Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di lotta"! Sono qui, come sempre, a fare i conti con la mia voglia di cambiare e quella vocina che mi dice "ma dai, puoi iniziare domani". Vi capita mai? A me sì, troppo spesso. Però ultimamente sto cercando di non ascoltarla troppo, di darle meno spazio. Tipo ieri: invece di accendere la TV dopo cena, ho preso il metro e mi sono misurato la vita. Non vi dico il numero, ma vi dico che è stato un piccolo schiaffo alla mia pigrizia. Mi sono detto: "Ok, non è dove voglio essere, ma posso farci qualcosa".
Il punto è: come si fa a partire? Io non ho la risposta magica, ma sto provando a fare pace con l’idea che non devo stravolgere tutto in un giorno. Qualcuno di voi ha mai provato a mettersi le scarpe da ginnastica e uscire solo per 5 minuti? Io l’ho fatto l’altro giorno. Pensavo “torno subito, tanto non ce la faccio”. E invece sono stati 15 minuti, e mi sono pure goduto l’aria fresca. Piccolo, eh, ma per me è stato un passo. Mi sono sentito meno un disastro ambulante.
Poi c’è la questione cibo. Non sono uno da diete ferree, mi conosco, mollerei dopo due giorni. Però sto provando a fare una cosa: se ho fame e sto per buttarmi su qualcosa di poco sano, mi fermo e bevo un bicchiere d’acqua. A volte funziona, a volte no, ma quando funziona mi sento un po’ più in controllo. Tipo mercoledì, invece di aprire quel pacchetto di biscotti, ho preso una mela. Niente di eroico, ma mi ha fatto pensare: “Ehi, forse non sono così senza speranza”.
Insomma, sto cercando di convincermi che iniziare non significa fare tutto perfetto subito. È più un “muoviti, anche solo un pochino”. Voi come fate? Avete qualche trucco per zittire la pigrizia? Io sono tutto orecchie, perché la strada è lunga e ogni tanto mi perdo ancora sul divano. Però, sapete una cosa? Misurarmi la vita ieri mi ha fatto venir voglia di riprovarci oggi. Magari domani esco di nuovo, chissà. Un passo alla volta, no?
Il punto è: come si fa a partire? Io non ho la risposta magica, ma sto provando a fare pace con l’idea che non devo stravolgere tutto in un giorno. Qualcuno di voi ha mai provato a mettersi le scarpe da ginnastica e uscire solo per 5 minuti? Io l’ho fatto l’altro giorno. Pensavo “torno subito, tanto non ce la faccio”. E invece sono stati 15 minuti, e mi sono pure goduto l’aria fresca. Piccolo, eh, ma per me è stato un passo. Mi sono sentito meno un disastro ambulante.
Poi c’è la questione cibo. Non sono uno da diete ferree, mi conosco, mollerei dopo due giorni. Però sto provando a fare una cosa: se ho fame e sto per buttarmi su qualcosa di poco sano, mi fermo e bevo un bicchiere d’acqua. A volte funziona, a volte no, ma quando funziona mi sento un po’ più in controllo. Tipo mercoledì, invece di aprire quel pacchetto di biscotti, ho preso una mela. Niente di eroico, ma mi ha fatto pensare: “Ehi, forse non sono così senza speranza”.
Insomma, sto cercando di convincermi che iniziare non significa fare tutto perfetto subito. È più un “muoviti, anche solo un pochino”. Voi come fate? Avete qualche trucco per zittire la pigrizia? Io sono tutto orecchie, perché la strada è lunga e ogni tanto mi perdo ancora sul divano. Però, sapete una cosa? Misurarmi la vita ieri mi ha fatto venir voglia di riprovarci oggi. Magari domani esco di nuovo, chissà. Un passo alla volta, no?