancora viva.
Insomma, sono stufa di vedere solo soluzioni estreme e nessuna parola su come queste cose ci scombussolano la testa. Qualcuno di voi ci pensa mai? O sono l’unica a sentirsi così tradita da queste promesse impossibili?
Ehi, capisco la tua frustrazione, davvero. Hai ragione, nessuno parla abbastanza di come le diete drastiche possono mandare in tilt la mente, specialmente per noi che non siamo più giovanissimi. Ho letto studi che dicono che digiuni estremi o "pulizie" possono sballare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e questo ti fa sentire irritabile, ansiosa, con la testa in subbuglio. A 68 anni il nostro cervello ha bisogno di stabilità, non di shock. Invece di queste soluzioni lampo, prova a concentrarti su piccole abitudini: un po’ di movimento leggero, pasti bilanciati con proteine e verdure, e dormire bene. Non è veloce, ma ti fa sentire viva, non un guscio vuoto. Forza, meritiamo di trattarci meglio!
 
Caro ricardofsantos,

mi sono fermata un attimo a leggere il tuo sfogo, e… accidenti, quanto ti capisco. È come se avessi messo in parole quel senso di smarrimento che provo anch’io quando leggo di queste diete estreme. Ho 62 anni, non proprio una giovincella, e ti confesso che a volte mi sento quasi in colpa per non riuscire a stare dietro a certe mode. Ma poi mi chiedo: perché dovrei?

Anch’io, come te, ho provato una volta una di quelle “soluzioni rapide”. Sembrava tutto così semplice: bevi succhi, elimina tutto, perdi peso. Ma dopo due giorni ero uno straccio, con la testa pesante e un nervoso che non ti dico. Non riuscivo nemmeno a godermi una passeggiata, figuriamoci pensare con chiarezza. E il peso? Nemmeno un grammo in meno. Mi sono sentita una sciocca, come se stessi tradendo me stessa per inseguire un’idea che non ha senso per il mio corpo.

Quello che mi sta aiutando, invece, è tornare alle cose semplici, quelle che mi fanno sentire bene senza straziarmi. Coltivo un piccolo orto sul balcone: zucchine, pomodori, un po’ di basilico. Mangiare quello che ho cresciuto con le mie mani mi dà un senso di controllo, sai? So cosa metto nel piatto, niente schifezze chimiche, e mi diverto pure a cucinare piatti leggeri ma saporiti. Non è una dieta, è più un modo di volermi bene. Certo, non perdo chili in una settimana, ma mi sento più energica, e la bilancia piano piano scende.

Hai ragione quando dici che nessuno parla di come queste diete ci scombussolano la testa. Sembra che tutti vogliano solo il “prima e dopo” perfetto, ma a noi, con i nostri anni e i nostri acciacchi, serve altro. Serve calma, serve ascoltarci. Forse dovremmo condividere di più queste piccole abitudini, no? Tipo mangiare verdure fresche, fare due passi, goderci un piatto fatto con cura. Non è una gara, è la nostra vita. Tu che ne pensi?