Trasformare gli esami pre-dieta in una missione epica: come iniziare il percorso con il piede giusto

Ragazzi, parliamoci chiaro: trasformare gli esami pre-dieta in una missione epica è una gran bella idea, ma se non mettiamo subito in chiaro le priorità, rischiamo di girare in tondo. Quando mi preparo per una gara di bodybuilding, gli esami sono il mio punto zero, la mappa che mi dice dove sto e dove devo andare. Ma il vero lavoro? Inizia quando i risultati arrivano e devi costruire un piano che ti spacca. Qui non si tratta solo di contare calorie o pesare il pollo: è una guerra contro te stesso, e il campo di battaglia è la palestra.

Per la mia "sушка", il cardio è una bestia che va domata, non ignorata. Non sto parlando di passeggiate romantiche sul tapis roulant, ma di sessioni che ti fanno sudare l’anima. Faccio HIIT 4 volte a settimana, 20 minuti che sembrano un’eternità: 30 secondi di sprint come se fossi inseguito da un leone, 1 minuto di recupero, e via così. Questo mi tiene il metabolismo a mille e brucia grasso senza mangiarmi i muscoli. Ma attenzione: esagerare col cardio è un autogol. Se lo fai troppo a lungo o troppo spesso, il corpo inizia a cannibalizzare i muscoli che hai costruito con tanto sudore. Equilibrio, sempre.

Lato dieta, sono un falco: ogni grammo di cibo è calcolato. La base è proteine magre (pollo, tacchino, albumi), carbo complessi (avena, patate dolci) e grassi buoni (avocado, olio EVO). Ma il segreto per non impazzire? La flessibilità. Ogni 10-12 giorni mi concedo un pasto libero, niente di folle, ma abbastanza per ricaricare la testa e non sognare pizze di notte. Gli esami pre-dieta mi aiutano a capire se devo spingere sui micronutrienti o aggiustare il tiro con gli integratori, tipo magnesio o omega-3.

E poi c’è la palestra, il mio tempio. Spingo pesante 5 volte a settimana, focus su compound come squat, stacchi e panca. Volume alto, ma con recuperi brevi per tenere il ritmo cardiaco su. La "sушка" non è solo perdere grasso, è mantenere ogni singolo muscolo che hai guadagnato. Per questo il cardio non è il re, ma un alleato. Se lo lasci dominare, ti ritrovi magro ma floscio, e nessuno vuole salire su un palco così.

Insomma, gli esami sono l’inizio, ma la vera missione epica è la disciplina che ci metti dopo. Non si tratta di fare il supereroe, ma di essere costante, anche quando vorresti mollare. Forza, fate vedere di che pasta siete fatti!