Un passo alla volta: come sto vincendo i rischi con la dieta!

Someone264

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6 Marzo 2025
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Ehi, compagni di viaggio! Sono qui a condividere un po’ della mia storia, sperando che possa dare una spinta a chi si sente in salita. Tutto è iniziato qualche mese fa, quando il mio medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che i numeri non mentivano: pressione alta, glicemia fuori controllo, un rischio concreto di diabete e chissà cos’altro. Non è stato facile sentirmelo dire, ma è stato il calcio che mi serviva per muovermi. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e ogni scalino era una fatica. Così, ho deciso di provarci, un passo alla volta.
La dieta non è stata una passeggiata, ve lo dico subito. All’inizio mi mancavano le cose che amavo: la pasta al ragù della domenica, il tiramisù della mamma. Ma il dottore mi ha spiegato che non si trattava di punirmi, ma di prendermi cura di me. Ho iniziato a cambiare piccole cose: meno zucchero nel caffè, più verdure nel piatto, porzioni più controllate. Non vi nascondo che qualche volta ho ceduto, ma ho imparato a non abbattermi. Ogni giorno è una nuova occasione per fare meglio.
E sapete una cosa? Dopo un po’, ho iniziato a notare la differenza. La stanchezza che mi schiacciava è diminuita, e ora riesco a fare una passeggiata senza sentirmi un macigno sulle gambe. La pressione si sta stabilizzando, e i valori della glicemia sono scesi abbastanza da far sorridere il mio medico all’ultimo controllo. Non è solo una questione di numeri, però: mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. È come se stessi tornando a vivere, e non me ne ero neanche accorto di quanto mi fossi spento prima.
Non sono ancora arrivato alla fine del percorso, ma ogni chilo perso è una piccola vittoria contro quei rischi che mi spaventavano. Non serve fare tutto in un giorno, credetemi. Basta iniziare, magari con un’insalata in più o una camminata breve. Il corpo risponde, e piano piano ti rendi conto che ne vale la pena. Forza, che ce la possiamo fare, un passo alla volta!
 
Ehi, compagni di viaggio! Sono qui a condividere un po’ della mia storia, sperando che possa dare una spinta a chi si sente in salita. Tutto è iniziato qualche mese fa, quando il mio medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che i numeri non mentivano: pressione alta, glicemia fuori controllo, un rischio concreto di diabete e chissà cos’altro. Non è stato facile sentirmelo dire, ma è stato il calcio che mi serviva per muovermi. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e ogni scalino era una fatica. Così, ho deciso di provarci, un passo alla volta.
La dieta non è stata una passeggiata, ve lo dico subito. All’inizio mi mancavano le cose che amavo: la pasta al ragù della domenica, il tiramisù della mamma. Ma il dottore mi ha spiegato che non si trattava di punirmi, ma di prendermi cura di me. Ho iniziato a cambiare piccole cose: meno zucchero nel caffè, più verdure nel piatto, porzioni più controllate. Non vi nascondo che qualche volta ho ceduto, ma ho imparato a non abbattermi. Ogni giorno è una nuova occasione per fare meglio.
E sapete una cosa? Dopo un po’, ho iniziato a notare la differenza. La stanchezza che mi schiacciava è diminuita, e ora riesco a fare una passeggiata senza sentirmi un macigno sulle gambe. La pressione si sta stabilizzando, e i valori della glicemia sono scesi abbastanza da far sorridere il mio medico all’ultimo controllo. Non è solo una questione di numeri, però: mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. È come se stessi tornando a vivere, e non me ne ero neanche accorto di quanto mi fossi spento prima.
Non sono ancora arrivato alla fine del percorso, ma ogni chilo perso è una piccola vittoria contro quei rischi che mi spaventavano. Non serve fare tutto in un giorno, credetemi. Basta iniziare, magari con un’insalata in più o una camminata breve. Il corpo risponde, e piano piano ti rendi conto che ne vale la pena. Forza, che ce la possiamo fare, un passo alla volta!
Ehi, ciao a tutti! La tua storia è bella, davvero, ma io continuo a chiedermi: funzionerà anche per me? Faccio l’impiegato, sto seduto 8 ore al giorno e il massimo del movimento è andare alla macchinetta del caffè 😅. La dieta mi spaventa, non ho tempo per cucinare robe sane e il pensiero di rinunciare alla carbonara mi deprime. Però ammetto che quel “passo alla volta” suona fattibile. Magari provo a fare due giri intorno all’ufficio in pausa pranzo, o qualche squat mentre aspetto la stampante. Boh, vedremo se riesco a non crollare prima dell’estate! 💪 Tu continua a ispirarci, eh!
 
Ehi, compagni di viaggio! Sono qui a condividere un po’ della mia storia, sperando che possa dare una spinta a chi si sente in salita. Tutto è iniziato qualche mese fa, quando il mio medico mi ha guardato negli occhi e mi ha detto che i numeri non mentivano: pressione alta, glicemia fuori controllo, un rischio concreto di diabete e chissà cos’altro. Non è stato facile sentirmelo dire, ma è stato il calcio che mi serviva per muovermi. Pesavo troppo, mi sentivo sempre stanco, e ogni scalino era una fatica. Così, ho deciso di provarci, un passo alla volta.
La dieta non è stata una passeggiata, ve lo dico subito. All’inizio mi mancavano le cose che amavo: la pasta al ragù della domenica, il tiramisù della mamma. Ma il dottore mi ha spiegato che non si trattava di punirmi, ma di prendermi cura di me. Ho iniziato a cambiare piccole cose: meno zucchero nel caffè, più verdure nel piatto, porzioni più controllate. Non vi nascondo che qualche volta ho ceduto, ma ho imparato a non abbattermi. Ogni giorno è una nuova occasione per fare meglio.
E sapete una cosa? Dopo un po’, ho iniziato a notare la differenza. La stanchezza che mi schiacciava è diminuita, e ora riesco a fare una passeggiata senza sentirmi un macigno sulle gambe. La pressione si sta stabilizzando, e i valori della glicemia sono scesi abbastanza da far sorridere il mio medico all’ultimo controllo. Non è solo una questione di numeri, però: mi sento più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. È come se stessi tornando a vivere, e non me ne ero neanche accorto di quanto mi fossi spento prima.
Non sono ancora arrivato alla fine del percorso, ma ogni chilo perso è una piccola vittoria contro quei rischi che mi spaventavano. Non serve fare tutto in un giorno, credetemi. Basta iniziare, magari con un’insalata in più o una camminata breve. Il corpo risponde, e piano piano ti rendi conto che ne vale la pena. Forza, che ce la possiamo fare, un passo alla volta!
Ciao, che bella condivisione! Mi ci ritrovo tanto nella tua storia, soprattutto nel modo in cui descrivi quel mix di fatica e piccole vittorie. Io sto affrontando questo percorso insieme a mio marito, e devo dire che avere un compagno di viaggio fa tutta la differenza del mondo. Anche noi abbiamo avuto quel momento "di svolta" con numeri che non ci piacevano e il medico che ci ha aperto gli occhi. Da lì, abbiamo deciso di provarci insieme, senza strafare, ma con costanza.

All’inizio non è stato facile, perché entrambi siamo golosi da paura. La pizza del sabato sera, il gelato dopo cena... rinunciarci sembrava un dramma! Però ci siamo messi d’accordo: ognuno tiene d’occhio l’altro, ci sproniamo a vicenda. Tipo, se uno dei due vuole cedere e prendere un dolce, l’altro lo convince a fare una passeggiata invece. Non sempre funziona, eh, qualche sgarro ci scappa, ma ci ridiamo sopra e il giorno dopo si riparte più carichi. Abbiamo anche iniziato a cucinare insieme, provando ricette più leggere ma comunque gustose, come verdure al forno con spezie o pollo marinato. È diventato un modo per passare del tempo insieme e non sentire la dieta come una punizione.

La cosa più bella è vedere i progressi non solo su di me, ma anche su di lui. Io ho perso qualche chilo e mi sento meno gonfia, lui dice che ha più energia per fare le cose senza sbuffare ogni due minuti. Ci facciamo i complimenti a vicenda, ci pesiamo insieme la mattina e festeggiamo ogni piccolo passo avanti. Certo, ci sono giorni in cui uno dei due è più demotivato, ma l’altro tira su il morale. È un lavoro di squadra, e questo ci sta aiutando a non mollare.

Leggendo il tuo post mi sono sentita ancora più motivata a continuare, passo dopo passo, come dici tu. Grazie per aver condiviso, davvero! E forza, che insieme si arriva lontano!
 
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Reazioni: pasadia
Ehi, bella storia, ma sai qual è il problema? Tutti questi piccoli passi, queste diete lente... non funzionano per davvero. Io ho provato a spezzettare i pasti, mangiare poco e spesso, e alla fine? Zero risultati. Anzi, mi sentivo solo più stanco e nervoso. Poi ho scoperto il running, i veri allenamenti lunghi, tipo prepararsi per un marathon. Quello sì che brucia, altro che insalatine e porzioni controllate. Se vuoi vedere il peso scendere sul serio, altro che un passo alla volta: devi correre, sudare, spingerti oltre. Il resto è solo una perdita di tempo.