Un mese di allenamenti e caffè: cosa ho notato?

dolbyatmos

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, dopo un mese di allenamenti e una tazza di caffè nero al mattino, devo dire che qualcosa è cambiato. Non sono uno che segue sempre le regole, quindi ho mischiato un po’ di tutto: un giorno pesi, un altro corsa, poi magari qualche circuito a casa. Il caffè? Sempre lì, appena sveglio, come una specie di rituale. Non so se sia stato quello a darmi la spinta o solo un placebo, ma le energie durante gli allenamenti erano diverse, più stabili.
Con i pesi ho notato che reggo meglio i carichi, forse perché sono più sveglio e concentrato. La corsa invece è stata una sorpresa: non proprio più veloce, ma meno fatica a tenere il ritmo. I circuiti a casa, beh, lì dipende dal giorno, però il caffè mi ha aiutato a non mollare prima di iniziare. Qualche chilo è sceso, ma non è che abbia stravolto la dieta, solo mangiato un po’ meno schifezze.
Il lato negativo? A volte mi sento un po’ troppo carico e poi crollo la sera. Non è una formula magica, ma questo mix di allenamenti e caffè nero mi sta tenendo sul pezzo. Qualcuno ha provato qualcosa di simile?
 
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Ragazzi, dopo un mese di allenamenti e una tazza di caffè nero al mattino, devo dire che qualcosa è cambiato. Non sono uno che segue sempre le regole, quindi ho mischiato un po’ di tutto: un giorno pesi, un altro corsa, poi magari qualche circuito a casa. Il caffè? Sempre lì, appena sveglio, come una specie di rituale. Non so se sia stato quello a darmi la spinta o solo un placebo, ma le energie durante gli allenamenti erano diverse, più stabili.
Con i pesi ho notato che reggo meglio i carichi, forse perché sono più sveglio e concentrato. La corsa invece è stata una sorpresa: non proprio più veloce, ma meno fatica a tenere il ritmo. I circuiti a casa, beh, lì dipende dal giorno, però il caffè mi ha aiutato a non mollare prima di iniziare. Qualche chilo è sceso, ma non è che abbia stravolto la dieta, solo mangiato un po’ meno schifezze.
Il lato negativo? A volte mi sento un po’ troppo carico e poi crollo la sera. Non è una formula magica, ma questo mix di allenamenti e caffè nero mi sta tenendo sul pezzo. Qualcuno ha provato qualcosa di simile?
Ehi, ciao a tutti, o forse meglio dire “eccomi qui” dopo un po’ che vi leggo in silenzio. Devo dire che il tuo mese di allenamenti e caffè mi ha colpito, perché anch’io sto provando a muovermi in questa direzione, un passo alla volta. Io sono partito da un po’, circa due mesi fa, e finora ho perso 5 kg. Non è una rivoluzione, ma per me è già qualcosa. Quello che facevo? Un mix strano, come te: un giorno mi buttavo sulla bici, un altro provavo a sollevare qualche peso in garage, poi magari camminavo veloce se non avevo voglia di altro. Niente di fisso, solo quello che mi sentivo di fare.

Il caffè nero al mattino è una cosa che ho sempre avuto, ma ultimamente lo sto prendendo più sul serio, come un segnale per iniziare la giornata. Non so se sia lui a fare la differenza o se è solo nella mia testa, ma mi sembra di partire con un’energia diversa. Tipo che quando mi alleno, anche se è solo una mezz’ora, non mi sento subito con il fiato corto. Con i pesi, per esempio, ho iniziato a reggere un po’ di più, forse perché sono più concentrato e non ho quella nebbia che mi prendeva prima. La bici invece è un’altra storia: non sono diventato un fulmine, ma le salite non mi sembrano più un muro invalicabile.

Però, come dici tu, non è tutto rose e fiori. La sera a volte mi ritrovo stanco morto, come se avessi speso tutto in una volta. E la dieta? Non proprio perfetta. Ho tagliato un po’ di schifezze, sì, ma ogni tanto cedo ancora a una pizza o a un dolce. Non è che mi peso ogni giorno, ma vedo che i jeans stringono meno, e questo mi basta per andare avanti.

Ora sto cercando di capire come non fermarmi qui. Cinque chili sono un inizio, ma voglio scendere ancora, magari altri 5 o 6. Pensavo di aggiungere qualcosa di semplice, tipo bere di più durante la giornata, perché mi sa che non idrato abbastanza. Tu che ne pensi del tuo mix? Continui così o cambi qualcosa? E qualcuno ha idee per tenere l’energia senza crollare dopo cena? Vi leggo volentieri, perché da solo a volte mi perdo nei pensieri e mollo troppo presto.
 
Ragazzi, dopo un mese di allenamenti e una tazza di caffè nero al mattino, devo dire che qualcosa è cambiato. Non sono uno che segue sempre le regole, quindi ho mischiato un po’ di tutto: un giorno pesi, un altro corsa, poi magari qualche circuito a casa. Il caffè? Sempre lì, appena sveglio, come una specie di rituale. Non so se sia stato quello a darmi la spinta o solo un placebo, ma le energie durante gli allenamenti erano diverse, più stabili.
Con i pesi ho notato che reggo meglio i carichi, forse perché sono più sveglio e concentrato. La corsa invece è stata una sorpresa: non proprio più veloce, ma meno fatica a tenere il ritmo. I circuiti a casa, beh, lì dipende dal giorno, però il caffè mi ha aiutato a non mollare prima di iniziare. Qualche chilo è sceso, ma non è che abbia stravolto la dieta, solo mangiato un po’ meno schifezze.
Il lato negativo? A volte mi sento un po’ troppo carico e poi crollo la sera. Non è una formula magica, ma questo mix di allenamenti e caffè nero mi sta tenendo sul pezzo. Qualcuno ha provato qualcosa di simile?
Ehi, capisco bene quel mix di soddisfazione e nervoso che descrivi, sai? Io sono quello fissato con le pratiche di Wim Hof, quindi ti butto lì la mia esperienza, che magari ti dà uno spunto. Il tuo mese di allenamenti e caffè nero mi sembra un bel punto di partenza, ma prova a immaginare di aggiungere qualcosa che ti spinge oltre, tipo il respiro e il freddo. Non sto dicendo che il caffè non funzioni, intendiamoci, anch’io lo prendo per darmi una svegliata, però il metodo Wim Hof mi ha proprio cambiato il gioco.

Fai così: dopo il tuo caffè, prova una sessione di respirazione profonda, quella ritmica che ti ossigena da matti. Ti senti carico, ma in modo diverso, non è solo una botta di energia che poi ti lascia steso la sera. È come se il corpo si accende da dentro, il metabolismo parte a razzo e pure lo stress si scioglie un po’. Poi, se hai coraggio, buttati sotto una doccia fredda o, meglio ancora, un bagno ghiacciato per qualche minuto. All’inizio è uno shock, ma dopo ti senti un leone, te lo giuro. Con i pesi reggi di più perché il freddo ti allena a gestire la fatica, e con la corsa succede una cosa simile: il fiato tiene meglio, anche se non sei un fulmine.

Sul discorso dei chili, non è che perdi peso solo col freddo o col respiro, ma il corpo si regola meglio, brucia di più e ti viene quasi naturale mangiare meno schifezze, come dici tu. Io ho notato che dopo una sessione così, non ho nemmeno voglia di strafogarmi, mi basta qualcosa di semplice e sto a posto. Il caffè ti dà la spinta iniziale, ok, ma Wim Hof ti tiene sul pezzo tutto il giorno senza quel crollo che ti becchi la sera. Il lato negativo? All’inizio magari ti senti strano, il respiro profondo ti gira un po’ la testa e il freddo non è una passeggiata, ma poi ti abitui e non torni indietro.

Hai provato qualcosa di simile o sei uno di quelli che pensa che il freddo sia solo per i pazzi? Io dico che con il tuo mix di allenamenti potresti spingerti ancora più in là, ma vedi tu. Fammi sapere se ti va di testarlo o se ti sembra una cavolata!
 
Ehi, capisco bene quel mix di soddisfazione e nervoso che descrivi, sai? Io sono quello fissato con le pratiche di Wim Hof, quindi ti butto lì la mia esperienza, che magari ti dà uno spunto. Il tuo mese di allenamenti e caffè nero mi sembra un bel punto di partenza, ma prova a immaginare di aggiungere qualcosa che ti spinge oltre, tipo il respiro e il freddo. Non sto dicendo che il caffè non funzioni, intendiamoci, anch’io lo prendo per darmi una svegliata, però il metodo Wim Hof mi ha proprio cambiato il gioco.

Fai così: dopo il tuo caffè, prova una sessione di respirazione profonda, quella ritmica che ti ossigena da matti. Ti senti carico, ma in modo diverso, non è solo una botta di energia che poi ti lascia steso la sera. È come se il corpo si accende da dentro, il metabolismo parte a razzo e pure lo stress si scioglie un po’. Poi, se hai coraggio, buttati sotto una doccia fredda o, meglio ancora, un bagno ghiacciato per qualche minuto. All’inizio è uno shock, ma dopo ti senti un leone, te lo giuro. Con i pesi reggi di più perché il freddo ti allena a gestire la fatica, e con la corsa succede una cosa simile: il fiato tiene meglio, anche se non sei un fulmine.

Sul discorso dei chili, non è che perdi peso solo col freddo o col respiro, ma il corpo si regola meglio, brucia di più e ti viene quasi naturale mangiare meno schifezze, come dici tu. Io ho notato che dopo una sessione così, non ho nemmeno voglia di strafogarmi, mi basta qualcosa di semplice e sto a posto. Il caffè ti dà la spinta iniziale, ok, ma Wim Hof ti tiene sul pezzo tutto il giorno senza quel crollo che ti becchi la sera. Il lato negativo? All’inizio magari ti senti strano, il respiro profondo ti gira un po’ la testa e il freddo non è una passeggiata, ma poi ti abitui e non torni indietro.

Hai provato qualcosa di simile o sei uno di quelli che pensa che il freddo sia solo per i pazzi? Io dico che con il tuo mix di allenamenti potresti spingerti ancora più in là, ma vedi tu. Fammi sapere se ti va di testarlo o se ti sembra una cavolata!
Ciao! Il tuo mese di allenamenti e caffè mi ha incuriosito, e anch’io ho qualcosa da condividere. Uso un fitness tracker da un po’ e ti dico: monitorare i progressi cambia tutto. Con il caffè nero al mattino mi sento più sveglio, sì, ma è il vedere i dati—battito, calorie, passi—che mi tiene motivato. Ho notato che quando corro, il tracker mi mostra che il ritmo è più costante, proprio come dici tu, e con i pesi sto spingendo di più senza nemmeno accorgermene. Il crollo serale lo capisco, però il mio trucco è impostare un promemoria sull’app per staccare prima. Hai mai provato a tracciare i tuoi allenamenti? Potrebbe darti quel pizzico di spinta in più!
 
Ehi, poller1, il tuo mese di allenamenti e caffè mi ha fatto alzare un sopracciglio, sai? Non perché non sia valido, intendiamoci, ma perché io ho il mio sistema e, francamente, non lo cambierei per nulla al mondo. Io sono quello dei trekking lunghi, di quelli che ti portano via giorni interi, lontano da tutto, su per le montagne o perso nella natura. Altro che caffè e pesi in palestra: io mi brucio i chili camminando ore e ore con lo zaino in spalla, e ti assicuro che funziona.

Non fraintendermi, il tuo caffè nero per svegliarti lo capisco, lo prendo anch’io prima di partire, ma poi è tutto un gioco di resistenza. Quando sei là fuori, non hai bisogno di trucchi come il Wim Hof o docce gelate—che, tra parentesi, mi sembrano una perdita di tempo quando puoi avere il vento freddo in faccia a 2000 metri. Camminare per 6, 8, anche 10 ore al giorno ti spreme per bene, il metabolismo va a mille e i chili se ne vanno senza che te ne accorgi. E non è solo questione di peso: le gambe si fanno d’acciaio, il fiato tiene e pure la testa si svuota da tutto lo stress. Altro che respirazione profonda, qui è il corpo intero che lavora, mica solo i polmoni.

Io, per dire, l’ultima volta sono stato via quattro giorni, dormendo in tenda e mangiando poco—roba semplice, tipo frutta secca e qualche barretta. Torni a casa e ti guardi allo specchio: non solo pesi meno, ma sei tirato, tonico, senza bisogno di stare a contare ripetizioni o calorie sul telefono. Il mio fitness tracker? La bilancia e il modo in cui mi sento quando mi infilo i jeans. Non ho bisogno di app o di grafici, i risultati li vedo e basta. E poi, vuoi mettere la soddisfazione di arrivare in cima a una cresta dopo ore di salita rispetto a una corsetta sul tapis roulant?

Sul discorso cibo, ti do ragione: meno schifezze viene naturale. Dopo un trekking non mi sogno neanche di ingozzarmi di pizza, mi basta una zuppa o qualcosa di leggero e sono a posto. È come se il corpo si regola da solo, non serve stare a fare i calcoli. Il caffè mi dà la botta iniziale, sì, ma è il ritmo della camminata che mi tiene sveglio tutto il giorno, altro che crollo serale. Quando torno, dormo come un sasso, ma è un sonno guadagnato, non una stanchezza da caffeina che ti lascia a pezzi.

Non so te, ma a me queste cose tipo Wim Hof o i tracker sembrano roba per chi ha bisogno di complicarsi la vita. Io preferisco prendere e partire: scarponi, zaino, un sentiero davanti e via. Certo, non è per tutti—ci vuole tempo e voglia di stare scomodi—buttarsi in montagna ti cambia il gioco più di qualsiasi allenamento al chiuso. Tu che ne pensi, hai mai provato a mollare la palestra per un weekend selvaggio? O sei troppo fissato con i tuoi pesi per lasciare la città? Fammi sapere, ma ti avverto: una volta che provi, la palestra ti sembrerà una noia mortale!
 
Ehi, gran camminatore, devo dirtelo: il tuo racconto di trekking epici mi ha fatto quasi venir voglia di mollare tutto e infilarmi un paio di scarponi. Quasi, eh, perché io ho la mia strada e, lasciamelo dire, non la cambierei neanche per tutte le cime del mondo. Tu bruci calorie a 2000 metri, io invece rido, ma non nel senso figurato: parlo proprio di yoga della risata. Sì, hai letto bene, e no, non è una cavolata new age. È il mio modo di mandar via i chili, lo stress e pure quella voglia matta di svuotare il frigo quando la giornata va storta.

Non fraintendermi, il tuo approccio è una bomba, si capisce che ti dà soddisfazione e risultati. Ma io, con tutto il rispetto per i tuoi sentieri, non ho il tempo di sparire per giorni in montagna, e francamente non mi va di dormire in tenda con le formiche come coinquiline. La mia vita è un casino tra lavoro e tutto il resto, e la palestra? Dai, mi annoia a morte, altro che pesi e tapis roulant. Però ho bisogno di qualcosa che funzioni, e ti giuro che ridere come un matto per un’ora mi sta cambiando il gioco. Non è solo una questione di “fai un sorriso e passa tutto”: è proprio un allenamento, mica roba da poco.

Lo yoga della risata non è solo sghignazzare a caso, sai? È una roba che ti fa muovere, respirare profondo, e ti scioglie quella tensione che ti farebbe divorare una torta intera solo perché il capo ti ha fatto girare le scatole. Io ero uno che, dopo una giornata schifosa, si buttava su patatine e cioccolato come se non ci fosse un domani. Emotional eating, lo chiamano, no? Beh, da quando faccio queste sessioni, quella fame nervosa è sparita. Rido, sudo, mi diverto, e il mio corpo smette di chiedermi schifezze. Non so se è la scienza o la magia, ma il cortisolo, quello schifo di ormone dello stress, va giù, e il metabolismo ringrazia.

E poi, parliamoci chiaro: non è che sto fermo come un palo. Ridi, salti, fai esercizi che sembrano scemi ma ti lasciano coi muscoli che urlano. È come un allenamento cardio senza l’ansia di contare i battiti o guardare un’app. E il bello è che non serve chissà che: una stanza, un gruppo di gente che non si prende troppo sul serio, e via. Io lo faccio un paio di volte a settimana, e ti assicuro che i jeans cominciano a starmi larghi senza che mi ammazzi di insalate o rinunci al mio piatto di pasta. Non sono uno da diete rigide, sai, tipo quelle che ti fanno pesare ogni grammo di carne o dire addio ai carboidrati. Mangio normale, ma con la testa più leggera, e questo fa la differenza.

Tu parli di soddisfazione in cima alla montagna, e ti capisco, davvero. Ma per me la soddisfazione è finire una sessione col fiatone, le guance che fanno male e la testa vuota da ogni pensiero nero. È come se il mondo pesasse meno, e pure io peso meno, letteralmente. La bilancia non mente, e nemmeno lo specchio. Non ho bisogno di tracker o di contare calorie come un ossesso: il mio corpo si regola da solo, proprio come dici tu dopo i tuoi trekking. E il cibo? Boh, viene naturale mangiare meglio. Non perché mi impongo chissà che, ma perché dopo una risata bella forte non ho voglia di ingozzarmi di robaccia.

Ora, non sto dicendo che il tuo metodo non sia valido, ci mancherebbe. Anzi, mi hai fatto venir voglia di provare un giorno un sentiero, ma non troppo hardcore, eh, che non sono allenato come te. Però, dimmi la verità: non ti piacerebbe provare una cosa diversa, almeno una volta? Tipo venire a una sessione di yoga della risata e vedere se riesci a non ridere come un cretino dopo cinque minuti. Io sto cercando un gruppo vicino a me, magari un club dove si fa sul serio, perché per ora sono con un paio di amici e basta. Se sai di posti o hai mai sentito di qualcosa del genere, fammi un fischio. E tu, mai pensato di mollare lo zaino per un’ora e provare a ridere come un matto? Magari ti sembra una scemenza, ma chissà, potrebbe sorprenderti. Fammi sapere, dai, che sono curioso di come la pensi!