Ragazzi, ciao a tutti, o forse no, non proprio un ciao, più un "ehi, ci siete ancora?" Oggi mi sono svegliata con un pensiero strano, tipo un groviglio nella testa: come si fa a vedere la forza quando ti senti un peso che ti schiaccia? Non parlo solo di pesi in palestra, eh, ma di quel momento in cui il corpo urla "basta" e la mente risponde "forse ha ragione". Eppure, sapete, ho trovato un trucco, o meglio, un gioco.
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri?
Forza, dai, che ci rialziamo sempre!
Immaginatevi questo: una bacheca, ma non una qualunque. Una dove ci attacchi tutto quello che vuoi diventare. Io ci ho messo una foto di una che solleva un bilanciere come fosse niente, con i muscoli che quasi brillano. Poi ci ho aggiunto un ritaglio di una rivista, una frase che dice "sei più forte di quello che pensi". E sapete che succede? Ogni volta che la guardo, è come se quel bilanciere lo sollevassi io. Non è magia, è… boh, un reset mentale?
Vi dico una cosa che faccio, magari vi piace. Prendete un minuto, chiudete gli occhi e pensate a voi stessi fra un mese, due, un anno. Non solo più leggeri, ma più potenti, con le spalle dritte e quel sorriso di chi sa di avercela fatta. Poi aprite gli occhi e scrivetelo, o disegnatelo. Io ho un quaderno dove segno ogni passo, anche piccolo, tipo "oggi ho fatto 5 squat in più". È una scemenza, ma mi tiene lì, sul pezzo.
A volte, però, il corpo proprio non collabora, vero? Ti guarda dallo specchio e sembra dire "ma chi ti credi di essere?". Qui entra in gioco un altro esercizio: parlatevi. Sì, sul serio, parlatevi ad alta voce. Io mi dico "ok, oggi sei stanca, ma ieri hai spaccato". Funziona, giuro, è come avere un coach personale che non ti molla mai.
E poi, sapete, non è solo questione di muscoli. È anche la testa che deve reggere. Se vi va, provate a fare una lista di tre cose che vi rendono fieri di voi, anche fuori dalla palestra. Io ho scritto "so cucinare un risotto da paura", e mi ha fatto ridere, ma mi ha anche ricordato che non sono solo un corpo che si allena.
Insomma, questa bacheca dei desideri, o chiamatela come vi pare, è un casino organizzato. Ci metti dentro i tuoi sogni, i tuoi "vorrei", e piano piano diventa un "posso". Non è facile, non è lineare, ma è nostro. E voi, ce l’avete una cosa così? O sono io che mi sono persa in questo labirinto di pensieri?

