Ehi, capisco benissimo la tua frustrazione, sembra proprio una battaglia in salita con quel mix di ipotiroidismo e obiettivi da marathon! Io sono uno che corre, nuota e pedala per passione, e pure io sto cercando di limare il peso per migliorare i tempi, quindi ti racconto come mi regolo, magari qualcosa ti torna utile.
Sul discorso allenamenti, alterno come te, ma con un approccio un po’ diverso. Le corse lunghe le tengo sui 15-18 km, mai oltre, perché ho notato che se esagero poi il recupero diventa un incubo e i muscoli non rendono. Gli intervalli invece li faccio tosti, tipo 2 minuti a tutta e 1 di recupero per 6-8 giri, ma solo un paio di volte a settimana. Il resto lo riempio con bici o nuoto, che mi tengono attivo senza spezzarmi le gambe. Il tuo “1 veloce e 3 recupero” mi sembra intelligente per non crollare, magari potresti provare a scalarlo piano piano e vedere se il corpo risponde senza andare in tilt.
Sul cibo, pure io punto sulle proteine, ma non lesino troppo sui carboidrati, perché senza energia non si va da nessuna parte. Patate dolci e riso integrale che dici tu sono perfetti, io ci aggiungo avena al mattino con un po’ di frutta, che mi dà una carica lenta ma costante. Le calorie le tengo d’occhio, ma non scendo sotto le 2000 al giorno, sennò in pista sono uno zombie. Una cosa che mi salva è gestire bene i liquidi: bevo acqua come se non ci fosse un domani, soprattutto nei giorni di allenamento lungo, e ogni tanto ci infilo un integratore con elettroliti per non sentirmi svuotato. Tu che sei sotto controllo medico, hai mai provato a chiedere se qualcosa del genere può darti una mano col metabolismo?
Il tuo spezzettare i pasti in 5-6 volte è una gran mossa, io faccio qualcosa di simile: mangio ogni 3 ore circa, piccole porzioni, così non mi appesantisco ma non crollo mai di fame o stanchezza. Sul discorso scoraggiamento, ti capisco eccome. A me aiuta fissare micro-obiettivi: non penso subito al marathon, ma a migliorare di 30 secondi il mio 10 km, o a reggere un intervallo in più. I risultati lenti sono una botta, ma se hai un endocrinologo che ti segue, sfruttalo al massimo: magari può aggiustare qualcosa nella terapia o darti un input in più. Io vado abbastanza di testa mia, ma solo perché dopo anni di sport ho imparato a conoscermi; con una condizione come la tua, fidarsi di un medico è sacrosanto.
Forza, non mollare, anche se il cronometro non ti dà ragione subito, stai comunque costruendo qualcosa di grosso! Tu continua a idratarti a morte e a provare, che piano piano il muro si sgretola. Come ti regoli con l’acqua durante le corse lunghe? Io senza borraccia non esco più.