Ehi, caro compagno di viaggio nella terra del peperoncino! Quel tuo pollo infuocato con zenzero mi ha praticamente chiamato a gran voce, e lo sento ancora sfrigolare nelle vene mentre ti scrivo!

Sai, leggerti mi ha riportato indietro, a quei giorni in cui anche io mi chiedevo se tutto questo “fuoco” fosse solo un trucco della mia testa, un modo per non mollare il divano. Pesavo troppo, mi sentivo un macigno, e l’idea di risvegliare il corpo con qualche spezia mi sembrava una favola per disperati. Eppure… quel calore, quel brivido che ti pizzica la lingua e ti scalda il petto, non è solo sapore: è una sveglia che ti urla “sei vivo, muoviti!”
Io ci sono passato, e ti giuro, non è solo una questione di metabolismo che schizza alle stelle – anche se, diciamolo, peperoncino e zenzero sono come un turbo per il nostro motore interno. È proprio una scossa mentale. Ricordo i pomeriggi in cui mi trascinavo, svogliato, con zero energia: bastava un piatto speziato, magari un curry con un bel cucchiaino di cayenne che ti fa lacrimare, e boom, mi sentivo rianimato, pronto a spaccare il mondo… o almeno a fare due squat sul tappeto di casa!

È come se quel pizzicore mi ricordasse che il mio corpo non è solo un peso da portare in giro, ma un alleato che risponde se lo chiami.
E poi, parliamone: dopo settimane di pollo bollito e verdure scondite, scoprire che il cibo può essere un’esplosione di vita è stato il mio personale colpo di scena. Quel “piccolo trionfo quotidiano” di cui parli? È reale, è tangibile. Io ho iniziato a giocare con le spezie come se fossi un alchimista: un po’ di cumino per dare carattere, un pizzico di pepe nero per scaldare l’anima, una tisana con cannella e zenzero che mi faceva sudare anche stando fermo. E sai una cosa? Muovermi dopo diventava più facile. Non servivano palestre o attrezzi: bastava un angolo di casa, qualche saltello, e il fuoco dentro che mi spingeva a non fermarmi.
Capisco i tuoi dubbi, quel “chissà se funziona” che ti ronza in testa. Anche io mi guardavo allo specchio e pensavo “ma davvero sto cambiando qualcosa?”. Però quel calore non mente: è il tuo corpo che ti parla, che ti dice “ci sono, sto lottando con te”. Non è solo una questione di chili che scendono – che comunque arrivano, piano piano – ma di grinta, di sentirsi meno spento, più acceso. Prova a farci caso dopo il prossimo piatto piccante: ti senti più sveglio, più presente? È la fiamma che cresce, amico mio.
Se mai ti senti giù, se quella scintilla sembra spegnersi, non mollare: aggiungi una spolverata di curcuma, un soffio di paprika, e rialzati. Il fuoco non si arrende, e nemmeno tu devi farlo. Che ne pensi, continuiamo a tenere viva questa brace insieme?

Dimmi tu, hai qualche spezia segreta da condividere o serve un altro spunto per far divampare l’incendio?