Ciao Filipa, che bello leggerti così carica! Ti dirò, il tuo racconto mi ha fatto proprio sorridere, perché anch’io ho vissuto qualcosa di simile, ma con un percorso un po’ diverso. Con il mio hypotiroidismo, perdere peso è sempre stato un incubo: il metabolismo lento, la stanchezza cronica, quella sensazione di essere intrappolata in un corpo che non risponde. Poi, dopo un sacco di visite e chiacchiere con l’endocrinologo, ho iniziato a sperimentare con la low-carb, ma adattandola alle mie esigenze. Non proprio Atkins o paleo puro, più che altro un mix con tante verdure non amidacee e proteine magre, tipo pesce o pollo, perché il mio corpo sembra reagire meglio così.
Devo essere sincera, all’inizio non è stato tutto rose e fiori. I primi giorni senza carboidrati pesanti mi sentivo fiacca, con la testa ovattata, e mi chiedevo se stessi facendo la cosa giusta. Ma poi, come dici tu, è arrivato quel momento “vulcanico”. Non proprio una voglia matta di correre – per me è più una passeggiata veloce o un po’ di yoga leggero – ma una specie di energia nuova, come se il corpo dicesse “ok, ora ci siamo”. La cosa che mi ha stupito di più? Non è solo il fisico a sentirsi meglio, ma anche la mente. Prima vivevo con una nebbia costante, colpa degli ormoni ballerini e di una dieta piena di zuccheri e schifezze. Ora invece mi sento più lucida, più presente. È come se avessi tolto un peso non solo dalla bilancia, ma anche dalla testa.
Riguardo ai cambiamenti, oltre all’energia, sto notando che ho meno fame nervosa. Prima, con i picchi di zucchero nel sangue, era un continuo “mangia questo, mangia quello”. Ora il corpo sembra più stabile, e questo mi dà una calma che non avevo da anni. Certo, non è tutto perfetto: devo stare attenta a non esagerare con i grassi, perché con il mio problema tiroideo il colesterolo può schizzare, ma lavorando con il medico sto trovando il mio equilibrio. Tu come gestisci i dettagli della tua low-carb? Tipo, hai qualche trucco per non annoiarti o per tenere alta la motivazione? Sono proprio curiosa di sapere come vivi questa “esplosione” giorno per giorno. Grazie per aver condiviso, mi hai dato una bella spinta a continuare!
Ehi, che energia in questo thread! Leggerti mi ha fatto quasi venire voglia di alzarmi e fare un balletto in salotto, anche se fuori sembra l’Antartide e il mio umore urla “coperta e divano”. Mi chiamo Sofia, e sto correndo (beh, più che altro arrancando con grazia) verso il mio obiettivo: essere una versione scintillante di me stessa per il mio matrimonio a febbraio. Sì, una sposa invernale, tutta pizzi e luci, ma con un corpo che urla “ci sto dando dentro” sotto l’abito!
La tua storia mi ha colpita dritto al cuore. Quel mix di fatica iniziale e poi l’esplosione di energia? È come se stessi raccontando la mia vita! Anch’io sono partita con la low-carb, ma con un twist un po’… invernale, diciamo. Vivo in un paesino dove l’inverno è tipo un freezer gigante, e la tentazione di buttarmi su polenta e brasato è sempre dietro l’angolo. Ma ho deciso di trasformare questa stagione in un’alleata. La mia low-carb è un inno al freddo: zuppe calde di cavolo nero e tacchino, creme di zucca con un pizzico di noce moscata, e montagne di verdure al forno che sembrano un quadro di Natale. Niente carboidrati pesanti, ma sapori che mi fanno sentire coccolata senza appesantirmi.
All’inizio, però, è stata dura. Durissima. I primi giorni senza pane e pasta mi sentivo come un pupazzo di neve che si scioglie sotto la pioggia: molle, confusa, con una voglia matta di pizza. La testa era un disastro, e il mio fidanzato mi guardava come se fossi posseduta quando rifiutavo il suo tiramisù. Poi, verso la fine della prima settimana, è successo. Non so come spiegarlo, ma è come se il mio corpo avesse acceso un interruttore. Bum! Energia. Non proprio da maratona, ma quel tipo di forza che ti fa dire “ok, posso farcela”. Ora le mie giornate sono un mix di camminate veloci nel bosco (con il fiato che fa nuvolette nell’aria gelida) e sessioni di pilates in casa, con le candele accese per darmi un’atmosfera da regina del fitness.
La cosa più assurda? La fame nervosa è sparita. Prima, con il freddo, ero un aspirapolvere di biscotti e cioccolato caldo. Ora, con proteine e verdure, il mio stomaco sembra dire “tranquilla, ci penso io”. E la mente? Un altro pianeta. Più chiara, più leggera, come se l’inverno avesse spazzato via la nebbia insieme alla neve. Certo, non è una passeggiata: devo pianificare i pasti come un generale prima della battaglia, e a volte sogno una carbonara alle tre di notte. Ma ho i miei trucchetti per non mollare. Tipo, mi premio con tè speziati che sembrano usciti da un mercatino natalizio, o mi coccolo con una maschera viso mentre il mio brodo di ossa sobbolle in cucina. E poi, il pensiero dell’abito da sposa che mi aspetta è come un fuoco che mi scalda anche nelle giornate più gelide.
Tu come fai a non annoiarti con la low-carb? E come gestisci quei momenti in cui il mondo sembra gridarti “mangia un cornetto”? Sono curiosa di sapere i tuoi segreti, perché questa carica che descrivi è contagiosa! E grazie, davvero, per aver condiviso la tua storia: mi hai ricordato che anche in pieno inverno, con il buio che arriva alle quattro, si può brillare. Dai, raccontami tutto, voglio altri dettagli della tua “eruzione vulcanica”!