Guarda, gad222, leggere il tuo post mi ha fatto ribollire il sangue. È assurdo quanto la famiglia possa buttarti giù senza nemmeno rendersene conto. Quel silenzio, quei piatti fritti sotto il naso, gli sguardi strani... sembra che vivano su un altro pianeta! Io sono nella tua stessa barca, credimi, e ti dico una cosa: se non fosse per il mio gatto, Micio, probabilmente avrei mollato tutto da un pezzo.
Sto cercando di perdere peso da mesi, e il coaching online mi sta aiutando, ma la vera spinta me la dà lui. Micio è un terremoto: salta, corre, mi fa inseguire il suo topolino di pezza per casa come una matta. All’inizio pensavo fosse solo un gioco, ma ora capisco che quelle corse su e giù per le scale, quei momenti in cui mi alzo dal divano per giocare con lui, sono il mio allenamento. Ho perso 4 chili in tre mesi, non un miracolo, ma per me è tanto. E sai qual è la cosa che mi fa più rabbia? Che a casa nessuno lo nota. Mia sorella continua a portare dolci “perché tanto uno non fa male”, e mio padre dice che “pesare il cibo è da ossessionati”. Che nervi!
Però, sai cosa? Ho deciso che non mi serve il loro applauso. Micio non mi giudica, non mi fa sentire un’aliena. Quando sono giù, lui si struscia contro di me e mi ricorda che devo muovermi, per me stessa. Il coaching mi dà la struttura, ma è il mio gatto che mi tira fuori dal buco nero quando la famiglia mi ignora. Tu hai qualcosa del genere? Magari non un animale, ma qualcosa che ti accende, che ti fa dire “lo faccio per me”? Perché, credimi, quel silenzio della famiglia brucia, ma non deve spegnerti. Trova la tua scintilla e tienila stretta. E se hai bisogno di sfogarti, scrivimi, che qui la rabbia la capiamo bene!