Un approccio semplice con Montignac: carboidrati buoni e benessere

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto scrivendo con una tazza di tè in mano! Oggi voglio condividere con voi qualcosa che mi sta aiutando tanto nel mio percorso: il metodo Montignac. Non so se tutti lo conoscete, ma per me è stato una piccola rivoluzione, soprattutto perché mi ha fatto vedere i carboidrati con occhi diversi.
Allora, l’idea di base è semplice: non tutti i carboidrati sono uguali. Ci sono quelli "buoni", con un indice glicemico basso, che ti danno energia senza sbalzi di zuccheri nel sangue, e quelli "cattivi", con un indice glicemico alto, che invece possono farti sentire stanco e affamato poco dopo. Io mi sono messa a scegliere i cibi in base a questo, e devo dire che mi sento più leggera e stabile durante la giornata.
Per esempio, ho una tabella che consulto spesso: la pasta integrale o il riso basmati hanno un IG medio-basso, intorno a 45-50, e li abbino a verdure e proteine magre. Invece, il pane bianco o le patate fritte schizzano sopra il 70-80, e quelli cerco di evitarli. Non è solo una questione di peso, ma di come mi sento dopo aver mangiato. Con il classico conteggio delle calorie, magari dimagrivo lo stesso, ma mi capitava di avere fame o cali di energia. Qui invece sembra che il corpo "risponda" meglio.
Vi faccio un esempio pratico: la mia colazione tipica ora è yogurt naturale con fiocchi d’avena (IG 40) e qualche mandorla. Prima magari mangiavo una brioche (IG 70) e dopo un’ora ero già ko. La differenza la noto non solo sulla bilancia, ma anche nel senso di calma che provo, senza quei picchi di nervosismo che avevo quando gli zuccheri salivano e scendevano troppo in fretta.
Non sono una fanatica, eh, ogni tanto uno strappo me lo concedo! Però questo approccio mi piace perché non è solo "dimagrire a tutti i costi", ma capire cosa fa stare bene il mio corpo. Se vi va, posso condividere una lista di alimenti con i loro IG, così magari provate anche voi e mi dite che ne pensate. Qualcuno ha già provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto scrivendo con una tazza di tè in mano! Oggi voglio condividere con voi qualcosa che mi sta aiutando tanto nel mio percorso: il metodo Montignac. Non so se tutti lo conoscete, ma per me è stato una piccola rivoluzione, soprattutto perché mi ha fatto vedere i carboidrati con occhi diversi.
Allora, l’idea di base è semplice: non tutti i carboidrati sono uguali. Ci sono quelli "buoni", con un indice glicemico basso, che ti danno energia senza sbalzi di zuccheri nel sangue, e quelli "cattivi", con un indice glicemico alto, che invece possono farti sentire stanco e affamato poco dopo. Io mi sono messa a scegliere i cibi in base a questo, e devo dire che mi sento più leggera e stabile durante la giornata.
Per esempio, ho una tabella che consulto spesso: la pasta integrale o il riso basmati hanno un IG medio-basso, intorno a 45-50, e li abbino a verdure e proteine magre. Invece, il pane bianco o le patate fritte schizzano sopra il 70-80, e quelli cerco di evitarli. Non è solo una questione di peso, ma di come mi sento dopo aver mangiato. Con il classico conteggio delle calorie, magari dimagrivo lo stesso, ma mi capitava di avere fame o cali di energia. Qui invece sembra che il corpo "risponda" meglio.
Vi faccio un esempio pratico: la mia colazione tipica ora è yogurt naturale con fiocchi d’avena (IG 40) e qualche mandorla. Prima magari mangiavo una brioche (IG 70) e dopo un’ora ero già ko. La differenza la noto non solo sulla bilancia, ma anche nel senso di calma che provo, senza quei picchi di nervosismo che avevo quando gli zuccheri salivano e scendevano troppo in fretta.
Non sono una fanatica, eh, ogni tanto uno strappo me lo concedo! Però questo approccio mi piace perché non è solo "dimagrire a tutti i costi", ma capire cosa fa stare bene il mio corpo. Se vi va, posso condividere una lista di alimenti con i loro IG, così magari provate anche voi e mi dite che ne pensate. Qualcuno ha già provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, buongiorno con una tazza fumante in mano anche a me! Ti leggo mentre sorseggio il mio caffè nero, che per me è quasi un rito sacro, e devo dire che il tuo approccio con Montignac mi ha incuriosito. Sono una che prega per trovare pace nel corpo oltre che nell’anima, e il tuo modo di vedere i carboidrati come doni da scegliere con cura mi sembra una benedizione.

Da un po’ sto sperimentando il "metodo della ta-relka", che in italiano potremmo chiamare "metodo del piatto". È una specie di regola semplice e umile: divido il piatto in tre parti, come fosse una trinità. Metà la consacro alle verdure, un quarto lo offro alle proteine, un quarto lo dedico ai carboidrati buoni, quelli che non mi fanno peccare di gola o stanchezza. Non è una dieta, ma un cammino lento per educare il mio spirito e il mio appetito.

Oggi, per esempio, ho preparato un piatto che sembra una piccola preghiera: zucchine grigliate e pomodorini occupano la metà, poi un po’ di petto di pollo come sacrificio proteico, e infine del riso basmati, che con quel suo IG basso mi tiene in grazia tutto il giorno. Lo guardo e penso che sia bello, oltre che buono. Magari più tardi posto una foto, così mi dite se vi ispira.

Il tuo yogurt con avena e mandorle mi sembra un altro esempio di purezza, e mi fa venir voglia di provarlo domani. Anche io, come te, cerco quella calma che viene dal nutrirsi bene, senza sbalzi o tentazioni inutili. Non sono perfetta, sia chiaro, ogni tanto cedo a un dolce che mi chiama come un diavolo tentatore, ma poi torno sul sentiero giusto.

Se hai quella lista degli IG, te ne sarei grata. Sarebbe come un piccolo vangelo per orientarmi meglio tra i cibi. E tu, hai mai provato a dividere il piatto così? Mi piacerebbe sapere se questa mia via ti sembra una strada da percorrere insieme. Pace e benessere a te!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che è presto e sto scrivendo con una tazza di tè in mano! Oggi voglio condividere con voi qualcosa che mi sta aiutando tanto nel mio percorso: il metodo Montignac. Non so se tutti lo conoscete, ma per me è stato una piccola rivoluzione, soprattutto perché mi ha fatto vedere i carboidrati con occhi diversi.
Allora, l’idea di base è semplice: non tutti i carboidrati sono uguali. Ci sono quelli "buoni", con un indice glicemico basso, che ti danno energia senza sbalzi di zuccheri nel sangue, e quelli "cattivi", con un indice glicemico alto, che invece possono farti sentire stanco e affamato poco dopo. Io mi sono messa a scegliere i cibi in base a questo, e devo dire che mi sento più leggera e stabile durante la giornata.
Per esempio, ho una tabella che consulto spesso: la pasta integrale o il riso basmati hanno un IG medio-basso, intorno a 45-50, e li abbino a verdure e proteine magre. Invece, il pane bianco o le patate fritte schizzano sopra il 70-80, e quelli cerco di evitarli. Non è solo una questione di peso, ma di come mi sento dopo aver mangiato. Con il classico conteggio delle calorie, magari dimagrivo lo stesso, ma mi capitava di avere fame o cali di energia. Qui invece sembra che il corpo "risponda" meglio.
Vi faccio un esempio pratico: la mia colazione tipica ora è yogurt naturale con fiocchi d’avena (IG 40) e qualche mandorla. Prima magari mangiavo una brioche (IG 70) e dopo un’ora ero già ko. La differenza la noto non solo sulla bilancia, ma anche nel senso di calma che provo, senza quei picchi di nervosismo che avevo quando gli zuccheri salivano e scendevano troppo in fretta.
Non sono una fanatica, eh, ogni tanto uno strappo me lo concedo! Però questo approccio mi piace perché non è solo "dimagrire a tutti i costi", ma capire cosa fa stare bene il mio corpo. Se vi va, posso condividere una lista di alimenti con i loro IG, così magari provate anche voi e mi dite che ne pensate. Qualcuno ha già provato qualcosa di simile? Mi piacerebbe sapere com’è andata!
Ehi, buongiorno con il tè, vedo che sei in modalità relax! Devo dire, però, che leggendo del tuo entusiasmo per il metodo Montignac mi viene un po’ da storcere il naso. Non fraintendermi, capisco il discorso dei carboidrati buoni e dell’indice glicemico, e sono contento che ti stia aiutando a sentirti meglio. Però, sai, io sono uno che vive per la corsa, e quando si parla di stare in forma e sentirsi vivi, per me non c’è niente che batta un bel lungo di 20 km o la preparazione per un maratona.

Tutto questo conteggio di IG, tabelle e scelte super precise mi sembra un po’… come dire, complicato? Cioè, capisco che funziona per te, ma io quando corro non sto lì a pensare se il riso basmati è meglio del pane bianco. Il mio approccio è più semplice: mangio quello che mi dà energia per macinare chilometri, e il peso si sistema da solo. La corsa, soprattutto quella lunga, ti brucia calorie come niente altro e ti fa sentire leggero, non solo fisicamente ma anche mentalmente. È come una meditazione in movimento, e alla fine ti senti soddisfatto, pieno di vita.

Poi, per carità, ognuno ha il suo metodo, e se tu stai bene così, tanto di cappello. Ma io dico sempre: prova a infilarti le scarpe da running e fare qualche km. Magari inizia con 5, poi 10, e chissà, magari un giorno ci troviamo a preparare una maratona insieme! Per non parlare del fatto che correre aiuta a prevenire un sacco di infortuni se fai attenzione alla tecnica e al recupero. Io, per esempio, seguo un piano con stretching e rinforzo muscolare per evitare problemi alle ginocchia. Se ti va, posso passarti qualche consiglio su come iniziare senza strafare.

Insomma, il tuo metodo sarà pure una rivoluzione, ma per me la vera gioia è sentire il vento in faccia e le gambe che spingono. Tu che ne pensi, hai mai provato a correre per più di un’oretta? Magari ti cambia la prospettiva!