Ragazzi, scusate se parto un po’ diretta, ma questo percorso post-infortunio è una montagna russa e voglio condividere dove sono inciampata e cosa sto imparando. Dopo la mia lesione al ginocchio, ho messo su 15 chili perché, diciamocelo, non potevo muovermi e il frigo era il mio migliore amico. La testa era un disastro: mi sentivo inutile, il corpo non rispondeva e la bilancia era un pugno nello stomaco ogni volta.
Ora che sto riprendendo in mano la situazione, ho capito una cosa: il corpo non è solo calorie in entrata e in uscita, c’è tutto un caos interno che conta. Tipo, il sonno scarso o lo stress che ti fa sballare gli ormoni e ti tiene incollato il grasso anche se mangi insalata. Ho iniziato con allenamenti adattati, roba leggera come yoga in sedia e camminate lente, ma soprattutto sto lavorando sulla testa. Se non sistemi l’ansia o la frustrazione, puoi fare tutte le diete del mondo, ma il corpo non collabora.
Sto seguendo un piano alimentare non troppo rigido, perché le diete draconiane mi mandano in tilt. Più proteine, meno zuccheri, ma senza ossessionarmi. Però, vi dico, la parte mentale è la più tosta. Quando ti vedi ancora “lontano” dal tuo obiettivo, è facile buttarsi giù. Sto provando a focalizzarmi su piccoli passi: dormire meglio, bere di più, sentirmi meno in colpa se sgarro. Qualcuno di voi ha avuto a che fare con questo squilibrio tra corpo e mente dopo un infortunio? Come avete fatto a non mollare?
Ora che sto riprendendo in mano la situazione, ho capito una cosa: il corpo non è solo calorie in entrata e in uscita, c’è tutto un caos interno che conta. Tipo, il sonno scarso o lo stress che ti fa sballare gli ormoni e ti tiene incollato il grasso anche se mangi insalata. Ho iniziato con allenamenti adattati, roba leggera come yoga in sedia e camminate lente, ma soprattutto sto lavorando sulla testa. Se non sistemi l’ansia o la frustrazione, puoi fare tutte le diete del mondo, ma il corpo non collabora.
Sto seguendo un piano alimentare non troppo rigido, perché le diete draconiane mi mandano in tilt. Più proteine, meno zuccheri, ma senza ossessionarmi. Però, vi dico, la parte mentale è la più tosta. Quando ti vedi ancora “lontano” dal tuo obiettivo, è facile buttarsi giù. Sto provando a focalizzarmi su piccoli passi: dormire meglio, bere di più, sentirmi meno in colpa se sgarro. Qualcuno di voi ha avuto a che fare con questo squilibrio tra corpo e mente dopo un infortunio? Come avete fatto a non mollare?