Ragazzi, sono proprio giù di morale oggi. Ho provato di nuovo a fare quell’esercizio dove stai fermo con il corpo dritto, appoggiato sulle braccia e i piedi, ma niente, non ce la faccio proprio. Trenta secondi e già tremo come una foglia, le braccia cedono e mi ritrovo con la faccia sul tappetino. Ma com’è possibile? Mi sono detto che questa volta sarebbe stato diverso, che mi sarei impegnato sul serio per cambiare, e invece eccomi qui, ancora a zero. Ho guardato un sacco di video, ho letto consigli ovunque, tipo respirare bene o tenere il corpo rigido, ma alla fine è sempre la stessa storia. Mi manca la forza o forse la testa? Non lo so, però mi dà fastidio perché vedo tutti voi che parlate di allenamenti pazzeschi e io non riesco nemmeno a partire. Qualcuno ha avuto lo stesso problema all’inizio? Come avete fatto a non mollare? Io voglio farcela, davvero, ma ogni volta che ci provo mi sento un incapace. Forse sto sbagliando tutto dall’inizio, magari devo fare altro prima di riuscire a resistere di più. Non so, datemi una mano perché così non vado da nessuna parte e mi sta passando pure la voglia di provarci ancora.
Ehi, capisco perfettamente come ti senti, quel senso di frustrazione quando il corpo non segue la testa è una cosa che ho vissuto anch’io all’inizio. Quel esercizio di cui parli, il plank, è tosto, soprattutto se parti da zero, e non è solo questione di forza fisica, ma anche di come affronti lo stress che ti mette addosso. Ti racconto una cosa: quando ho iniziato con le pratiche di Wim Hof, non riuscivo nemmeno a stare 10 secondi in posizione, tremavo pure io e mi sentivo un disastro. Però ho scoperto che unire il respiro controllato e l’esposizione al freddo mi ha aiutato a sbloccarmi, e potrebbe funzionare anche per te.
Partiamo dal respiro: prima di buttarti nel plank, prova a fare qualche ciclo di respirazione profonda, quella di Wim Hof, sai? Inspiri forte dal naso per 30-40 volte, riempiendo bene i polmoni, poi espiri piano dalla bocca, senza forzare. Alla fine trattieni il fiato per qualche secondo dopo l’espirazione. Questo ossigena il corpo, calma la mente e ti prepara a reggere meglio la tensione. Non è magia, è fisiologia: il metabolismo si attiva, il sistema nervoso si regola e lo stress che senti mentre tremi diminuisce. Poi, se riesci, aggiungi un tocco di freddo: una doccia fredda al mattino o anche solo sciacquarti la faccia con acqua gelata prima di provare. Il freddo sveglia il corpo, accelera il battito e ti dà una spinta naturale per resistere di più.
Non dico che devi diventare un maestro del ghiaccio da un giorno all’altro, ma queste cose insieme mi hanno fatto passare da “crollo subito” a “ok, ci sto riuscendo”. All’inizio magari reggi 15 secondi, poi 20, e piano piano il corpo si adatta. La testa è importante quanto le braccia: se ti senti un incapace ogni volta che cadi, è normale mollare. Ma prova a guardarla così: ogni tremolio è un segnale che il tuo corpo sta lavorando, sta costruendo forza e resistenza. Non sei a zero, sei solo all’inizio di un processo.
Per il plank in sé, magari controlla la posizione: gomiti sotto le spalle, schiena dritta, non troppo alta né troppo bassa. Ma più di tutto, non partire pensando “devo farcela per forza”, perché così ti stressi e basta. Con il respiro e un po’ di freddo, dai al tuo corpo e alla tua mente un aiuto concreto. Io ero come te, vedevo gli altri fare cose assurde e mi sentivo fermo, ma passo dopo passo ho trovato il mio ritmo. Tu che ne pensi, ti va di provare qualcosa del genere? Magari non è solo questione di muscoli, ma di come prepari il terreno prima di lanciarti. Fammi sapere come va!