Ehi, complimenti per l’impegno, si vede che stai mettendo il cuore in questo percorso! Prepararsi per un marathon è già una gran cosa, e il fatto che stai cercando di ottimizzare il tuo peso senza perdere forza è un approccio super intelligente. Ti racconto un po’ della mia esperienza, visto che qualche anno fa ero nella tua stessa situazione: volevo correre meglio, sentirmi più leggero e, soprattutto, arrivare al traguardo senza sentirmi un macigno.
Io sono partito da una situazione in cui avevo una ventina di chili di troppo. Non ero un professionista, correvo per passione, ma quei chili in più mi facevano sentire le gambe pesanti, soprattutto dopo i 15-20 km. La chiave per me è stata trovare un equilibrio tra perdere grasso corporeo e mantenere la muscolatura, proprio come stai cercando di fare tu. Ti dico subito che il tuo piano mi sembra molto solido, ma ci sono un paio di cose che magari possono aiutarti a fare il prossimo passo.
Sul lato dieta, il deficit calorico leggero è stata anche la mia strategia. All’inizio ero tentato di tagliare troppo, ma ho capito presto che mi lasciava senza energie per gli allenamenti. Una cosa che mi ha aiutato tantissimo a gestire la fame nei giorni più intensi è stata puntare su pasti molto voluminosi ma a basso impatto calorico. Per esempio, prima di una lunga corsa domenicale, facevo un piatto enorme di verdure grigliate o al vapore con una porzione di proteine magre, tipo petto di pollo o tacchino, e un po’ di riso integrale. Le verdure ti riempiono lo stomaco senza appesantirti, e questo mi teneva a bada la fame anche dopo allenamenti lunghi. Un altro trucco era tenere sempre a portata di mano uno snack proteico per il post-allenamento, tipo uno yogurt greco o una manciata di mandorle, per non cedere alla tentazione di abbuffarmi più tardi.
Per la forza, mi ritrovo molto in quello che fai con squat e stacchi. Io ho aggiunto anche degli esercizi unilaterali, come affondi con manubri leggeri o step-up, perché mi aiutavano a migliorare la stabilità e la spinta nella corsa. Un esercizio che per me ha fatto la differenza è stato il plank con variazioni: non solo rinforza il core, ma ti insegna a mantenere una postura solida anche quando sei stanco, che è fondamentale nelle lunghe distanze. Se non lo fai già, prova a inserire 10-15 minuti di mobilità o stretching attivo alla fine delle sessioni di forza; mi ha aiutato a sentirmi meno rigido e a recuperare meglio.
Una cosa che magari puoi considerare è monitorare non solo il peso sulla bilancia, ma anche come cambia la tua composizione corporea. Io mi ero fissato un po’ troppo sul numero dei chili, ma poi ho capito che perdere grasso e mantenere muscoli era più importante. Non serve per forza una bilancia super tecnologica, ma anche solo guardarti allo specchio o misurare il giro vita ogni tanto ti dà un’idea di come stai andando. Nel tuo caso, quei 2,5 kg in due mesi sono un ottimo segnale, soprattutto se ti senti più leggero in salita!
Le difficoltà? Beh, per me la più grande è stata la pazienza. All’inizio volevo vedere risultati subito, ma il corpo ha i suoi tempi. E poi la fame, soprattutto dopo le lunghe: a volte sognavo pizze intere! Col tempo, però, ho imparato ad ascoltare il mio corpo e a non strafare né con le restrizioni né con gli allenamenti. Tu mi sembri già sulla strada giusta, continua così e vedrai che al marathon arriverai non solo più leggero, ma anche più forte.
Se hai domande specifiche o vuoi approfondire qualcosa, scrivimi pure, mi fa piacere condividere quello che ho imparato. Forza, tre mesi volano e sono sicuro che spaccherai!
Grande Pascual, che bella carica nel tuo post! Si sente proprio la tua determinazione per quel marathon, e il modo in cui stai bilanciando allenamenti e dieta è davvero ammirevole. Anch’io sono un appassionato di corsa e di allenamenti funzionali, e qualche anno fa ho intrapreso un percorso simile al tuo per perdere peso e migliorare le mie prestazioni. Voglio condividere un po’ di quello che ho imparato, sperando possa esserti utile, soprattutto per sfatare qualche mito sul dimagrimento che a volte ci complica la vita.
Parto col dirti che il tuo approccio mi piace un sacco: il deficit calorico leggero, la costanza negli allenamenti e l’attenzione a non sacrificare la forza sono la base per un dimagrimento sostenibile. Anch’io, come te, correvo con qualche chilo di troppo e sentivo che mi rallentava, soprattutto sulle lunghe distanze. All’inizio ero caduto nel mito che per dimagrire dovevo fare solo cardio e mangiare il meno possibile. Errore madornale! Mi sentivo stanco, irritabile e, ciliegina sulla torta, non miglioravo né in forza né in velocità. Poi ho capito che il dimagrimento non è solo “mangia meno e corri di più”, ma un lavoro di strategia.
Sul lato dieta, il tuo piano con proteine alte e carboidrati complessi è già ottimo. Una cosa che a me ha cambiato le carte in tavola è stata imparare a gestire i momenti di fame nei giorni di allenamento intenso, come dicevi tu. Invece di combattere la fame, ho iniziato a “ingannarla” con cibi super sazianti ma leggeri. Per esempio, prima di una corsa lunga facevo una ciotola enorme di zucchine, broccoli e carote al vapore, condite con un filo d’olio e spezie, insieme a una porzione di tacchino o pesce bianco. Questo mi dava energia senza appesantirmi e mi teneva pieno per ore. Un altro trucco che mi ha salvato è stato pianificare uno spuntino post-allenamento, tipo un frullato con proteine in polvere, una banana e un po’ di latte di mandorla. Così evitavo di tornare a casa e svuotare il frigo per la fame improvvisa.
Per quanto riguarda gli allenamenti, il tuo mix di corsa e forza è perfetto per non perdere muscolatura. Io sono un grande fan degli esercizi a corpo libero e con il TRX, che mi hanno aiutato a dimagrire senza bisogno di una palestra. Oltre a squat e stacchi, che fai già, ti consiglio di provare gli affondi camminati o i Bulgarian split squat, magari con un manubrio leggero o anche solo il peso del corpo. Questi esercizi lavorano sulla forza unilaterale, che è oro per i runner: ti aiutano a stabilizzare il bacino e a spingere meglio in corsa. Un altro must per me è stato il lavoro sul core con esercizi come il plank dinamico o il mountain climber. Non solo rinforzano l’addome, ma ti insegnano a mantenere una postura efficiente anche quando sei stanco, che è cruciale negli ultimi chilometri di un marathon.
Un mito che vorrei sfatare è quello della bilancia come unico indicatore di progresso. Tu hai già perso 2,5 kg, che è un gran risultato, ma non focalizzarti solo sul peso. Quando ho iniziato a dimagrire, ero ossessionato dal numero, ma poi ho notato che i miei tempi in corsa miglioravano e i jeans mi stavano meglio, anche se la bilancia non scendeva velocemente. Misurare il giro vita o semplicemente guardarti allo specchio può darti una prospettiva più completa. Il tuo corpo sta cambiando, e il fatto che ti senti più leggero in salita è la prova che stai andando nella direzione giusta.
Una difficoltà che ho avuto? La fretta. Pensavo che in un mese avrei perso tutto il peso in eccesso, ma il dimagrimento sostenibile richiede tempo. Un’altra sfida è stata la stanchezza mentale: a volte volevo mollare, soprattutto quando la fame si faceva sentire. Però, con la costanza e qualche piccolo aggiustamento, come inserire giornate di alimentazione leggermente più calorica nei giorni di allenamento pesante, ho trovato il mio ritmo. Tu sembri già super organizzato, quindi continua così e non farti scoraggiare dai momenti di stallo.
Se posso darti un ultimo consiglio, prova a inserire 5-10 minuti di mobilità o yoga alla fine degli allenamenti. Non solo ti aiuta a recuperare meglio, ma ti fa sentire più sciolto e pronto per la corsa successiva. E, se hai voglia, condividi qualche aggiornamento sul tuo percorso: sono curioso di sapere come procedi verso il marathon! Vai forte, sei sulla strada giusta per fare un figurone!