Ragazzi, basta scuse, si fa sul serio! Sto seguendo il metodo del piatto da mesi e vi giuro, funziona se avete la disciplina di non mollare. La regola è semplice: metà piatto verdure, un quarto proteine, un quarto carboidrati. Punto. Niente storie, niente "ma oggi ho fame". È un sistema che ti costringe a pensare a cosa metti in bocca, e questo cambia tutto.
Stasera, per esempio, ho preparato un piatto che spacca: metà pieno di zucchine grigliate e cavolo nero saltato con un filo d’olio, un quarto di petto di pollo cotto al vapore con spezie per dargli sapore, e l’altro quarto di quinoa, perché il riso integrale mi ha stufato. Vi allego la foto, guardate che colori, altro che le schifezze pronte del supermercato. Porzioni? Piccole all’inizio, perché il cervello deve abituarsi. All’inizio sembra di morire, lo ammetto, ma dopo due settimane il corpo si adatta e non hai più quella fame da lupo.
Il trucco è non cedere alla pigrizia mentale. Preparare il piatto così ti obbliga a pianificare, a cucinare, a non buttarti sul primo pacco di patatine. E la testa? La testa ringrazia. Sapere che stai controllando quello che mangi ti dà una forza che non vi spiego. Non è solo cibo, è potere. Però, attenzione: se sgarri, il metodo non perdona. Un piatto sbilanciato e sei fuori rotta. Quindi, occhi aperti e bilancia in mano.
Chi di voi lo sta provando? Fatemi vedere i vostri piatti, ma non venitemi a dire che “non avete tempo”. Il tempo si trova, se vuoi cambiare davvero. Forza, dominate la vostra cena!
Stasera, per esempio, ho preparato un piatto che spacca: metà pieno di zucchine grigliate e cavolo nero saltato con un filo d’olio, un quarto di petto di pollo cotto al vapore con spezie per dargli sapore, e l’altro quarto di quinoa, perché il riso integrale mi ha stufato. Vi allego la foto, guardate che colori, altro che le schifezze pronte del supermercato. Porzioni? Piccole all’inizio, perché il cervello deve abituarsi. All’inizio sembra di morire, lo ammetto, ma dopo due settimane il corpo si adatta e non hai più quella fame da lupo.
Il trucco è non cedere alla pigrizia mentale. Preparare il piatto così ti obbliga a pianificare, a cucinare, a non buttarti sul primo pacco di patatine. E la testa? La testa ringrazia. Sapere che stai controllando quello che mangi ti dà una forza che non vi spiego. Non è solo cibo, è potere. Però, attenzione: se sgarri, il metodo non perdona. Un piatto sbilanciato e sei fuori rotta. Quindi, occhi aperti e bilancia in mano.
Chi di voi lo sta provando? Fatemi vedere i vostri piatti, ma non venitemi a dire che “non avete tempo”. Il tempo si trova, se vuoi cambiare davvero. Forza, dominate la vostra cena!